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Giubbotto Salvagente o Giubbotto Polifunzionale?

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Marco z:
Scusate ma è dall'inizio della discussione che cerco di far capire che i  kayak non sono omologati e che se lo fossero sarebbe un'altra storia ....
Dall'inizio della discussione vedo invece gente che pensa solo ad interpretare la legge a suo favore mentre io faccio l'avvocato del diavolo per far capir loro che la strada da cercare , è un kayak omologato che si distingua anche da altri kayak magari con caratteristiche inferiori come del resto avviene nelle barche.
Mi sono pure permesso di fare più telefonate ad un carissimo amico ingegnere navale che progetta barche e che fa verifiche ispettive  e mi farà sapere.
Ho pure detto che un patentino distinguerebbe il principiante dall'esperto dando legalmente all'esperto più possibilità.
Pure con il gommone serve la patente per oltrepassare le 6 miglia e pure per i motorini lo hanno inserito.
Finche queste cose sono viste come un umiliazione per i canoisti non si otterrà nulla e avrete solo il misero appiglio di una legge mal interpretata che lascia il tempo che trova .

Se tutto questo da fastidio evito di disturbare oltre.


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francesca gastaldi:

--- Citazione da: Vittorio Pongolini - Febbraio 01, 2013, 10:04:06 am ---Francesca,

Sei geniale! Partendo da una richiesta di omologazione per le 12 miglia, ci presentiamo come se la possibilità di navigare entro le 6 miglia sia scontata. E' un tratto di mare che dobbiamo esplorare. Dove si omologano le barche? E concordo con te sui tre punti che ci hai esposto. Ci vuole coralità e unione d'intenti e non agire mossi solo dal desiderio di arrivare ad una rapida conclusione, con una buona dose di "captatio benevolentiae" verso le figure istituzionali.  Io credo che ora dobbiamo aspettare una risposta da parte della FICK. Ma dobbiamo anche raccogliere dati di quanto è concesso all'estero, anche in Inghilterra e in Germania.
Le secche vanno sempre aggirate (anche se il KdM pesca poco)...

--- Termina citazione ---

Non lo sò se sono geniale, stò solo cercando di capire ancora meglio la legge e cosa fare. anche perchè oggi mi ha risposto la G.C. di nuovo. Non posso girare la mail perchè c'è scritto che non posso farlo senza l'autorizzazione del mittente.  Cmq è stato molto evasivo. Mi ha chiesto prima se il mio mezzo aveva marcatura CE io ho risposto così:"il mio mezzo non ha marcatura CE. Per questo mi pare di capire che ricade nell'art. 27 comma 3, ma nella lettera a) o c)? " a questa lui risponde: "
 La lettera “c” elenca una serie di unità a remi e mezzi similari".  Grazie... questo lo leggo anche io!!!
Allora ho provato a telefonargli ma non risponde nessuno. Forse è in mare! Beato lui! Ci riprovo.
Francesca Gastaldi

francesca gastaldi:
Tra l'altro non mi è chiara una cosa. Forse mi sfugge. L'omologazione di cui si parla all'art. 27 non sembrerebbe essere la stessa cosa della marcatura CE. Cosa deve avere un kayak per avere questa omologaizione? Bisognerebbe chiederlo ad un organo di cerfificazione previsto dall'art.10. E... bisognerebbe parlare con uno dei produttori di kayak. Per esempio Resinvetro che sò che esporta i Sardinia all'estero. Queste barche che esporta hanno una camera d'aria in più rispetto ai gavoni previsti per la produzione Italiana. Ciò fà scopa con la legislazione francese che per omologare i kayak. Questa stabilisce (almeno nel 2006 era così) che per navigare oltre 300 metri dalla costa deve superare la prova di inaffondabilità a gavoni aperti e pieni di acqua con 15 kg. di peso posti nel pozzetto.  Si potrebbe parlare anche con Sandro Spagnol di CS canoe. Cosa che intendo fare. Mi serve un pò di tempo.
francesca Gastaldi

