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Delusione Gumotex
Lorenzo Molinari:
Sea Eagle è una marca americana e quindi mediamente più costosa a parità di qualità. E' nota come azienda che offre prodotti ricreativi e per il turismo. Gumotex produce canoe più affidabili per il materiale con cui le realizza e offre canoe che vanno oltre l’uso per semplice turismo. Dipende da cosa vuoi farci.
Comunque tra i tantissimi cantieri che producono canoe gonfiabili, Sea Eagle non è certo un astro che brilla nel cielo, al di là che credo venda una caterva di canoe. Non ho neppure idea - e non credo - che la produzione avvenga negli Stati Uniti, almeno Gumotex produce in loco da decenni.
Sembra quasi che sia un rappresentante Gumotex, dovrebbero pagarmi, ma ci sono anche altri marchi altrettanto validi o più validi.
Se comprerai Sea Eagle sarò curioso di un tuo riscontro. Ciao
Galleggiante:
Grazie per la risposta. In effetti per la robustezza sarei più per la seawave a sentire ma mi incuriosiva sapere l'esperienza di qualcuno con il sea eagle. Mi ispira il fondo in drop stich. Il seawave mi sa che un po si imbarca con l'onda. Al rivenditore ho chiesto anche consigli sul thaya ma mi ha detto che è lento e poco direzionale perché sotto è piatto. Allora ho visto che il sea eagle ( con fondo alta pressione) ha ovviato a questo con una prua che presenta una special di rigonfiamento centrale a mo di pinna (oltre ovviamente alla pinna in coda. Ho letto delle recensioni americane e tutti sembrerebbero soddisfatti meno un paio ai quali di è scollato un tubolare laterale. Entrambi fuori garanzia (che cmnq è tre anni). Pertanto volevo sapere se qualche italiano si fosse trovato bene. Tutto qui
Purtroppo pare che in italia nessuno la compri a quanto pare... Boh
Galleggiante:
--- Citazione da: Roberto M - Aprile 22, 2020, 04:30:20 pm ---Salve a tutti, espongo la mia esperienza con questo topic un po' lungo.
Soddisfatto possessore di un kayak Thaya Gumotex, ho acquistato un Gumotex Swing1 lo scorso novembre per uso invernale in mare. Da subito si sono presentati alcuni problemi:
1) pur avanzando al massimo il seggiolino non riuscivo a spingere bene sul poggiapiedi perché lontano;
2) pur utilizzando il gonnellino entravano svariati litri d'acqua all'interno per cui dopo mezz'ora mi si bagnava sgradevolmente il sedere: le cerniere sono un colabrodo! (vedere al minuto 4 https://www.youtube.com/watch?v=-goIaKv_GjM )
Peraltro il kayak è stabile, maneggevole e leggero, asciuga rapidamente, è sufficientemente veloce nonostante la forma un po' tozza.
Contattata la Gumotex riconoscono il punto 1), infatti la persona che mi ha risposto ha lo stesso problema avendo la stessa mia altezza (169cm) e stanno provvedendo per il futuro (e il mio kayak? mi domando).
Per il punto 2) mi dicono che la quantità d'acqua che penetra è esagerata, ci devono essere delle perdite e quindi ritireranno il kayak ma, circa le cerniere, sostengono che Gumotex non ha mai dichiarato che siano impermeabili!
Nel frattempo, grazie all'esperto Lorenzo Molinari che mi ha suggerito un test che io non avrei mai pensato di fare, ho riempito parzialmente d'acqua il kayak per verificarne la tenuta ed effettivamente vi erano delle perdite sia a poppa che a prua come nel suo Swing2.
Successivamente usando il kayak ho inavvertitamente strappato la cinghia del poggiapiedi spingendolo con la punta dei piedi: è una sorta di cuscinetto in gomma rivestita, del tutto inutile a mio parere, per cui effettivamente serve solo a poggiare i piedi e non a spingere perché non è consistente. Per risolvere questo problema della spinta dei piedi in pagaiata ho provato diversi poggiapiedi e verificato che quello del Twist 2/1, decisamente più efficace di quello in dotazione, risolveva la questione.
Tramite contatti col mio rivenditore, Matteo de La Sportiva, ritirano il kayak a gennaio a loro spese.
Io chiedo allora che mi diano un poggiapiedi del Twist e che sostituiscano le chiusure lampo con altre impermeabili: mi rispondono lapidariamente dal settore reclami che “il poggiapiedi si è rotto per colpa dell'utente e che le cerniere non sono impermeabili; la barca è stata riparata con degli incollaggi a poppa e prua, il test della tenuta all'acqua è ok”.
Inoltre il poggiapiedi del Twist non mi può essere fornito in sostituzione da Gumotex “perché non in dotazione alla barca”.
Le motivazioni che adducono sulle zip sono che Gumotex non ha mai dichiarato che sono impermeabili e nel manuale è scritto che “gli oggetti di valore vanno inseriti in una fodera impermeabile e fissati al kayak” e secondo loro questa è una dichiarazione della non impermeabilità.
Io invece contesto che Gumotex non ha mai dichiarato che le zip non sono impermeabili e inoltre nel sito è specificato che “il pozzetto chiuso protegge il kayakista e il suo bagaglio dalla penetrazione d'acqua nel kayak” (cosa vuol dire allora?) e ancora i filmati sul sito mostrano un uso del kayak in acque bianche, fino a WW2, per cui entrerebbe una enorme quantità d'acqua: tutto ciò è stato fuorviante per me altrimenti mi sarei orientato verso un'altra barca, per uso invernale.
