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Ennesima alluvione ligure con fiumi in piena rovinosa
marco iezzi:
Non conoscendo Genova,ho dato una occhiata alle zone interessate tramite Google Earth,ho seguito il percorso del fiume ( con una buona dose di immaginazione ) dalla foce all'entroterra
Non ci sono parole!!!!
Marco
renzo monelli:
--- Citazione da: mauro mantovani - Ottobre 11, 2014, 12:47:38 pm ---Gia' vittorio, la penso esattamente come te, e ti assicuro che a memoria mia ,non ricordo delle perturbazioni cosi' violente ,veloci e come ora le chiamano..autorigeneranti.
Ammettiamo anche che siamo in un territorio abbastanza penalizzato dalla mancanza di spazi, schiacciato tra monti che arrivano a 1000 mt e il mare, rigagnoli e torrenti con verticali incredibili, quindi i danni ci sarebbero a prescindere, sicuramente sarebbero piu' limitati, ma ci sarebbero.
Il Bisagno e' i suoi affluenti, ancor piu' della Valpolcevera, sono sempre stati i protagonista delle alluvioni genovesi.
E' vero, si e' costruito male, senza considerare gli eventi naturali, come nel caso del rio Fereggiano nel 2011, e molto spesso la causa principale di grossi danni sono imputabili alla copertura del Bisagno; pensa che mi sono capitati sottomano dei progetti di architetti per ulteriori tratti di copertura sotto il ponte dell'autostrada di Genova Est ad uso parcheggi, come se non bastassero i danni causati dalle opere in zona Foce.
Per cui eccomi qui a guardare passivamente il fiume con la curiosita' e l'emozione di un canoista, la rassegnazione nel vedere le istituzioni che fanno da scaricabarile tra loro e la tristezza nel vedere una citta' che non riesce piu' a rialzarsi, e non solo per questo.
A volte, molte volte, quasi tutte le volte, i rimedi sono peggio del male. Vedi ad esempio la sistemazione idraulica della Valtellina. Micidiale. Comunque quando si incanalano dei torrenti e li si tombinano costringendo l'incomprimibile, l'unico intervento possibile è, considerato l'impossibilità del ripristino del corso naturale, la pulizia e l'allerta. Si può facilmente constatare che ad ogni sbarramento progettato e cotruito sotto la direzione di valenti ingegneri, demolito o fagocitato dall'ultima piena, ne segue un'altro peggiore o meglio 2.
Renzo
--- Termina citazione ---
Vittorio Pongolini:
Tutti siamo della stessa idea. Sono state fatte un'enormità di idiozie sui nostri fiumi. Un'altra regola fondamentale di idrologia è proprio quella di non tombare mai i corsi d'acqua, soprattutto quelli montani. Quelli liguri sono praticamente tutti tombati e, nonostante la prossimità del mare, vanno considerati montani per la vicinanza di alpi e appennini, vicinanza che ci ricorda anche Mauro Mantovani. I fiumi devono potersi espandere e fuoriuscire anche dall'alveo se è necessario! Necessitano di casse di espansione da ricavare ad ogni costo, e prima dei centri abitati! Hanno bisogno di spazio che l'uomo vuole rubargli, tenendoli vicini a sé, purché stiano sempre bravini. Possono essere tanto docili quanto cattivi come animali che mordono e uccidono.
Consentitemi una digressione col fine di spezzare una lancia per la mia categoria, quella degli agronomi. Gli ingegneri, gli architetti hanno spesso costruito in modo disarmonico. Non me ne vogliate, ma nella progettazione che parte dal paesaggio naturale, se si desidera davvero progettare tenendo conto del valore ambientale, l'agronomo, il forestale tengono più conto di questi aspetti che non di quelli utilitaristici che conducono all' eccessiva cementificazione. Basta ora, mi auto-zittisco: non è questa la sede.
renzo monelli:
ma è proprio questa la sede. Il punto di vista, per esempio, di un geologo, deve essere "perchè una cosa non si può fare".
Quella di un ingegnere è sempre "come si fa a fare comunque questa cosa?" perchè dovrebbero perseguire interessi diversi.
Se perseguono gli stessi interessi, ragionano uguale e succede il Vaiont. Ci sono sistemi diversi per ottenere un risultato che ottemperi diverse esigenze ma ci vuole intelligenza, premura, tempo e danaro. La laurea e la pretesa di CONOSCERE sommati all'interesse privato portano a vedere 1 soluzione, quella meno costosa e più redditizia. Salvo poi pagarne tutti le conseguenze. 1 esempio, se posso: il fiume per rallentarsi,oltre a curvare spesso, dissemina il corso di grossi massi posti disordinatamente. Il pesce va dove vuole, i materiali si accumulano di meno, la ghiaia non si ammassa, noi andiamo in canoa e ci divertiamo etc.
L'ing. che CONOSCE come va l'acqua, L'IDRAULICA, fa lo sbarramento. Non sa che il pesce fatica a riprodursi, che la ghiaia si accumula e fra un po' lo sbarramento va a quel paese, il pescatore che scivola in acqua ci muore e il canoista scanchera. Quanti guai per un interesse privato. Ma tanto chissenefrega. La parcella arriva.
Scusate,
Renzo
Mauro Villotta:
Mi dicono che una volta da Alagna Valsesia a Romagnano Sesia una piena ci metteva 16 ore,oggi 6.
Renzo mi sa che hai visto giusto.
Ciao Mauro.
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