Marco Lipizer:
Io continuo ad esser dell'idea di non svegliar il can che dorme. Almeno non adesso. Nel senso che loro leggono la legge o fanno una domanda al comando generale. La' si chiedono: "Cosa sono i kajak?". "I kagiach, comandante sono, quelli che ho noleggiato con mio figlio quest'estate! Mamma mia quante scuffie, sono proprio instabbili, maro'!!!". "Bene, allora facciamo una circolare da girare a tutte le Capitanerie d'Italia che non possono allontanarsi a più di 200 metri dalla spiaggia, oppure solo dentro le acque protette dei bagni!"  :)
No sinceramente, non credo che andranno a derogare sulla Norma scritta, quindi, al meglio ti rispondono che devi avere le dotazioni di sicurezza previste (vedi mio post precednte), alla peggio che che sei una jole, pattino e non ti puoi allontanare a più di 1000 metri (di meno per alcune Autorità marittime) e comuqnue con le dotazioni previste. Ma avete visto che i canottieri ai Campionati del mare cominciano ad avere i salvagenti a bordo?!
La strada giusta, invece, sarebbe trovare delle soluzioni da poter proporre, magari come associazione o federazione, magari coinvolgendo le ditte costruttrici di dotazioni di sicurezza, affinche venga costruita ed omologata una "zattera di salvataggio da 1 persona", faccio per dire, utilizzabile anche come paddlefloat. Del resto ti compri un salvagente autogonfiabile omologato da tenere da qualche parte all'asciutto, giusto per averlo per i controlli (adesso con la crisi li vendono anche a 75 euro), insieme alla boetta fumogena, ai fuochi e ai razzi. Io, sinceramente, se tutto mi costasse 200-330 euro, lo prenderei subito e andrei in mare senza patemi di vedere la CP o la GdF avvicinarsi.
L'altra soluzione, che mi ha fatto venire in mente Pirovano è l'immatricolazione con bandiera estera, molto in voga ora fra i velisti (francese o belga). In questo caso sottostai alle regole del Paese della bandiera, come dotazioni e leggi. In Francia le dotazioni le decidi tu e quindi puoi andare in giro con il tuo bel salvagente da 50N anche fino a 12M e forse oltre.
Però il primo punto deve essere la capacità di condurre il kayak e la consepovalezza delle proprie possibilità.
Marco

L'immatricolazione e la marcatura CE in Italia non riuscirai mai a farla e per fortuna l'hanno riconosciuto nella Norma.

francesca gastaldi:
a tutti quelli ceh non ci credono.
amici miei ci sono modi e capacità per dimostrare ai signori di cui parli cosa sono i kayak e cosa ci si può fare. 2.000 anni fà la gente sopravviveva e viveva grazie a queste barche. Nel 1.800 un certo Romer ci ha attraversato l'Oceano Atlatico. Nel 1940 in Bretagna ci si salvavano la pelle attraversando la manica. Oggi  c'è gente che ci fà traversate dall'Africa passando per la sicilia. Il novizio che è salito per la prima volta in kayak e muore  a dieci metri dalla riva del lago senza salvagente non regge come contro proposta. Ci sono anche navi che affondano perchè mal progettate anche se hanno superato tutte le omologazioni perviste per attraversare gli oceani. Le cose cambian nel mondo pqerchè qualcuno si impegna per cambiarle. Non cambiano da sole. Ma hai voglia di vivere tutta la vita con la testa sotto la sabbia o hai voglia di prendere il mare? Cosa ci può succedere di peggio che navigare entro un miglio? Che cos'è che hai paura di perdere? La tua libertà? O forse hai paura di perdere le tue convinzioni? Quali? Quella di voler navigare senza salvagente? sei obbligato già fin da ora ad indossarlo!
La mia libertà non stà in quello che gli altri mi concedono di fare ma in quello che io dentro di me sento di poter fare. se sento di non poter fare qualcosa stò castrando la mia libertà da sola. Devo mettermi il salvagente? va bene! non ho problemi a farlo. Sono abituata a farlo. lo indosso ogni volta che indosso il mio baidarca insieme a una miriade di altri accessori. Io mi sono fatta il periplo della Corsica facendo campeggio nautico per 24 giorni. Mi ha fermato la GC francese inbufalita ma sono riuscita a comunicarci, a capire che voleva e a rispettarla. Per tutto il resto del giro poi quella ha rispettato me nonostante la continua vigilanza. Le cose si ottengono comunicando parlando e capendosi e ripsettandosi. Ho cenato e dormito sulla spiaggia di un indipendentista ai domiciliari che all'inizio ci voleva cacciare dal suo terreno e poi ci ha ospitato. sono entrata nel canale del porto di Bonifacio pensando che forse mi avrebbero arrestato e invece è stato un trionfo. Non è il mondo che è chiuso, è la paura che chiude. queste ed altre cose ho fatto. a volte siamo stati anche in 18  a farle. Quindi manco tanto in sordina potevamo farle, ma le abbiamo fatte. Abbiamo mostrato i nostri documenti quando ce li hanno chiesti, abbiamo spiegato cosa facevamo e come lo facevamo e nessuno ci ha mai condannato o punito, anzi sono stati felici di riconoscerci la libertà che ci riconoscevamo! Tutti, guardia costiera, forestale, carabinieri ecc...
francesca gastaldi

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