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DAL FONDO AL RIDICOLO

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Ettore Ivaldi:
Ci ri-siamo: per risolvere i problemi che cosa ci inventiamo  questa volta? Dal cilindro del mago che cosa uscirà? Un coniglio? Una colomba? No! Questa volta esce  una bella Commissione Nazionale Slalom che,  come tutte le commissioni messe in esser in questo ultimo quinquennio non porterà a nulla se non  a deresponsabilizzare il singolo. Un esempio su tutte: quella per i campi di gara che avrebbe dovuto realizzare progetti di canali artificiali praticamente al nord, al centro e al sud, ma il risultato lo conosciamo un po’ tutti.
Veniamo alla novità di questo fine  ottobre, una commissione con temi ben precisi da affrontare con determinazione da otto illuminati che sono chiamati a fare quello che da sempre avrebbero dovuto fare il commissario tecnico e il referente politico.
Ecco le funzioni della neo nata Commissione Nazionale Slalom:
1) proposta di calendari gare nazionali-interregionali, annuali/pluriennali, armonizzati con le date di
eventi internazionali (ICF, ECA, ed altri di particolare rilievo in continenti diversi);
2) esame e discussione della proposta di attività tecnica annuale predisposta dallo staff tecnico (criteri generali, criteri di selezione, criteri di assegnazione contributi barche, criteri di assegnazione premi medaglia e altri premi per sostenere l’impegno, criteri per contributi gare);
3) esame e discussione proposte di attività giovanili in modo che siano coordinate e non concomitanti tra loro e le altre proposte nazionali ed internazionali;
4) esame e proposte modifiche al codice di gare;
5) esame e proposte modifiche allo statuto federale;
6) promozione della canoa slalom, in quanto attività olimpica, particolarmente presso
tutte le società praticanti la Canoa Acqua Mossa, predisposizione sostegni tecnici per le realtà in
difficoltà;
7) collaborazione con il Centro Studi e Formazione federale per incentivare la nascita di
“scuole di Canoa Slalom” in tutto il territorio nazionale;
8) interazione con gli organismi internazionali (ICF, ECA) per fruire delle opportunità offerte ed eventualmente per collaborare alle attività (campi scuola, rapporti con tecnici o con iniziative tecniche, ecc.) future;
9) Programmazione, insieme agli altri settori, per l’assegnazione delle dotazioni alle squadre nazionali (abbigliamento di rappresentanza e tecnico);
10) creazione di un gruppo di lavoro con funzioni di coordinamento Nazionale dell’Attività
Giovanile Slalom, il quale dovrà: programmare e realizzare un’attività di promozione e di sviluppo della specialità nel territorio, presso le società e in collaborazione con i Comitati/Delegazioni Regionali; predisporre un programma di attività tecnica nazionale, che sarà proposto alle società di slalom, coinvolgendo i Comitati Regionali; verificare l’armonizzazione del programma di attività nazionale giovanile con le altre attività di settore, evitando la concomitanza con le altre proposte regionali e internazionali; organizzare e gestire l’attuazione del programma, coordinando le Società, i
Comitati/Delegazioni Regionali, i Tecnici e tutti i soggetti presenti nel territorio attivi e disponibili ad
operare in sintonia con il gruppo di lavoro.
Allora viene spontaneo chiedersi, ma in questi cinque anni tutto questo lavoro non è stato fatto perché mancava “l’uovo di Colombo” e cioè  la Commissione? I 10 punti – che hanno tanto dei 10 comandamenti – non sono altro che la normale routine di un lavoro progettuale che il settore da sempre deve fare e portare avanti. Non c’è nulla di nuovo in tutto ciò.

