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Spazio Kayak (e canoa) Fluviale e Torrente => Uscite e raduni => Topic aperto da: solosiberia - Marzo 08, 2016, 05:06:42 pm
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Un saluto a tutti.
sto cercando persone eventualmente (e SERIAMENTE) interessate a discendere il fiume nizhnyaya tunguska (tunguska inferiore) nell'estate 2018. verosimilmente giugno-luglio. si tratta di 2500 km, è il più grande affluente di destra dello yenisej. il fiume non presenta particolari difficoltà, ma delle rapide ci sono, soprattutto nella seconda metà del percorso. le info e la documentazione necessaria è già in mio possesso. indicativamente son necessari tra 50 e 60 giorni di discesa. lungo tutto il percorso vivono 15.000 persone, più che altro divise in 3 paesi di circa 5.000 abitanti l'uno.
quindi si tratta per lo più di luoghi disabitati, solitari, belli, silenziosi. orsi, zanzare, tramonti, pioggia, fatica, sole, nuovi incontri saranno all'ordine del giorno. bisogna sapersela cavare in tutto. il percorso è molto interessante,da tanti punti di vista (etnografico, naturale). potrei dilungarmi molto di più, ma non scrivo oltre qui.
chi fosse davvero interessato può contattarmi alla mail del mio sito info@solosiberia.it www.solosiberia.it
chi sono:
dal 2003 viaggio in siberia in modo autonomo e indipendente. non è il mio lavoro nè lo sarà mai. ho visitato quasi tutte le regioni ad est degli urali pensando ed organizzando da solo i miei viaggi, in estate e inverno. parlo in russo correttamente. dal 2012 porto avanti il progetto "acque siberiane", dedicato all'esplorazione fluviale/lacustre di luoghi altrimenti non accessibili. all'interno del progetto i viaggi fluviali del 2012 sul canale ob-yenisej; 2014 sulla lena; 2015 sull'indigirka. sul mio sito non ci sono ancora gli aggiornamenti a questi viaggi perchè mi occupo del web solo nei ritagli di tempo, tra lavoro e famiglia.
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ad oggi agosto 2016 sono sempre senza compagni di viaggio. questa volta vorrei andare con qualcuno dall'italia, senza dover trovare una o più persone sconosciute e all'ultimo momento dalla russia. se qualcuno che legge questo messaggio è interessato (non a parole, ma concretamente) si faccia avanti.ciao, daniele
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Ciao Daniele,
Ci siamo visti sovente ai tempi della piscina di Arese, sono contento di sapere che continui i tuoi viaggi in Siberia.
La tua proposta è sicuramente affascinante ma una discesa di 50/60 giorni è veramente troppo per molti di noi.
Non so se sia possibile ma forse avrebbe un senso provare a scomporre il viaggio in 3 o 4 tappe.
Ciao
Gange
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ciao, certo capisco benissimo i problemi a star via tanto tempo, ma è per questo che inizio le ricerche dei compagni con anni di anticipo. per svariati motivi non posso dividere in più tappe (in tempi diversi) la spedizione. quindi chi volesse venire con me può fare anche solo un tratto, ma anche a pensare di fare più tappe, ci sono solo 2 paesi sul fiume con possibilità di arrivo/partenza in qualche modo e quindi anche a voler spezzare la spedizione, almeno 30 giorni a tratta sono da calcolare comunque.
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comprendo i problemi a stare via tanti giorni, quindi propongo un'alternativa a chi fosse intenzionato ad accompagnarmi in questo viaggio:
una persona può partire con me e farsi la prima parte del viaggio, stando via 25/30 giorni. poi in aereo se ne torna a casa. nello stesso posto in cui se ne va il primo, arriva un'altra persona e si fa la seconda parte del percorso sempre in mia compagnia (altri 25/30 giorni).cosi è una cosa più fattibile.
di tutta l'organizzazione burocratica aerei ecc. me ne occupo io come sempre.
cosi può andar meglio?
