sono lieto di comunicarvi il buon esito della spedizione sull'aterno effettuata durante questo week-end
partecipanti:io, carlo sbrenna,lorenzo zarlenga(local),pippo soldano, mario gnoli e luca "l'argentino"
sabato mattina ci incontriamo alle 9 all'uscita del acasello "pratola peligna-sulmona" ad un'ora da roma e ci rechiamo subito a raiano paese dove è lo sbarco del fiume, compriamo da un ferramenta un bel codone lungo 10 mt, moschettoni ed un pò di materiale che ad intuito consideriamo utile.
Il livello dell'acqua ci spiazza, pensavamo trovarlo secco, come nella foto, invece udite udite l' acqua c'era, strano è piu di un mese che non piove e tutti i torrenti d'italia in questo momento sono secchi, eppure li l'acqua c'era....smontata l'idea di risalirlo a piedi dallo sbarco decidaimo di calarci giù dal crepaccio da dove eravamo sbarcati un anno fa quando eravamo rimasti intrappolati nella gola.
Ci si veste da canoa, corde, seghe,martelli e materiale vario nelle sacche stragne e con l'aiuto delle corde da lacio si và giù.
Fortnatamente il livello era decisamente piu basso rispetto all'ultima volta che cacciati li dentro eravamo stati costretti alla "via di fuga" casusa impossibilità di procedere lungo il torrente in canoa o a piedi, abbiamo quindi osservato a lungo la situazione e deciso il lavoro da fare in base alle tre idee iniziali:
1-tappare il sifone, troppo complicato causa la sua eccessiva grandezza e con il rischio che si sarebbe riaperto alla prima piena
2-spaccare il sasso e aprire il sifone, ho personalemtne dato 10 colpi di
piccone e mi sono rso conto che era impossibile riuscire a spaccare quel naso di roccia!
3-ancorare un cavo e da monte a valle del sifone per poter effetuare il trasbordo....questa è stata l' idea risolutiva!
oggi pomeriggio credo riuscirò a mettere on line tutta la sequenza fotografica del lavoro effettuato per ora vi dico che la corda c'è ed è bella larga a circa 1,5 mt di altezza dall'acqua, l'abbiamo anche testata passando ripetutamente da un lato all'altro della rapida usando due tecniche:
camminando con i piedi nell'acqua, che tira non poco, aggrappati con le mani alla corda ma con un moschettone assicutrato all'imbrago del salvacente ed alla corda ancorata, oppure con la tecnica del "maialino appeso" al cordone....entrambe funzionano basta assicurarsi una secondo moschettone all'imbrago attaccato ad una corda da lancio con uomo a terra che ti assicura (2 volte meglio di una).
comunque in tre ore circa di lavoro avevamo terminato la nostra opera e la sera ci siamo recati nella ridente e piacevole cittadina di sulmona, (la citta dei confetti...e non solo!!!
) a passare una bella serata brindando al buon esito della missione e scoprendo che proprio in questi giorni proprio in quella città c'è george clooney con la canalis che stà girando un film!!!
e domenica??? ovvio si scende....l'acqua c'è!!!!
siamo rimasti io e carlo ma la tentazione era troppa, da quello che sappiamo il fiume non viene sceso da circa 10 anni, all'imbarco notiamo con piacere un bocchettone che molla acqua probabilmente prelevata piu a monte, la giornata è clada ma la gola talmente profonda che il sole non cia arriva quasi mai....si parte i primi km sono piacevoli, un terzo grado manovriero, morbido con un paio di trasbordi per tronchi(che la prossima volta andranno rimossi ma ci vuole una motosega), prima di entrare in gola c'è un ponticello diroccato da li si può sbarcare quindi il tratto è fattibile anche per i meno esperti che non è il caso entrino in gola!
A questo punto le pareti si chiudono sopra di noi, la pendenza aumenta, misto ansia ed emozione, ma fin li già lo avevamo fatto , tentiamo alcuni passaggi impegmatvi, salti in curva molto stretti, qualche sifone e qualche tronco di traverso da fare veramente molta attenzione, arriviamo alla "lavatrice e troviamo li la nostra fune ancorata!ci facciamo l' ultimo salto prima del trasbordo e cominciamo l'iimpresa. carlo si ancora alla fune e passa di là io lo assicuro con la corda da lancio , sale sul sasso e mi lancia la sua corda, aggancio una alla volta le canoe e poi le pagaie e luile recupera, tocca a me, mi aggnacio alla fune lui con la corda da lacio mi assicura e sono di là anche io!!!!
trasbordo emozionante considerando che sei appeso a monte di un sifone...
ci si rimbarca finalmente siamo con le canoe "di là"neanche 10 mt e c'è il secondo trasboro, da fare sulla destra, tutto il fiume entra dentro "una casa" un secondo sifone, talmente grande che si narra ci sia una rete di un letto li dentro!
il trasbordo è più semplice ma da in cima a questo masso x imbarcarsi si deve fare uno svizzero e l'altezza non è poca, 8 mt circa, si và giu nel vuoto con facciata e eskimo in un laghetto che si forma sotto.....cavolo dico io....mica male!!!
superato il secondo sifone ci sono ancora 700 mt di gola con un bel passaggio di V, lo abbiamo trasbordato che con quel livello era molto incastroso, non volevamo rischiare e la stanchezza si iniziava a sentire, usciti dalla gola il sole ci accieca, innanzi a noi l' eremo di san venanzio costruito secoli fà sulla roccia della montagna, una rapida di IV molto pendente passa proprio stotto ad un bastione che unisce il luogo di religione da sponda a sponda, sembra veramente di essere in un altro paese....il fiume si apre e c'è un'ultima rapida molto spoprca causa rami che ci promettiamo di tonare a pulire, arriviamo allo sbarco e nemmeno ci passa per la mente di gardare il passaggio di VI che pare nessuno abbia mai fatto,o forse nelle leggende una volta un tedesco.....
ragazzi ce l'abbiamo fatta, l'aterno dopo tanti anni è stato ridisceso, presto on line foto e descrizione su ckfiumi.....for expert only!!!!
[imbarco 2008]
[il gurppo di lavoro]