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maurizio beccafichi

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Kanoa & Kultura
* il: Febbraio 27, 2008, 08:39:48 pm *
Il percorso è di quelli impegnativi e molto, il livello è alto e le difficoltà sono di V°- VI°  continuo con passaggi al limite. Comincia il tam tam telefonico febbrile della sera prima: Chi se la sente?; Io si!, Io pure, io non mi sento molto allenato, io non ho il "pelo" vostro e me ne sto a casa; Chi lo ha fatto recentemente? Con questo livello mai nessuno prima. Chi guida? Sara. Bene!
Appuntamento ore 10 ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti per il breefing e successivo imbarco. Siamo tesi ma concentrati e  determinati, Sara ci spiega i passaggi chiave e partiamo con uno spruzzetto d'acqua  in faccia  della  fontana della Barcaccia. Primo quintone, il Pantheon di Agrippa e poi di Adriano, pennelliamo tutti, anche se il Giampo esce con due eskimi e viene un po frullato dalla descrizione del "pronao ottastilo". Si prosegue con il passaggione di Piazza Navona già stadio di Domiziano con la sua fontana dei Quattro fiumi. Facciamo sicura quando Sara ci parla della differenza tra l'architettura di Bernini e quella di Borromini ma alla fine superiamo in scioltezza l'impegno. Senza sosta si arriva ad uno dei passaggi chiave: la chiesa di S.Luigi dei Francesi con  tre capolavori di Caravaggio tra i quali la Vocazione di San Matteo ci mette a dura prova. Il passaggio è veramente tosto ma bellissimo, osserviamo la luce e l'energia e combattiamo con l'emozione ed il tumulto che la forza dell'arte ci provoca. Qualche appoggione, qualche eschimo del Bao ed  il passaggio è alle spalle, ci voltiamo indietro, maestoso!  Arriviamo ai Musei Vaticani, si balla, aumenta il volume e la pendenza, si va a vista su un quinto continuo, il Laocoonte, l'Apollonio di Nestore, le quattro stanze di Raffaello. Ci fermiamo per riprendere fiato prima del passaggione finale. Lo guardiamo in silenzio, chi trasborda? Nessuno, bene, si parte! La Cappella Sistina: si inizia con gli affreschi del Perugino e  di Botticelli, (apro io e chi senno?) per poi arrivare all'apoteosi. Il Giudizio Universale di Michelangelo ci lascia esausti ma appagati. Avevo già fatto questo passaggio anni fa ma prima del restauro ed ora è commovente e vengo quasi colto dalla sindrome di Stendhal. Arriviamo alla sbarco,   l'adrenaliona scorre a fiumi e ci lasciamo andare a foto, grida e  lazzi. Sara viene baciata da tutti e siamo più di dieci. E' stata una giornata bellissima e ..... diversa.

Maurizio Beccafichi Hsk