Sabato 28 marzo, otto ardimentosi hanno disceso la spettacolare gola dell'alto Secchia, nota come Schiocchi del Secchia. E' la gola, sottostante la statale 63, tra Cerreto Alpi e Collagna.
Ci siamo imbarcati al vecchio mulino di Cerreto Alpi e siamo sbarcati in corrispondenza del ponte stradale che unisce Collagna e Ligonchio.
Quattro ore per circa quattro chilometri danno l'idea del tipo di discesa: la ricognizione è obbligata su tutto il percorso, il forte dislivello, la possibilità di trovare dei tronchi e la difficoltà non lasciano alternativa.
Per fortuna il tratto era pulito, probabilmente l'ultima recente piena ha spazzato via tutto ma mi piace credere che il lavoro preventivo fatto insieme a Gigi, qualche mese fa, sia servito a qualcosa.
Discesa spettacolare, valutabile di V° grado con un unico trasbordo. Abbiamo superato due bei salti di 5/6 metri ed un' infinità di passaggi spettacolari. Attenzione all'impraticabile: si trova a metà della gola, consiste in uno scivolo di roccia alto 3/4 metri che finisce contro una parete verticale, l'impatto avrebbe qualche dolorosa conseguenza. E' preceduto da una rapida impegnativa che abbiamo superato con sicura ma è assolutamente necessaria la ricognizione perché tra la fine della rapida e l'impraticabile non c'è molto spazio.
Ricognizione e trasbordo sulla riva destra.
Il trasbordo è facilitato dalla presenza di attrezzatura da torrentismo fissata alla parete ma il passaggio delle canoe non è propriamente agevole.
Il problema della difficile agibilità delle sponde è frequente sia per mancanza di spazio praticabile sia per la scivolosità delle rocce costata una rovinosa caduta con pesanti conseguenze sulla caviglia di Lucio.
Il livello dell'acqua è difficilmente valutabile: all'imbarco è pochissima per poi aumentare, dopo poche centinaia di metri, per l'apporto del canale Cerretana. In ogni caso, a titolo puramente indicativo, il pilone centrale del ponte di sbarco aveva il bordo del cordolo di base, lato a valle, scoperto di una decina di centimetri.
Sicuramente una portata maggiore sarebbe preferibile per discese successive alla prima ma attenzione perché l'uscita dalla gola è praticamente impossibile.
Credo sia una discesa paragonabile ad un Abatescu alto (per chi ha la fortuna di sapere di cosa stia parlando).
E' stato raccolto molto materiale audiovisivo che spero venga messo a disposizione per una guida più strutturata.
Alto sulla gola, sulla riva sinistra, scorre un sentiero utilizzabile per farsi un'idea del tipo di discesa. Il sentiero inizia al vecchio mulino e finisce su un tratto dismesso della statale 63.
Poco prima dello sbarco si transita sotto un piccolo ponte che segna l'uscita dalla gola, a valle c'è un piccolo sbarramento superabile previa ricognizione. Il tratto a valle, fino allo sbarco, non presenta difficoltà ma la portata aumenta considerevolmente per l'apporto, da destra, del Rio Albero (da tener presente nella valutazione della portata nel tratto sovrastante).
Questa non vuole essere una guida ma un appunto fresco di discesa per poterla buttar giù.
Il tratto merita e una certa frequentazione canoistica contribuirebbe a valorizzarlo e, visto che viene manotenuto per il torrentismo, si aumenterebbero le possibilità di trovarlo pulito da tronchi.
Così avrei una discesa in più vicino a casa.
Ciao.