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Pagaia Groenlandese o Tradizionale
francesco rotili:
Gentile Claudio,
mi preme chiarire immediatamente che non ho mai voluto, a differenza di altri,
ridicolizzare nessuno. Ho voluto solo sottolineare la perizia tecnica che occorre per usare una pagaia a cucchiaio, perizia tecnica che io non ho e che non mi interessa avere. Ho usato più volte una wing sotto la guida di un esperto e quindi ho potuto scegliere sulla scorta di una mia personale esperienza. Ripeto: una mia personale esperienza.
Ribadisco il mio profondo rispetto per gli agonisti che sicuramente detengono la "verità" per quanto riguarda tecnica e scienza.
Ribadisco il mio disprezzo per chi non riconosce le esperienze altrui e usa toni sprezzanti e violenti verso chi è diverso da se.
Come te vado in Kayak da circa 35 anni, da quando mio padre si fece spedire dall'Inghilterra un Kayak in scatola di montaggio, un biposto in compensato marino, che costruimmo nel box di casa. Avevo 8 anni, puoi immaginare il mio coinvolgimento da bambino prima, da adulto poi, rivivendo emozioni e ricordi.
Ho vissuto il mare ogni giorno della mia vita, sotto e sopra il livello dell'acqua, a vela, a motore e a ...braccia.
Sono stato un discreto agonista nel campo delle arti marziali e quindi conosco molto bene la fatica e l'impegno nel ricercare la perfezione del gesto tecnico. Non ho qualifiche di istruttore ma, a chi mi chiede un consiglio, dico di essere curioso e di fare esperienze senza timore.
Timore che traspare invece dai toni di chi fa la voce grossa, forse timore di perdere una supremazia che, se c'è, nessuno vuol toccare.
E sempre un piacere dialogare con chi, come te, vuole dialogare e condividere idee e esperienze.
E sempre un dispiacere avere a che fare con chi alza la voce per coprire la tua.
Saluti
Francesco
iduino santoni:
Nota di chiarimento.
Qualcuno leggendo le mie mail ha pensato che le mie critiche si riferissero all'attività di Sottoscosta, ma non è assolutamente così.
Ho letto il libro di Sottocosta dal mio amico Idelfonzo Cosenza quest'estate in calabria, mi ha affascinato e lo ritengo interessantissimo, anche per chi pratica agonismo (che dovrebbe conoscere certe manovre e tecniche).
Il libro, come credo anche i loro insegnamenti, parlano di sicurezza in mare, manovre, tecniche di risalita, eschimo, e quant'altro riguarda l'aspetto "campeggio marino e navigazione".
Per il migliore apprendimento di queste tecniche ritengo che la pagaia groinlandese sia versatile, poichè avendo meno superficie nelle sue pale è più maneggievole in acqua e fuori.
Le mi critiche si riferiscono a chi trasporta queste nozioni nel campo agonistico o quando si parla di performance, efficacia e miglioramento del rapporto risparmio energetico /velocità.
I groenlandesi vogano basso per questioni di stabilità (finire nel mar ghiacciato si rischia la vita) e stando raccolti sfruttano maggiormente il calor corporeo. Non è una tecnica per avere + efficacia in acqua o percorrere distanze più rapidamente, la loro filosofia e i loro obbiettivi sono diversi.
Grazie. ciao.
iduino santoni:
Non ho detto che è meglio stare a casa, voglio dire che se uno vuole fare fitness, o agonismo in canoa, o semiagoniosmo o cmq migliorare l'aspetto della performance atletica deve ascoltare i consigli di un esperto in questo, così come il tennista va dal maestro di tennis, e non fidarsi delle proprie sensazioni e cercarle di diffondere. Come ogni cosa prima si impara e poi si insegna.
Io non mi metto proprio a parlare i paddle flot (non so neanche scriverlo), eschimo, tecniche di soccorso, campeggio marino, sopravvivenza in kayak ecc. perchè non ne ho nè le nozioni nè le capacità nè l'eperienza.
Così pretenderei facciano altri sull'argomento "performance".
Tutti possono prendere una canoa e andare in mare, qualsiasi essa sia e con qualsiasi pagaia che possa chiamarsi tale, ma non devono poi metteri a scrivere su questo sito pretendendo si sapere cosa è meglio o peggio, piuttosto che chiedere a chi ha quella determinata specializzazione che si vuole migliorare.
ciao.
Ciao Induino,
Grazie della risposta......
Massimiliano Boninsegni:
Sono d'accordo nell'ascoltare i consigli di un esperto, purchè siano consigli, poi e ovvio che ogni allievo o interessato è libero di seguire le proprie correnti di pensiero, ed ogni maestro od istruttore difenda la propria disciplina, sempre considerando che un insegnante bravo dovrebbe essere quello che lascia la possibilità di vedere e provare a 360° gradi.
Il sondaggio era orientato su " CHE PAGAIA PREFERISCI ? " libertà di pensiero e non mi sembra prprio che nessuno abbia preteso di sapere cosa è meglio o peggio, ognuno ha difeso la propria pagaia e disciplina ed è giusto cosi non ti sembra?
Io vado principalmente in torrente o almeno ci provo e continuo ad usare una pala tradizionale sempre da torrente bent shaft, mi piacerebbe provare sul torrente una bella groenlandese o una cucchiaio però sai che schioppi!!!!
Cià
GZmax
--- Citazione da: iduino santoni - Ottobre 23, 2008, 11:53:40 am ---Non ho detto che è meglio stare a casa, voglio dire che se uno vuole fare fitness, o agonismo in canoa, o semiagoniosmo o cmq migliorare l'aspetto della performance atletica deve ascoltare i consigli di un esperto in questo, così come il tennista va dal maestro di tennis, e non fidarsi delle proprie sensazioni e cercarle di diffondere. Come ogni cosa prima si impara e poi si insegna.
Io non mi metto proprio a parlare i paddle flot (non so neanche scriverlo), eschimo, tecniche di soccorso, campeggio marino, sopravvivenza in kayak ecc. perchè non ne ho nè le nozioni nè le capacità nè l'eperienza.
Così pretenderei facciano altri sull'argomento "performance".
Tutti possono prendere una canoa e andare in mare, qualsiasi essa sia e con qualsiasi pagaia che possa chiamarsi tale, ma non devono poi metteri a scrivere su questo sito pretendendo si sapere cosa è meglio o peggio, piuttosto che chiedere a chi ha quella determinata specializzazione che si vuole migliorare.
ciao.
Ciao Induino,
Grazie della risposta......
--- Termina citazione ---
silvano:
Il fatto è che, a meno che non si sia in gara, in mare la tecnica della pagaiata di velocità si usa solo per andare veloci quando serve. Ma l'importante è conoscerla la tecnica.
Perciò quando i "groenlandesi"parlano di massimizzazione del rapporto risparmio energetico, più che alla velocità dovrebbero riferirsi al rendimento nelle condizioni di "normale utilizzo": ecco perciò la pagaiata bassa e la simmetria delle pale. Ma quando serve, ad es. nelle condizioni di mosso, anche con la groenlandese l'uso del corpo è indispensabile, così come per andare veloci tutti gli accorgimenti della tecnica pura di velocità, prima di tutto l'alzare le braccia e la pagaia.
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