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Kevlar e carbonio, ma non è solo una "moda"?

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nolby:
Ho trovato sul web un catalogo P&H (un po' vecchiotto ma non so quanto) che riporta questa tabella:




Vedo che la tendenza di tutti è avere il kayak in carbon-kevlar ed io ho sempre pensato fosse perchè il kevlar è un materiale noto per la sua resistenza. Questa tabella indica chiaramente che la resistenza è tutta a favore dell'economico diolene.
Oltretutto il kevlar pare essere più sensibile agli UV ed in generale al deteriorarsi col passare degli anni.

Qualche esperto di materiali che mi sa dire la sua?

nolby:
Ah, ovviamente parlavo di kayak ad uso "turistico"... dove tra gavoni, pompe ed altri accessori risparmiare un paio di kg su una barca da 5m non ha poi molto senso.

Marco Lipizer:
Perchè tutti guardano solo la prima colonna!

Dai, senza scherzi, per un uso turistico, il diolene è un ottimo materiale, impiegato ormai da più di 30 anni.

marittimo:
Per uso turistico in acque dove non ci sono pericoli di grossi urti, credo che possa andare bene anche la vecchia ed economica vetroresina di poliestere, usata nella nautica da oltre sessant’anni e forse anche più facile da riparare del diolene.
Ovviamente se il fattore peso non è determinante (ad es. per carico/scarico/trasporto).

Lorenzo Molinari:
Ciao Nolby,
per uso turistico concordo con chi mi ha preceduto.

Il kevlar, comunque, è più resistente all'impatto del diolene, e ci mancherebbe! Non a caso le protezioni anti proiettile le fanno col kevlar e non col diolene.
La tabella non confronta infatti il kevlar con il diolene ma con il kevlar-carbon, dove quest'ultimo, a parità di peso di materiale impiegato, offre maggiore rigidezza per la presenza di carbonio ma nel contempo si riduce la resistenza all'impatto al ridursi della percentuale di kevlar presente nel tessuto.

Una buona soluzione è una canoa in diolene con rinforzi di fili di carbonio longitudinali e trasversali, creando dei riquadri (ad es. da 20 cm x 20 cm), per ridurre il peso della canoa e per mantenere la rigidità alla struttura, e con rinforzi in kevlar sullo scafo in punta, coda e sotto il sedile, zone a maggiore impatto e consunzione.

E' vero che il kevlar si deteriore agli UV con gli anni, ma anche la resina vinilestere e quella poliestere, così come il gelcoat protettivo, al punto da far emergere il tessuto impregnato sottostante dopo qualche anno di esposizione al sole. Pertanto le canoe in composito, comunque siano fatte, devono sempre essere conservate al coperto.

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