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Kayak gonfiabili: facciamo un po' di chiarezza?
francesco zenoni:
In riferimento a Bicimen, ho visto il tuo Tramper, è l'ultimo modello che Jumbo ha messo in vendita prima di interrompere la produzione. Questo modello con prua e poppa arrotondate non è nato bene. Io ed un mio amico possediamo dal 1996 due Tramper comperati usati (un Metzeller ed un Jumbo) modello precedente con prua e poppa filanti, tutta un'altra cosa come disegno dell'imbarcazione. Abbiamo aggiunto noi le pinnette e sono anni (quasi venti, mamma mia!) che li usiamo singoli o doppi in ogni acqua (tranne ovviamente le acque bianche). Sono d'accordo sulla velocità ma non ci ha mai interessato, ed anche sulla poca considerazione nel mondo italiano.
Non condivido invece la diffusione in questi ultimi anni dei modelli superaccessoriati e con doppio tubolare. Il gonfiabile (vedi USA) deve essere comodo e semplice da usare e rimessare, la possibilità di trasporto in treno/aereo/bus è ineguagliabile, ma deve anche essere un mezzo di cui ti dimentichi non appena ritornato a casa, senza esagerare con le manutenzioni. Dal 1996, tre forature (per disattenzione mia, una castagna d'acqua sui nostri laghi, un mozzicone acceso in liguria ed uno scoglio), mai trattati i tubolari con qualsivoglia materiale protettivo, sempre lasciati in spiaggia sotto UV, solo sciacquati prima di riporli per l'inverno e li usiamo ancora adesso per fare campeggio nautico.
Per ultimo, meglio spendere qualcosa di più per un prodotto che, volendo adattarsi, dura una vita, i prodotti europei sono ottimi (Gumotex economico e Grabner un pò caro, sennò vari usati Tramper che si trovano ancora in qualche rimessa per gommoni).
Saluti e...pagaiate lenti, c'è già tanta gente che corre anche sull'acqua.
Francesco
combo:
--- Citazione da: kozan - Febbraio 07, 2014, 03:48:31 pm ---Io abito a Milano...
--- Termina citazione ---
io a milano ci lavoro, ma il venerdì pomeriggio parto e ritorno il lunedì mattina
destinazione napoli, dove vive la mia compagna
ci separano 800 km... peccato!
comunque se decido di venire in zona laghi con l'imbarcazione al seguito, provo a contattarti
combo:
--- Citazione da: bicimen - Febbraio 08, 2014, 10:47:00 am ---Qualche mese fa, al mercatino dell’usato che ogni tanto viene organizzato da Decatlon, mia moglie ha acquistato, ad un prezzo ridicolo, una canoa gonfiabile: jumbo tramper della METZER/ZODIAC
http://www.montagnadilombardia.com/zodiac.htm
...
--- Termina citazione ---
considerando il peso di soli 12kg, forse il problema delle forature è dovuto allo scarso spessore del materiale usato
come scritto da francesco zenoni, non sembra neanche delle più filanti come linea
confermo che un'adeguata pinnetta posteriore (skeg) è fondamentale per la direzionalità
provato a mie spese, soprattutto pagaiando in tandem
kozan:
Oggi ho finalmente avuto modo di varare l'AEC nelle acque dell'Idroscalo di Milano,ecco una prima recensione.
Una volta estratto dalla borsa ed aperto, l'Avanced Elements Convertible trasmette una immediata sensazione di robustezza grazie ai materiali con cui è costruito:la camera d'aria(di generose dimensioni) è inserita in una "skin" protettiva che la racchiude con una grossa cerniera,la particolarità della camera d'aria è che si tratta di un anello diviso a metà longitudinalmente da una membrana in maniera tale che in caso di foratura il kayak possa non solo rimanere a galla ma possa continuare a navigare grazie al fatto che l'anello rimarrebbe integro mantenendo la sua forma.
A poppa ed a prua ci sono due archetti di alluminio che conferiscono al kayak la caratteristica forma filante.
Il pavimento è un materassino e l'intera struttura (tubolari,pavimento e rivestimento di protezione delle camere d'aria) è racchiuso in una skin esterna di grande robustezza:la sensazione è che forare o danneggiare questo kayak sia davvero difficile.
Non vi parlerò dei tempi di montaggio in quanto era la prima volta e mi sono dilungato molto a conoscere ogni suo dettaglio,i tempi quindi si sono sensibilmente dilatati,diciamo che senza correre e montando gli accessori quali barra di irrigidimento (Backbone) e puntapiedi (Foot Peg System) il tempo stimato in condizioni normali potrebbe essere una ventina di minuti al massimo.
Le operazioni di setup sono molto intuitive e semplici,seguendo le istruzioni non ci si può sbagliare,qualche maggiore attenzione è richiesta nel posizionamento del Backbone:un errato allineamento di questa barra potrebbe causare al pilota del kayak difficoltà di manovra in acqua.
