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maurizio bernasconi:
Penso che con un'esperienza vera e fisica nel fiume (non virtuale dunque), anche attraverso il superamento di imprevisti e scomodità varie, possa acquisirsi una sicurezza reale della persona. A questo punto la persona sempre meglio sarà in grado di osservare con calma intorno a sé per prendere di volta in volta la giusta decisione. Se manca questa condizione mentale si può essere indotti a appoggiare la nostra sicurezza su sostegni esterni, su particolari, sull'attrezzatura, sulla polizza vita, sulla presenza di un organizzatore o di un istruttore. Ma poi capita di spezzare la bella pagaia in carbonio oppure l'istruttore corre dietro a un'altra canoa e sparisce per dieci minuti insomma, vengono a mancare i nostri sostegni. Quello che abbiamo più vicino e non ci abbandonerà mai è invece la sicurezza in noi stessi. L'autocontrollo. E' bene iniziare subito a lavorare su questo per il neofita, acquisendo come già detto le tecniche di base. I corsi invernali di salvataggio, i decaloghi, i promemoria, il coltellino americano inox, tutte queste cose vanno bene, ma non è detto che servano nel momento in cui affrontiamo un ostacolo, anzi possono persino diventare un peso inutile.
Quando mi capita di usare un tono ironicamente provocatorio nel forum non è per spacconeria, chi mi conosce lo sa. Tento di spingere il ragionamento nella direzione di un canoismo di crescita della persona, di un canoismo serio, antiburocratico, libertario, nello spirito dei primi canoisti che ho conosciuto, l'intelligenza dei quali mi ha spinto ad appassionarmi a questo sport.
"Davvero pensi che qualche associazione potrebbe tentare una cosa del genere?" Sì lo penso, ma sono sicuro che non è il caso di avviare polemiche in questo momento. Credimi.

Agostino Fusar-Poli:

--- Citazione da: Sara Magister - Agosto 27, 2010, 02:35:04 pm ---con gran ritardo rispondo: appellativi tipo "figo" o "spaccone" che ho utilizzato in una mia precedente mail si riferivano ovviamente a personaggi di esperienza del genere di Bernasconi, ai quali piace vantarsi di prodezze "contronatura" (nel senso vero di contro le regole e il rispetto della natura), e al quale ho risposto, infatti, citandolo.

non certo mi riferivo al povero inconsapevole neofita che ha inaugurato questo forum, direi parecchio istruttivo, il quale è ancora troppo nella fase dell'innocenza, e spero ci rimanga anche piacevolmente a lungo, per potersi appesantire di simili superfetazioni.

al neofita dico solo: vai con gli altri che ti diverti di più e gusti di più il tutto, considerando che anche stando insieme agli altri ci si riesce a ritagliare un meraviglioso spazio interiore inaccessibile e tutto nostro.

Sara

--- Termina citazione ---

Credo ti riferisca a un mio post e ti ringrazio della specificazione. Cmq NOn credo che Maurizio Bernasconi lo sia. Nella maniera piu totale ed assoluta.
Magari controcorrente certo, ma NOn spaccone. Sullo scendere in totale solitudine i fiumi tra l'altro credo anche io vi sia piu' romanticismo e senso della propria interiorita'  ma ovviamente se riferito a tratti tranquilli e molto ben conosciuti, di cui si conoscano e sappiano ben poderare le difficolta'. quindi il discorso del terzo grado in perfetta solitudine Maurizio l'ha certamente riferito a gente che abbia un'adeguata preparazione fisica innanzitutto, ma credo anche tecnica ( chiedere direttamente all'interessato per tolgliersi il dubbio....).
Adesso pero' e dai e dai la battuta me la mettete in bocca. per dirla alla Giorgio gaber, ma la discesa in solitaria.....e' di destra o di sinistra.....??? :D ???
Gradita risposta senza creare pericolose risse politiche ;D


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