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CHRISTIAN DE DIONIGI DEL CCM CAMPIONE DEL MONDO IN EXTREME SLALOM

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Vittorio Pongolini:
L'Italia sale sul podio iridato di Rio de Janeiro con la nuova ed entusiasmante disciplina dell'extreme slalom: nelle agitate acque di Deodoro è Christian De Dionigi a mettere al collo il metallo più prezioso, la medaglia d’oro. Lo slalomista meneghino del Canoa Club Milano, in un’agguerrita finale, si impone senza esitazione sul francese Boris Neveu, medaglia argento, mentre il bronzo è per l’argentino Thomas Bersinger.

Una discesa all'ultimo fiato, con una ripida entrata in acqua: partenza con "un tuffo" da quatto metri d'altezza ed un percorso che tra ostacoli ed eskimo alterna tecnica, tattica e destrezza. L’Extreme Slalom rappresenta una disciplina in crescita su cui l’ICF e numerose nazioni stanno investendo molto, poiché si presta meglio ai format televisivi e attira maggiormente gli sponsor.

Altre informazioni alla pagina :

http://www.federcanoa.it/home/news/25-news-slalom/4956-christian-de-dionigi-e-campione-del-mondo-di-extreme-slalom.html

Emilio "Belu" Beluffi:
GRANDE!!!!!!!  :D :D
 https://youtu.be/mbBbmVrkbIs?t=3710

Andrea Ricci:
Mi sembra di vedere Giochi senza frontiere ...
E questa disciplina starebbe per sostituire lo slalom??
Che tristezza ...

Giovanni Perozzi:
Andrea, la più bella e divertente esibizione canoistica mi capitò di vederla ad un raduno dell'Aniene a Subiaco circa venti anni fa.
Un nostro caro amico comune di cui non farò il nome (ma le iniziali  ;D) , a sua insaputa e per scherzo, fu iscritto a questo evento all'interno del raduno. Puoi immaginare la scena, lui stava tranquillamente trangugiando il piattone di pasta offerto dalla consolidata tradizione e ospitalità subiaca quando, all'annuncio dell'altoparlante: "il concorrente G.R. si prepari alla partenza" con la consueta generosità che lo contraddistingue, non potè fare a meno di presentarsi, trafelato, tutto di corsa, battendo ogni record di vestizione...............la prova che lo attendeva era questa: attraversamento del fiume a braccia appeso ad una corda, salita di corsa delle scalette di accesso alla rampa, imbarco svizzero, percorso slalom tra le rapide, entrata in morta e tiro a canestro (tre tentativi), ancora un po di slalom, prova del candelone dentro al buco fino a toccare incandelato con la coda del kayak la campanella appesa ad un cavo e farla suonare, di nuovo due o tre porte slalom, passaggio in piena rapida della pagaia all'interno di un cerchio posto in alto sempre appeso ai cavi, altre porte tra discese e risalite che non guastano mai, esibizione di eskimo obbligatoria, e sprint finale!! e tutto questo a panza piena dello spaghetto di cui all'inizio.............  ecco la vera prova olimpica!!! e quello che hanno fatto ai mondiali hanno pure il coraggio di chiamarlo extreme!, ma che ne sanno!!
Andrea la tua osservazione è pertinente, e potrebbe essere allargata a tanti altri sport, meglio il contenuto tecnico o la spettacolarità apprezzabile dal grande pubblico. Ad esempio, a vederle, le gare in linea di canoa kayak sull'acqua piatta mi appallano, molto molto meglio il nostro caro amico che dopo la garetta estemporanea, sbarcando, rivolgendosi affettuosamente a noi, ha rimbrottato: "certo che siete proprio xxxx!!"

luigi colombo:
Senza nulla togliere al valore dell'impresa sportiva di Christian De Dionigi, campione del mondo, bravo, bravo e ancora bravo, ci mancherebbe, vorrei tuttavia qui ribadire (l'ho già scritto sull'ultimo numero di PAGAIANDO, a firma Anonimo Brembano) come gare sprint, bacini artificiali, e adesso, da ultimo, lo slalom estremo non siano altro che tentativi da parte delle Federazioni di imbrigliare e irreggimentare uno sport che,al pari dell'alpinismo, è nato libero, e nel quale il confronto prima che con l'avversario, avviene con l'elemento naturale, nella fattispecie il fiume o la montagna.Vogliamo mettere la bellezza del fiume o del torrente impetuoso? E far gareggiare un appassionato di fiumi si tali percorsi artificiali, spesso veri e propri luna-park acquatici, è un po' come limitare le salite di un alpinista amante della natura e degli spazi aperti, alle arrampicate su palestre artificiali di cartongesso da sagre paesane. Altro che giochi senza frontiere!
Jimmy/Anonimo Brembano   

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