Non sono un purista perché “ho fatto cose che voi umani non potete immaginare…
”, quindi ho letto con interesse i suggerimenti di Giuseppe.
Se l’obiettivo è fare presto e come viene viene, allora ok. Aggiungerei solo quanto segue:
a) fare molta attenzione ai tempi perché quella resina (pensata come collante anziché impregnante) è molto densa e forse non riuscirà ad impregnare tessuto pesante nei tempi di pot-life (2-3 min). Si può diluire riscaldandola, ma questo accelera i tempi di indurimento.
b) userei più strati di tessuto leggero facendo pezze a scalare incollando prima quella piccola e sopra le altre sempre più grandi. Per via dei tempi estremamente rapidi di indurimento, preparerei di volta in volta la resina necessaria per attaccare 1 o 2 pezze.
Se invece non si vuole rischiare che la pezza sia peggio del buco, allora avrei delle perplessità.
Con la stessa somma si può comprare una piccola confezione di resina poliestere (di solito sono da 750 gr, ma si trovano anche da 500 o da 250), oltre ad una strisciolina di tessuto di vetro da 250 gr/mq normalmente reperibile nelle ferramenta più fornite. Forse ci scappano anche un barattolino di solvente (alla nitro o acetone) che costa circa 2 euro e un pennellino per stendere la resina (50 cent).
Sinceramente preferisco buttare la resina che avanza, ma fare un lavoro più sicuro e duraturo visto che costa uguale e sono procedimenti simili cambiando solo i materiali.
Attenzione solo a una cosa. Se il kayak è fatto con epossidica, allora dovrai usare questa perché la poliestere non attacca. Quindi i costi aumenteranno, ma non tanto come si possa immaginare (eventualmente ti dirò).
Occorre procedere con almeno 6/7 pezze. Trattandosi di resina più liquida e con tempi di catalizzazione più lunghi, si può preparare subito il quantitativo necessario (con la poliestere ci vogliono circa 3 volte il peso del tessuto. Con l'epoxi il rapporto è 1:1).
Per fare un bel lavoro aggiungerei i seguenti passaggi:
c) per dimensionare le pezze occorrerebbe capire l’origine dei tagli. Se derivano da sollecitazioni su insufficienze strutturali, allora potrebbero essere più estesi di quanto appaiano e la toppa dovrà avere dimensioni e spessore maggiori.
d) quindi innanzitutto pulire bene la superficie con sgrassatore da cucina, risciacquare abbondantemente e cercare eventuali crepe circostanti o di prolungamento dei tagli;
e) delineata l’area di intervento come già detto da Giuseppe, occorre carteggiare con grana grossa (40 o 60) per creare solchi che facilitano il grip;
f) altro lavaggio per asportare polvere e residui di grasso;
g) l’incollaggio deve avvenire su superficie asciutta, al limite usando un phon
f) meglio non toccare mai il supporto a mani nude poiché anche queste rilasciano grassi che ostacolano il prefetto incollaggio.
Ovviamente se hai vicino casa un cantiere o una ditta che usa resine e tessuti di vetro poi chiedere loro se ti riempiono un barattolino (che porterai tu insieme a uno più piccolo per il catalizzatore) e ti danno qualche scampolo. In questo caso la spesa sarà veramente irrisoria. Giusto un caffè.