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Ciao, ho visto su CKF che cerchi compagmi per il 2018. Potrei anche pensarci, ho un buona esperienza di spedizioni alpinistiche e di viaggi in sea kayak
· Artico, Islanda, !1) traversata Vatnajokul, 8.500 kmq.: traversata dell'immensa calotta glaciale, la più grande del pianeta, escluse le aree polari: grande avventura in un ambiente fantastico ed incontaminato, 10 giorni di solitudine, illuminata dal sole di mezzanotte.
2) Periplo dell'isola in MTB 3) traversata nord sud dell'isola degli elfi: 400 km a piedi e con gli sci
Africa
· Mount Kenya, salita lungo il Diamond Couloir, cascata di ghiaccio posta sulla linea dell'equatore, grado ED, estremamente difficile.
America del Sud
·
· Ecuador, El Sangay, uno dei vulcani più attivi del mondo, montagna di fuoco, ai confini tra Ande ed Amazzonia, prima salita italiana in un ambiente difficile e remoto: avvicinamento giorni 10, tentativo di discesa con gli sci reso impossibile dalle eruzioni che hanno ricoperto di cenere la neve. Discesa con canoe del Rio Napo e del Rio Yasuni, Amazzonia ecuadoregna.
· Perù, Cordillera Blanca, salita e discesa con gli sci del Nevado Ishinca, 5530 metri, del Nevado Pisco, 5752, eplorazione della Quebrada Honda, tentativo salita Punta Cuerno versante ovest, l'ultimo seimila della Cordillera, il più remoto, salito una sola volta da est, nel lontano 1983. La spedizione si è avvalsa dell'aiuto degli aspiranti guida dell'Escuela de Alta Montagna.
Nel corso del viaggio è stato lanciato il progetto di cooperazione internazionale a favore delle giovani guide, denominato: Adottiamo un Rifugio.
· Cile, Bolivia, Perù: Atacama 2003, il deserto assoluto: prima discesa italiana con gli sci del versante nord del Vulcano Parinacota, 6.340 metri e dellla cresta sudest del Vulcano Pomerape, 6.280 metri ,il 30 e il 1 agosto 2003, due seimila in tre giorni.
Discesa con gli sci del Cerro Dragòn, una duna sabbiosa di otre trecento metri, battuta dalle onde del Pacifico, nel grande deserto De Atacama, il più arido del mondo.
ASIA
· Cina 2004 Pamir cinese Regione del Sinkiang. In soli otto giorni dal campo base conquista del Muztagh-Ata (7.560 mt.).
“Ci sono montagne al mondo che sembrano create apposta per gli scialpinisti: il Muztagh Ata è sicuramente fra quelle che più si avvicinano a questo concetto: arrivare all'altezza di un jumbo jet con gli sci ai piedi! ed inoltre è la più alta”.
La salita è stata effettuata secondo i dettami classici dello scialpinismo sulla lunghissima spalla ovest, sviluppo al GPS km. 12. Sono stati montati solo due campi, il primo a 5.500 mt., il secondo a 6.500 mt.
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· Pakistan, Karacorum GASHERBRUM 8035 mt.
Il Gasherbrum, situato vicino al K2 è l'ottomila più lontano, 100 chilometri di avvicinamento lungo lo strerminato ghiacciao del Baltoro
SEA KAYAK: 3300 KM. IN CROAZIA, DALMAZIA E SARDEGNA COME POTRAI LEGGERE NEL FORUM https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,5553.0.html DI ckfiumi E https://forum.ckfiumi.net/index.php/board,20.0.html.
Volevo chiederti i costi e un po' di logistica :a) che kayak utilizzeremo b) costi previsti c) difficoltà tecniche sulle rapide e pericoli oggettivi, tipo orsi.
grazie
Mariano Storti
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ciao, ti rispondo bene privatamente via mail. qui la discussione continua senza andare troppo nel particolare, altrimenti diventa un botta e risposta tra singoli. chiunque fosse interessato mi può contattare sempre.
