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Si dice che ....
Hansjoerg Mayr:
Gentile Ettore, grazie per avermi coinvolto in questa discussione così importante così avrò modo di spiegare anche da questo forum, quanto tutte le società già conoscono sulla programmazione della stagione 2009. Mi dispiace che un nostro tecnico ti abbia consigliato di tacere fino ad ora, mentre avremo potuto intavolare una discussione costruttiva già da tempo. Ti rispondo per punti:
1- La scelta di partecipare alla coppa del mondo con soli due atleti e senza allenatore, è stata presa a giugno dopo i campionati europei dopo la rinuncia di panato e marai per motivi personali. -Senza allenatore perché visto il costo della trasferta ci siamo accordati con altre nazioni che avevano lo stesso problema di dover stare dentro ad un budget previsto, per ottimizzare i costi. Questa scelta ci ha permesso di organizzare un raduno di 10 giorni in Spagna con 16 atleti junior e under 23 sul percorso sede dei prossimi campionati del mondo.
2- E’ la prima volta che viene fatta una trasferta senza il tecnico da quando sono in carica e i motivi sono spiegati al punto 1. Comunque la coppa del mondo non è stata boicottata gli atleti selezionati di diritto erano solo 3, benassi, panato, mercati. A questi erano stati aggiunti anche bifano e marai per l’ottimo risultato a squadre ottenuto in Valtellina.
Da sei anni il numero di partecipanti master alla maratona terra dei forti è superiore al numero dei giovani e questo secondo me per due motivi: 1- i ragazzi non sono ancora allenati per fare distanze cosi’ lunghe, invece i master trovano sicuramente maggiori soddisfazioni in una maratona rispetto ad una sprint. (vedi le maratone di corsa a piedi) 2- il giusto premio in denaro che alletta anche grandi ex campioni a prepararsi solo per quella gara.
Per quanto riguarda lo sviluppo della discesa è da tempo che i tecnici federali lavorano in sinergia con i tecnici societari ed i risultati si vedono. Qui consiglio te e anche coloro che ci leggono di leggere sul sito Federale i programmi attività discesa sia giovanili che senior, le convocazioni, i raduni fatti e i risultati conseguiti in questi due anni. Non chiedo neanche di confrontare il tutto con i tuoi 4 anni di assoluto potere sulla fluviale per non metterti in imbarazzo sia come giornalista che dovrebbe informare i suoi lettori correttamente e sia come grande illuminato conoscitori della canoa italiana e internazionale che almeno credi di essere. A parole, bei racconti e amarcord non si manda avanti la canoa, bisogna pagaiare.
Per le proposte sul futuro internazionale è stato stilato un documento che prevede già quanto tu consigli oltre ad altri fattori di potenziale sviluppo e se ti farà piacere avro’ modo di fartelo avere.
Comunque è innegabile che in questi anni il numero di giovani del settore discesa sia in aumento e di conseguenza che i risultati alle gare internazionali del settore junior siano di altissimo livello.
Sulla mia assenza, mi sono scusato il giorno precedente alla gara con Panziera e chiedo di nuovo scusa al comitato organizzatore. Effettivamente la federazione ha commesso l’errore di organizzare un consiglio federale in concomitanza con una manifestazione internazionale cosi’ prestigiosa organizzata in Italia. Sarà mia premura per il prossimo anno sincerarmi che la data del consiglio federale di ottobre non sia concomitante. Rimango comunque a disposizione per qualsiasi problematica relativa al prossimo Campionato Italiano Marathon Fluviale, fortemente voluto da me nel 2009.
Il sole continuerà a splendere ogni mattina anche per i giovani discesisti di tutte le società italiane, che lotteranno non con le porte ma con la corrente in discesa e risalita e la loro passione è il premio per il nostro impegno.
Se ti farà piacere ti inviterò ad un raduno giovanile per verificare la realtà del settore discesa sul campo e magari discuterne con lo staff tecnico senza dover aspettare maggio come ti è stato consigliato.
un abbraccio
Hansjörg Mayr
Consiglieri Federale e responsabile del settore discesa e dello slalom giovanile
Ettore Ivaldi:
Mi farebbe molto piacere confrontare 5 anni di duro lavoro fatto dal 2001 al 2005 con Te carissimo Hansjorg. Programmi, attività, risultati e relazioni sono disponibili in Federazione e se avessi problemi a trovarli ne conservo copia perché a tutt’oggi ritengo che siano decisamente attuali. In Spagna e ora in Irlanda li sto attuando ed è indiscusso che i risultati si siano visti oppure mi sbaglio? Il mio impegno non è solo scrivere racconti e Amarcord che, comunque, visto il successo di lettori, ritengo doveroso fare, il mio è un impegno sul campo a pagaiare ogni giorno sulla stessa canoa dei ragazzi e al loro fianco. Non mi metti assolutamente in imbarazzo anzi di questa mia esperienza ne vado fiero e a testa alta, posso dirti tranquillamente che siamo stati di esempio per molte altre nazioni. Quando vuoi mi farà piacere incontrarti ed illustrarteli visto che in quel periodo certo non eri così interessato alla canoa come oggi.
