Sabato scorso, insieme al Bao e Matteo Baldeschi, approfittando del livellone del torrente Scheggia (Arezzo) abbiamo inventato un imbarco mai tentato prima, un km circa più a monte di quello indicato (vedi scheda CKI).
Dopo un ora, una pagaia persa, un bagno (non dirò di chi ma è uno che striscia la erre) e un naso ferito (due punti), ne siamo venuti a capo arrivando sui meravigliosi tre salti sopra all'imbarco classico che abbiamo rifatto dopo averli "aperti" qualche anno fa.
Si tratta di un "fossaccio" a forte pendenza e veramente malefico. Vale la pena comunque imbarcarsi almeno trecento metri sopra l'imbarco classico: si evita il tratto più ostico e ingombro di rami, ci sono tre o quattro rapide che meritano e i richiamati tre salti che da soli valgono il viaggio.
Saluti.
Maurizio Beccafichi