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per rispondere a una delle domande più frequenti:
indipendentemente da quanti giorni si starà via, il costo totale (comprensivo di TUTTO) di questa spedizione oscillerà tra 1500 e 2000 euro. più probabile che sia vicino ai 1500 che ai 2000. l'estate scorsa son stato via sempre 3 mesi e ho speso 1800, ma facendo molti più km per spostamenti e altri viaggi in tutta la russia prima e dopo del viaggio fluviale.
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ciao, per l'anno prossimo ho un compagno di viaggio per i primi 1700 km. poi torna a casa per problemi di tempo.
se qualcuno si vuole aggregare a me per gli ultimi 800 km, fatevi sentire.il luogo dove mi lascia il primo compagno di viaggio è anche quello in cui può arrivare il secondo, dato che è l'unico aeroporto lungo il tragitto del fiume.
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Ho terminato la realizzazione dell'unica guida esistente sul fiume Tunguska inferiore, lunghissimo nastro marrone-azzurro serpeggiante nella Siberia centrale. La guida è in russo. Non esiste un suo equivalente nè in Europa nè in Russia e rappresenta un validissimo supporto per l'esplorazione dell' "ugryum reka" , per citare le parole di Shishkov su questo immenso quanto sconosciuto fiume siberiano.
Ormai siamo quasi alla partenza del viaggio, prevista per il prossimo giugno. resta solo da sistemare gli ultimi preparativi, ma il grosso è fatto.
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Buon Viaggio!
Ma perchè solo in Russo?
Penso che i lettori interessati siano molti di più al di fuori della Russia.
Ciao
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lo so, è una giusta osservazione.
ma dato che leggo il russo come l'italiano e le info raccolte sono in russo, non aveva senso mettermi a tradurre dal russo all'italiano tutte le pagine (circa 250), tanto serviranno per questo viaggio solo a me.
una volta fatto il viaggio potrò realizzare una vera e più completa guida con le info fresche e la descrizione del fiume dopo averlo navigato personalmente. e allora lo farò in italiano, cosa che mi viene più semplice che usare il russo.
in rete non c'è nessuna info in italiano su questo fiume di 2989 km!
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ciao, domani parto per essere poi sul fiume intorno al 18 giugno.
al link qua sotto, nei modi e nei tempi che specifico nel messaggio, posterò gli aggiornamenti durante il viaggio:
http://www.viaggiatorindipendenti.it/forum/viewtopic.php?f=4&t=3556
ciao.
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sono rientrato dal viaggio il 3 settembre.
in estrema sintesi ecco alcuni dati:
Percorsi circa 2067 km sul fiume.da erbogachen a turukhansk.
1600 e qualcosa a pagaia.900 in elicottero.
115 in barca.
49 giorni di viaggio sul fiume.
partenza 22 giugno.arrivo 15 agosto.
Visitati tutti i centri abitati lungo il fiume.
Una volta sola visto un orso.nessun altro animale visto.
l'orso era al km 315(dalla foce).
A tura sosta di 6 giorni.
I 2600 km tot di fiume nn son stati percorsi interamente a pagaia x colpa di problemi legati a presenza/assenza di compagni d viaggio.su questo saro piu preciso.
Come tutti i viaggi del genere nn e' stato ne bello ne piacevole.
fa parte dei viaggi prima e dopo (in russo "do i posle") che "durante" offrono solo difficolta.
Tra le altre cose ho perso 12 kg.
Superate 2 rapide.
Temperature da 30 a quasi zero gradi.
Dal 19 luglio al 12 agosto ce stato un giorno e mezzo di sole.
Il vento e' la difficolta principale.e sempre contrario.
per arrivare al punto di partenza e rientrare alla base (in russia) percorsi circa 7000 (settemila) km in treno, 300 in pulmino. e 1500 in aereo.(poi c'è tutta la strada da e per l'italia)
sto preparando un video con il materiale raccolto.
