Ciao Marco, la tua mail mi dà l'occasione di spendere due parole (4...) che avevo da dire sull'argomento. Ho avuto sempre e solo barche del progetto di Prijon ma non ho mai provato il 520 (vedo dalle foto che ha degli spigoli più marcati che daranno più direzionalità ma anche meno manovrabilità), ma come Marco Iezzi anch' io ho un Marlin 530 da 3 anni, costruito in kevlar e carbonio su licenza e con accessori Prijon da Artfiber di Treviso, e prima di questo ho avuto una Yukon 440 in diolene senza gavoni (!) con cui ho fatto il primo giro dell' Elba nel 1980 (estate 7 gg) e un Seayak 500 sempre in diolene dal 1983 al 2013, con cui ho fatto il secondo giro (Dicembre 4 gg) e molto altro. Dice tutto giusto Marco Iezzi, sono barche con buonissima stabilità sia primaria che secondaria, ma per via del fondo piatto sono soggette a un certo scarrocciamento laterale. Il Marlin però orza meno di quanto facesse il Seayak che aveva una prua più alta (il nasone ...) e in più ha quelle strane sponde un po' concave che in qualche modo aiutano anche la manovrabilità. Ma io ho un consiglio : con il
timone il Marlin è perfetto, da canoista fluviale credevo fosse roba da principianti, ma da quando l'ho messo - purtroppo tardi, la maggior parte della fatica l'avevo già fatta - è tutta un'altra vita. Come confermava Alessandrini (il vecchio) che qualcosa di K ne capiva, il timone sul kayak, quando c'è vento, sopratutto laterale o di bolina, serve ad andare dritto : lo cali solo quando serve, vai più spedito e con
molta meno fatica. E da vecchietto ti dico che questo fa piacere.
Inoltre con mare formato e vento in poppa, quando serfi pagaiando come un disperato per rimanere in cima finchè ce la fai e poi ti pianti nel cavo dell'onda fino a metà del gavone di prua e tendi a perdere stabilità, ti dà molta più sicurezza e puoi continuare a pagaiare invece di fare 'l'appoggio del nonno' ! Per i materiali penso che per il mare il politilene non sia il più adatto : pesa molto e su queste lunghezze per assicurare una buona rigidità ci vuole spessore. Inoltre, se anche consente qualche arrivo 'al volo' su spiagge anche di sassi, è più tenero per l'uso lungo coste rocciose. In definitiva sopporta meglio le botte che i tagli. Non ho mai provato il 'Prilite', penso possa essere un buon compromesso 'peso/resistenza', per le riparazioni non so.
Ciao, auguri di acque serene.