Non ho potuto, per impegni, partecipare al raduno femminile sul Limentra, ma sabato ho comunque incontrato una donna in fiume.
Splendida, sorriso accattivante, riccioli corvini, sembrava seduta in canoa come una regina sul trono; teneva la pagaia come si impugna uno scettro.
Giovane corsista, i suoi boccoli erano perfettamente asciutti nè una minuscola goccia d'acqua aveva osato posarsi sulla sua giacca rosso fuoco.
Mi avvicino per salutare con sincera simpatia questa figlia di Peleo (sono sempre molto contenta quando incontro un'altra donna in acqua) e nel frattempo tre canoisti arrivano chiacchierando e - sbadati - in due si girano. Quello a destra eskima e si tira su; quello in centro, bloccato dalle canoe parallele dei compagni, ci prova per un po' e finisce a bagno.
Mentre si provvede al recupero di uomo e materiali, la ninfa saetta:" Ma che cos'è? Per caso un corso di pronto intervento?"
Spalanco la bocca e la voce mi si ferma in gola. Credo di aver capito male.
Aggiunge:" No, ma non è che... stanno facendo haaaaaaaidrospiiiid?" Pronuncia proprio così: con quindici a e sette i e la dr masticata.
Strabuzzo gli occhi e vado in apnea.
Qualcuno le suggerisce adorante:" No, stanno recuperando un uomo..."
"Ah... - fa lei con gli occhi da cerbiatta - E' CHE NON VEDO LO STRUMENT....OPS! L'UOMO!"
Suggeritemi parole.
Laura
