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il kayak che vorremmo (durasse più di una stagione)

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lorenzo palma:
salve a tutti,
scrivo questa mail con l'intento di essere propositivo nei confronti dei produttori italiani di kayak, tralascio volutamente, visto che non è nelle mie intenzioni parteciparvi, un processo mediatico a produttori ammerigani e/o inglesi ed ai relativi importatori.
negli ultimi tempi abbiamo assistito e subito un generale abbassamento della vita media dei nostri kayak  da torrente (river raunning/creeck).
un anno o meno di durata è troppo poco.
non si può incolpare sempre e solo il canoista, i sassi, le mutate tecniche o i fiumi più impegnativi.
i kayak si rompono troppo frequentemente, non durano più come prima, mentre i materiali si evolvono.
come dicevo, non voglio fare un processo ai produttori, ma sta di fatto che alcuni modelli di determinate case oggi si rompono molto più di prima, molto più di altre, le garanzie proposte poi di fatto non coprono le rotture .
la mia barca non viene sostituita perchè è consumata - deterioramento verificato dalla parziale cancellazione del logo stampato sotto allo scafo - quindi la garanzia di 3 anni proclamata dalla Casa in realtà dura meno di un adesivo!!!.
Di fatto tutto ciò lascia gli acquirenti ed i negozianti a guradarsi negli occhi sconsolati e impotenti.
apro una parentesi - è altrettanto ingiusto che a gestire la patata della scadenza del prodotto sia il negoziante senza nessun supporto del produttore che se ne lava le mani!
l'unica soluzione per compratore e rivenditore potrebbe essere abbandonare quei produttori che , a mio avviso, hanno volutamente fatto un precisa scelta di mercato: abbassare la longevità del kayak.
quindi?
quindi la mia barca da creeck moderna e robusta è aperta per 20 cm per aver fatto un torrente con livello d'acqua abbondante...,mentre  il mio vecchio RAVE di 5 anni è tutto segnato ma vivo e vegeto e naviga tra  sassi  e botte senza problemi.
a questo punto lancio una proposta, la indirizzo alla RAINBOW perchè negli anni ho potuto apprezzarne i kayak e i materiali e il fatto che sia italiana forse mi permetterà di essere ascoltato.
produrre un modello moderno da creeck, visto che ad oggi è il più richiesto e versatile, utilizzare i materiali già testati per le idra o le drago rossi che mi risulta siano validi, realizzare uno scafo "classico" tipo habitat, mystic,magnum, più apprezzato da noi italiani rispetto alle "eccentriche " drago rossi, non riempirlo di stramaledetti cricchetti e leveraggi ma un semplice e funzionale allestimento (la mia rave è comoda e pratica), realizzare un pozzetto di dimensioni  normali e non da gnomi, venderla ad un "giusto"prezzo.
E se si parla di GARANZIA, che garanzia sia, di un mese, di un anno a di 2, ma che sia reale, altrimenti meglio un buon prodotto non garantito piuttosto di una presa per il culo certificata!
inoltre prevedere (come giustamente mi risulta già accada con qualche casa) di poter sostituire lo scafo in caso di reali rotture dovute a un atterraggio su un pietrone appuntito, in caso di bagno con relativa cravatta devastante o di perdita della kayakka dal tetto del furgone in autostrada e conseguente smerigliatura degli spigoli.
detto tt questo...
per ora sostituirò la mai barca rotta con una nuova di altra marca e altro continente sperando duri di più.
apprezzo e ringrazio il mio rivenditore di fiducia che ha fatto il possibile per venirmi in contro (non per investirmi in macchina ma per la nuova barca).
se da questa pagina virtuale di mie cazzate dovesse saltar fuori una buona collaborazione tra i cannolisti italiani e un produttore nostrano per un prodotto moderno e robusto... sarò il primo acquirente.
saluti
lorenzo palma

andrea colombo:
ciao Lorenzo! rispondo perchè ho avuto un' esperienza simile un paio d' anni fa con una canoa americana da rodeo di un ' anno di vita(in teoria ancora in garanzia), ero in uno spot(quindi senza fare VI gradi o robe estreme) e mi si è rotta, ho mandato mail a importatore, casa produttrice, ninte da fare!

a quel punto ho deciso di provare una Dragorossi, ora sto usando solo quelle!
le linee d' acqua sono decisamente performanti e l'assetto è decisamente migliorato rispetto alle prime, niente da invidiare alle tanto amate, forse x moda, canoe americane!
di cricchetti ne ho solo 2 x tirare il poggiaschiena, non mi sembrano tanti....

ma tu cosa intendi per "eccentriche"?

forse  tecniche? no perchè quando nomino Dragorossi, in tanti mi dicono "no, no sono troppo tecniche per me..." :o
ma perchè un ' habitat o una magnum sono meno tecniche e facili di una criticalmass o di una idra????
mah...

ciao ciao
Andrea  [Nota del mOd.: Andrea Colombo appartiene al Team Dragorossi]

maurizio.beccafichi:
Sottoscrivo tutto di quello che dice Lorenzo! Io personalmente solo quest'anno  ho buttato due kayak nuovi da creek americani cosa che non mi è mai successa in più di trenta anni di disonorata carriera. In Corsica ogni macchina aveva sul tetto due barche buone e due rotte. Ma come è possibile? Produttori italiani garantite un kayak per due anni, ma che sia garanzia vera su ogni tipo di rottura , fatelo commercializzare da Max, Gym,Linda,Ozone,ecc e poi vedrete!!
Saluti.
Maurizio Beccafichi HSK

renzo monelli:
Ciao, sono Renzo ed oltre ad avvalorare quanto detto prima, vorrei insistere su due punti per me importanti; innanzitutto la serietà dei distributori che ho avuto il piacere di conoscere in tanti anni (Ozone, Taosport, Alpin Action). Poi la qualità dei prodotti italiani con plastiche ottime, che non crepano anche se si segnano, con allestimenti molto semplici che con un minimo di manualità si possono personalizzare, con pesi umani, colori accattivanti e con forme, vedi la Rave e la Ninja ad esempio, molto piacevoli e stracomode. Ora sto riesumando una "vecchia" Mephisto per utilizzarla come kayak tuttofare, aggiornandola a mio modo ed è veramente una goduria, una pantofolina per me che non faccio mai nulla di estremo e che con l'altra mia Rave, mi assicura ore di comodo divertimento e di gioco (65 Kg; meglio ninja). Vorrei vedere la Raimbow e C. distribuita più capillarmente sul territorio perchè ditta veramente meritevole e disponibile.

Patrik Consalvo:
Ciao.
Nella recente spedizione in Sud Africa abbiamo avuto modo di provare diversi modelli della Fluid.
La "plastica" ci è sembrata discreta, tuttavia un kayak si è rotto.
Ora, premesso che erano a noleggio, ma il costo di una Fluid NUOVA
sul posto era, e presumo sia ancora 400 €. !!!!!!
In Italia per l'acquisto di un kayak si spendono dai 900 ai 1200 euri.
Alla domanda : "Perchè in America-Sud Africa etc costano così poco
e qui dobbiamo spendere così tanto ?" la risposta è sempre stata :
"l'importatore.....le tasse etc etc..".
Possibile nel paese delle Ferrari, Ducati ed oggi anche FIAT non si riesca a produrre un kayak tutto Italiano che costi poco e duri tanto ??????
Grazie...

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