Nonostante le mie insistenze, supportato dal mio rivenditore Matteo, che mi è venuto incontro in tutti i modi, non hanno riconosciuto le mie motivazioni e quindi ho chiesto che tenessero ancora il kayak e che mi facessero sapere il costo di un intervento risolutivo, cucitura di una striscia di velcro attorno alle zip, cosicché potessi provvedere da me alla copertura con materiale impermeabile.
Mentre preparavano il preventivo qualcuno in azienda ha pensato bene di rispedire indietro il kayak, ma....non a me, al mio rivenditore: quindi era necessario un ulteriore trasporto dal Trentino a casa mia. Dell'ultima spedizione si è occupato Matteo, a spese zero per me, che mi ha anche fornito il poggiapiedi del Twist e un altro accessorio a prezzo stracciato; inoltre con le sue insistenze è riuscito a farmi avere il poggiapiedi in dotazione, gratis.
Sono sconcertato e deluso dal comportamento di Gumotex:
mi sembra veramente incomprensibile che una ditta con oltre 50 anni di esperienza nel settore, monti in un kayak chiuso delle cerniere molto permeabili, vanificando lo scopo del kayak e considerando che due cerniere impermeabili, ma non stagne, a me costerebbero 15€, figuriamoci a loro. In alternativa sarebbe meglio e anche più economico per loro non montare alcuna cerniera. Ritengo che oggettivamente le loro scusanti fossero vane e inappropriate, la loro pubblicità ingannevole, le loro argomentazioni pretestuose.
In sostanza ho trovato il loro comportamento ambiguo in quanto producono barche con ottimi materiali e per molti versi curate, hanno dimostrato serietà nel ritirare la barca, ma poi si perdono nei dettagli (le zip, con effetti deleteri per un kayak chiuso) ed evidentemente anche nella comunicazione.
Naturalmente senza le perdite interne non sarebbe stato possibile inviare il kayak, ma visto che era in azienda mi sarei aspettato un intervento risolutivo sulle zip anche con un accordo che accontentasse le due parti, e che a loro non sarebbe costato tanto, soddisfacendo un cliente che aveva già acquistato o fatto acquistare 4 loro barche in tre mesi; invece sono stati irremovibili nel riconoscere il difetto zip.
Un mesetto fa, leggendo i commenti di un video Youtube in austriaco ho appreso che Gumotex, su richiesta e dietro pagamento di circa 60€, può effettuare la sigillatura delle zip, almeno per il mercato austriaco!
Ho potuto provare la barca una sola volta dopo la riparazione: sembrerebbe che il loro intervento abbia sanato le perdite interne.
Naturalmente devo risolvere il problema della impermeabilizzazione delle zip: localmente non ho trovato nessuno che potesse sostituirle e ho quindi abbandonato l'idea.
Ho pensato allora di provare a coprirle con qualche nastro e ho trovato questo, https://www.amazon.it/gp/product/B07SGJQTNJ/ref=ppx_yo_dt_b_asin_title_o00_s00?ie=UTF8&psc=1 largo 5 cm e pare riutilizzabile, che rimane viscoso e aderisce molto bene alla cerniera: innaffiando con la pompa in cortile funziona bene, proverò in mare, quando mai si potrà tornare.
L'alternativa sarà quella di incollare sulla coperta attorno alle zip una striscia su cui è cucito del velcro su cui fissare un foglio di neoprene.
Grazie per l'attenzione e pazienza nel leggere
--- Termina citazione ---
Usando il kayak in mare sempre bene evitare le zip. Con l'acqua salata rimane sempre il sale che le corrode e le blocca..
Roberto M:
--- Citazione da: Galleggiante - Maggio 06, 2020, 10:24:19 pm ---Grazie per la risposta. In effetti per la robustezza sarei più per la seawave a sentire ma mi incuriosiva sapere l'esperienza di qualcuno con il sea eagle. Mi ispira il fondo in drop stich. Il seawave mi sa che un po si imbarca con l'onda. Al rivenditore ho chiesto anche consigli sul thaya ma mi ha detto che è lento e poco direzionale perché sotto è piatto. Allora ho visto che il sea eagle ( con fondo alta pressione) ha ovviato a questo con una prua che presenta una special di rigonfiamento centrale a mo di pinna (oltre ovviamente alla pinna in coda. Ho letto delle recensioni americane e tutti sembrerebbero soddisfatti meno un paio ai quali di è scollato un tubolare laterale. Entrambi fuori garanzia (che cmnq è tre anni). Pertanto volevo sapere se qualche italiano si fosse trovato bene. Tutto qui
Purtroppo pare che in italia nessuno la compri a quanto pare... Boh
--- Termina citazione ---
Io ho anche il Thaya, è poco direzionale se lo usi senza la pinnetta in dotazione, con la pinnetta cambia dal giorno alla notte; per la velocità dipende da quale sia la velocità di riferimento, si possono tenere facilmente i 5 km/h di media con due vogatori di scarsa tecnica. Circa il Seawave, che non conosco, puoi trovare delle recensioni qui https://www.paddleventure.de/gumotex-seawave-test/ e qui (Chris) https://inflatablekayaksandpackrafts.com/gumotex-seawave-main-page/ . Inoltre Gumotex (non dovrei fargli pubblicità!!!) ha lanciato sul mercato i Rush con la chiglia in drop stitch non piatta, di cui puoi trovare recensioni anche su Youtube (specie in tedesco)
Roberto M:
Galleggiante ciao, grazie del consiglio;
avrei fatto volentieri a meno delle zip ma purtroppo erano incluse, in ogni caso le sciacquo sempre con acqua dolce.
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