Inoltre la delibera prosegue:

Tale commissione sarà composta dal Presidente Federale Luciano Buonfiglio; dai Consiglieri Federali:
Emanuele Petromer, Hansjorg Mayr, Fabrizio Proietti Mercuri; da una rappresentanza dello Staff tecnico Slalom: Mauro Baron (C.T. e responsabile Sq. Elite/Senior), Mario Veronesi (responsabile Sq. Junior + Giovani speranze); dai Responsabili dei Centri Riferimento Tecnici Territoriali Slalom: Marco Caldera (Ivrea + Coordinamento nazionale), Claudio Camporesi (Emilia-Romagna).
Ora a questo punto non cambia assolutamente nulla perché tutti i rappresentanti della Commissione - già molti responsabili di diversi settori - avrebbero dovuto da sempre essere operativi a tale riguardo. Ripeto: i  10 punti devono essere sviluppati da un Commissario Tecnico  che per definizione ha proprio questa funzione: coordinare e proporre  idee,  progettare con lungimiranza calandosi nella nostra realtà, seguire gli sviluppi e aggiustare in corsa eventuali mancanze o deficienze. Ha la responsabilità di scegliere un proprio staff tecnico con cui lavorare e a cui delegare le varie funzioni, con il chiaro dovere di rispondere delle proprie scelte, rispettando gli obiettivi definiti  dallo stesso organo politico federale che a sua volta  è stato delegato dalla Assemblea Generale a fare tutto ciò. A questo punto è ovvio che questo lavoro non può essere il frutto del lavoro di una  Commissione. Il motivo è abbastanza semplice: solo così si può valutare il lavoro e le proposte, solo così si responsabilizza un ruolo  e soprattutto si ha la libertà di cambiare nel momento in cui questo non funziona. Viceversa cosa si fa se – come presumo – le proposte fatte e l’attività svolta non portano a nulla? Si mandano a casa 3 consiglieri un presidente e un altro gruppetto di presunti tecnici? Assolutamente no, ma a quel punto arriverà lo scarica barile e la responsabilità delle scelte fatte saranno di nessuno, ma colpa della pioggia acida del deserto dei Tartari!
In nessun altro sport queste responsabilità vengono delegate alla Commissione che in questo caso  specifico poi ha anche il compito di votare in consiglio le loro stesse proposte tecniche. Una incongruenza gestionale! Controllori  e controllati! Perfino all’interno della stessa nostra Federazione non si agisce ovunque così. Perché allora non costituire una Commissione Velocità, Maratona, Polo, Discesa?
Forse perché lo Slalom ha dimostrato in questi 5 anni di non essere in grado di gestire come gli altri settori il proprio? Se è così a casa tutti e si cambia, non si devono fare Commissioni. Ripeto è più corretto riconoscere i propri errori – ma una relazione tecnica sull’attività svolta verrà mai pubblicata, spiegando eventualmente su quali fondamenti tecnici, gestionali viene svolto il lavoro?
Vi immaginate riunire otto persone  e dibattere 10 punti? Già il fatto di trovare libere questi otto contemporaneamente nello stesso tempo non sarà impresa facile, tanto è che alla prima riunione, che avrebbe dovuto svolgersi a Valstagna il fine settimana scorso,  è stata disertata: per impegni personali!

Del. nr.165/09 Commissione Nazionale Slalom
La delibera posta in votazione viene adottata all’unanimità con n.11 presenti e n. 11 voti a favore.

Ma l’importante è essere tutti d’amore e d’accordo.

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

Skillo:
E' assolutamente italian style, dico, mettere su una commissione per far fronte ad un casino è assolutamente italian style. Non ci piove. Facciamo così in politica e funziona benissimo, perchè non farlo nella canoa?
Invece di mandare a casa qualcuno o di fare sacrosanti mea culpa si reimpasta amalgamando colpevoli e più colpevoli con qualche buon elemento e si stende un pastone uniforme che copra tutto e tutti e che leghi tutto e tutti in una specie di fratellanza da tutti-o-nessuno.
E chi mai potrà poi essere indicato come colpevole di qualcosa?
In questo modo sono centinaia i politici che continuano a fare salti e rimbalzi pur restando sempre e comunque dove sono, perchè non dovrebbe funzionare anche a livelli inferiori?
Sarebbe facile cadere nella tentazione di divenire forcaioli e rivoluzionari ma resisto nel mio fermo proposito democratico e cerco ancora la discussione benchè critica e a volte, mi rendo conto, polemica fin quasi al fastidio.
E quindi insisto: perchè Baron è lì dov'è?
Perchè non gli si trova un successore seduta stante e non lo si restituisce al suo mondo con tanto di onori e tappeti rossi? Dite che c'è bisogno di aspettare la fine del mandato? Forse avete ragione; se c'è arrivato G. W. Bush ...