Rimango convinto che in Tasmania ci sarebbe dovuto essere anche un tecnico al seguito, non fosse altro come testimonianza di un movimento che comunque sta lavorando bene e che viceversa non vuole ammettere alcune mancanze, ma difende a spada tratta e per solo orgoglio scelte calate dall’alto.
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
p.s. spero che dal prossimo anno gi allievi e i cadetti possano gareggiare nella categoria canadese monoposto.
Hansjoerg Mayr:
Caro Ettore,
Non ho problemi a confrontarmi con nessuno e, pur sapendo di non raccogliere solo consensi, ma anche critiche, cerco di portare avanti il lavoro in cui credo maggiormente: avviare alla canoa agonistica il maggior numero di giovani atleti. E sono anche riuscito a convincere il mio staff tecnico che crede in questo obiettivo e che lavora con determinazione da due anni a questa parte per raggiungerlo. Di conseguenza difendo il loro lavoro a spada tratta. Quanto agli errori non siamo infallibili, lavoriamo e quando si lavora ci sta pure il rischio di fare qualche errore.
Comunque in merito alla trasferta in Tasmania nessuna scelta organizzativa mi è stata "calata dall'alto". Tutte le scelte che sono state fatte sono frutto della condivisione con lo staff tecnico, con un occhio alla costruzione futura del settore ed un altro al budget. In questi due anni anche senza sforare il budget siamo riusciti a garantire un'attività di tutto rispetto dai settori giovanili ai senior, convocando il maggior numero possibile di atleti a raduni e gare, partecipando a mondiali e europei senior/junior con squadre al completo e organizzando test periodici di verifica, e senza dimenticare i raduni giov. speranze. Tutto visionabile nei programmi federali pubblicati.
Una precisazione te la devo fare, però. E' un errore pensare che durante gli anni della tua gestione tecnica, io mi sia poco interessato di canoa. Più precisamente, sarebbe meglio dire che non mi sono preoccupato delle politiche federali. Come tu ben sai a quel tempo allenavo Herz Christian azzurro junior di discesa e un gruppetto di piccoli slalomisti vecchio stile, tra questi Lukas e Daniel. Negli anni '90, dopo la mia attività agonistica, per otto anni sono stato presidente della sezione dello Sport Club Merano. In quegli anni Waldner Thomas nel K1 e Zipperle/Schlechtleitner nel C2 vinsero 2 argenti ai mondiali junior di discesa. Vedi che di canoa ne ho fatta tanta in acqua come a terra e tutto senza percepire una Lira e senza far tanto chiasso. Del resto come tutti quei dirigenti, tecnici e presidenti di società che senza tanta pubblicità e con molta umiltà svolgono il loro lavoro e contribuiscono a far crescere la canoa. Qui ci vorrebbe un Amarcord. Raccontare le storie delle società, dei loro atleti, storie su gare, fiumi, episodi di amicizia e anche su grandissime rivalità che hanno fatto la storia della canoa Italiana.
Comunque un in bocca al lupo va ai nostri due atleti Mercati Carlo e Bifano Mariano gli azzurri in Tasmania.
Per più informazioni visitate il sito Federale.
Saluti
Hansjörg Mayr
nikemerlino:
Ettore e Hansjoerg sono due miei idoli da decenni. E' bello leggere il loro confronto ma ancora più bello sarebbe saperli insieme nel costruire un movimento sempre più grande e sempre più vincente ( anche se la medaglia non è tutto...).
Poi ci deve essere anche lo spazio per nuovi tecnici più giovani, magari un po meno esperti ma pieni di passione come Mauro,
con affetto e stima,
claudio
p.s da quando leggo Bernasconi ho aumentato di molto il mio bagagliaio culturale....
iraci francesco:
mi piace questa apertura di discussione fra due grandi della nostra canoa.due atleti e due tecnici da rispettare. due persone competenti e sicuramente sincere.due persone che possono dare alla nostra canoa molto,che possono far crescere la nostra canoa al livello che le compete.facciamo in modo però di non ricadere e far continuare la discussione su colpe o responsabilità.dobbiamo costuire,dobbiamo crescere,dobbiamo emergere.scusate ma io il sig.bernasconi non capisco casa voglia dire.nota di merito ad hansjorg che ha rotto il silenzio della federazione.prendo atto di quanto detto da skillo e me ne dispiaccio. perdere una persona come pierpa credo sia un peccato,spero non sia vero. francesco
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