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Corso per Istruttore di Canoa Area Acquaviva UISP

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Claudio Lo Giudice:
Onda Blu Canoa & Rafting Associazione Sportiva Dilettantistica
Centro Nazionale di Formazione Area Acquaviva UISP
Organizza un

CORSO PER ISTRUTTORI DI BASE DI CANOA E KAYAK + SPECIALIZZAZIONE NATURALISTICA
dell' Area Acquaviva/UISP

Il corso prevede 32 ore di formazione di cui 8 di formazione on-line, più altre 8 ore per chi fosse interessato alla specializzazione naturalistica, si svolgerà nei giorni 22/23/24 e 25 ottobre (per specializzazione naturalistica), sul fiume Ticino.
La base d'appoggio sarà il Centro Parco Geraci di Motta Visconti (MI).
L’istruttore di base di canoa e kayak si occupa dell’ambientamento e dell’avvicinamento alla canoa e alla pratica del kayak in acque ferme.
Si tratta di una figura cruciale nell’ambito della formazione, in quanto è colui che, realizzando il “battesimo” canoistico delle nuove leve, deve avere la capacità di invogliare e far appassionare alla canoa le persone che si avvicinano per la prima volta a questo sport; dovrà avere dunque una spiccata capacità comunicativa, oltre che una adeguata preparazione tecnica. La specializzazione naturalistica fornisce le nozioni di base per poter effettuare escursioni naturalistiche in canoa.
Il corso ha l'obiettivo di trasmettere queste indispensabili nozioni e capacità, a chi risulterà idoneo, dopo l'esame finale, verrà rilasciato il brevetto di Istruttore di base di canoa e kayak UISP, a chi effettuerà anche il quarto giorno di corso verrà rilasciata la specializzazione naturalistica.
Per chi fosse già in possesso della qualifica d'istruttore di canoa UISP, sarà possibile effettuare solo la quarta giornata per acquisire la specializzazione naturalistica.

Prerequisiti:
essere maggiorenni,
saper nuotare,
conoscere le terminologie relative al kayak, alle sue parti e all'attrezzatura di base;
saper condurre un kayak in acqua ferma,
conoscere le principali manovre di spostamento (avanti, indietro, e laterale) e di equilibrio (appoggio alto e basso).
Sapere eseguire l'eskimo in acqua piatta.


Per adesioni e maggiori informazioni potete contattare Claudio tel. 3478298027
o consultare il sito www.corsidicanoa.it

maurizio bernasconi:
Mi scuso in anticipo con gli amici che dentro Onda Blu sanno in effetti pagaiare, però...
Questa informativa appare casualmente subito dopo l'accorato grido di Ettore Ivaldi. Cosa dice Ivaldi? (Più o meno, per come ho capito io, dice...) I veri Maestri, i veri professionisti non vengono utilizzati neppure al livello di squadra nazionale italiana agonistica. Si preferisce far correrre i brocchi, quelli che accetteranno qualunque condizione e dei quali è possibile sbarazzarsi facilmente. Tanto, si sa, l'atleta che va forte, va forte comunque; anche senza tecnico, senza massaggiatore e osteopata. Magari gli si spezzerà la schiena, ma nel frattempo vincerà lo stesso, forse. Mi permetto di aggiungere qualcosa. Il brocco ideale e perfetto potrebbe essere anche quel tantino distratto da non alzare future obiezioni il giorno che si decidesse putacaso di partecipare a un'Olimpiade o a qualche mangiata di dirigenti federali con un certo numero di parenti o conoscenti al seguito, ma questa lo ammetto è soltanto una mia gratuita maligna ipotesi.
E a livello di base cosa si fa? Si creano degli pseudo/istruttori, gente alla quale è richiesto semplicemente di saper fare un giretto in acqua piatta ed esibire una certa simpatica parlantina (per invogliare) e 32 ore per diventare maestro: un affare. In otto ore verranno informati circa le principali dieci o docici scienze naturali del caso e sarà fatta, un bel sorriso però è indispensabile!
Dove mai incontreremo dunque un vero Maestro di Canoa? Trovare il nostro Maestro nella vita deve forse essere difficile, può darsi, ma stiamo esagerando. Siamo quasi al punto di abbatterli a vista i Maestri!
Corsi professionali in Italia, realizzati con finanziamenti europei o simile, se ne istituiscono a bizzeffe, di canoa e altro. Apposite società miste pubblico/privato non si occupano che di questo. Io stesso ho ottenuto anni fa un diploma di accompagnatore naturalistico della Regione Piemonte con corso di 300 ore. Inutile dire che dopo il diploma nessuno s preoccupò mai di cercarmi un lavoro in quel campo, è scontato.
La sola ragione d'essere evidente di tali corsi è la spartizione di ottimamente remunerate ore di lezione da parte dei docenti oppure l'ottenimento di finanziamenti per l'ente organizzatore.
I mali dell'Italia non serve cercarli lontano, ce li abbiamo addosso ogni giorno.
Nel frattempo, chi incontrasse un Maestro me lo faccia sapere perché vedo in giro tanti che pagaiano come cani col Parkinson, e molti di loro si fregiano di titoli accademici a bizzeffe.

