Caro Ettore,
ti sei scordato di citare le fibre rosa e anche il servizio al tavolo che SOLO i ragazzi svolgevano governando le stoviglie.
Non hai riportato la sensazione di colpevolezza che qualche atleta aveva quando veniva trovato a curare aspetti tecnici magari con il mutuo aiuto di un compagno di squadra e non hai nemmeno citato quale fosse la caratura dell'intervento tecnico al momento della visione dei video registrati nelle sedute di allenamento.
Io non posso che unirmi ad Enrico nel tessere le tue lodi ma non mi dilungo perchè al momento rivolgo le mie energie alla denuncia di quanto sta accadendo o ri-accadendo.
Pur plaudendo alle tue scelte di vita, al tuo coraggio e alla tua determinazione, non posso però condividere quanto tu proponi agli atleti: lo "sciopero".
Non lo credo attuabile perchè ho visto in questi anni quanto l'atleta tipo, benchè in gara fortissimo quanto si voglia, sia restio a mettere apertamente in gioco il proprio muso. Magari parlando con i suoi compagni è arrabbiatissimo e pronto ad agire, ma poi è subito lesto a defilarsi quando il gioco si fa duro.
In questo modo, ad affrontare l'orco restano solo uno o due persone che si trovano a lottare per difendere gli interessi di tutti ma giocando un solo chulho: il loro.
Non credo nemmeno, e mi unisco ad Enrico, che le società lavorino sempre per il bene dei loro atleti e che quindi sarebbero pronte a spalleggiarli in ogni frangente. Perchè convinte a farlo o perchè magari interessate a favori "politici", alcune società potrebbero non tutelare i loro atleti come sarebbe invece logico pensare.
Inoltre, alcune società, potrebbero non muoversi su richiesta del loro atleta che, con miope ma umano egoismo, potrebbe dichiarare guerra preparando sottobanco un ennesimo otto settembre con tanto di salvacondotto.
Ritengo quindi che, se l'eremitica scelta di Cali non fosse attuabile dagli altri atleti, la palla resta nelle mani della Federazione e spero che essa si renda conto che, almeno nello slalom, sta percorrendo il sentiero dei lemming.
Il 2012 è vicino e con esso le nuove votazioni, mi auguro che qualcuno raccolga la fiaccola della ragione da dove è stata buttata anni fa e che riesca a raccogliere sotto la sua luce un numero sufficiente di anime pronte a sfidare quella che canoisticamente ritengo ormai una delle peggiori gestioni che il mondo della canoa slalom abbia mai visto.