Splendida discesa ieri sul Troncalosso e a seguire sul Montone (vedi descrizione su cki fiumi). Gli umbri da Perugia, gli emilianoromagnoli da Bologna e Forlì e i laziali dalla capitale (sempre in ritardo) per l'appuntamento alla cascata della Brusia. Il livello e la slendida giornata di sole ci mettono di buon umore e ci inducono a cambiare i piani ed includere il Troncalosso alla già invitate discesa del Montone. Imbarco classico a valle di una capplla votiva sotto alla quale vediamo il primo minaccioso passaggio: un salto di una decina di metri con un ingresso "sporco" e un catino ricettvo forse non molto accogliente che, ci dice il local Fede, forse non è stato mai fato prima, nemmeno dai Balducci, i Buzzi, i Guidi, ecc. che di "pelo", si sa, ne hanno da vendere. Io mi guardo il passaggio calandomi giù per la scarpata e tornando su guardo il mio compagno di merende Zi Mario (Adolini) con occhio libidinoso esclamando: SePoFà!!! Fede e Bao vanno a valle e si piazzano per le sicure ed io e zi Mario ci imbarchiamo una cinquantina di metri a monte del salto giusto il tempo di bagnarci la faccia ed oplà, detto fatto ed il salto è alle nostre spalle, le nostre Magnum e noi integri e felici. La discesa prosegue in dieci, quindici, (sembra un raduno) fino al salto della Brusia che ci strappa, come sempre, qualche strilletto di gioia.
Poi via con la rombande X3 del Pierini con un panino strozzato tra i tornanti ma è il "dazio" da pagare per non incappare nell'ennesimo caziatone delle mogli (che tanto arriverà comunque).
Saluti.
Maurizio Beccafichi HSK LT OK