Ieri ho effettuato una discesa in kayak dell'Agno/Guà pagaiando con le mani per una metà del percorso, il resto con delle palette che mi sono costruito.
Il per corso di circa 2,5km è stato compiuto in circa 1,5 ore, comprese le pause per le foto.
Lo scopo era di dimostrare che i fiumi si dovrebbero affrontare con le mani e non con le ruspe, come i progetti di sbarramento che sono in corso con la scusa della protezione dalle alluvioni.
Inoltre la discesa mi è servita a vedere la situazione di un sistema di resti archeologici che avevo segnalato alcuni anni fa, e che nei progetti in corso verranno distrutti ed asportati per diventare le rampe di accesso ad una autostrada od altri scopi di simile (sotto) sviluppo.
Questo sarà la prima di una serie di discese sui fiumi in pericolo in Veneto, da effettuarsi a mani nude.
Invito tutti i canoisti, e chi ha a cuore gli ultimi fiumi liberi a visitare la zona delle Rotte del Guà, fra i comuni di Trissino ed Arzignano (Vicenza).
Per i canoisti c'è la possibilità di scendere un fiume in "Ultima" visto che in primavera dovrebbero iniziare i lavori per sbarrarlo.
Percorso facilissimo (I-II) con un trasbordo su un gruppo di tre briglie (è anche possibile saltare, ma non con livelli alti).
Imbarco da via Rampa dell'Agno a Trissino (zona industriale, vicino all'ecocentro), sbarco al ponte di Tezze di Arzignano, (SP 89 delle Tezze).
Livello consigliabile dopo forti piogge.
Sconsigliato di effettuare la discesa dell'ultimo scivolo prima dello sbarco (sassi cementati sotto al ritorno), pericolo di puntate.
Davide