E chi ci mettiamo poi?
Allora facciamo un elenco dei nomi papabili, io metto quelli che mi vengono in mente e poi, spero, qualcuno ne metterà altri.

Ettore Ivaldi è ovviamente il primo della lista perchè è intelligente, preparato (se non preparatissimo), ricco d'esperienza e ha tutti i numeri per ricoprire quella carica.

Pierpaolo Ferrazzi. Sicuramente meno simpatico (non volermene Pierpa) ma strablasonato e altrettanto capace di ricoprire con autorevolezza e capacità il ruolo di C.T.

Roberto D'angelo, sebbene impegnato con la Grecia e con un passato tempestoso tra le patrie pagaie, resta indiscutibilmente un uomo di grande intelligenza e probabilmente ora in possesso della pacatezza necessaria a far prevalere l'obiettività e l'umanità che "allora" gli difettarono.

Ci sono altri nomi che potrei citare e anche se sono personaggi che non hanno esperienza e/o capacità tecniche del livello dei tre soprastanti, potrebbero comunque provare a ricoprire la carica di CT ottenendo risultati migliori di quelli oggi ottenuti e credo che tra questi il nome più rappresentativo potrebbe essere quello di Hansioerg Mayr.

Poi ci sarebbero personaggi non italiani ma io, sinceramente, non amo l'idea di un CT straniero mentre invece potrei condividere l'idea di uno straniero tecnico di settore (per esempio nelle canadesi).

Ettore Ivaldi:
Ancora una volta un calendario gare senza nessuna logica tecnica, mi chiedo se le date vengano messe a caso – su modelli prestampati – oppure se qualcuno sia ancora convinto di aver messo a punto una programma che rispecchi le necessità dei nostri atleti.
Sono venuto a conoscenza  del calendario gare di slalom il 29 ottobre, che esce evidentemente, da quanto presentato,  dal consigliere responsabile del settore slalom all’ultimo consiglio federale (16/17/18 ottobre 2009) e approvato dalla delibera n.° 191/09.

Ho riflettuto molto per pianificare il programma in relazione al calendario uscito e approvato, ho aspettato anche che l’ICF mettesse a punto il calendario internazionale, ho cercato di capirne il significato recondito, ho riletto diverse mie annotazioni fatte nel passato al riguardo, ho ripensato alle osservazioni espresse più volte ai consiglieri federali, sul forum di CKItalia, sul mio blog (http://ettoreivaldi.blogspot.com/) e personalmente.

Alla fine siamo ricaduti sulle stesse problematiche.

La prima osservazione nasce dal fatto che non si è pensato minimamente a far partecipi le  società, i tecnici e gli atleti  alla stesura dello stesso calendario. Magari sentire un minimo di parere dai diretti interessati non sarebbe stata  una cattiva idea, chiedere poi di organizzare un incontro per discutere la stagione passata presentando quella futura, in effetti forse sarebbe stato chiedere troppo.  Mi chiedo: ma dov’è il famoso motto del presidente dove si diceva che  i tecnici avrebbero avuto modo di confrontarsi a scadenze regolari di tre mesi? Dov’è la condivisione del progetto comune?

