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Mozione proposta dai pescatori trentini
Gian Piero Russo:
il problema si và sempre più diffondendo sul territorio nazionale, da anni si trascina in Umbria dove il divieto di navigazione è stato rececepito dalla normativa regionale
http://www.legambientenera.it/file%20pdf/Reg.%20Re.%20rafting%2009.pdf che considera gli sport fluviali da regimentare in quanto "fonte di devastazione degli alvei fluviali e delle popolazioni bentoniche" come attestato da documentazione pseudoscentifica appositamente prodotta. Anche in Abruzzo, sul fiume Aventino, si cercò di imporre una rigida regolamentazione alla navigazione riuscendo a far chiudere una compagnia di rafting locale, attualmente lo stesso problema si stà manifestando in Campania sul Sele. Sostanzialmente viene attuata una vera e propria azione di lobbie trasversale e biparrtisan da parte delle aree più integraliste e radicali dei pescatori ( come ad es.quella dei pescatori alla mosca) che considerano la fruizione esclusiva del fiume (cioè la loro) come unico strumento di tutela ambientale riuscendo a condizionare amministrazioni ed enti locali . In Umbria come in Abruzzo , tanto per fare un esempio, ci troviamo di fronte ad un unico referente che accentra in sè le figure di titolare area no kill, esponenete dell'ass. pesca alla mosca, guardia ambientale , nonchè paladino nella difesa degli ecosistemi fluviali per conto di una nota ass. ambientalista , in quanto tale promotore di regolamenti funzionali al diritto di esclusività della specifica categoria. Vengono così attuate strategie che evitano il confronto e la condivisione con gli altri stakeholders , se non a giochi fatti, in modo tardivo ed occasionale. Per affrontare razionalmente la questione è aupicabile la creazione di percorsi condivisi , ad es. attraverso lo strumento del "contratto di fiume" che tratta della gestione partecipata alla gestione dei bacini fluviali, regolando il tema del conflitto in modo sistemico e codificato. Al riguardo è bene ricordare che proprio la pratecipazione pubblica alla pianificazione dei piani di bacino è individuato come uno degli strumenti fondamentali dalla legge comunitaria 2000/60 per il perseguimanto (entro il 2015 !) della buona qualità dei fiumi dell'Unione. In questo i praticanti gli sport di discesa fluviale possono proporsi come portatori di conoscenze particolari sullo stato degli alvei fluviali, oltre che di proposte sulla loro tutela e fruizione.
Gian Piero Russo
Coordinatore UISP Area Acquaviva
armando mattioli:
Scusate il mio errore: mi riferivo anche io al "Contratto di fiume"!!, come giustamente dice Gianni Russo, e non al "patto" di fiume.
Saluti
Armando Mattioli
lucio santoni:
Carissimi tutti,mi permetto di entrare nella vostra discussione anche se non sono navigatore,ma...pescatore e per la precisione pescatore a mosca. Ho vissuto sulla mia pelle la vicenda nera,quindi sono informato. Capisco quindi la situazione e il vostro stato d'animo,specie nei riguardi dei pam. Non cedete alla tentazione di gurreggiare o di giudicare i pam,non siamo tutti uguali e comunque non pagherebbe.
Giusta l'ipotesi di giungere ad un accordo o "contratto di fiume" come lo chiamate ,alla pari, senza pregiudizi. La cosa più cara a tutti noi ha bisogno di unione di intenti e di progetti altrimenti non ce ne sarà per nessuno:- I FIUMI.
Lasciamo tranquilli chi,volontariamente,si auto ghettizza,semmai sono un problema per "noi"(oddio) non per la navigazione.
Tenete conto ,comunque,come diciamo sempre con Armando,della incopatibilità dei dui sport,quindi per un quieto vivere necessita questo contratto per una fruizione congiunta.
Saluti
Lucio
fredgil:
Poche volte si è assistito su CKFiumi ad un dibattito cosi chiaro e di qualità, su un tema che ci tiene particolarmente a cuore e dove le passioni si scattenano facilmente.
Grazie ai nostri illustri Rappresentanti (Gianni, Armando, Maurizio, Stefano...) ed ai Pescatori, che sono intervenuti con parole ferme e misurate, per permettere alla Signora Sara di chiarire la sua posizione, in termini precisi, razionali e di apertura.
Possano i partecipanti al Tavolo con il Servizio faunistico della Provincia fare prova della stessa disponibilità ad ascoltare la "controparte", ne nascerà probabilmente un utile compromesso a difesa dei nostri Fiumi.
Fred
el Cimo:
--- Citazione da: lucio santoni - Dicembre 09, 2010, 09:08:05 pm ---Carissimi tutti,mi permetto di entrare nella vostra discussione anche se non sono navigatore,ma...pescatore e per la precisione pescatore a mosca. Ho vissuto sulla mia pelle la vicenda nera,quindi sono informato. Capisco quindi la situazione e il vostro stato d'animo,specie nei riguardi dei pam. Non cedete alla tentazione di gurreggiare o di giudicare i pam,non siamo tutti uguali e comunque non pagherebbe.
Giusta l'ipotesi di giungere ad un accordo o "contratto di fiume" come lo chiamate ,alla pari, senza pregiudizi. La cosa più cara a tutti noi ha bisogno di unione di intenti e di progetti altrimenti non ce ne sarà per nessuno:- I FIUMI.
Lasciamo tranquilli chi,volontariamente,si auto ghettizza,semmai sono un problema per "noi"(oddio) non per la navigazione.
Tenete conto ,comunque,come diciamo sempre con Armando,della incopatibilità dei dui sport,quindi per un quieto vivere necessita questo contratto per una fruizione congiunta.....
--- Termina citazione ---
Se posso permettermi io personalmente, terrei conto invence della costante mancanza di buonsenso...nella civile fruizione condivisa dell'acqua....la compatibilità tra le due attività legate al fiume è dimostrabile sia scentificamente che storicamente....
Saluti
cristian.
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