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Nuovo appello per i Torrenti Piacentini

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Maurizio (Tric):
URGENTE.
Vi giro l'appello del comitato No Tube, stavolta contro la Regione Em. Romagna.
Inviate e diffondete.
Tric
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La Regione sta per condannare a morte tutti i torrenti Piacentini: Perino, Boreca, Lardana, Gramizzola, Grondana, Curiasca, Ronchignasco, Restano, Orezzoli, Bobbio... ecc.

Perché i nostri fiumi si sono salvati fino a ora.

Dal 2008 la Provincia ha messo in salvo i nostri torrenti più preziosi dall’assedio degli impianti idroelettrici che devastano l’ambiente fluviale, trasformando un fiume in un tubo senza vita.
La pianificazione che la Provincia ha approvato, sulla spinta di 14.000 firme dei cittadini piacentini, prevedeva che sui torrenti minori del nostro territorio si potessero installare impianti idroelettrici solo nei tratti già compromessi dal punto di vista ambientale, lasciando liberi tutti i tratti di alto valore naturalistico presenti sui nostri torrenti.
Se negli ultimi tre anni non abbiamo avuto l’assedio ai fiumi che hanno subito le province vicine (Modena 35 impianti, Parma 25, ecc.) è stato grazie a questa pianificazione.

Cos’è successo a Luglio.

Nel luglio scorso la Regione Emilia Romagna, emanando le nuove linee guida per gli impianti idroelettrici, stava per cancellare tutte le norme precedenti, e quindi anche quelle provinciali che proteggevano i nostri fiumi.
Appena ce ne siamo accorti ci siamo mobilitati. Almeno 800 mail di protesta sono state mandate in Regione in una sola settimana. Alla fine di quella settimana la Regione ha fatto marcia indietro, introducendo un emendamento che permetteva alle Province di mantenere la propria pianificazione.
Noi abbiamo cantato vittoria, perché questo salvava i nostri fiumi.
In quell’emendamento era però scritto che il mantenimento della pianificazione precedente avrebbe avuto bisogno dell’intesa della Regione.

E adesso l’ennesimo trucco.

Oggi la Regione si rimangia lo spirito di quell’emendamento e nega alla Provincia di Piacenza l’intesa sulla sua pianificazione. In pratica la Regione, sotto la spinta delle lobby delle rinnovabili facili (poco investimento-alta resa, grande danno ambientale-nessun posto di lavoro), manda a dire alla Provincia che, se vuole la sua intesa, deve togliere la protezione a tutti i nostri torrenti, in cambio della protezione di Trebbia Nure e Aveto. Uno scambio in cui in palio c’è la morte di decine di corsi d’acqua tra i più preziosi.
Noi a questo scambio ributtante diciamo no. Dicono no insieme a noi 14.000 cittadini che si sono battuti per salvare i nostri fiumi. Dicono no insieme a noi i fiumi già uccisi dall’idroelettrico selvaggio nelle altre province.
I tempi sono strettissimi. Tutto si gioca entro il 30 settembre.

Cosa possiamo fare?

Vi chiediamo di riprendere in mano la penna della battaglia e scrivere a chi vuole derubare la nostra Provincia in nome della libertà di devastare il mondo.
Ecco il testo che potete inviare in Regione al Presidente e agli Assessori competenti. La mail va inviata a presidenterrani@regione.emilia-romagna.it, aperi@regione.emilia-romagna.it,

Al Presidente Vasco Errani, all’Assessore Alfredo Peri.

Egregio Presidente, egregio Assessore,

sono uno/una dei 14.000 cittadini che nel 2008 ha firmato la petizione in difesa dei fiumi Piacentini. Sono venuto/a a conoscenza che la Regione non intende dare la propria intesa al mantenimento in vigore dell’intero Art. 100 del PTCP della Provincia di Piacenza. In questo modo verrebbe a mancare la protezione necessaria a tutti i preziosissimi torrenti piacentini. Per questo Vi chiedo di recedere dalla volontà manifestata e di concedere l’intesa al mantenimento dell’Art.100 così come è già stato approvato dalla Provincia, allo scopo di salvaguardare i torrenti e di permettere l’installazione di impianti idroelettrici solo dove questo non costituisca un pregiudizio troppo grave all’ambiente. Qualora non voleste concedere l’intesa, considererei la vostra posizione molto miope e lesiva del patrimonio ambientale che Voi avete il compito di amministrare e proteggere.

Fiducioso/a in un Vostro intervento, porgo cordiali saluti.

Nome Cognome, Comune di Residenza (Sigla Provincia)

Abbiamo già vinto molte battaglie. Non molliamo adesso!

No tube!

Gian Marco
 

armando mattioli:
Inviato. L'ho mandato anche a te per conoscenza e sarebbe bene lo facessero tutti, perchè così sapresti quante mail sono state mandate.
Ma forse sarebbe meglio non saperlo, al fine di evitare una possibile piccola depressione nel vedere lo scarso interesse che una categoria di cittadini mostra nella difesa dei propri diritti, come sto vedendo io per il Corno, con i canoisti e rafters umbri disinteressati in prima fila, con esclusione dell'agguerrito fronte del "Corno" (Canoa Club Norcia, Gruppo Canoe Foligno, Rafting Umbria, A.S.D. Patchama).
Sarebbe troppo facile a questo punto la considerazione:"Siamo Italiani", affermazione che sottintende ogni più scontata stereotipia sull'Italiano furbo ed opportunista che aspetta sempre di correre in soccorso del vincitore, che pensa solo al proprio interesse immediato ed esclusivo, che manda sempre avanti gli altri per risolvere i problemi comuni etc. etc.
Invece no, non è così: finchè ci sarà anche solo uno di noi che si batterà per una causa giusta, in questo caso la difesa dei fiumi, ce ne sarà almeno un altro pronto a sostenerlo e poi un altro e poi un altro ancora...
Tenete duro anche nel Piacentino!
Armando Mattioli
  

Dani Ckfiumi:
Inviata ora   (ho messo in bcc  comitatonotube@gmail.com)

pero'  e' un delirio unico,
ho  letto solo ora di una petizione per il Devero .. ma troppo tardi per firmarla  :(
 

andrea fabbri:
Inviata! purtroppo è un tutt'uno. Colpa nostra che abbiamo scelto di non morire radioattivi e quindi tornano alla carica... come se sfasciare l'ambiente fosse l'unica alternativa!
Coraggio ragazzi...
Andrea

Marco Pec:
inviata........

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