Nello specifico:

1. l’attività giovanile – allievi, cadetti, ragazzi -   è rilegata a 8  gare di cui ben 5  da marzo a maggio, una gara in luglio, una  gara in agosto e una  gara in settembre.  Partiamo dal presupposto che le gare in età giovanile sono  l’elemento trainante di crescita sotto ogni punto di vista.  Momento di gioia, di scambio di esperienze e  ovviamente di  crescita tecnica. Sappiamo anche che i giovani vanno a scuola fino a metà giugno e che il periodo marzo-maggio è decisamente cruciale per interrogazioni, compiti in classe, verifiche. Risulta quindi difficile eventualmente unire ad  una gara magari qualche giorno di allenamento o raduno su un fiume, visto che la preoccupazione maggiore diventa quella di rientrare velocemente a casa.  E’ con il cuore affranto che constato che non c’è nessun tipo di collaborazione e stimolo fra canoa  e scuola. Tant’è che molti atleti della squadra junior e giovani speranze hanno avuto un rendimento scolastico molto modesto se non, in alcuni casi, decisamente negativo con bocciature o gravi lacune. Ora se è vero che lo sport forma gli uomini del futuro è altrettanto vero che lo sport deve dare la possibilità ai nostri giovani di completare il ciclo scolastico nei tempi prescritti e soprattutto offrire loro l’opportunità di aprirsi strade alternative che nascono solo dalla scuola oggi e dall’università domani.  Bisogna premiare anche chi a scuola prende bei voti e che contemporaneamente ha buoni rendimenti sportivi. Viceversa bisogna dare un supporto scolastico e culturale a chi trova difficoltà ed ostacoli nel binomio scuola-canoa. Con questo calendario certo non si collabora attivamente. Pensare oltre in effetti, per questa attuale realtà, ci sembra eccessivo.

2. Nel calendario gare non sono minimamente citate le categorie esordienti. Che cos’è di loro? Potranno parteciparvi con le giuste ed adeguate cautele? 

3. Tutte le competizioni Allievi, Cadetti, Ragazzi sono aperte a Junior, Senior e Master c’è da chiedersi dove queste gare verranno disputate visto che ci sembra una incongruenza far gareggiare sugli stessi percorsi categorie così distanti fra loro. O si compete su percorsi troppo facili, quindi per Junior e Senior ha poca valenza, oppure l’opposto e cioè i percorsi per Allievi, Cadetti e Ragazzi diventano troppo complessi per permettere una crescita sportiva adeguata.

4. Il settore Junior ha i campionati del mondo la seconda settima di luglio e i campionati europei molto probabilmente la prima settimana di agosto – date da confermare - Le selezioni verranno fatte il 24 e 25 aprile e il 23 maggio. Quest’ultima gara aperta alle categorie giovanili. Dulcis in fundo il campionato italiano junior il 30 maggio. Non mi sembra corretto fare le selezioni della squadra junior in questo periodo per i seguenti motivi:

a) Ai mondiali mancheranno tre mesi e  quattro agli europei. Selezioni quindi troppo distanti dagli appuntamenti che contano. Così facendo si impedisce ad un gruppo maggiore di atleti di poter proseguire la preparazione con obiettivi importanti e stimolanti; tanto più che  non stiamo parlando di numeri elevatissimi, quindi vale la pena tentare di far crescere più giovani possibili con esperienze allargate fino a ridosso degli appuntamenti internazionali importanti.
b)le selezioni ad aprile non permettono  a queste categorie di prepararle al meglio: siamo all’inizio della stagione e in un periodo decisamente importante sotto il profilo scolastico; 
c) Prima delle prove di selezione sostanzialmente non c’è nessuna gara nazionale di livello se escludiamo tre gare che vengono disputate con le categorie giovanile e due di queste sono Bologna – acqua completamente ferma e piatta – e Subiaco – percorso decisamente facile considerando poi che i mondiali si fanno su un tracciato  impegnativo, per non parlare degli europei;
d) due gare di selezione sono in concomitanza con le gare di selezione senior e una con le categorie giovanili. Mi sembra che l’incongruenza sia evidente a tutti!
e) Il campionato italiano dovrebbe costituire il massimo appuntamento stagionale dell’anno per uno junior. Bisognerebbe offrire a loro l’opportunità di utilizzare al meglio il periodo estivo per prepararsi e per  migliorare. Al termine di questo cammino stagionale il campionato che è sicuramente una grande stimolo sia per il singolo sia per la Società. Il 30 maggio è una data decisamente fuori luogo per tutte le motivazioni già sopra esposte e che non ripeto per non annoiare il lettore.  Diventa ancora più assurdo perché per la categoria senior il campionato italiano, giustamente, viene inserito la settimana successiva al massimo appuntamento internazionale stagionale. In questo modo anche i senior che non parteciperanno al mondiale hanno la loro possibilità di preparare gli italiani e mettersi a confronto con gli atleti reduci dal mondiale. L’esempio chiaro è quello della stagione appena trascorsa che ha rimesso in moto e stimolato atleti che sembravano essersi persi nell’oblio di qualche girone dantesco.

