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Possibile evitare o limitare dolori alla spalla? in Chat - Kmare
« Newest da marittimo il Agosto 04, 2023, 06:49:24 am »
Fai una semplicissima prova: prendi un manico di scopa ed impugnalo orizzontalmente come fosse una pagaia con le braccia in posizione di massima estensione. Noterai che i tuoi palmi sono, ovviamente, sullo stesso piano e paralleli tra di loro.
Però adesso porta il manico di scopa verticale lungo il tuo fianco senza ruotare le spalle. Noterai che i palmi sono sfalsati. Ecco perchè le pagaie moderne nascono sfalsate.
Anziché provare con il manico di scopa ho preferito fare alcune prove direttamente in mare con una pagaia vera
ti lascio un paio di link.
http://www.canoaolbia.altervista.org/DaSapere_files/PAGAIATA.pdf
Altri link:
https://www.aplab.it/it/assets/u/papers/tesi%20Alfredo%20Arcangeli.pdf
Con le pale al 0° (come le ho sempre utilizzate io), pagaiando correttamente (cioè ruotando il busto e non le spalle) i polsi si trovano sempre nella posizione giusta o al limite necessita una piccolissima correzione sul polso superiore (che spinge) affinché si trovi perfettamente in linea con la mano (tengo a precisare che la rotazione del mio busto è purtroppo limitata da un girovita abbastanza consistente, quindi più di tanto non riesce a ruotare, anche causa l'età e il poco allenamento....).
Questa mia verifica empirica sembra trovare conferma nell’articolo linkato di “canoaolbia” dove a pagina 15 si dice che “Le pale allineate non impongono di piegare il polso” e dove si dice anche che per ridurre i problemi di rotazione necessari con le pale sfalsate si è ridotto l’angolo originariamente di 90° (nel rodeo addirittura si scende a 20°).
Con le pale sfalsate, anche pagaiando correttamente ruotando il busto entro i miei limiti, ho trovato invece sempre necessario riallineare il polso superiore (che spinge) con il noto movimento che conosciamo.
Resto quindi ancora molto dubbioso sul fatto che la sfasatura delle pale sia necessaria per meglio orientare "anche" la pala in fase di attacco, cioè in acqua (indipendentemente dal tipo di pagaia). Infatti nell’articolo citato non c’è alcun accenno all’esigenza di sfalsare le pale per questa ragione per quanto si dica che la questione meriterebbe un “Un articolo a parte….” anche se l'oggetto di questa ulteriore trattazione sembrerebbe essere circoscritto alla “diatriba tra i sostenitori delle pagaie eskimesi…..ed i sostenitori delle pagaie moderne…”) (v. sempre pag. 15).
Personalmente sono passato dai sostenitori della prima a quelli della seconda, ma non perché quelle moderne hanno le pale sfalsate, almeno per quanto è stata la mia esperienza (infatti continuo ad usare le pale a 0°, wing inclusa, visto che esco sempre in condizioni di vento debole o moderato). Del resto non avrei alcuna difficoltà a costruirmi una pagaia groenlandese a pale sfalsate fisse o regolabili.
Tornando all’argomento di questa discussione, invito chi non l’ha già fatto ed è interessato ad approfondire questo profilo, a leggere il paragrafo 2.7 della tesi di laurea che si trova nel secondo link segnalato dal Nolby intitolato “la spalla del canoista” e dove sembra confermare quello che avevo constatato in maniera empirica, cioè che i muscoli più sollecitati della spalla (perché normalmente i più deboli “causa di una deficienza della muscolatura intrarotatoria”) sono quelli anteriori (qui si fa riferimento ad un articolo di Giovanni Bosio, “La spalla del canoista: indagine sperimentale sul comportamento della cuffia dei rotatori nel ciclo della pagaiata”, Nuova canoa ricerca n. 59 pag. 31-40, che però non ho trovato).