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Come tutti i viaggi del genere nn e' stato ne bello ne piacevole.
fa parte dei viaggi prima e dopo (in russo "do i posle") che "durante" offrono solo difficolta.
Tra le altre cose ho perso 12 kg.
Hai visto l'orso e sei dimagrito!! ;) ;)
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Ciao Daniele.
Devo dirti che, cercando su Google Map la allocazione del Tunguska e i paesi di partenza ed arrivo, per la prima volta mi sono comparse le curve geodetiche!! Ma come hai fatto ad affrontare una simile avventura in gran parte in solitaria? O sei un esploratore da National Geografic Society oppure...non ti dico cosa penso in alternativa, ma sicuramente se fossimo a Londra saresti nella Hall of Fame degli esploratori insieme ad Amundsen, Darwin e Mallory. Cosa ti muove ad affrontare simili privazioni e simili sforzi per quasi due mesi? Nessuno in Italia ha mai fatto simili exploit canoistici e io a confronto sono un fighetto (o forse sono uno che non ha tempo e testa per farle). Certo, conosci la Russia molto bene, però resta il fatto che è una avventura davvero pazzesca, paragonabile ad un giro del mondo in barca a vela in solitaria o al tentativo di scalata di un 8000. Si diventa abbastanza famosi per queste cose e succedono mille cose in così tanti km percorsi tra lande sperdute, anche poco piacevoli.
Quello che mi lascia perplesso è il tuo commento che "non è stato né bello né piacevole". Ma...?!?!. Cosa vuoi dire? Un'avventura del genere è bella quando la termini, no? Urgono chiarimenti e un video risolutivo on line, se no non ti si capisce (e meno male che Belu Beluffi lo rende ironico...ha ha!).
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saresti nella Hall of Fame degli esploratori insieme ad Amundsen, Darwin e Mallory.
ancora di più... Shackleton!!!!!!!!!!!!!!
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ciao, cerco di dare una prima risposta alle riflessioni scaturite dal mio viaggio e da ciò che ho scritto in prima battuta nel post precedente.
1) durante il viaggio non ero da solo. nel senso che, anche se sono partito ipotizzando la possibilità di essere da solo, non me la sono sentita di tuffarmi nella taigà in solitaria e ho, come sempre purtroppo, escogitato al momento piani alternativi per stare con qualcuno.
il giorno 9 giugno il russo che doveva stare con me dall'inizio alla fine mi ha abbandonato. ho pensato che erano 3 anni che preparavo il viaggio e non potevo arrendermi cosi, cioè ritirarmi per il fatto di essere da solo.quindi son andato avanti come da programma fino a kirensk. da li, invece di farmi portare in auto al punto di imbarco, ho preso un elicottero (di linea, tipo un autobus volante, mica apposta per me) per erbogachen, perchè cosi facendo sapevo che avevo molte probabilità di beccare appunto nei dintorni di erbogachen una coppia di russi (marito e moglie di 60 anni) che erano partiti il 3 giugno da podvoloshino e con cui avevo scambiato delle email.anche loro erano diretti a turukhansk, navigando tutta la tunguska inferiore.
e cosi è stato, cioè ho aspettato 2 giorni e loro sono arrivati il 22 giugno, abbiamo fatto provviste (in 15 minuti di fretta ho fatto la spesa per 1 mese). hanno accettato di scendere il fiume insieme fino a tura, dove il 23 luglio sarebbero arrivati due miei conoscenti italiani, con cui fare gli ultimi 864 km di fiume.
quest'anno hanno sceso la tunguska inferiore (interamente o a pezzi) circa 8 persone.tutti russi tranne noi 3 italiani (io e i miei 2 amici). di queste 8 persone 3 hanno sceso il fiume praticamente nella sua interezza (da podvoloshino a turukhansk). uno di loro in solitaria.
