Autore Letto 3909 volte

Gengis

  • ****
  • Full Member
  • Post: 579
dal sito FICT www.canoa .org
* il: Novembre 12, 2008, 10:13:32 pm *

Non potendo attualmente disporre di un Addetto stampa in F.I.C.T .
mi trovo costretto a ricoprire tale ruolo ( tra i tanti ) , ma si sa, chi fa da se, fa per tre !!!!!!!!
Oltre ad aver  seguito le indicazioni di chi indigeno  Umbro  ho aggiunto  alcuni dati ,vedi Francia ed anche la possibilità  di difenderci  in maniera NON VIOLENTA , e vi assicuro  che senza violenza e senza inquinare
potremmo  invitare  le trote a scendere a valle  RIPETUTAMENTE ed a bassissimo costo .
Invito i Canoisti ad inviare agli indirizzi  sotto segnati  le dovute e civili  rimostranze .
Gengis

12 Novembre 2008 Legge antinavigazione in Umbria
 
Questo il testo inviato alla regione Umbria dal nostro Presidente:

"All'Ass.re
Ambiente Regione Umbria
Lamberto Bottini

All'Ass.re
Sport Regione Umbria
Silvano Rometti

Al Presidente
Commissione Ambiente Provincia di Perugia
Fausto Cocciari

Il sottoscritto, presa visione della legge regionale 15/2008, ne chiede la modifica nelle parti che vietano o inibiscono il diritto di navigazione, perchè, aldilà di inconsistenti motivazioni di ordine ambientalista, sono
chiaramente legate alla volontà di concedere ingiustificati privilegi ad alcune categorie di pescatori, in
particolare quelli che applicano la cosiddetta tecnica di pesca no-kill, la quale è peraltro vietata per
maltrattatamento agli animali nei paesi di più avanzata sensibilità ambientalista come la Svizzera.
Preme anche sottolineare che questa normativa è fomentatrice di divisioni e conflittualità tra pescatori
e pagaiatori fluviali, mentre nella realtà prevalgono comportamenti di civile convivenza, compresa l'Umbria, a quanto ci risulta,basterebbe prendere conoscenza come in Francia nel Dipartimento delle Alte Alpi abbiano risolto il problema legiferando a proposito, disciplinando con orari la fruizione dei fiumi e torrenti.
Si fa presente infine che ove tale normativa venisse approvata anche nella altre regioni di Italia, ciò implicherebbe la cessazione della attività canoistica fluviale, provocando sicuramente una conflittualità
tra sportivi che non gioverebbe a nessuno, neanche ai pescatori.
Nel ringraziare per l'attenzione si porgono distinti saluti.

per la
FEDERAZIONE ITALIANA CANOA TURISTICA
Arcangelo Pirovano Presidente