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Re:Contratto di Fiume del Trebbia

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maurizio bernasconi:
Vorrei aggiungere una nota che sarà utile quando si entrerà in argomento nelle sedi del caso. Dove va a finire l'acqua prelevata dai torrenti affluenti del Trebbia? In tre modi: potabile (poca), spreco (molta), evaporazione dai bacini (si ottiene il totale moltiplicando l'indice di evaporazione del 45° parallelo con i metri quadri della superficie dei bacini artificiali: molta). Soprattutto insisterei sul fatto che i prelievi diretti a Genova città, provenienti dalla provincia di Piacenza e Alessandria, senza dimenticare che l'alta Valtrebbia è in prov. di Genova, erano dimensionati alle attività fortemente idrovore chiuse ormai da tempo: siderurgia e soprattutto agli acciai speciali. Oggigiorno a Genova soprattutto l'acqua potabile si spreca. L'azienza competente (Mediterranea delle Acque) non sembra in grado di arginare le perdite che si notano ovunque. La rete idrica in ferro è vecchissima e collocata in ambienti, poco raggiungibili, ripidi e spesso franosi. Le grandi forniture al Porto sono praticamente incontrollabili anche da enti esterni perché vige un regime autonomo di gestione quasi militare. Tutti gli edifici pubblici, scuole, Università, giardini botanici e non, le parrocchie, gli edifici della Chiesa, i musei, le istituzioni e associazioni di più o meno chiara utilità sociale... eccetera hanno forniture non solo gratuite (cosa che potrebbe anche avere un senso talvolta) ma anche senza contatore e sono indotti a sprecare. Pensate che la centrale elettrica Enel a carbone sita nel Porto, utilizza un enorme deposito di carbone a cielo aperto (cosa in sé già illegale) e abbatte (in parte e male) le polveri annaffiando costantemente con acqua dolce e potabile il combustibile. Quando ho tentato di sensibilizzare su questo problema alcuni consiglieri comunali e altri in ambiente politico e sindacale ho capito che del Trebbia qui non importa nulla, dunque la Regione Emilia Romagna, soprattutto negli interessi degli agricoltori della bassa e dell'ambiente di tutta la valle, dovrebbe pretendere dei rilasci molto maggiori dai gestori, per esempio quelli del Lago di Brugneto. Solo per curiosità vi informo che detto abbastanza grande Lago e relativa diga furono costruiti dalla Città di Genova con denaro pubblico ma pochi anni fa, col metodo che va di moda da parecchio tempo, fu quasi regalata (cioé privatizzata) a una multinazionale insieme a tutta la rete delle condutture, per appianare debiti comunali, cioé sprechi per ripianare altri sprechi.

Vittorio Pongolini:
Caro Maurizio, mi aspettavo prima o poi un tuo intervento su questa questione. So che la Trebbia e la diga di San Salvatore sono già state oggetto di disamina e di convinte discussioni quando si parlava della Centralina, commentate da molti, ma in particolare da te e da Coduri. Io, relativamente a quel topic, ne sono rimasto discretamente marginale perché approvavo alcuni dei tuoi interventi ma però di più gli interventi di Coduri. Sono quindi più vicino all'idea di Coduri che alla tua, ma vi ho lasciato discutere amabilmente perché bastavate voi due. In ogni caso, la Centralina non si farà e tant'è. Prendiamone atto e cerchiamo di riuscire a pagaiare senza pericoli e senza soluzione di continuità fino a Bobbio e credo che in questo tu sia d'accordo con me. Sono, cioè, per risolvere un problema alla volta perché tutti insieme non ci si riuscirà mai.
Vedo che hai portato molti esempi della città che ti ha accolto ed in cui vivi e che ha molte delle magagne che  vengono correntemente riportate dai media in questa disastrata Italia. Certo, sono tutte situazioni da correggere quelle che scrivi, ma io vorrei in primis cercare di far eliminare quella benedetta, inutile diga di San Salvatore che è una rovina paesaggistica, ambientale, naturalistica e, vivaddio, ... canoistica! Sì, sono egoista e penso solo all'aspetto ludico e canoistico, lo ammetto, ma se mai potremo scendere la Trebbia nelle meravigliose anse che forma senza i pericoli della galleria - guarda che l'avrò percorsa almeno quindici volte con tutti i kayak e canoe possibili e non mi è mai successo nulla, ma io sono io e gli altri, se neofiti, in un secondo più-terzo grado, come è la Trebbia fino alla galleria, si trovano veramente male e si fanno male, come è successo quest'anno a maggio - sarebbe un grandissimo successo per tutti noi e per la valle.

