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marco iezzi

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Fruizione dei porti turistici
* il: Febbraio 25, 2013, 12:27:38 pm *
Vorrei aprire un nuovo dibattito in merito all'utilizzo dei porti turistici per imbarco e sbargo per  i nostri kayak
La legislazione evidentemente non è chiara,potrei fare una lista dei porti dove e' consentito transitare e dove no
Esempio,se sbarco all' isole di Ponza,perche' non mi è consentito di transitare all'interno del porto mentre ad una qualsiasi imbarcazione a remi si? ( vedi piccolo gozzo di pescatori)

Saluti

Marco

francesca gastaldi

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Re:Fruizione dei porti turistici
* Risposta #1 il: Febbraio 27, 2013, 09:14:25 am *
Bravo Marco! Questo, a mio parere, è un altro interessantissimo argomento. Forse più interessante dei limiti sulla navigazione previsti per i diportisti. Il porto per definizione è luogo di accoglienza per chi naviga in mare e quindi dovrebbe essere attrezzato per accogliere tutti quelli che vanno in mare. Poichè a noi kayakisti è riconosciuta la possibilità di navigare almeno entro un miglio (!!) dalla legge di navigazione da diportodovrebbe essere concesso anche l'utilizzo dei porti. Invece in molti casi l'accesso al porto ci è vietato e ci è vietato anche a malo modo. E' anche vero che oggi i porti sono sovraffollati, soprattutto nei periodi di alta stagione, e perniente attrezzati per ogni tipo di accoglienza. L'ultimo che abbiamo visitato di recente, quello si Sperlonga, addirittura non aveva neanche uno scivolo!!!! Insomma anche qui bisognerebbe approcciare il discorso, svilupparlo e portare una proposta a chi di competenza. Il terzo problema è che c'è gente che è spaventata dalla possibilità di regolamentazione le cose. E' convinta che mettere una regola significa limitare la libertà. Io sono convinta che finchè ci sono poche persone che fanno una cosa (in questo caso che vanno per mare) non c'è bisogno di regolare niente. Quando invece si comincia a diventare numerosi occorre regolamentare la circolazione in modo che la libertà di alcuni non limiti quella degli altri. Infatti si stà verificando, in questi ultimi anni, che non esistendo una regolamentazione per i kayak, i canoisti si vedano vietare sempre più spazi e libertà. Magari per chi esce in solitaria questo problema non viene avvertito, ma per chi esce in gruppo, a volte anceh numeroso, stà diventando un problema. Ci sono delle uscite classiche che facevamo che non si possono più fare, vedi proprio quella di Ponza. Ritengo che questo argomento vada considerato di pari passo con quello relarivo alla navigazione per i kayak. Insomma si stà veramente prospettando il momento per sviluppare un confronto aperto anche ai tecnici dell'ambiente canoista.
francesca gastaldi
Francesca Gastaldi