5. Se viceversa analizziamo il calendario per un atleta senior ci rendiamo conto che offre pochi spunti di interesse per atleti di livello: otto gare con le categorie giovanili su 14 in totale.  Partiamo però dal presupposto che molte gare nazionali vengono boicottate dagli atleti d’elite  per scarso interesse, mentre nei campionati italiani, dove la posta è alta, l’interesse cala da parte degli atleti di secondo piano – si veda il campionato italiano slalom a Ivrea 2009 con 32 partenti. A questo punto non sarebbe male inserire e creare il famoso ranking per stimolare i giovani all’esordio nella massima categoria e soprattutto per far sì che quella flotta di master possa trovare stimoli concreti nel migliorare la propria posizione di anno in anno in un ranking nazionale comparato.  La falsa riga del ICF ranking si potrebbe adattare molto bene alla nostra realtà. 

6. Creare poi un calendario con le sole date ci sembra alquanto assurdo perché spesso e volentieri sono le date che si adeguano alle località e non viceversa per evidenti ragioni di acqua, disponibilità organizzativa, interessi societari.

7. Mi astengo  - in attesa di leggere i programmi di attività e i criteri selettivi – da ogni commento sul fatto di disputare le selezioni in Italia e in modo particolare nelle date proposte. Sarà interessante vedere dove verranno svolte a fronte di impegni internazionali, sia Junior che Senior, su canali artificiali e percorsi molto impegnativi. Le selezioni devono rispecchiare l’impegno competitivo a cui si fa riferimento.

Occhio  all’onda! Ettore Ivaldi

Ettore Ivaldi:
Mi chiedo com’è possibile pubblicare una delibera dove si scrive che il responsabile del settore junior è Mario Veronesi. Interpellato lo stesso interessato mi conferma la sua estraneità al ruolo. Il giorno 21/12/2009 si  pubblicizza la pubblicazione  con una notizia dall’ufficio stampa  dal titolo: “ELENCO DELIBERE 204° CONSIGLIO FEDERALE” . In questa data si scarica la delibera e nella voce Tecnici settore Slalom si legge quanto sopra detto.
Oggi 22/12/2009 la delibera non è più scaricabile, ma gira un’altra nota ufficiale dove si dice che il tecnico junior e U23 è Fabrizio Didonè.
Allora la domanda è: si pubblicano delibere non deliberate o si cambiano a piacere delibere approvate? Si faccia chiarezza per non lasciare nel dubbio i tesserati.

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

andrea bertani:
mi sa che i tesserati ne dovrebbero avere fin troppi di dubbi !!! Ma siamo sicuri che i quadri tecnic ad esempio sappiano quali sono i programmi da oggi a diciamo 2 mesi ??? domandare è lecito !

ps: complimenti a Fabrizio Didonè cmq tenuto all'ombra di qualche guru da troppo tempo...sapete la maggior parte dei tecnici "terreni " non appartenenti alla stirpa degli dei la maggior parte delle volte cosa fanno ??? Riprese video ( anche qualche consigliere maldestro ! ahahahah ), guidare pulmini e partecipare passivamente a pseudo riunioni tecniche !

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