io non sono un canoista, cioè ho delle esperienze tipo questa alle spalle in russia (canale ob-yenisej, fiume indigirka) e in italia ho sceso il ticino e 20 km di po. basta. la canoa, il cataraft o il gommone o altro mi servono per i miei progetti di viaggio, ma non viaggio solo in canoa. il mio progetto attuale "acque siberiane" mi pare che è descritto nella pagina vetrina facebook del mio sito (solosiberia.it).
non serve chissà che preparazione per fare un viaggio del genere. serve mentalità e umiltà e l'essere disposti a sopportare e superare QUALUNQUE cosa/avversità. bisogna anche accettare/mettere in conto la possibilità almeno teorica di morire.
in russia ogni anno alcune decine di persone fanno cose come questa in vari fiumi siberiani e non sono per questo celebrati nè osannati. i russi sono in ogni caso molto più forti e resistenti di noi latini, sia fisicamente che mentalmente.io l'ho imparato e mi sono adeguato.
viaggi come questo sono esattamente come dicono i russi: "do i posle" cioè "prima e dopo". prima e dopo sono interessanti, belli,ecc. ma durante raramente offrono delle amenità o dei momenti in cui ci si può rilassare ed apprezzare veramente i panorami, il silenzio o altre caratteristiche intrinseche della taigà. i miliardi di insetti non lasciano mai tregua. poi c'è sempre qualcosa da fare, in fretta generalmente, e un occhio va rivolto sempre al cielo, le tempeste possono colpire improvvise e creano onde anche di 2 m di altezza dove un minuto prima l'acqua era liscia come un tavolo di biliardo....
poi c'è da stare attenti agli animali, almeno teoricamente. e in alcuni casi agli uomini.
quindi un viaggio del genere è, secondo me, utile per il mio progetto "acque siberiane", come esperienza di vita, di viaggio e di canoa, ma non può dirsi "bello e piacevole".
il video lo sto preparando e ne farò un paio di versioni, una completa e lunga e una più breve, magari la faccio vedere, se la accettano, al festival "la canoa esplora il mondo" del canoa club milano.
vi terrò aggiornati su dove e quando si potrà vedere il video.
un'altra mia riflessione concreta: la maggior parte dei miei amici/conoscenti/parenti ecc. non hanno alcun interesse ad es. in questo mio viaggio e anche nelle altre mie avventure siberiane. in generale in italia nessuno ha interesse per la siberia. quando son tornato a casa quasi nessuno mi ha chiesto nulla. l'ho fatto e basta, come se fossi andato da monterosso a vernazza in canoa.
le frasi tipiche potrebbero essere: "adesso vedi di andare a lavorare" "basta buttare soldi con le canoe" ecc.ecc. "perchè non vai al mare con la famiglia?".
ci saranno altri viaggi più o meno di questo genere per concludere le esperienze necessarie a scrivere il mio quarto libro: "acque siberiane".vi terrò aggiornati.
scrivetemi pure, rispondo sempre.
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Miiiiiiiiiiiiiiiiiiii...………………………………..a !!!!!!!!!!!! Ho capito di che pasta sei fatto!!!!!!!!!!! Sei un russo da Afghanistan mancato, ragazzo! Con queste spiegazioni non hai fatto che accentuare ancora di più quanto avevi solo accennato. Ti mollano e tu prosegui da solo, prendi elicotteri e ti incontri con improbabili coppie di russi, non sai andare in canoa ma ci vai lo stesso e da solo, compri provviste sovietiche per un mese in 15 minuti, ma soprattutto...metti in conto di morire!! Capisco perché i tuoi amici/conoscenti ti lasciano fare tutto da solo! Ha ragione Belu Beluffi...Shackleton è un tuo omonimo in fatto di avventure.
Ma non mi pronuncio oltre, sei un canoista acquisito particolare, quello sì. Saluti, avventuriero.
