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...il casco in mare

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marco ferrario (eko):



Vittorio, chiamare Rangers un gruppo di pagaiatori marini come fosse un reggimento militare o un corpo di polizia speciale, lo trovo fuori luogo.
Leggo sul loro sito che questi Rangers si dividono in ranghi, dal più basso al più alto: marinaio apprendista, uomo di mare, Tsunami Ranger di prima classe, insegnante, tenente JG, tenente comandante, comandante, capitano ecc ecc., proprio triste per un gruppo di kayakers.
Traspare un cameratesco militarismo che male si associa all'amore per la libertá che provo quando navigo in kayak.
Associare poi Rangers a Tsumani, manco fossero "Teste di Cuoio" pronte a bliz d'attacco.  ;D
I Tsunami Rangers, evidentemente sono gente da casco, le foto che postano lo confermano e i loro caschetti mi ricordano pagine di storia non certo eclatanti e goliardate di dubbio gusto.
Il tutto è soggettivo, se si diverono così facciano pure.

nolby:
Sono stato al mare solo 2 volte (3 se consideriamo qualche tratto nel delta del Po)...tutte e due le volte il mare era calmo (nulla a che vedere con le imprese degli extreme sea kayak rangers).... tutte e due le volte mi sono "scontrato" mentre mi divertivo a passare in stretti passaggi tra gli scogli.
La prima volta col casco ad un corso...la seconda senza.

Indossarlo sempre a priori mi pare esagerato... Ma quando si passa attraverso punti dove ci sono rocce che vengono coperte e scoperte ad ogni ondata può essere utile.

Che tipo di cassco? quali sono le caratteristiche di un casco per sport acquatici? (io ho solo il classico caschetto tipo camp/kong che si usa in montagna...ma non mi sembra tanto diverso rispetto a quello che mi avevano dato per il corso)



Vittorio Pongolini:
Che facciano un po' come credono gli Tsunami Rangers. Se si divertono di più appellandosi vicendevolmente con gradi mutuati dalla marina militare statunitense la cosa non mi turba. D'altro canto non si discostano molto da tutti i nostri titoli di Istruttore, Guida, Maestro, Accompagnatore , Allenatore e via di seguito ed ognuno a più livelli. Poi, non paghi delle nostre titolarità, siamo andati a mutuare titoli canoistici anche dall'estero per avere più specificità (?!?), ma per che cosa e per quale precipua necessità proprio non si capisce. Non è inusuale che si scopra che in qualche uscita di KdM ci sono più titolati che pagaiatori normali! Quello di cui si ha bisogno, a tutti i livelli, è di pagaiare insieme per trasferire le conoscenze dei più abili ai meno abili in modo naturale e spontaneo e solo dopo un bel po' andare nello specifico.
Io li apprezzo invece gli Tsunami Rangers, soprattutto perché hanno letteralmente inventato un modo nuovo di usare la pagaia, a metà strada tra il KdM e la canoa fluviale estrema, con tutti gli annessi e connessi dell'una e dell'altra specialità, casco in primis.
Il compianto co-fondatore degli Tsunami Rangers, Mr.  Eric Soares (http://tsunamirangers.com/2012/02/15/eric-soares-obituary-1953-2012/, nella foto con i due incisivi evidentemente artificiali, come conseguenza di qualche collisione con rocce oceaniche e non azzeccati nella tinta dall'odontotecnico di turno),  prematuramente scomparso alcuni anni fa, ha poi battezzato con  un nome davvero magnifico il gruppo da lui formato.
Io, per concludere, mi identifico sempre in quello che mi sembra il più bel motto mai coniato nel mondo dello sport della canoa, inventato dal "Brianza Tour", almeno una dozzina di anni fa e che dice che "il canoista più bravo ...è quello che si diverte di più!".

marco ferrario (eko):

Si, "il canoista più bravo è quello che si diverte di più!" :D , mi identifico anch'io col motto dei Brianza Tour, mentre non condivido lo slogan degli Tsumani Rangers ritenendolo esagerato, ma forse è solo un gioco (foto 1)... a proposito, a volte anche gli Tsumani Rangers pagaiano senza casco. :D :D


Nella foto 2 allego i miei caschetti usati solo su fiumi movimentati, mai usato il casco al mare e al lago.


Per quanto concerne la moda di esibire titoli canoistici, vista la seriosità, ;) mi viene un malizioso sorriso e immaginando i miseri fini, proseguo a pagaiare con kayakers più modesti, a volte anche più competenti, che non esibiscono ampollosi diplomi e lauree. :)

fredgil:
Attenti ai pesci volanti !

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