Bisogna ora fare in maniera che per la Lombardia ci sia il libero accesso on line ai dati in tempo reale di tutti gli idrometri dei corsi d’acqua, con le posizioni sulla cartina della Regione, con livelli e portate d’acqua e con i grafici degli andamenti, come fa da molti anni la vicina Provincia Autonoma di Trento; e bisogna rendere obbligatoria al più presto la pubblicazione on line dei dati in tempo reale di tutte le centrali e centraline idroelettriche della Lombardia (posizione geografica, kWh prodotti, portate in mc/sec delle derivazioni, ecc.), con i rispettivi grafici, giro d’affari annuo e importo dei relativi incentivi ricevuti dallo Stato, perché appare sempre più evidente che, da quando sono stati disposti gli incentivi alla produzione di energia idroelettrica, è stato stravolto il regime idrico di laghi, fiumi e canali derivati, il quale appare ora deciso in pratica dalle società proprietarie delle centrali idroelettriche, per aumentare forzatamente la loro produzione di energia, senza tenere in conto dei gravi danni causati alla popolazione. Mi riferisco in particolare al bacino idrografico del fiume Chiese in territorio Lombardo: da quando sono stati disposti gli incentivi alla produzione di energia idroelettrica, sono sopravvenuti “misteriosi” forti innalzamenti dei livelli di falda freatica in zone di pianura dove la falda era sempre stata profonda, con allagamenti di scantinati e seminterrati; avvengono periodicamente “strane” inondazioni di ampi territori di pianura e dei loro centri abitati, con il basso Chiese in secca; eccetera.
Da quando sono stati disposti gli incentivi alla produzione di energia idroelettrica, il basso corso del fiume Chiese è praticamente sempre in secca, anche nelle stagioni d’Autunno, Inverno e Primavera, nonostante la grande quantità di acqua sempre immessa nel Lago d’Idro dal Trentino, mentre invece canali derivati e fossi sono sempre “in piena”, per cui basta una pioggia un po’ intensa per causare allagamenti dei territori e centri abitati di pianura. Mi sembra evidente che tutta l’acqua del Chiese, da alcuni anni, viene dirottata, in tutte le stagioni, nei canali di pianura, per aumentare la produzione delle centrali idroelettriche ivi collocate.
In tema di “incentivi” alla produzione di energia idroelettrica, si rimarca infine la spesa prevista di circa 60 milioni di euro di denaro pubblico per le opere connesse al progetto di traforo di una nuova enorme galleria di fondo dal Lago d’Idro, finalizzata al prelievo dell’acqua del Lago, in aggiunta alle due galleria di presa esistenti; opere inutili e dannose, atte a consentire poi un maggiore snaturamento del Lago d’Idro, con nuove possibilità di diminuire artificialmente il livello minimo del Lago e di aumentarne il livello massimo; decise su motivazioni ufficiali fantasiose e comunque di nessuna urgenza, ma che sembrano invece avere come unica spiegazione logica il solo scopo reale di generare, a spese della collettività, un aumento dei guadagni delle società proprietarie delle centrali idroelettriche a valle del Lago d’Idro.