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Premesso che io potrei essere per resistenza il russo che ti ha abbandonato il 9 giugno, ti faccio i complimenti. Invidio chi ha il coraggio e la forza per superare le comuni o personali barriere mentali e mettere alla prova i suoi limiti fisici... Fortunatamente, come dicevo, nel mio piccolo ai miei limiti fisici ci arrivo spesso vicino senza grandi sforzi, per cui ogni esperienza è per me una avventura... ciao!
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dal punto di vista fisico non ho niente in più di una normale persona.chiunque potrebbe fare ciò che faccio.
non ho muscoli particolarmente sviluppati, nè un allenamento specifico.
è la mente che comanda e fa la differenza.
a mio personale giudizio, senza voler fomentare divisioni o suscitare screzi, la quasi totalità delle persone del mondo occidentale sono ormai troppo molli e non avvezze al sacrificio, alle rinunce e alla sofferenza (di qualunque tipo essa sia) e si pongono limiti e vedono fantasmi là dove non ci sono. è una riflessione personale che condivido qui con spirito di amicizia, non intendo sollevare polemiche.
anche perchè cmq io stesso sono occidentale e mi piace vivere in italia.
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<<<<<..........la quasi totalità delle persone del mondo occidentale sono ormai troppo molli e non avvezze al sacrificio, alle rinunce e alla sofferenza (di qualunque tipo essa sia) e si pongono limiti e vedono fantasmi là dove non ci sono............ >>>
Troooppo vero, citazione perfetta, inseriscila nel libro. Great !!
Tric
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il video del viaggio è pronto.
dura 1 ora e 35 minuti.
se interessa a qualcuno ci si può accordare per farlo vedere.
ne ho anche una versione più breve, di 19 minuti, che, se sarà giudicata adatta, magari verrà proiettata al film festival canona club milano a fine novembre.
ma ho dovuto tagliare tantissimo, il vero video è quello che ho fatto in primis per me stesso e che appunto dura 1 ora e mezza.
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Non lo pubblichi su Youtube?
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penso che su youtube al massimo metto quello breve di 19 minuti.
ci sono alcuni motivi per non pubblicare quello intero, a parte che pesa 5 giga e ci mette una vita a caricarlo.
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Anche a me farebbe piacere guardarlo su YouTube: se lo carichi posta il link, lo guarderò molto volentieri (la versione da 19 minuti sarà già parecchio Interessante).
Ps
complimenti per l’impresa!
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intanto ho pubblicato sul mio canale iutub dedicato al mio progetto "acque siberiane" il video corto della discesa della tunguska inferiore, di 19 minuti.
chi vuole può quindi dargli un occhio.
ma per me il vero video resta quello di 1 ora e 35 minuti. non è possibile sintetizzare in 20 minuti un viaggio di 2 mesi sul fiume e di 3 mesi in totale.
ad ogni modo questo è il link: https://www.youtube.com/channel/UCyqX688taRyIToQ7mILWmEQ
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Ho avuto il privilegio di vedere il film privatamente in anteprima nella sua versione estesa, a mio avviso più affine per chi voglia accostarsi all’esperienza presentata dal regista, protagonista ed esploratore. Sì, esploratore - parola grossa - ma in questo caso credo si possa ancora parlare di esplorazione, soprattutto per il modo con cui il viaggio è stato preparato, condotto e rielaborato e per l’ostinazione nel voler setacciare nel corso degli anni un’area talmente vasta, da rendere l’impresa impossibile sin dalla sua partenza.
E’ un tuffo in un mondo senza tempo, a noi - o almeno a me - appartenente all’immaginario e, di conseguenza, ignoto. E se torno col pensiero alla mia esperienza di canoa in Mongolia, qui ogni aspetto appare amplificato ma non per due, per cento.
Un viaggio lento, lungo un fiume che si muove stanco, su un terreno dove la pendenza non viene percepita, dove la pagaiata è un ripetersi ininterrotto e faticoso, aggravato dall’impiego di un kayak gonfiabile e dal peso di un equipaggiamento necessario, non potendo contare su nulla per giorni e giorni, oltre che su un vento inesorabilmente contrario.
