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Capraia
passolento:
Ciao a tutti.
c'è mica qualcuno che sappia darmi un po' di info sulla Capraia?
Mi interessano soprattutto le regole di navigazione all'interno delle due aree protette. In particolare, su un sito trovo che all'interno della Zona 1 o di tutela integrale (quel tratto di costa che va da Punta della Manza fino a Punta del Trattoio) è, tra l'altro, fatto specifico divieto di accesso, navigazione, sosta ed ancoraggio di qualunque imbarcazione a motore; immersione con autorespiratore; pesca in ogni forma
quindi, per come la leggo io, col mio kayak posso passare all'interno della zona 1 e fare il bagnetto con la maschera e le pinne. Sbaglio?
Andrea Ricci:
ciao daniele,
o fai all'italiana: ci provi e se ti fermano fai lo gnorri.
o chiedi per iscritto alla direzione del parco le regole di navigazione.
io per progettare un viaggio a ventotene e santostefano ho chiesto alla direzione; risultato: navigazione ammessa a minimo 100m dalla costa (!) con divieto di sbarco tranne area porto e spiaggia; e a santostefano interdizione totale alla navigazione, anche di canoe!
meno male che in passato non chiesi nulla e feci quel che mi pareva ...
[detto con una malcelata polemica contro quei canoisti masochisti che vorrebbero regolamentare tutto ...]
francesca gastaldi:
A Capraia per navigare nella zona integrale devi chiedere il permesso. Chi lo ha fatto se lo è visto negare più di una volta. Quanche volta lo concedono. Non sò in base a quale motivazione! Quando ci sono stata io nella zona integrale era vietato anche farsi il bagno. O ci provi, come dice Andrea, o ti arrendi. Considera che se trovi personaggi fiscali nell'applicazione della regolamentazione rischi il sequestro del mezzo.
Proprio per questo ultimo motivo i canoisti, a cui fà riferimento Andrea, vorrebbero chiedere di essere più liberi di navigare (e non di regolamentare).
francesca gastaldi
passolento:
Ma infatti, siamo alle solite ... non si capisce un cavolo di come sono i regolamenti. :-X A legger quello che c'è scritto sull'unico sito che ho trovato, sembrerebbe che col kayak ci si possa andare. ??? Viceversa, tutte le volte che ci sono stato in barca sono sempre stato convinto che la preclusione alla navigazione fosse assoluta. ::) Oltretutto, se dovessi decidere di fare il periplo dell'isola sarei costretto ad allontanarmi di molto dalla costa. Così facendo rischierei di infrangere qualche astruso regolamento locale che impone limiti di distanza minimi a sandolini, pattini, pedalò e ... canoe, appunto! >:(
quasi quai canno la Capraia e vado all'Elba :P
marco ferrario (eko):
Esistono divieti di navigazione ingiusti o apparentemente inspiegabili, non si può continuare a subirli senza batter ciglio.
A volte, anzi sempre più frequentemente, con la scusa del Parco si vieta la navigazione ai kayak che ne solcano le acque
SENZA LASCIARE TRACCIA DEL LORO PASSAGGIO,
IN SILENZIO,
SENZA INQUINARE
E SENZA CREARE ALCUN TIPO DI DISTURBO A FLORA E FAUNA.
Se poi osserviamo che le stesse zone vietate alla nostra pulita navigazione, non sono così protette come dovrebbero e vengono frequentate da motobarche rumorose, puzzolenti di smog e colme di turisti, la nostra perplessità cresce.
Barche a motore che evidentemente hanno un permesso esclusivo e sono di fatto autorizzate a schiamazzare e inquinare l'aria e l'acqua di un Parco Marino.
Quando infine ci si sente rispondere, da addetti all'ente Parco, che siamo assolutamente liberi di frequentare questi parchi marini, ma solo con le sopraddette imbarcazioni, in "gita turistica organizzata",
appare tutto evidente,
i divieti a transitare in certi parchi marini sono, in questi casi, straripanti di opportunismo e di ingiustizia che discrimina i kayak da mare.
Ben vengano perciò regolamentazioni più severe verso le imbarcazioni che inquinano con i loro scarichi e disturbano col loro rumore.
Nuove regolamentazioni sono indispensabili e devono essere ispirate veramente alle specifiche esigenze di un Parco e di aree protette, non dalle esigenze di qualche lobby.
Regolamentazioni che consentano di circolare liberamente nel rispetto totale della natura dei Parchi, della loro fauna e della flora nonché delle acque e del territorio costiero, perciò, in sostanza, che consentano la navigazione in kayak in quanto questo tipo di escursionismo è assolutamente ecologico e a impatto zero sulla natura circostante, perciò assolutamente compatibile alla vita e alla conservazione di un Parco.
Oggi, evidentemente, è il dio denaro che fa la differenza.
Svegliamoci dal torpore,
protestiamo e pretendiamo il vero rispetto per la natura, non un rispetto di facciata che nasconde le oscene speculazioni di qualche piccolo o grande imprenditore turistico.
Dobbiamo richiedere la totale liberalizzazione di circolazione nei parchi marini per i mezzi marini che non emettono scarichi e rumori e che non lasciano traccia del loro passaggio e, per contro, il totale divieto di navigazione alle imbarcazioni che non rispettano una navigazione ecologica.
Questa dovrebbe essere la giusta logica di un Parco marino e di una riserva integrale.
Navigando in kayak da mare, l'unico divieto che ci potrebbe riguardare dovrebbe essere quello di sbarcare nelle zone di nidificazione.
Navigazione
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