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Sistemare vecchio kayak in vetroresina

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Maxim:
Grazie per l'idea! Non vedo bene il triangolino dove tira il galletto, è di legno o lamiera? Come lo hai fissato all'aletta?

marittimo:
Qui forse si capisce meglio. È un triangolino di multistrato al quale ho incollato un profilato a “U” (femmina) realizzato in vetroresina (epossidica e tessuto bidirezionale) su una barretta di acciaio usata come mandrino maschio.
Ho usato lo stesso profilato anche per agganciare e fare scorrere la pedana lungo l’aletta; pedana a sua volta realizzata in sandwich, con due pelli esterne in volgare compensato di pioppo da 3 mm incollati (con epossidica) su un’anima interna di polistirene estruso da 20 mm, in modo da ottenere una struttura molto robusta ma anche molto leggera (il lato su cui appoggiano in piedi è stato ulteriormente laminato con uno strato di vetroresina, altrimenti il compensato si sarebbe consumato facilmente poiché il pioppo è molto tenero).
La ferramenta è tutta inox. Galletti e barra filettata sono da 6 mm, ma sarebbe bastato anche un 5 mm (che non avevo).
Forse si poteva pensare anche un sistema più semplice da realizzare, ma in quel momento era l’unico che mi era venuto in mente utilizzando il materiale che avevo già in casa.

Maxim:
Ottimo lavoro, il materiale credo di averlo in casa, a parte l'inox, purtroppo solo zincato. Credo procederò seguendo il tuo lavoro.

Maxim:
Ho lavorato alla cosa, ma avrei optato per qualcosa di più semplice dal momento che una volta regolato non dovrei più muoverlo e le viterie zincate potrebbero crearmi problemi di ruggine col tempo.
Seguendo l'idea dei galletti originari pensavo di mettere 2 viti da 6 da tirare con una chiave del 10.
Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione in merito.
Secondo voi non corro il rischio si rompano le alette in vetroresina tirando le viti? E con cosa dovrei proteggere il legno per farlo durare più a lungo?

marittimo:
Con qualche accorgimento potrebbe anche funzionare.

Innanzitutto la tavoletta dovrebbe stare inclinata seguendo la corretta postura del piede (v. allegato). Dalla foto si capisce poco.

Il piede spinge sulla parte superiore della tavoletta (che io avrei fatto più larga possibile) e la farà ruotare all’indietro scaricando tutto lo sforzo di torsione sulle alette di supporto che sono molto sottili e si potrebbero spezzare se c’è del gioco e il carico non viene ben distribuito.
Nel mio sistema la rotazione della tavoletta è impedita anche dalla barra filettata che regola la posizione.

La vite che preme sulla vetroresina non è buona cosa. Dovresti inserire uno spessore di legno o di plastica. Ci metterei anche un controdado per evitare che la vite si allenti e la tavoletta slitti all’indietro.

Per il legno basta la vernice che però resisterà poco sul lato dove appoggiano i piedi (che avranno un effetto abrasivo). Questo lato io l’avevo laminato con uno strato di tessuto di vetro da 200 gr/mq. Dopo tre stagioni e oltre 1.000 km percorsi, la vernice è già andata da un pezzo, ma la vetroresina è rimasta  ;)


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