Spazio Kayak Marino e lacustre > Chat - Kmare
Shock termico
Lorenzo Molinari:
Ciao Nolby,
mi ero perso tra mille cose e solo ora rispondo al tuo contributo.
Concordo totalmente con quanto hai scritto sul contenimento del rischio e sulla differenza tra chi pratica kayak da mare e chi pratica kayak agonistico.
La stragrande maggioranza degli agonisti indossa d’inverno un abbigliamento totalmente inadeguato per sopportare l'acqua fredda e di conseguenza è esposta a un rischio estremamente elevato in caso di ribaltamento, soprattutto su kayak d'acqua piatta che non consentono l'eskimo.
Buon senso vorrebbe che almeno pagaino in gruppo, sotto riva e dove le sponde siano valicabili, altrimenti meglio il pagaiaergometro, ma spesso manca anche il buon senso.
Chi pratica la canoa da mare in modo continuativo e appassionato tipicamente è ben attrezzato a livello di vestiario e di dotazione di sicurezza, come tu dici. Tuttavia non basta disporre del necessario per affrontare la situazione d’emergenza se non si è in grado di mantenere il controllo mentale e impiegare correttamente la dotazione disponibile, ovvero se non ci si è esercitati in situazione analoghe a rischio controllato. Ma quanti si esercitano periodicamente? E quanti anche in acqua fredda, soprattutto tra quelli che vanno per laghi del nord Italia?
Non dimentichiamo, infine, i tanti canoisti più o meno improvvisati o autodidatti che posseggono un kayak più o meno da mare, che non appartengono a gruppi di canoisti esperti e che escono anche d’inverno al mare o al lago quando le condizioni sembrano ideali, in assenza di onde e di vento e con temperatura esterna mite ma con un abbigliamento e una dotazione inadeguate, non immaginando il rischio che corrono in caso di ribaltamento, spesso ritenuto una possibilità più remota di quanto lo sia realmente.
Molto interessante il sito “National Center for Cold Water Safety” che ci consigli e dal quale si può ulteriormente approfondire l’argomento in siti a esso collegati.
Grazie.
nolby:
non so se hai già esplorato il sito... ma c'è anche una pagina dedicata alo shock termico:
http://www.coldwatersafety.org/ColdShock.html
Per quanto rigarda i rischi del "canoista da mare" non dico che siano minori ma solamente rischi differenti. Basta pensare ad una traversata (neanche troppo impegnativa, 1 km è già una distanza inpensabile a nuoto in acqua gelida secondo me) e il troppo affidamento che facciamo sulla muta stagna che terrà anche all'asciutto...ma di certo non al caldo una volta finiti in acqua.
Infatti tra le regole d'oro che il sito propone c'è quella di vestirsi secondo la temperatura dell'acqua. Nessuno lo fa, ci si veste sempre secondo la temperatura dell'aria per evitare di cuocere dentro la muta...
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa