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Tecnica di pagaiata kayak
Mauro.:
Trovo la discussione interessante. Solo un "piccolo inciso".
Aggiungo solo due parole: lateral thinking (pensiero laterale) e serendipità. Beh ok forse sono 3.
A volte le innovazioni vengono da idee semplici, anche se così non fosse la discussione porta sempre beneficio. Spiegando o cercando di giustificare o difendere lo status quo, si spiega meglio a se stessi lo stesso, raggiungendo spesso un grado di approfondimento migliore, usando nuovi concetti o parole migliori.
Trovo Silvano molto coraggioso, si è esposto consapevolmente, ben sapendo tutto il fango che gli sarebbe stato tirato addosso per aver osato mettere in discussione qualcosa o proporre qualcosa di rivoluzionario. Ma non mi sembra nè pretenzioso nè arrogante nelle sue argomentazioni che con sincerità e ricchezza di argomentazioni cerca di portare avanti, oso dire per un eventuale beneficio di tutti, senza tenerselo solo per sè.
Mi auguro che si continui a discutere serenamente, forse un po' più serenamente, anche per rispetto di chi vi segue ammirato.
E' anche un'occasione di spiegare o giustificare meglio, a coloro che potrebbero essere digiuni, le basi.
Si tratta di esplorare e sviscerare un argomento o una tesi, non di vincere una causa in tribunale o uno sterile scontro di ego. In tribunale l'accusa e la difesa 'trascurano' di svelare e sviluppare volutamente tutto ciò che non porta acqua al loro mulino, anche se di loro conoscenza.
Peace not war. Ci leggiamo. Ciao.
Mauro.:
Riguardo la porta, l'esempio potrebbe essere un poco 'viziato'. Almeno in me c'è una predominanza del settore destro e credo si possa generalizzare. Se devo far forza, ci penso prima a usare la destra, sia di braccio che di gamba.
Dipende inoltre da come si apre la porta se verso di sè (come ritengo nell'esempio) o via da sè, e se ha il fulcro della porta sia a destra o a sinistra della maniglia.
L'esempio credo sia pensato per una porta che si apre verso di sè, con fulcro a destra.
Userei forse la gamba destra ma per il motivo di cui sopra, altrimenti potrei ritenere la sinistra la più appropriata, mi garantirebbe più libertà di movimento.
Prescindo da considerazioni mediche; in canoa mi parrebbe lo stesso. Nel ragionamento di Silvano, la gamba sinistra tesa e solidale alla barca, porta come possibile perno la testa del femore/anca (sinistra) per poi salire a un sistema complesso, la leva dell'anca, a metà di essa la spina dorsale e quindi in alto clavicola e braccia; si potrebbe in teoria sfruttare la mezza leva dell'anca per l'ampiezza della passata (stando su un lato del sedere ? boh !).
Gamba destra e braccio destro invece coinvolge per forza ancora la schiena ma la mezza leva dell'anca è contraria e non utilizzabile si assume fissa o ininfluente credo, la torsione si sviluppa quindi facendo perno sulla schiena supponendo il perno schiena/anca fisso e solidale alla barca.
Come molte volte è stato detto l'efficienza della pagaiata si incentra credo sulla torsione del busto, ... continuate voi.
Sono digiuno dell'argomento. Nessuno me ne voglia per imprecisioni o incompletezza, ho solo portato un poco avanti l'argomento, con i miei mezzi.
Ciao.
Mauro
Beniamino Bonomi:
Caro silvano, L'esempio della porta era un esempio istintivo (il primo che mi è ventuto) ed era semplicemente riferito al fatto della tirata lasciando perdere fulcri della porta, forze, vettori e quant'altro. Ci vorrebbe un fisico cosa che haimè non sono e ne tantomeno un biomeccanico (ho studiato solo elettrotecnica e per 32 anni sono andato in canoa).Ho pensato, prima di riscrivere, a lungo al movimento del calcio del pallone e visto che giusto ieri mattina ho fatto una partita a pallone (persa tra l'altro, ma mi sono divertito) mi continuava a balenare nella mente come potevo paragonarlo al gesto della canoa e sono arrivato alla conclusione (ribadisco che non sono un biomeccanico) che i due gesti si possono accomunare (aiutami anche tu nel mio pensiero) con l'attuale modo di pagaiare spingendo con la gamba dello stesso lato della passata e mi spiego. Ora: o io tiro male al pallone oppure ho notato che dando un calcio alla palla le spalle ruotano se io che sono mancino in senso antiorario (viceversa con la destra, è sconsigliabile essere nei dintorni quando tiro con la destra) visto dall'alto ok? Il ragionamento che faccio è questo: per dare forza al pallone ho una contrazione del quadricipite colpisco la palla e questa si muove (è un lavoro eccentrico correggimi se sbaglio) se tiro col sx io noto che la rotazione delle spalle è in senso antiorario ed il braccio sx và indietro,la rotazione per dare maggiore forza alla palla. Mi sono chiesto ed in canoa? Ragionando sulla posizione della gamba che corrisponde agli angoli articolari nei quali vengono raggiunti i massimi impegni di forza nel movimento di estensione si ha che nel calcio al pallone da 120° si passa a 160° o poco più e nel movimento in canoa per quanto riguarda sempre la gamba si passa da 130°+o-(dipende dall'impostazione altezza sedile disassamento rispetto al puntapiedi etc..)a 160° o poco più, anche se cè chi dice che si arriva alla massima distensione ed io personalmente non lo condivido, e la rotazione delle spalle è sempre in senso antioraio (ragionando sempre sulla sx). Quindi secondo mè (e ribadisco secondo mè) il movimento si può paragonare: estensione della gamba nel calcio estensione nella gamba in canoa rotazione consona del tronco nel tiro al pallone con il movimento in canoa.
Spero di essere stato chiaro anche se un pò macchinoso..... Attendo osservazioni Grazie
P.S. Ti invito a leggere "introduzione alla teoria e metodologia dell'allenamento sportivo" di Yurij Verchoshanskij dove parla tra le altre cose di biomeccanica dell'apparato motori umano, organizzazione dell'azione motoria complessa.
silvano:
Ciao Beniamino.
Leggo ora la tua osservazione. Sarò breve perché sono le 5,30 e non ho molto tempo. Come detto mi riprometto di esprimere meglio il concetto.
Voglio solo farti notare questo. E' giusta la tua osservazione sul movimento di torsione del busto quando la gamba impatta sul pallone: il piede dx si affianca alla palla, la gamba sx si slancia indietro a colpire la palla, il piede sx impatta, il braccio dx avanza e quello sx indietreggia, le spalle ruotano in senso antiorario. Ma.... il peso del corpo è sulla gamba dx
Lo sbaglio che secondo me fai nel parallelismo al gesto della pagaiata è far coincidere la gamba che impatta con la gamba che spinge in canoa. Secondo me, nell'esempio del calcio al pallone, la gamba che spinge in canoa dovrebbe essere la stessa dove il peso del corpo si appoggia quando si calcia il pallone, quindi nel tuo esempio a dx. Il calcio e quindi la forza che la gamba sx imprime alla palla è paragonabile in canoa, secondo me, allo sforzo del braccio sx nella passata in acqua.
Il carico della gamba è sempre dalla parte del braccio che spinge, quello che si porta avanti nella corsa, nel lancio del peso, nel colpo del pugile e la torsione del busto segue questa distribuzione del peso del corpo.
In canoa invece, spingiamo la gamba corrispondente alla passata, quando il bacino si allontana dal puntapiedi. Il movimento di torsione è identico ma è la distribuzione del peso del corpo che è diversa e che porta ad azionare i muscoli della torsione del busto non nel modo ottimale, sempre secondo me.
Quello che mi domando è perché questo accade e credo che la soluzione possa portare a rispondere al perché in canoa si fa tanta fatica a far capire al canoista che per andare avanti bisogna che la spinta della passata in aria, (il braccio del pugile che colpisce, del lancio del peso, del movimento equilibratore del braccio in avanti nella corsa e nel tiro alla palla del calciatore) è altrettanto importante se non di più (perché il braccio che spinge è quello che aziona la leva), del braccio che tira.
Ciao e a presto
Skillo:
A ma allora fate sul serio.
Ok, provo io.
Partiamo dall'esempio del calcio considerado solo le forze sul piano orizzontale: il movimento di rotazione antiorario della braccia/spalle è consequenziale al movimento rotatorio orario delle gambe/bacino. Senza movimento di braccia/spalle non potresti sviluppare tutta la forza che invece così facendo riesci ad applicare al calcio. Che il peso sia sulla gamba destra non c'entra un fico con l'applicazione della forza che invece è sviluppata dalla gamba e dalla rotazione oraria del bacino che avviene solo ed esclusivamente perchè braccia e spalle ruotano in senso antiorario. Tra l'altro, se non allarghi bene le braccia non riesci ad ottenere la stessa forza sul bacino e neanche un buon equilibrio.
In definitiva, il peso del giocatore è sulla gamba destra perchè l'altra è per aria .... e il giocatore non sa volare :-)
Veniamo al k velocità.
Prima di tutto vorrei sottolineare che il fine della pagaiata non è quello di avere il massimo della rotazione ma quello di spingere avanti la canoa, in quest'ottica a noi non serve solo poter ruotare al massimo "e ancor di più" spalle, busto e bacino ma serve un buon punto di appoggio sul quale scaricare la spinta che deriva dalla nostra pagaiata. Nelle barche a remi esiste una cerniera che è lo scalmo e sulla quale si fà forza spingendo o tirando il remo verso prua e creando quindi un conseguente movimento della pala verso poppa ed un avanzamento della barca.
In questo caso il remo ruota attorno allo scalmo e noi abbiamo solo provveduto a fornire una forza con componenti più o meno sullo stesso asse e quindi assimilabile a quella di un semplice pistone (traente o spingente che sia).
Nel momento in cui eliminiamo lo scalmo e dobbiamo noi sostituirci ad esso per far nuovere la barca con una pagaia, siamo noi a dover fornire una rotazione del remo e quindi a dover fornire forza traente e fulcro al movimento.
Dal remo passiamo alla pagaia e immaginiamo di voler ruotare la pagaia in senso antiorario e immergendo la pala sinistra in acqua: nella pagaiata corretta si dovrà quindi applicare una forza verso poppa con la mano sinistra e una forza verso prua con la mano destra. Questa è una coppia, ergo una "cosa" generatrice di rotazione.
Se non ho un bacino cui applicare la coppia per poter generare la rotazione, semplicemente, non avrò la pagaiata ma solo rotazioni a vuoto delle spalle (contrai il braccio sinisto e la spalla sinistra avanza perchè nulla le consente di stare ferma).
Se ho un bacino (oltre a vivere meglio) posso costruire su di esso la rotazione delle spalle. Se la rotazione della spalle è antioraria il bacino deve sviluppare forze opposte ad essa per poter permettere che le spalle possano ruotare, ergo deve sviluppare un momento contrario. Attenzione, non ho detto "rotazione" contraria; ho detto "momento". La rotazione si vede, il momento si "sente".
Comunque se si prende a sistema di riferimento l'asse delle spalle e lo si guarda dal'alto si può vedere benissimo che il bacino ruota ora in un senso e ora nell'altro (insieme a gambe, canoa, acqua, etc): quando la spalla sinistra applica forza verso poppa, il lato sinistro del bacino avanza e quello destro indietreggia.
Perchè quando usiamo il nostro solito sistema di riferimento (guardiamo il canoista dall'alto e siamo "solidali" alla canoa) non vediamo questa rotazione ma addirittura una rotazione opposta? Perchè c'è qualcosa che impedisce al bacino di ruotare in modo contrario a quello delle spalle e che addirittura gli consente di ruotare nello stesso verso e quasi come esse. La risposta è ovviamente; gambe e piedi.
Nella passata a sinistra le spalle ruotano in senso antiorario PERCHé il bacino glielo consente e PERCHé le gambe trasmettono al bacino le forze necessarie per consentirgli di far ruotare le spalle senza ruotare in senso opposto ma addirittura in senso identico.
Adesso veniamo al punto della discussione: ho un bacino che posso schematizzare semplicemente come un segmento AB e definendo A l'estremità sinistra e B l'estremità destra. Restando nel nostro esempio in cui la passata avviene a sinistra, per creare la rotazione antioraria delle spalle devo applicare tra spalle e bacino delle foze che posso schematizzare come due vettori paralleli e di verso opposto. Il primo sarà applicato in A e avrà verso diretto a prua, l'altro in B e avrà verso diretto a poppa. L'unica cosa che eviterà al bacino di ruotare sarà un'opportuna forza applicata fuori dall'asse di rotazione del bacino (un punto a metà strada tra A e B) e che potrà essere tanto meno grande quanto maggiore sarà la distanza dal fulcro.
Ovviamente non potrò applicare questa forza a distanze dal fulcro maggiori di quelle che A e B hanno da esso quindi arriverò molto in fretta a capire che la forza "ideale" per contrastare questa rotazione dovrà essere apllicata su A e/o su B (con versi opposti).
Siccome per applicare in B non ho che un lato del seggiolino ( e, se è rotante, manco quello) mentre per applicare in A ho una bella gamba sinistra forte e robusta al punto che è in grado di fornire al bacino la possibilità di ruotare in senso antiorario (come le spalle) e di dare a tutto il movimento maggior rotazione di quanta esso ne avrebbe se mi limitassi a contrastare la rotazione mantenendo solo immobili A e B, ... uso la gamba sinistra.
Perchè non la destra? Perchè per spingere con la gamba destra devo usare tutta una serie di muscoli per trasfomare il normale punto di applicazione della distensione della gamba destra in un punto tra A (che è a sinistra) e il fulcro.
Devo quindi creare un'opportuna risultante che come sai è la somma di tutte le forze considerabili come applicate nello stesso punto. Quindi, per ottenere la stessa forza che posso ottenere semplicemente distendendo la gamba sinistra spendendo "X" calorie, devo irrigidire la destra mentre lascio che si fletta (o usi un seggiolino che può anche scorrere verso poppa?) e fare forza col piede destro verso destra (oltre che in avanti) usando una serie di muscoli che collegano bacino e coscia e che sono più o meno tutti quelli che si usano per portare all'esterno la gamba in questione. La somma delle calorie spese per tutto ciò è per forza di cose superiore ad "X".
Quindi, per usare le gambe "al contrario" si deve usare molta più energia di quella che si fa con la tecnica "normale"; siccome ciò è contro qualsiasi logica ergonomica, non conviene.
A Silvano, se volesse insistere, consiglio di passare alla sperimentazione diretta di quanto propone e di farci poi sapere che risultati avrà raggiunto.
Saluti.
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