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Sempre più appassionato di questo sport....

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matte kk:
Da quando ho iniziato a praticare il kayak 2 anni e mezzo or sono, mi ricordo che uno dei primi video che vidi e che mi fecero appassionare a questo sport fu una delle ormai tante discese che si effettuano ogni anno sullo Stikine, fiume ormai famoso per la sua difficoltà in termini tecnici e logistici.....
Girovagando per internet sono venuto a conoscenza che uno degli obbiettivi più gettonati dei colleghi americani  consiste nel completare il north america "triple crown", ovvero affrontare in autonomia i tre fiumi più impegnativi dell' estremo nord del continente americano e uno di questi è per l' appunto lo Stikine.
Gli altri due , invece, sono forse meno famosi alla maggioranza ma sicuramente non meno difficoltosi del primo: uno è il Sustina e l' altro è l' Alsek.
Il Sustina è in fiume che nasce dall' omonimo ghiacciaio per poi percorrere i suoi 504 km all' interno del territori dell' Alaska terminando infine la sua corsa nell' Oceano Pacifico. Il tratto più impegnativo di questo fiume (che arriva ad essere completamente ghiacciato in inverno) è conosciuto come Devil's Canyon; circa 22 km di V+ circondati da pareti pressoché insormontabili, resi ancora più temibili dal fatto di trovarsi nel bel mezzo del nulla a decine se non centinaia di km dalla prima forma di civiltà.
L' Alsek invece nasce nei territori dello Yukon e dopo essere passato attraverso lo stato di British Columbia anche lui termina la sua corsa nell 'Oceano Pacifico in Alaska. Anch esso è situtato in una delle zone più remote del pianeta.
Questo fiume è anche percorso da trip commerciali con il rafting in quanto le 95 miglia di tratto interessato si snodano per lo più attraverso rapide di I o II grado benchè la corrente sia molto veloce. Il paesaggio è a dir poco mozzafiato anche solo a vedere le immagini in rete in quanto il fiume passa vicino a due ghiaccia giganteschi ( il Lowell e il Tweedsmuirr) che in Estate regalano anche l' ammirazione del fenomeno "Glacier Calving" ai fortunati visitatori. Una volta nei pressi del Tweedsmuir il fiume si stringe in un canyon chiamato Turnback dove anche qui il suo volume unito a pareti di roccia e ghiaccio forma rapide V+.
il tratto lungo appena 8 km è solitamente trasbordato dai trip commerciali tramite elicottero, mentre i più temerari kayaker affrontano le sue rapide gigantesche solo nel periodo autunnale quando il livello del fiume cala drasticamente.
Ciò che più mi ha scioccato in questi giorni è l' essere venuto a conoscenza che le prime discese del Alsek e dello Sustina risalgono rispettivamente al 1971 e al 1972 (proprio così, 1971 e 1972) da parte di un dottore americano di nome Walt Blackadar....
Egli è stato il pioniere del Kayak su fiumi di volume ancora prima della prima discesa sullo Stikine di Rob Lesser nel 1977 (discesa completa del canyon nel 1981) e di altri a quell' epoca che si cimentavano in cose allora (ma forse anche oggi) impensabili.
Ciò che è ancora più scioccante è stato il fatto che Walt Blackadar ha completato queste discese alla veneranda età di 49 e 50 anni e decise di fare entrambi i tratti in piena Estate che vuol dire un ritmo di scioglimento tale da creare un volume d' acqua pazzesco oltre al pericolo di trovarsi pezzi più o meno grossi di iceberg a galleggiare con lui dentro le rapide. Quando affrontò Turnback ( DA SOLO) si seppe che il fiume in quei giorni viaggiava all' impressionante volume di 1450 m3/s; se pensiamo alla tecnologia in termini canoistici presenti a quell' epoca (Kiway e non goretex, kayak in fibra di vetro e non in plastica, salvagenti che erano dei canotti) bè il tutto è a dir poco stupefacente.
Purtroppo Walt Blackadar morì nel 1978 incastrato sotto un tronco in una rapida di III + nel south fork payette il che cmq mi fa capire che in fiume, sia che si affrontano quintoni che tratti facili è bene non distrarsi mai in quanto il pericolo è veramente dietro ogni angolo.

Per chi fosse interessato approfondire le imprese di questo mito Linko un articolo (in inglese) scritto da un ragazzo che nell' Estate del 2008 cercò di affrontare, assieme a 2 suoi amici, l' Alsek e quindi Turnback nelle stesse condizioni che trovò Blackadar nel 1971 (i tre alla fine rinunciarono a percorrere Turnback) e linko anche il video della discesa dello Sustina di Walt Blackadar ripresa nel 1976.

Video Sustina:
https://www.youtube.com/watch?v=1fWx9iP7ZJU

Articolo parte 1:
http://gygk.blogspot.it/2009/11/alsek-pilgramage-part-one.html

Articolo parte 2:
http://gygk.blogspot.it/2009_12_01_archive.html

Otakar81:
Mi tremano le gambe solo a vedere quel video... impressionante

giovanni copelletti:
Bella Matteo, ottime informazioni. Questo sport mi piace e mi appassiona da più di 30 anni ma non sapevo nulla di queste storie. Forse dovrei passare più tempo su internet a guardare i filmati di canoa,  ma non ne ho voglia. I giovani come te sono molto più energici di noi in questo senso. Continua ad informarti e ogni tanto raccontaci le storie più belle. ::) ;D

matte kk:
Grazie Giova.... anche se mi stai dando del drogato di internet  :P :P :P :P ...... mi fa sempre piacere avere degli apprezzamenti da vecchie leve come te.... Come ho già detto la canoa fluviale mi ha appassionato non poco da quando ho iniziato a praticarla e tutte le volte che qualcosa mi appassiona mi piace approfondirne l' argomento e le sue radici.... Ho pubblicato questo post in quanto meritava parlare di questa persona che secondo me ha realizzato delle imprese simili a quelle di Bonatti e Messner nell' alpinismo... Solo che la canoa è molto più di nicchia rispetto all' arrampicata e su internet non si trova tanto rispetto a quest' ultima.
Ci becchiamo presto in giro  ;)

Enzo Scott:
Ahemm ..... Bonatti ha anche attraversato mezzo globo in Canoa .... da solo  :)

Alaska > Canada , 2500 Km in solitaria  ;D
 

Cheers ..... Vin

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