maurizio bernasconi:
Aggiungo solo questo: concordare attraverso un adeguamento delle convenzioni esistenti tra Regione Emilia Romagna e Regione Liguria un aumento della portata anche di piccola entità nei periodi di magra e di secca estiva, migliorerebbe moltissimo l'autodepurazione, bloccherebbe forse del tutto i fenomeni di eutrofizzazione stagionale, andrebbe incontro alle esigenze degli agricoltori (soprattutto quelli che producono alimenti buoni), aiuterebbe il settore ittico (ricordiamo che a Bobbio fino agli anni '60 c'erano pescatori di professione) e permetterebbe l'uso potabile con minore apporto di cloro. Però se tu hai preso a cuore la demolizione del rudere vai pure e combatti per quello, nessuno lo rimpiangerà.

Vittorio Pongolini:
Ecco qua, a questo link, cosa è stato concordato durante il primo incontro del Contratto di Fiume della Trebbia: http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/iopartecipo/contratto-di-fiume-del-trebbia/con-la-trebbia/documenti/allegati-forum-avvio/report-lavoro-a-gruppi-i-forum-28-giugno-2014 .
Come potete vedere le figure interessate al fiume sono tantissime ed ero effettivamente l'unico canoista (ero nel gruppo Misto D, tolto dal gruppo A, Natura e Fruizione perché richiesto espressamente, come unico vero conoscitore del fiume che ha aiutato a tracciare la mappa più articolata. Nel foglio compilato a pennarello in corrispondenza della diga di S. Salvatore c'è la richiesta di continuità fluviale per la quale insisterò).
Come potete leggere e vedere, il Contratto di Fiume è il sistema più democratico di interesse comune e tutti cercano di ottenere il massimo per sé ma nel comune rispetto delle esigenze di tutti.
Molte delle cose che hai ulteriormente riportato, Maurizio, le trovi nel link, come il DMV di cui parli, il Deflusso Minimo Vitale, che nel 2013 è stato aumentato e i locali hanno riferito di aver finalmente visto arrivare in estate la Trebbia al fiume al Po. Per gli alimenti buoni, il piacentino è famoso e in altra sede, ti chiederò cosa  intendi tu per buoni perché professionalmente lo voglio capire.
Voglio solo farvi capire che sarà una bella avventura, ma che per ciò che voglio e vogliamo è l'unico treno che possiamo prendere.

PS una curiosità imparata a Gossolengo, bassa valle Trebbia, sede del 1° forum pubblico: il nome Gossolengo deriva da "Osso Lungo" in emiliano antico, perché qui, luogo della battaglia della Trebbia del 218 a.c., nelle ghiaie del fiume, fu trovato un femore di un elefante di Annibale. Nello stemma del comune c'è raffigurato un elefante africano.

Giuseppe Coduri:
Ciao, voglio fare i complimenti a Vittorio per l'attenzione che ha dedicato al tema e a Maurizio Bernasconi, che quando non si fa prendere dai suoi deliri luddisti, è capace di argomentare in modo (a mio avviso) intelligente.

il tema delle perdite e degli sprechi  di acqua potabile è molto importante ma, purtroppo, come dice Maurizio, di difficile soluzione. me ne sto rendendo conto per esperienza personale e posso confermare). le soluzioni si basano sull'implementazione di reti di misurazione molto fitte e ben gestite, che in caso di anomalie possano segnalare con una certa precisione dove concentrare le indagini. lo spreco di acqua potabile è un altro tema rilevante, che forse non riceve sufficiente attenzione, ma che potrebbe essere affrontato con enormi benefici.

Tornando al (o alla) Trebbia: purtroppo la centralina non si farà più (peccato perchè avrebbe creato un bel laghetto a monte, con acqua anche in estate) quindi o si lascia la diga così com'è oppure la si abbatte.
Sarebbe interessante studiare un intervento minimale che, salvaguardando comunque la sicurezza consenta di convogliare l'acqua nel letto originario, creando una sorta di breve percorso artificiale, da ottenere modificando i manufatti della vecchia diga.
l'idea di una grande manifestazione canoistica potrebbe essere un'iniziativa interessante, che però richiede uno sforzo organizzativo non da poco.
un saluto a tutti.
un saluto a tutti

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