Un viaggio che attraversa spazi vasti e vuoti, che si perdono in un orizzonte sempre uguale, in un'atmosfera densa di zanzare, in cui domina, appena oltre il persistente ronzio, la voce del vento, talvolta sovrastante quando carica furioso, perché privo di ostacoli nella sua lunga corsa.
Un viaggio che in questi spazi immensi e isolati appare di una tale monotonia ed essenzialità, da obbligare il viaggiatore – come egli stesso dice - a interrogarsi dentro, sul perché di ogni cosa, di se stessi così come del perché dello stesso viaggiare, in un mondo immobile e immutabile, che ti porta a scoperchiare la solitudine che ci appartiene nel profondo, al di là che ci si muova o meno con un compagno.
Un viaggio dove gli incontri con altri uomini sono rari e rudi, realizzandosi su basi culturali e tradizioni che nulla hanno a che fare con le nostre e che risentono del perenne isolamento, per la totale assenza di strade (unica modalità di trasporto ora è l'elicottero). Isolamento accentuato dalla distanza incolmabile dalla "civiltà" e da condizioni climatiche estreme, che caratterizzano quelle terre per buona parte dell'anno, man mano che ci si sposta, pagaiando, verso l'artico.
Una taiga senza confini, se non quelli che ci porremmo noi, uomini dell’Occidente, dove si vive di nulla e nel nulla, dove prevale il movente della sopravvivenza: procurarsi il cibo, proteggersi dagli insetti nei mesi miti o, altrimenti, dal freddo estremo, e vigilare su se stessi per non perdersi nell’abuso di alcol e nel degrado. Dove la parola “superfluo” non trova significato, perché la Siberia è “SoloSiberia”.
La regia è molto spartano ma ci sta, per congruenza con le immagini del viaggio.
Un grazie a Daniele e all'ospitalità di Valentina per la visione in anteprima.
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ciao, grazie a lorenzo per le belle parole.
una precisazione dell'ultimo minuto: ho momentaneamente tolto il video dal mio canale di iutub, perchè mi hanno fatto notare che è meglio aspettare a farlo vedere a tutti dopo l'anteprima al canoa film festival a milano (se sarà selezionato per proiettarlo).
quindi per ora non è online. mi scuso. in ogni caso sarà online dopo il 25 novembre.
ciao, daniele
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ciao, il video breve sul viaggio sulla tunguska inferiore è di nuovo online:
https://www.youtube.com/channel/UCyqX688taRyIToQ7mILWmEQ
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Ho appena visto il video postato su youtube.
Veramente notevole il viaggio affrontato da Daniele in un ambiente desolato, dove il fiume in secca scorre in acque lente.
Per affrontare un viaggio quasi totalmente in solitudine, in contesto difficile dal punto di vista climatico e ambientale bisogna avere una preparazione/predisposizione psicologica/mentale notevole che poche persone se non costrette hanno.
Dal punto di vista canoistico, come si vede nelle immagini, il fiume non presenta difficoltà, l'unica difficoltà che vedo e pagaiare per tanti giorni in solitudine in un paesaggio monotono.
Complimenti Daniele
Saluti Sergio D'Alessio
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BELLISSIMO!
- Tutti i miei complimenti per la tenacia
- Tutti i miei ringraziamenti per avermi fatto uscire da questa galera milanese per 19:28!
Complimenti, davvero.
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grazie, se vuoi uscire di galera più a lungo, ho in mente un viaggio (molto più difficile di questo) per il 2020 o molto più probabilmente per il 2021....ovviamente in siberia.
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ho caricato il video INTEGRALE del mio viaggio sulla tunguska inferiore (90 minuti) qui:
https://www.youtube.com/watch?v=zP4RJ9VM0u4
un'ora e mezza nella Siberia centrale, senza fronzoli.