Riprendo la descrizione. Stavo parlando di risalita del fiume e poi ho detto trasbordare la diga. Intendevo dire che nel caso si decidesse di partire dalla diga di Auronzo (l’imbarco non lo conosco ma in qualche modo si fa) giunti alla dighetta a metà fiume (si vede dalla strada statale ma è abbastanza nascosta dagli alberi poco prima di una S allungata 500 metri prima del bivio per Lorenzago, arrivando da Auronzo) si può abbandonare il fiume sulla spunda sx fino a tornare nella statale che costeggia il fiume. (uscita molto difficoltosa per la pendenza e il terreno scivoloso). Comunque la cosa positiva è che almeno in quel punto si può uscire dalla gola. Da lì in su il fiume è molto stretto e pieno di rami e tronchi ma non ho avuto modo di provarlo. Ho solo visto qualche tratto dalla strada.
La mia idea sarebbe la seguente:
-si sceglie un giorno caldo di luglio quando c’è solo il rilascio minimo dalla diga di Auronzo
-si cerca un imbarco sotto la diga
-ci si imbarca con l’idea di fare più che una pagaiata, un’ispezione e una camminata
- visto che la gola è stretta e non si conoscono le eventuali vie di uscita non si va avanti se non si è certi di poter tornare indietro (con pochissima acqua non ci dovrebbe essere problema)
- se si è fortunati si arriva alla dighetta
- si fa un bel salto nel catino con fungo di schiuma
- si prosegue fino alla centrale (pagaiando, il tratto l’ho già fatto ed è bello, in mezzo ai massi. Con poca acqua terzo grado)
- si valuta se il vortice sia superabile pagaiando
- se non si riesce a superare si trasborda a destra su difficile pendio ripido e scivoloso per superare una roccetta strapiombante. (io l’ho già fatto quindi no problem).
- ci si re-imbarca (occhio a un grande sifone sulla destra capace di accogliere canoa e canoista) (da qui in poi è secondo grado)
- ci si ferma a giocare nel buco con il kayak da play che ci avrà accompagnato nella scarpinata/discesa
- si pagaia sul lago centro Cadore
- si sale in macchina che avremo lasciato sulla sponda sinistra in prossimità di un ponte con due pali ai lati che permettono giusto giusto il passaggio di un’auto.
- se, nella parte tra la diga di Auronzo e la dighetta, il fiume non è troppo pieno di tronchi ed è navigabile e se si scoprono eventuali vie di uscita dal fiume (sicuramente ce ne sono anche a destra) si torna quando c’è acqua e si fa una prima che secondo me merita.
Ciao
Giacomo