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CHRISTIAN DE DIONIGI DEL CCM CAMPIONE DEL MONDO IN EXTREME SLALOM

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luigi colombo:
Giovanni , grazie per l'invito a leggere "Requiem per la canoa fluviale agonistica" Arrivi però un po' in ritardo; quell'articolo l'ho scritto io(a firma Anonimo Brembano)! Comunque, sono d'accordo con te al duecento per cento.

Giuseppe Spinelli:
Ragazzi, è difficile non essere d'accordo con le riflessioni di Giovanni, tuttavia noto un'atmosfera di generale pessimismo che tutto sommato non condivido. Nel recente Raduno Internazionale Estivo della FICT che ha raccolto quasi trecento partecipanti durante le due settimane ho visto non solo anziani ma anche tanti giovani e ragazzi entusiasti della pratica fluviale e soprattutto "preparati" non solo ad affrontare fiumi impegnativi ma soprattutto attenti ad aiutare gli altri e ad insegnare la sicurezza ai neofiti ( e ce n'erano parecchi). Personalmente pratico fiumi, mare e lago cercando di divertirmi in tutte le occasioni. Avendo battuto le 66 primavere non vado a cercare situazioni troppo complesse dove i riflessi e le capacità fisiche contano parecchio. Ciò non toglie che mi diverto sempre e soprattutto in compagnia di "bella gente" schietta e semplice.
Non possiamo modificare le condizioni idriche del nostro paese che peraltro si avvia ad una sempre maggiore "aridità", però possiamo dare il nostro contributo sociale ed essere presenti per aiutare le comunità dei paesi rivieraschi.
Cerchiamo di essere uniti e fare "massa" politica per influenzare decisioni intelligenti dei nostri amministratori e della nostra disattenta classe politica. Il CONI ed il movimento turistico che non necessariamente si identifica con le Federazioni sono sicuramente interessati a creare una "coscienza" nazionale che difenda ambiente e una gestione salutare del tempo libero.
un abbraccio a tutti
Giuseppe

Vittorio Pongolini:
Bene, ora mi prendo una pausa dalle mie scartoffie di lavoro e do un'altra prospettiva alla vittoria di Christian De Dionigi. Voglio semplicemente spiegare a tutti coloro che hanno risposto, e in parte deragliato dalla celebrazione della vittoria mondiale dell'atleta del CCM - per quanto ancora del Canoa Club Milano non si sa - che LA SPECIALITA' E LA VITTORIA VANNO VISTE CON OCCHI DA PROFANI, NON DA CANOISTI.
Avete presente lo snowboarding vinto da Michela Moioli alle ultime olimpiadi di PyeongChang 2018? Avete presente la gara olimpica di Atlanta di Mountain bike vinte da Paola Pezzo nel 1996? E via di seguito, per tutte le specialità per così dire "ruggenti" di sport estremi ma collocati nelle competizioni mondiali ed olimpiche, vinte da atleti italiani negli ultimi Campionati del Mondo o Olimpiadi.
Ecco, ai miei occhi profani queste specialità e queste vittorie fanno un effetto incredibile. Se fossi uno snowboarder o un mountain biker non mi farebbero lo stesso effetto, anzi, penserei quello che avete riferito poc'anzi. Quindi, Primo postulato, L'EXTREME  SLALOM E' UNA GARA CHE RACCOGLIERA' MOLTI FAVORI DAL PUBBLICO PERCHE' E' COMPRENSIBILE E PIU' SPETTACOLARE DELLO SLALOM O DELLA DISCESA TRADIZIONALI PER CHI NON CONOSCE LA CANOA. I CANOISTI COME NOI DEVONO GUARDARLO CON OCCHI DIFFERENTI.
Il secondo postulato, generale,  è che E' MOLTO PIU' SPETTACOLARE LA GARA DI SLALOM A SQUADRE CHE QUELLA SINGOLA, sia per i canoisti che per i profani. Questo per riferirvi che è necessario comprendere le situazioni competitive immediate e consequenziali piuttosto che i punteggi complessi di penalità e di tempi.
Terzo postulato: PROVATE VOI, sì, ho detto voi che leggete e che riferite della semplicità dell' Extreme Slalom, AD ARRIVARE PRIMI IN UN CAMPIONATO DEL MONDO, dopo una decina di manches ad eliminazione in cui non si risparmiano i colpi bassi e le pagaiate tra i denti, tra rapide di quarto grado, DI UNA QUALSIASI COMPETIZIONE DELLA PAGAIA. Poi ne riparliamo. Fra trent'anni. Forse.
Quarto postulato: CHRISTIAN DE DIONIGI, come anche lui ha ammesso, E' PROBABILMENTE IL RISULTATO DI SESSANT'ANNI DI STORIA DEL CCM PER CIO' CHE RIGUARDA LA CANOA ESPLORATIVA ED ESTREMA ITALIANA. L'atleta infatti ha alternato la competizione in slalom - è stato Campione Italiano di Slalom singolo ed a squadre un anno fa - a discese sportive condotte fin da giovane età insieme ai vecchi e ai giovani canoisti del  Canoa Club Milano.
Quinto Postulato: NESSUNO IN ITALIA HA VINTO UN MONDIALE DELLA PAGAIA PROVENENDO DA UN CLUB PRIVATO. Tutti i nostri Campioni del Mondo appartengono o sono appartenuti ad un'Arma militare come Fiamme Oro, Forestale, Fiamme Gialle, etc...
E ora auguro a tutti una buona meditazione.

santino spada:
Bravo Vittorio
Bellissime considerazioni !!!!!!!!!!!!

Gengis:
Ciao a Tutti ,
non sempre le novità sono recepite per la loro importanza ed in questo l'amico Toio ne ha centrato il discorso .
L'agonismo  ha bisogno di visibilità poichè essa attrae gli sponsor e a tal fine vengono modificate le gare, riducendo i percorsi per renderli più visibili , così si costruiscono gli stadi della canoa , Monaco e Ivrea e presto anche Verona  riuscirà nel rendere più comodo il suo impianto di slalom in Adige .
Come tutti i Soci del C.C.M. ho gioito di questa importante vittoria  che rende giustizia  al grande lavoro che da oltre 60 il C.C.M. ha fatto per promuovere il nostro amato sport , così penso ai suoi Dirigenti  ,Granacci , Visconti , Faini che con le loro idee e pagaie andavano contro i mulini a vento ,oggi io li vedo che si danno delle grosse pacche sulle spalle e ridono contenti .Grazie Campione del mondo .Gengis

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