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ALLARME - Il mini-idroelettrico ci lascerà tutti a piedi !

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fredgil:
In questo momento, difficile per i settori delle rinnovabili (5° conto energia che taglia i fondi per il fotovolotaico e nessuna novità per l'eolico fermo da mesi), c'è un settore che si prepara ad una grande espansione, e purtroppo per noi trattasi del mini-idroelettrico...

Vi suggerisco, a caso (sembra che ci sia una vera campagna organizzata su questo tema sul web), due siti:
www.rinnovabili.it/energia/idroelettrico/il-mini-idro-sceglie-i-piccoli-salti-d%e2%80%99acqua6837 ("L’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia permette lo sfruttamento efficace del vastissimo potenziale energetico rappresentato dai piccoli salti di almeno 1,5 metri su corsi d’acqua e canali irrigui, di cui l’Italia, soprattutto nelle regioni del nord, è molto ricca”.)

 e www.econews.it , sotto il titolo "Boom del Minidroelettrico: semplice, economico, ecologico".
Mi dispace particolarmente per quest'ultima pagina web, animata da un architetto napolitano, puro e duro, che normalmente pubblica articoli più rifletutti e più rispettosi del'Ambiente (glielo ho fatto sapere).

Comunque, trattasi di una vera e SERIA E VERA MINACCIA PER IL NOSTRO SPORT E PER TUTTI NOI.

I progressi tecnologici, la forte riduzione delle altre energie ronnovabili, gli incentivi distribuiti che fanno gola sia ai Comuni che ai privati - o ai grandi gruppi del settore - non ci riservano un bel futuro se non facciamo sentire rapidamente la nostra voce...

Come ?...
Servono relativamente poco le petizioni (chi sa quante dovremmo farne nei prossimi mesi...); la Federazione Italiana CK non si è mai mostrata come un punto di riferimento in materia, anche se cercherò di parlarne prossimamente con Luciano Buonfiglio. Io proporrei volentieri di creare una specifica Associazione in materia... (con il dubbio che in italia sia difficile, perchè se ha successo attira rapidamente  qualche corrente politico il che vuole dire discussioni e scissioni interne, nascità di altre associazioni sotto altro colore politico ecc... vedi movimenti dei Verdi).

Comunque "l'ora è grave", e lo diventerà sempre di più se non si fà niente.  Utilizziamo questo Forum per raccogliere le idee con la speranza di trovare rapidamente il miglior modo di agire.

Fred

Davide Sandini:
Caro Fred,
finalmente qualcuno che ode il silenzio con cui il nostro sport assiste alla propria estinzione.
Non solo l'idroelettrico, come ben fai notare, anche gli ingiustificati divieti di navigazione in ormai parecchie regioni.
Mi ha colpito ieri vedere che le associazioni di pescatori organizzano petizioni per vari fiumi a rischio, mentre qui ognuno di noi affronta i problemi da solo.
Io ci sono, ma visto che posso dare appoggio solo a distanza, spero si riesca a discutere ed a organizzarsi via internet.
Fammi sapere

Davide

Gengis:
Ciao Fred,
sicuramente una delle carte da giocare è quella di coinvolgere la FICK ed il suo Presidente Luciano Buonfiglo, solo lui ha il potere di poter coinvolgere il CONI
,ed il CONI i Politici , che piacendo o non piacendo sono gli unici che possono risolvere il problema.
Io e la FICT  contiamo ben poco ,faremo comunque la nostra parte  per sensibilizzare  oltre ai canoisti , che da sempre vogliono la botte piena e la Moglie ubriaca
( con il vino portato da  altri ) anche  tutti quelli che ci sono vicini .
Abbiamo battuto l'atomo ( 2 volte )  , con gli interessi che ci giravano e ci girano attorno , possiamo battere anche le Micrò  , bisogna crederci
e mobilitarci  e combattere questa nuova battaglia.
Chi combatte può anche perdere, chi non combatte ha già perso .
Gengis

Giovanni Magnani:
Ciao a tutti,
che dispiacere questa notizia! >:(
Quello che possiamo fare è creare una petizione on-line:
vi segnalo il link:

http://www.firmiamo.it/

Cosa ne pensate?

Giuseppe Coduri:
ciao a tutti, intervengo spesso quando si parla di questi temi perchè me ne occupo anche per lavoro.
Ritengo, come voi, che molti progetti mini-idro abbiano impatti anche pesanti per i fiumi e in particolare per la possibilità di scenderli da parte dei canoisti.

Tuttavia non condivido l'atteggiamento a priori contrario a qualsiasi iniziativa di questo tipo. Sappiamo benissimo, anche se facciamo finta che non sia così, che non si può dire no a tutto.

Esistono corsi d'acqua, in molti casi artificiali, che hanno scarso interesse ambientale e canoistico, che possono essere sfruttati, a mio avviso in modo del tutto sostenibile, da impianti idroelettrici.

Per quanto riguarda i fiumi e i torrenti, sono anch'io, in linea di principio, contrario all'ulteriore sfruttamento dei pochi corsi d'acqua rimasti naturali.
Ciò detto, proprio perchè ritengo che non si possa dire no a tutto, credo si possa valutare caso per caso ogni iniziativa, contrastando quelle che paiono inaccettabili, ponendo paletti per quelle che invece dovessero risultare sostenibili, chiedendo come contropartita deflussi minimi, rilasci programmati, imponendo specifiche per le opere in alveo, in modo che consentano in sicurezza il passaggio del canoista.

Teniamo poi presente che molti progetti idroelettrici, che periodicamente ritornano in auge, si basano su studi delle portate di molti anni fa, quando le portate dei fiumi erano assi più regolari di oggi e quindi si combattono da soli, perchè non stanno economicamente in piedi neppure con gl'incentivi oggi previsti per le rinnovabili.
 
Anche sugli impianti già in essere, che purtroppo ci privano dell'acqua in molti fiumi per gran parte dell'anno, sarebbe bello poter ottenere, oltre ai deflussi minimi, rilasci programmati per fare discese in canoa.

ciao.

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