maurizio bernasconi:
Mi spiacerebbe aver forzato eccessivamente il discorso di Ettore Ivaldi, spero che avrà lui stesso la pazienza di correggermi al caso. Per chi non avesse seguito l'origine di questa polemica ricordo che è nata dal fatto che gli ex campioni mondiali e olimpici (M. Previde Massara, C. Mercati, V. Panato, P.P. Ferrazzi) e molti altri ex campioni di levatura internazionale non hanno l'opportunità di svolgere il giusto ruolo tecnico ufficialmente nell'ambito della squadra nazionale. Questo comporta evidentemente la dispersione di un'enorme esperienza.
Do per scontata la buona fede e la buona volontà di tutti quelli che si impegnano all'interno delle federazioni e associazioni, ma il punto è proprio questo. Il professionismo è esattamente il contrario della buona volontà.
Insisterei anche sul fatto che il momento di primo contatto con la canoa è un momento cruciale per vari motivi, psicologici, ambientali ecc. perciò si rende opportuna un'impostazione precisa e autorevole. Insomma, in questo caso le hostes non bastano.

Ettore Ivaldi:
“Provo costantemente a reinventare le mie sensibilità e le mie idee. Mi piace sentirmi soddisfatto per le cose che ottengo quando ritengo di avere fatto un buon lavoro. Ma il lavoro solitario è abbastanza doloroso”. Vincent Gallo
Grazie Maurizio,

che grazia alla tua estrema sensibilità e capacità di interpretare al meglio l’urlo di un lupo solitario e di un semplice cantastorie  mi stimola a non mollare l’impresa, se pur banale, di esprimere e raccontare l’altro lato della facciata, che non è certo sorridente e promettente.  

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

Claudio Lo Giudice:
In linea generale sono d'accordo con Maurizio su diversi punti ma, entrando nello specifico, visto che si parla di ore altamente remunerate e di finanziamenti ricevuti credo che questo non faccia parte del mondo della canoa, sicuramente non lo è nel caso di Onda Blu, anzi, di norma è più remunerativa una discesa in gommone di 2 ore che 4 giorni di corso istruttori.
Certo il personale che partecipa a questi corsi in qualità di docente è motivato e volenteroso ma anche qualificato ed esperto.
Sono guida naturalistica del Parco del Ticino da 7 anni e ti assicuro che per fare una buona escursione naturalistica non serve essere laureati in Scienze Naturali (ai neolaureati che arrivano da noi dobbiamo fare sempre un corso specifico) è più importante avere delle nozioni principali e sopratutto conoscere profondamente il territorio in cui si opera. La formazione migliore in questo senso l'ho avuta non dal corso di Guida organizzato dal Parco del Ticino ma dagli anziani che hanno vissuto il parco ogni giorno della loro vita.
La persona che si occupa della formazione naturalistica ha 15 anni di esperienza nel settore dell'educazione ambientale e nell'escursionismo naturalistico e le sue 8 ore di formazione sono pensate per dare i giusti strumenti per una formazione che andrà oltre le sue 8 ore ma continuerà per ognuno nel proprio territorio.

32 o 40 ore che siano di formazione sono certamente poche ma noi cerchiamo di trasmettere nel miglior modo possibile le competenze (non solo tecniche) necessarie a un istruttore di base.

Per quanto riguarda i Maestri di Canoa trovi d'accordo me e non solo all'interno della UISP, visto che i corsi di Istruttore UISP di II° livello sono tutti svolti da Maestri FICK tra cui: Francesco Salvato, Vladimiro Farina, Alessandro Mariani, Giovanni Mortin, Claudio Allevi, Mario Adolini.

So che il tuo non voleva essere una critica mirata sul nostro operato ma uno spunto di riflessione generale sulla situazione in cui si trova il nostro ambiente e non solo ma ritenevo corretto dare qualche informazione in più su un corso in cui sono impegnato da anni cercando di portare continui miglioramenti al fine di formare al meglio le persone che vi partecipano.

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