Appunti sul brigantaggio
Felice l'uomo che va tra lande vagabondo
Felice l'uomo che trova compagni tra spazi verdi...
Un atomo di polvere che chiama altri atomi...
Tratto da quadro in mostra presso
le Terme del Tufaro spa&hotel
Marco: "Allora Alessia, lo facciamo questo resoconto? Tu che ti ricordi dei fiumi?"
Alessia: "Io? Dei fiumi poco, ciò che ricordo sono le emozioni che mi hanno dato loro, i paesaggi e le persone. Raccontiamo di questo!"
Siamo stati dei briganti.
Giorni di vacanza insieme ad amici. Vecchi e nuovi.
Una lieta e festosa transumanza di genti.
Orda rilassata, divertita e compatta.
Abbiamo vissuto in viaggio attraverso il nostro paese.
Si è guidato, camminato, arrampicato, pagaiato.
Gole fatate e verticalità boschive, mulini eolici, presepi arroccati su speroni di roccia, vette innevate, bagliori di fiamme nel buio.
Terra, sabbia, sassolini e conchiglie.
Acqua fredda cristallina, calda e sulfurea, salata di mare.
Da Bologna eravamo in quattro: Alessia, Jimmi, Marco BB e Valeria.
Una scommessa vinta. Alla grande.
Si poteva essere di più, addirittura nove briganti: come sarebbe stato bello!
Abbiamo viaggiato sul nostro bel furgone CCBO nuovo (ci hanno fatto i complimenti e ora ce ne vantiamo assai!), in una continua dilatazione dello spazio occupato dai bagagli ripetutamente scaricati e ricaricati, arance sbucciate, wafer sbriciolanti, philadelphia spalmato.
Siamo partiti il 27 dicembre in tarda mattinata, senza fretta (Jimmi sta invecchiando...!!!) ma con evidenti angosce sull'incontro con la temibile salernoreggiocalabria, per poi ritornare dalle spiagge calabre il 2 gennaio in un viaggio estenuante nel traffico di mezza Italia in movimento.
Campania. Basilicata. Calabria.
Bed and breakfast. Centri termali a 4 stelle. Cameroni parrocchiali.
Trattorie, agriturismi, ristoranti, bar e baristi che diventavano i camerieri dei ristoranti.
La prima cena, per abbondanza e prelibatezze, è stata indimenticabile!
Profumi di arance, limoni e pure dei tanto decantati fagioli.
Allo sbarco sempre thè caldo, pandoro e pizza strepitosa.
Goduria di papille e di gargarozzo.
Personaggi più o meno illustri a darci il benvenuto. Sindaci, parroci, assessori, cantanti heavy-metal e tv locali affascinate dall'arrivo di quelli dal Nord. Anche le bufale si sono messe in mostra, attratte dalle nostre curiose e colorate presenze.
Calore gole di Felitto. Sele. Noce Lucano. Lao alto e medio.
Siamo stati bravi, tutti e quattro.
Dopo il primo giorno noi di Bologna siamo diventati l'entità che chiudeva il nostro gruppo insieme ad Alessandro Consalvino (già da questa estate confermato socio di Alessia).
Il Calore ci è piaciuto moltissimo con le sue gole che più volte si restringono in una morsa di roccia e vegetazione.
Il Sele conquista per il colore lattiginoso, l'odore sulfureo e, nella prima metà, per i lastroni grigioperla acciambellati in mezzo al fiume.
Del Noce Lucano verrà ricordato il passaggio della "lamiera", più trafficato del peggior incrocio stradale e per “i quattro sassi” dove si rimediano facili unghie nere.
Gli ultimi due giorni sul Lao. Chi a fare il praticante sull'Orinoco (il nostro "hot dog") con il gentile comandante Carlo Ricci; Chi in preda a dure lotte intestinali; Chi non si è perso nemmeno un metro di fiume, stoico duo superstite del kayak nell'armata CCBO. “Sul Lao non ci si fa mancare nulla” diceva qualcuno... così tra canoe piegate e doloranti, kayak recuperati e nuovamente sfuggiti ha pure avuto luogo l'avventuroso trekking di Alessia, Dani, Manu e Titti: prima in marcia nel bosco e poi a nuoto nelle gole!
I legami con le persone. Cosa è più importante?
A me, Alessia, rimarrà nel cuore il bacino di Titti, gli abbracci e le conversazioni con Daniela, i discorsi seri sull'amicizia e l'amore fatti con il Consalvino, le premure di Jimmi, la passeggiata sul bagnasciuga a braccetto con Valeria, una certa dose di scoppiettante esuberanza del Marco BB degli ultimi giorni, Manuela che ogni volta che mi guardava in fiume scoppiava a ridere, il dispiacere di non essere riuscita a scendere mai con Totò.
Tutti non dimenticheremo le tante telefonate ed sms che abbiamo scambiato con molti CCBO lontani, la parlantina del Bimbone, la gentilezza di Antonello e Giulia, il Pante giallo vestito e famiglia, il sorriso caldo ed allegro di Susanna, Francesco spuntato dal nulla come una stella cometa per guidarci fino al dormire, le inconfondibili risate di Valeria (Rinaldi), Duilio e la sua telecamera, il silenzioso Timballo, le Tomtokio t-shirt di Tommaso, i vicentini sempre determinati nel vincere Cenacchini d'oro, e tutti gli altri incontrati per la prima volta... ci vorranno altri raduni per imparare a conoscerli. Davvero un capodanno con i fiocchi insieme ai Briganti!
Alessia e Marco BB