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referendum trivelle: buoni e motivate ragioni per votare
Vittorio Pongolini:
Pur ritenendo in linea generale questo forum la non corretta sede per questo tipo di argomenti - mi sono già espresso in proposito più sopra - mi si illuminano il cuore e la mente nel leggere la bellezza delle considerazioni post voto di chi ha rimarcato "cum grano salis" le motivazioni di un fallimento annunciato. A tal punto che la grande bellezza delle valutazioni non solo cancella la miseria di alcune precedenti al voto referendario ma addirittura modifica ed amplia "per meriti di logica espositiva e di pensiero", l'accesso allo stesso.
Grazie agli intervenuti. Allietatemi ancora.
marco ferrario (eko):
--- Citazione da: Vittorio Pongolini link=topic=5418.msg20676#msg20676 date=1461082751 ---...Allietatemi ancora.
--- Termina citazione ---
Vittorio,
perchè continui a ripeterti?
perché, se ritieni che questa non sia la sede adatta, continui a inviare messaggi che tra l'altro trattano ormai di argomenti veramente non inerenti al forum?
In un forum di kayak e canoa si può, anzi si deve, parlare di fiumi e di mare.
Aver trattato le argomentazioni di questo referendum significa guardare al nostro mare.
La miseria sta proprio nell'inserire commenti che accusano di "miseria" gli interventi e le analisi di chi ha invece partecipato a un dibattito molto producente e positivo, almeno fino a pochi minuti fa.
Un dibattito ricco e seguito, forse il più sentito e partecipato, da quando nel 2008 questo forum ha aperto al Kayak da Mare.
In soli sei giorni si contano oltre una quarantina di interventi che hanno espresso opinioni e idee diverse ma sempre in modo civile.
I lettori sono stati quasi un migliaio e forse più.
Questi dati sono un grande successo per il forum di CKI e ancor più per la piccola comunità dei kayaker italiani.
ciao
m.
Circolo Canoaverde:
aggiungo una chiosa specifica e collegata a quanto sta succedendo in questi giorni proprio nella mia città: la rottura di una condotta che porta il greggio dal porto di Genova Multedo alla raffineria Iplom e che ha causato uno sversamento di oltre 600mila litri di greggio negli alvei di due torrenti genovesi, con grave danno per i torrenti, la popolazione residente in zona e pericolo per il mare.
Il collegamento con la questione referendum non è solo legato alla materia greggio e fonti fossili, ma anche al tema della manutenzione di impianti delicati e pericolosi come quelli legati al ciclo del petrolio.
Penso che la piccola polemica di alcuni partecipanti a questo forum sia legata al fatto che non è stato capito (non era sufficientemente chiaro ?) che uno degli scopi del referendum è proprio quello di impedire che le aziende petrolifere usino gli impianti solo per produrre utili e li abbandonino a se stessi quando non sono più produttivi, scaricando perdite e passività sulla collettività, grazie al fatto che, con una semplice autodichiarazione, senza alcuna prova scientifica, dicano che il giacimento non è finito e che quindi l'impianto continuerà a stare lì.
Questo sta già succedendo adesso, all'interno delle 12 miglia ci impianti che non stanno producendo nulla e con concessioni scadute, e che continuano a stare lì, senza venire smantellati.
I concessionari stanno facendo comunque le manutenzioni ? Lo Stato sta facendo controlli di adeguatezza, pericolosità, rischio inquinamento ? che garanzie abbiamo che non succeda qualcosa di simile a quanto accaduto a Genova qualche giorno fa, considerando che le piattaforme in questione hanno anche 45 anni ?
Oltre tutto impianti fermi e non smantellati significa anche che la forza lavoro è limitatissima, mentre se le concessioni scadono le aziende sono costrette a smantellare, eliminando un pericolo per il mare e dando lavoro a un sacco di persone.
Forse minore superficialità nella valutazione del problema, che è effettivamente molto complesso, avrebbe aiutato a non far fallire il referendum e dimostrare che non siamo umani passivi e poco interessati al bene pubblico come piacerebbe a molti.
Infine: il costo del referendum è anche causato dal fatto che, nonostante le moltissime richieste da parte dei promotori e di tanti cittadini, questo evento non è stato volutamente accorpato con le elezioni amministrative. Parecchi soldi si sarebbero risparmiati.
ciao
Luisa
PS: Scusate se sono uscita dal tema referendum legato strettamente ad ambiente, inquinamento e tutela del mare, ma mi sembrava opportuno replicare per argomentare la ragione dell'avvio di questa discussione.
Ritengo che, visto che ho aperto io l'argomento, se la discussione continuerà sui temi ambiente, mare, rischi ambientali sia interessante e pertinente, altrimenti la chiuderei. Grazie
Marco Pec:
--- Citazione da: Circolo Canoaverde - Aprile 20, 2016, 04:48:16 pm ---......, se la discussione continuerà sui temi ambiente, mare, rischi ambientali sia interessante e pertinente, altrimenti la chiuderei. Grazie
--- Termina citazione ---
Non volevo intervenire in questa discussione ma viste le inutili (per me) polemiche volevo ringraziarti per le delucidazioni che nel marasma generale di questo referendum erano chiare ed esaustive. Sul fatto del quorum non raggiunto vorrei solo sottolineare che i sostenitori del NO avevano tutto l'interesse a non andare a votare, quindi per molti il fatto di non andare a votare non è da confondere con mancanza di senso civico ( per la cronaca io ho votato SI)
Marco
santino spada:
Bravissima Luisa , hai centrato il problema .
La mia battuta nel forum , l'ho fatta perché il problema era più grosso del quesito del referendum .
Tu hai già stilato l'elenco di quello che c'è da fare .
Ma per fare quello che tu hai scritto ci vuole una classe politica decente.
Noi tutti possiamo sbraitare , ma fino a quando avremo certi politici dove vogliamo andare , non prendiamoci per i fondelli .
Tutto si risolve quando si va a votare per le politiche , anche se ho poca fiducia in quelle , ma almeno ci dobbiamo provare .
Un saluto a tutti.
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