Una raccomandazione:questo kayak,come tutti i gonfiabili,soffre le sovrapressioni,per cui occhio al manometro o in caso non lo si avesse regolarsi come se la durezza fosse quella di una "pallina da tennis"; un'altra verifica potrebbe essere quella di sollevare i kayak per una delle due estremità ed accertarsi che al centro non fletta; personalmente ho optato per un manometro,con pochi pleuri si ottiene una misurazione scientifica della corretta pressione.
Terminato il setup allestito quest'oggi in modalità "solo" quindi con seggiolino al centro ho sollevato con relativa facilità l'AEC e caricato su una spalla l'ho portato fino in acqua nonostante la sua mole (cm485x87) ed il peso (25kg),mi sento di dire che un carrellino da trasporto potrebbe essere inutile,indispensabile invece un carrello pieghevole che consenta di trasportarlo una volta chiuso nella sua borsa.
Il comportamento in acqua (ripeto,stiamo parlando dell'Idroscalo di Milano quindi acqua ferma e niente vento) è stato ineccepibile:si pagaia bene,tiene molto bene il tracking,buono l'abbrivio.
La stabilità,per me che vengo da un kayak rigido,è sbalorditiva:impossibile da ribaltare in condizioni normali di utilizzo.
Grazie al deck sia singolo che doppio fornito di serie l'AEC diventa un vero e proprio kayak con pozzetto,questa caratteristica ha consentito oggi di imbarcare pochissima acqua,non ho notato infiltrazioni nè dalle cerniere nel dal tessuto della copertura che si è rivelato perfettamente impermeabile.
Terminata la pagaiata le operazioni di smontaggio sono state velocissime,bisogna tenere presente però che a causa della skin esterna l'asciugatura di questo kayak non è rapida,è un dettaglio da non sottovalutare prima del sua acquisto,io mi sono limitato a sgonfiarlo e riporlo nella sua borsa (una manciata di minuti) ed una volta giunto a casa l'ho riaperto in un locale idoneo dove avrà tutto il tempo per asciugarsi.
Il limite,se di limite si può parlare, dell'AEC è appunto questo:nelle uscite di un solo giorno richiede un giardino,un solaio,una cantina dove poterlo lasciare aperto ad asciugare.
Per contro le caratteristiche costruttive che causano i tempi di asciugatura sia un più lunhia rispetto a quelli dei kayak senza rivestimento esterno sono prorpio quelle che rendono l'AEC un kayak robusto,sicuro,stabile,dalle prestazioni molto simili a quelle di una kayak rigido e con un aspetto estetico molto accattivante e personale che lo differenzia immediatamente dagli altri kayak gonfiabili.
missouri:
anche se è un topic vecchio penso che la mia esperienza potrebbe essere d'aiuto a qualcuno.
io non ho pregiudizi: mi sono divertito con il canottino da spiaggia, e pure con il gommone zodiac.
però la mia esperienza con le canoe gonfiabili non è così positiva, la prima fu una sevylor. uno dei modelli più cari al tempo (fortunatamente pagata 1/3), fu un mezzo disastro. il tessuto era abbastanza pesante ma anche gonfiandola per bene non c'era modo di renderla rigida, inoltre la notevole larghezza e il disegno della chiglia facevano il resto.... lenta e faticosa, non teneva la direzione. insomma bene come mezzo da spiaggia ma non usabile come kayak. per paragone a quel tempo usavo un doppio in vtr di 30-35 anni ed era un'altra galassia.
finì i suoi giorni quando si ruppe una saldatura.
un amico comprò una grabner (2500€ prezzo fiera, perchè altrimenti è pure più cara) la scelse perchè era l'unica a rimanere abbastanza rigida sotto carico. effettivamente andava molto meglio della sevylor, anzi meglio pure delle sit-top in polietilene. comunque era impossibile tenere il passo del kayak rigido, quando iniziavano le onde o il vento contrario il sit-top recuperava lo svantaggio. inoltre rimaneva abbastanza ingombrante e pesante, dopo alcuni anni dato che era ricoverata all'aperto con le altre iniziarono a scollarsi tutti i vari supporti.
considerate che il mio confronto è con dei kayak rigidi vecchissimi, quando ho avuto modo di provarne uno moderno di buona qualità ho notato miglioramenti non indifferenti in quasi tutti gli aspetti.
suppongo che una certa differenza sia inevitabile, infondo il disegno della chiglia rimane quello che è... e le piccole deformazioni pure sui migliori gonfiabili rubano sempre un pò di potenza alla vogata. se le canoe in polietilene sono ancora inferiori a quelle in vtr le gonfiabili hanno inevitabilmente ulteriori svantaggi.
sarei curioso di provare gli smontabili sul genere klepper e simili.
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