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La vergogna scorre in ValTrebbia

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tiz:
Ok, come dici sarà anche difficile risalire alle responsabilità, ...ma non impossibile!
E' evidente che in fase di costruzione della massicciata, crollata l'altro giorno,
abbiano "approfittato" per gettare tutta quell'immondizia come riempimento,
risparmiando soldi per la terra "buona" e la sua escavazione e
riuscendo a smaltire una bella quantità di rifiuti a costo zero!
E' certo che la discarica fosse abusiva!
Come si sarebbe potuto pensare di farla proprio lì? (o la stupidità umana è veramente senza confini??)
Sarebbe contro ogni logica e regola di buon senso.
Sicuramente è contro la legge. La Terra dei fuochi non è poi così lontana, come molti credono.

Parlando del danno la cosa più desolante è sì la quantità di "rumenta" sparpagliata sulle rive, ma anche quella rimasta impigliata sui rami degli alberi (e neanche tanto bassi, visto il livello della piena) e sugli arbusti lungo le rive sino a Valsigiara.

E poi c'è ancora l'emergenza del resto dell'immondizia che il Trebbia non ha ancora trascinato a valle.
Il terrapieno che è stato scoperto dal crollo è immondizia al cento per cento!!!!

Philippe Devanneaux:


Ecco il punto della discarica.
La foto è di Lorenzo

 :( :(

Vittorio Pongolini:
Ho appena segnalato il fatto al responsabile del CIRF che si occupa del Contratto di Fiume del Trebbia,  Ing. Marco Monaci. Gli ho chiesto anche di avvisare l'Assessore all'Ambiente della Regione Emilia Romagna dell'increscioso ritrovamento, con la quale si sente settimanalmente.

alessandro zocchi:
In effetti a questo punto una denuncia alla Procura di competenza non ci starebbe male.
Magari qualche avvocato che legge il forum potrebbe occuparsene.
Dalle foto direi che l'azienda che ha costruito argini e massicciata andrebbe quantomeno "intervistata".

Dani Ckfiumi:
Per farci un' idea della situazione, una piccola rappresentanza  ckfiumi e pagaia rossa è andata
sabato 18 alla giornata di pulizia indetta dalla proloco di Ottone.
Siamo arrivati in loco verso mezzogiorno ma la raccolta organizzata era prevista per la sola mattinata,
così nel pomeriggio siamo rimasti noi 6 canoisti a cercare di ripulire qualche zona più irraggiungibile di altre via acqua.
So che alla mattina c'erano una cinquantina di persone a dare una mano.

Resta ancora parecchio da fare. Ora la zona intorno ad Ottone è almeno guardabile.
Spero non cali l' attenzione dal resto del fiume solo perchè è  parte più nascosta ahimè.

Per i tratti a valle di Ottone, la cosa migliore sarebbe di avere un' idea chiara delle zone  più colpite
e di conseguenza segnare sulla cartina anche i possibili sbarchi, o punti riva,
in cui poter  lasciare mano a mano i sacchi con la rumenta raccolta.

Ho notato ieri, che molto di quello che abbiamo prelevato diviene in fretta abbastanza pesante.
Molti sacchi di plastica contengono ‘qualcosa’, non ho avuto il coraggio di aprire
questi pacchi sorpresa …. spesso è solo terra … altre volte no …
in più, raccogliendo in riva al fiume si tratta pure di roba bagnata.
Impensabile andare in canoa con l' idea di portarsi appresso i sacchi.
Raft o mezzi di raccolta sono d’ obbligo.

Mi sento di suggerire che l’ iniziativa di "raccolta rumenta  d' emergenza" sia un' esperienza consigliatissima a:
- giovani (dai 9 anni ai 70  .. )
- amministratori locali
- affetti da mania di "acquisti d' impulso"

Dopo una giornata a raccattar sacchetti puzzolenti avvinghiati così saldamente ai rami,
quando la cassiera  chiederà:
”vuole la borsina ? “

MA ANCHE NO, ..... GRAZIE  ....… :)

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