ciao a tutti, sono un vecchio canoista appassionato che da quasi 30 anni cerca di avviare giovani e bambini all'attività della canoa fluviale, specie slalom, da solo o in affiancamento con altri istruttori e allenatori. Vorrei analizzare in maniera più generale i motivi per cui la pratica giovanile della canoa è così scarsa.
Non mi sembra che ci sia stato un tracollo dell'attività giovanile, che in tutti questi anni ha avuto degli alti e bassi fisiologici ma senza che vi siano mai stati dei picchi esaltanti, mentre nella velocità si è prodotta una continua crescita.
Ho notato che solo poche società hanno saputo mantenere una costanza di partecipazioni, ma piuttosto vi è stato un'andamento discontinuo, in proporzione al tempo che un elemento trainante poteva dare. Inoltre, dobbiamo scontrarci anche con difficoltà ambientali, "non c'è acqua-troppa acqua, fa freddo e stai sempre bagnato", pochi campi di allenamento, ma soprattutto di avviamento, spesso in luoghi scomodi, senza spogliatoi con tempi di spostamento a volte di ore. Quando si superano questi non irrilevanti ostacoli, ci sono i genitori che considerano la società un parcheggio per un paio d'ore, e quando ci sono le gare i figli non possono andare perchè "rovinano" il weekend della famiglia.
A tutto questo si aggiungono i problemi economici che quasi tutte le società devono affrontare, benchè spesso agevolate, ci sono tutte le utenze da pagare, l'affitto, furgone, assicurazioni varie ecc. Sarebbe bellissimo avere le risorse per istruttori e allenatori ma troppo spesso i soldi non ci sono, allora si va di passione ( finchè c'è ), o con rimborsi che non sono certo proporzionati all'impegno e alla responsabilità.
Detto questo, mi sembra che manchi a livello federale una seria politica per i giovani, che tutto venga lasciato alla buona volontà di alcune società (Bologna sulla Durance ) o comitati, ma che manchi una coordinazione generale.
Quando ho inziato a seguire con altri istruttori i giovani della mia società (Cristina Giai Pron, Erik Masoero, Ravera Max, Digioia B. Forlin A. ecc. ) e questi erano allievi e cadetti, ricordo Raduni a convocazione a Valstagna, da cui i ragazzi tornavano sempre molto carichi e vogliosi, e per parteciparvi, si impegnavano al massimo durante le gare prese in considerazione, ed era una attività programmata e continuativa durante tutta l'estate.
Ricordo anche da spettatore interessato, i "miei" atleti erano convocati, i mondiali Juniores in Svizzera nel 1990, in cui vi era una squadra completa dell'Italia anche nei C2, ed è già una cosa ottima, ma vi era anche una nazione ora ai vertici mondiali (si chiamava ancora Cecoslovacchia), che al seguito della nazionale, aveva un PULLMAN straripante bambini da 10 a 15 anni con carrello a cucina da campo, che stando in campeggio si allenavano e imparavano dai più grandi, e se la politica era quella, i risultati si vedono ora.
Un discorso che si può legare riguarda gli atleti di alto livello, che quando finiscono l'attività agonistica "spariscono" dall'ambiente, facendo perdere a tutto il movimento un patrimonio di esperienza e capacità. Perchè non si riesce a mantenerli nell'ambiente e "usarli" per trasferire conoscenze specifiche alle società? Cosa manca? E' solo nausea dopo tanti anni in barca o si sentono messi da parte perchè inutili o ritenuti "pericolosi"?
Vorrei fare un'ultima riflessione sul ruolo delle Società militari. Hanno un compito essenziale per consentire ad atleti di buon livello di migliorare e praticare a tempo pieno, con il risultato di raggiungere abbastanza costantemente finali olimpiche e mondiali e medaglie, però, a termine carriera, quasi tutti escono dall'ambiente. Penso che ci vorrebbe un ulteriore piccolo sforzo da parte dei centri sportivi per destinare, anche part time, gli ex atleti presso le società o comitati regionali, che li hanno cresciuti spesso con grandi sacrifici sia personali che economici, fino al momento di entrare nelle squadre militari, avendo quindi un ritorno di esperienza d'alto livello da condividere con altri giovani che stanno crescendo.
Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma il problema è complesso a molto articolato, quindi saluto tutti e buone gare.
Roberto Bussolino