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Sogno o son desto
maurizio bernasconi:
Senza sapere davvero come stanno le cose, devo dire però che mi sembra positivo che la Federazione intenda onorare con una squadra completa al massimo questi mondiali sprint con i quali, anche utilizzando un'ambientazione artificiale (come da te auspicato Ettore), si cerca di dare un po' di ossigeno alla discesa. Ausburg non è lontanissima, le spese sono accettabili... un criterio fiscale e micragnoso sulle percentuali sarebbe assurdo. Anche per non assistere a gare misere con cinquanta partecipanti in tutto. Poi bisogna metter su le squadre canadesi e femminili. Insomma meglio portare due in più che uno in meno. Certo scendere bene nel canale con la discesa non è uno scherzo, questo sì può essere un problema, occorrono elementi con capacità non indifferenti nel mosso.
maurizio bernasconi:
Tuttavia una certa elasticità intelligente nelle convocazioni, che presenta il rischio di incappare in errori, dovrebbe essere amministrata da personale di ineccepibile onestà e competenza. Per questo infatti (in teoria) vengono stabiliti dei criteri percentuali esatti di distacco. Sono andato a vedere i distacchi di Carlotta Pera dell'Ivrea Canoa Club sull'Enza: nella classica ha preso otre due minuti dalla prima, nella sprint oltre venti secondi. Esistono altri riscontri diversi che valgono a meritare la sua convocazione ai mondiali? Sul sito federale non li ho trovati. Mi metto nei panni delle compagne che fossero obbligate a fare una gara a squadre in queste condizioni. Mi metto nei panni delle società che pretenderanno quanto prima di ottenere a loro volta dei regali per lasciare correre sul fatto presente. Mi metto nei panni delle ragazze più forti che rimarranno a casa, anche alcune yuniores probabilmente sono più forti.
Caro Mariano tu sei orgoglioso dell'Italia, io no. L'orgoglio è un sentimento e non si può discutere, ma io non sarò mai orgoglioso di un'Italia che funziona in ogni settore, e qui non parlo più di canoa ma di tutto il resto, con favoritismi, nepotismi, mafie, corruzioni morali e materiali piccole e grandi.
Lo sport dovrebbe essere proprio quell'isola dove valgono i riscontri cronometrici.
Poi per sopravvivere la maggioranza si adatta, piega la testa e manda giù... ma quanto ad essere orgogliosi non mi sembra il caso. Le mani legate dici tu: pensaci, chi sono quelli con le mani legate di solito?
mariano bifano:
Caro Maurizio, semplicemente ho risposto al mio orgoglio, quello tuo o quello del resto della squadra mi importa poco, il giorno che smettero' di pagaiare, senza nascondermi sotto falsi nomi iniziero' anche io a far polemiche costruttive come questo argomento della meritograzia. Sinceramente ad una settimana dal mondiale le acque sono gia' troppo inquinate ed io come atleta preferisco guardare il mio piatto. Credo che in molti la pensano come te ed io sono il primo, mi riferisco hai distacchi delle selezioni, e' troppo evidente, allora che dobbiamo fare noi atleti professionisti?stare qui a discutere e non venirne piu' fuori? Comunque se passi da Sarzana fermati che ti porto in surfski cosi' abbiamo tutto il tempo di parlarne. Bifk1
mariano bifano:
Hai ragione Ettore una storia gia' vista............
maurizio bernasconi:
Giusto adesso è pensare solo alla gara da professionisti. Tu usi a pieno titolo questa parola professionisti nel migliore delle suoi significati. Nonostante io sia un tifoso di Bruno Risso, ho seguito anche a distanza la tua ultima stagione e ho ammirato la costanza dei tuoi risultati, sempre eccellenti, l'assenza di sbavature, di errori, di cedimenti. Sei una colonna per la squadra e sarò sempre onorato di poter pagaiare con te in surf sky o sul fiume (a parte il problema di tenere l'andatura...). ciao mauz
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