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trasporto Kayak sul tetto dell'auto.
Vittorio Pongolini:
E' un argomento ormai sessantennale, cioè trattato dai primi anni in cui comparvero le prime canoe non smontabili, cioè nei primi anni sessanta. Tutte le riviste di canoa del mondo, ma in particolare Kanu Magazine, la famosa rivista tedesca, ancora dagli anni '70 ribadisce che il miglior sistema è quella di mettere sul tetto dell'auto di taglio canoe e kayak. Così non entra acqua nel pozzetto, o comunque molto poca e c'è la possibilità di aprire abbastanza bene il portellone posteriore nelle due volumi. In questo modo la resistenza dell'aria che sale dal cofano è la minore possibile mentre se viene messa piatta aumenta, seppur di poco. Poi tutte le riviste, sempre da decenni, consigliano caldamente di legare la punte delle canoe e kayak, almeno la punta se non anche la coda per ovviare a frenate ed accelerazioni improvvise. Ma poiché le nuove auto non hanno più i paraurti è bene far cadere la corda di legatura su un nastro opportunamente legato a qualche grossa vite del cofano del motore, che può essere ritirata quando non si ha le canoe kayak sul tetto.
Nelle foto della mia auto caricata si può verificare tutto quanto vi ho detto, sia per canoe fluviali che per kayak marini. Imparate, gente, imparate da chi pagaia da cinquant'anni e ha visto ahimè volare canoe e kayak dai tetti delle auto in strade ed autostrade d'Italia...
nolby:
Credo anche io che la posizione segnalata da Vittorio sia la migliore.
Unico dubbio (ma non saprei) riguarda l’ancorare la prua ad una grossa vite nel cofano… negli ultimi anni è cambiata molto la metodologia di progettare e costruire i telai delle automobili…. Una macchina di 15 anni fa che finiva di muso addosso ad un muro a 30km/h si cambiava il paraurti e tornava tutto a posto (gli occupanti umani se la passavano decisamente peggio) mentre le vetture moderne hanno la parte anteriore che è progettata per deformarsi sotto le sollecitazioni assorbendo l’energia dell’impatto. Questo mi porta a pensare che il cofano di un’auto moderna non sia poi tanto robusto quanto quelli delle auto costruite negli anni in cui venivano scritti quegli articoli.
Io preferisco legare le prue con delle cime che poi fisso alle barre longitudinali che sono ancorate direttamente al telaio nella zona dell’abitacolo, la più robusta considerando che il tetto deve poter sopportare il peso dell’intera vettura in caso di ribaltamento.
PS: non sono un ingegnere. Sono solo mie considerazioni, magari completamente errate. In giro si vede di tutto ed ognuno ha un po' le sue idee riguardo al trasporto delle canoe.
Guido Brasletti:
--- Citazione da: Vittorio Pongolini - Settembre 24, 2020, 10:57:49 am --- poiche le nuove auto non hanno piU i paraurti e bene far cadere la corda di legatura su un nastro opportunamente legato a qualche grossa vite del cofano del motore, che puo essere ritirata quando non si ha le canoe kayak sul tetto.
--- Termina citazione ---
Vittorio, riprendo qs vecchio topic per chiederti se il nastro puo essere anche un banale cinghiolo da tapparella o serve qualcosa di piu robusto
E se nel foro fatto sul nastro e opportuno mettere un occhiello metallico o tiene anche senza
Grazie
marittimo:
Con il mio Surfski (555 cm) fisso le estremita' agli anelli (anteriore e posteriore) previsti per il traino.
Inoltre l'ho sempre appoggiato sulla carena (quindi con il pozzetto verso l'alto) perche' mi sembra la posizione piu' naturale e anche perche' non mi metto in viaggio quando piove ma, nel caso, lo metterei capovolto (con il pozzetto verso il basso), cioe' nella posizione che da 3 anni e mezzo ininterrotti assume nella rastrelliera del circolo (ovviamente quando non sono in mare).
Per fissare il cartello dei carichi sporgenti (davanti non serve perche' la sporgenza e' vietata) ho adottato la soluzione che si vede in foto, che mi e' costata, complessivamente, una decina di euro. Il cono arancione e' stato ricavato da un birillo che si usa nei lavori stradali ma ho visto soluzioni che adottavano anche un vecchio stivale di gomma :) Comunque il concetto e' sempre quello e posso assicurare che il cartello resta molto stabile, senza muoversi e vibrare neppure ad alte velocita'. Inoltre questa soluzione garantisce il rispetto della norma che vuole il cartello posizionato alla "estremita' della sporgenza" (art. 164 c. 6 CdS). Quello che si vede nella foto attaccato al KdM non sarebbe quindi in regola e oltre a comportare sanzioni potrebbe comportare anche problemi assicurativi. Anche il cartello che ondeggia potrebbe comportare analoghe conseguenze perche' la stessa norma prescrive che questi devono "risultare costantemente normali all'asse del veicolo".
Vittorio Pongolini:
Ciao Guido. L'ho letto per caso e ti rispondo. E la risposta e' si' alla prima domanda, anche se, per la sicurezza di tenuta, la larghezza del nastro deve essere ampia a sufficienza in funzione di quella del bullone nel vano motore a cui lo attacchi. Mentre invece, per il foro del nastro non e' indispensabile che ci sia l'anello. Basta che tu stringa molto bene il bullone, eventualmente con una rondellona, a cui si attacca il nastro.
La cosa importante e' che la corda di tenuta della prua: a) abbia un buon nodo che la leghi bene (gassa d'amante preferibilmente), b) deve essere sempre tesa, anche durante la marcia perche' quello che va evitato e' l'azione di strappo in caso di stacco del kayak/canoa. Lo strappo, come dice il termine, strappa tutto, in primis il cordino, o cimetta che dir si voglia, sulla prua del kayak. Se e' ben tesa regge anche da sola il kayak, senza la cima anteriore sulla culla (vedi dalle foto che io lego i miei kayak/canoe tutte e solo con corde/cime ["corde" per le canoe fluviali e "cime" per i kayak: e' la stessa identica roba ma cambia la sostanza... Noblesse oblige] perche' mi fido di piu' dei miei nodi che delle cinghie preconfezionate)
E visto che si riparla di cartelli, prossimamente vi mettero' le foto ravvicinate del mio "cartello rialzante". Credo di averlo gia' mostrato alcuni anni fa ma... repetita iuvant, anche perche' e' meglio di molte altre soluzioni, tant'e' che me ne hanno fregato uno (quello in foto)! Aspettate che fotografi da vicino la replica migliorata, al prossimo uso del KdM.
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