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mondiali spagna discesa 2010
Fra CKfiumi:
Salve a tutti,
sono un semplice appassionato che ama seguire le disquisizioni tecniche
ed i confronti quando sono pacati e, possibilmente, costruttivi,
soprattutto quando provengono da campioni, allenatori e tecnici.
Per questo apprezzo molto l'intervento pieno di buon senso di Gianalberto Vietti
(indipendentemente dal merito delle affermazioni) che non ha paura di aprirsi al confronto,
così come lo fece Hansjörg Mayr tempo fa, in modo più "sanguigno".
Inutile dire che non mi perdo neanche uno degli interventi di ineffabile grazia di Ettore Ivaldi,
un piacere per il lettore anche a prescindere dai contenuti tecnici che spesso sono
troppo avanzati per me. Problema mio questo, naturalmente.
Mi fa perciò molto piacere constatare la nuova linfa che tutti questi personaggi illustri
e tutti gli altri appassionati stanno portando allo "spazio federazioni" di questo forum,
sperando che tali dibattiti possano sempre più ampliarsi ed articolarsi.
Purtroppo, proprio per la natura del mezzo, è impossibile evitare
gli interventi di coloro che si nascondono dietro l'anonimato
per lanciare i loro strali, cosa che ritengo tra le più odiose in assoluto:
a questo possiamo rimediare soltanto cercando di stigmatizzare ed isolare.
Francesco Elia
Skillo:
Arieccoce! Di nuovo ad accusare i "fantasmi".
E' inutile che insistiate ad abbaiare contro chi si nasconde dietro l'anonimato pechè sapete benissimo che quando si è atleti o tecnici di una nazionale non è una questione di palle mettere nome e cognome reali: è solo un suicidio.
Se un atleta (o presunto tale) porta alla discussione il suo punto di vista, non fa altro che arricchire la discussione con idee e impressioni che altrimenti potremmo scordarci di conoscere.
Carlo, grande e serissimo atleta, ha preso la tastiera a ditate solo quando si è ritirato dal mondo delle gare e, guardacaso, ha immediatamente rivolto una critica. Costruttivissima, poichè così dev'essere presa, ma pur sempre una critica.
Chiedere ad Andrea Bertani, persona che comunque non denigra ma offre punti di vista reali e non campati in aria, di palesarsi e offrirsi al macello è solo una richiesta sconsiderata se non una vigliaccata bell'e buona.
Fra CKfiumi:
Può darsi che tu abbia ragione Skillo.
Io sono un semplice spettatore assolutamente digiuno
dell'ambiente agonistico e federale che, dipinto così, sembra un regno del terrore.
Se le cose stanno così la mia osservazione è allora sconsiderata;
certo ho notato anch'io la sincronia tra l'abbandono dell'attività
agonistica e l'inizio di quella "giornalistica" di un atleta,
ma una cosa sono critiche costruttive volte al dibattito,
altra sono attacchi personali su presunti nepotismi o malversazioni
o cose ancora peggiori, che sono gratuitamente denigratori e
che sono pervenuti in forma anonima in passato e probabilmente
dagli stessi soggetti e che dovrebbero, credo, trovare il loro giusto spazio
nelle sedi opportune ma non in questa.
Francesco Elia
andrea bertani:
Come dice il buon Skillo, gli argomenti vanno tirati fuori per poterne discutere e spesso e volentieri per farlo bisogna nascondersi dietro un alias o un nick name...perchè ?
Semplice perchè se così non fosse chi ne pagherebbe le conseguenze sarebbero atleti , societa' o tecnici...l'esperienza mi ha insegnato che a far promesse sono bravissimi tutti ( soprattutto durante le elezioni ogni quadriennio ! ) ma a metterle in pratica nessuno...quindi i famosi YES MEN continuano a prolificare a livello tecnico federale !
Per Vietti: mi spiace contraddirti ( e come tutti i miei interventi precedenti NOTA che non sto offendendo nessuno a differenza “Vostra” visto che mi hai citato Mayr ) ma i tecnici sono i pilastri e gli atleti girano....guardiamo l'esempio dei francesi o dei tedeschi o degli inglesi ! Gli atleti vanno e vengono ma olimpiade dopo olimpiade sul podio ci sono sempre loro grazie all'esperienza , alla bravura e alla formazione dei loro tecnici...
Poi se tu vuoi parlarmi solo di discesa , in Italia, le società vanno e vengono perché i tecnici più bravi smettono spinti all'abbandono da un sistema che premia le “maniglie politiche “ e non la bravura e da una carenza di stimoli. Anche nello slalom è lo stesso ma almeno lì abbiamo un ampio respiro internazionale dove dimostrare il valore dei nostri tecnici ( Ettore Ivaldi e D'Angelo insegnano...)
Chi vuole unirsi a questa discussione è ben accetto ;D anche se i toni di qualcuno più che da forum mi sembrano da lettera minatoria ( vero Vietti ???)
AndreB
Francesco Iacobelli:
cmq prima o poi la faccia qualcuno ce la dovrà mettere!!!!!!!!!!
non sono d'accordo sul fatto di sparare sulla folla senza farsi vedere.
In quanto una fase dell'insegnamento, se si vuole aiutare qualcuno, è proprio l'emulazione, quindi bisogna sempre dare il buon esempio.
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