Un campionato del mondo di slalom non è un campionato del mondo di slalom se non è commentato dalla voce di Kent Ford e Sims Lamar: “Good morning everybody welcome to the XXXII Slalom World Championships” e poi via alla lunga giornata di qualifica per C2 e donne. Nessuna grande sorpresa, tutto nella normalità, tutto in un protocollo già visto, tutto come chi è del settore aveva previsto e, per non lasciare dubbi, anche scritto.
Il tracciato presenta 14 porte con un palo solo sulle 21 in totale. Un percorso relativamente facile, lineare, che esalta la scorrevolezza della canoa. Risalite classiche, fin dalla prima combinazione, cambi di ritmo per riprendere fluidità dopo la porta otto e nove che immette al salto del ponte nel modo più tradizionale possibile. Anche qui la combinazione è veloce tra una discesa e una risalita prima dell’ultima a ski che porta sul traguardo. La sostanziale novità è il punto di partenza e, cioè, non più dalla casetta dei cronometristi, ma giusto prima dello scivolo iniziale. Così facendo anche lo scatto iniziale non può più influenzare il rendimento della gara stessa. I tracciatori – Schimidt e Reevs – hanno sfruttato molto bene le linee d’acqua che, su questo canale, non lasciano però via di scampo in caso di errore.
Le gare hanno entusiasmato comunque il pubblico presente – numeroso per essere un giorno lavorativo e per il costo di entrata di 10 euro – e anche i tifosi italiani hanno fatto la loro parte, in modo particolare mamme e papà che seguono da vicino le gesta dei loro pargoli… è proprio vero la mamma è sempre la mamma! Bella prova di tenuta della spagnola Maialen Chourraut che ha dominato la prima manche con un eccellente 96,33. Poco più che un metro e 50, un corpo minuto quanto compatto e tanto cervello. Lei ha “remato” come sa fare e cioè prendendo spazio nelle risalite, lasciando alla canoa il resto del lavoro. Alle spalle una ritrovata ceka Marie Rihoskova che sembra aver raggiunto stabilità ed equilibri forse grazie ad una maturità arrivata con gli anni. Tra le grandi non ha deluso Jana Dukatova terza a 0,39. Hilgertova ha faticato, forse, più del dovuto per qualificarsi. Una esclusione d’eccezione per Alexandra Perova, che dopo l’operazione alla spalla post-olimpiadi, non ha trovato le giuste linee per assemblare manche utili per passare il turno. A bottino pieno Francia, Repubblica Ceka e Germania con tre atleti in semifinale, con due Slovacchia, Austria, Great Britain e Australia. Con una Spagna, Slovenia e Russia.
Passeggiata per Hochschorner-Hochschorner nella gara in cui Benetti-Masoero hanno fatto vedere belle cose, ma, soprattutto, hanno ritrovato morale e fiducia che sembrava essere rimasta a casa. Germania, Great Britain, Francia e Slovacchia non hanno avuto problemi per far passare il turno a tutti e tre gli equipaggi al via. 2 per Cina e Repubblica Ceka, mentre per Polonia, Russia, Slovenia e Italia 1.
Sul percorso anche le alte sfere del Gruppo Sportivo del Corpo Forestale dello Stato che ha in gara ben cinque atleti sui nove della compagine azzurra e un tecnico nazionale.
Domani 11 settembre – festa della Catalunya – saranno in gara K1 uomini, C1 e C1 donne si inizia alle 8,35 e si chiude alle 17,00.
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi – Campionati del Mondo di Canoa Slalom