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Spazio Kayak Marino e lacustre => Chat - Kmare => Topic aperto da: marco ferrario (eko) - Gennaio 17, 2015, 09:13:58 am

Titolo: FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 17, 2015, 09:13:58 am



CHI PAGAIA NON DANNEGGIA L'ECOSISTEMA


Leggi e Firma la petizione davvero importante per i canoisti marini e non solo.


http://www.petizioni24.com/mare_delle_falesie_di_duino_ts_libero_a_canoe_e_nuotatori

Ogni forma di passaggio a "propulsione umana" dovrebbe essere il benvenuto perchè non inquina e non nuoce alla salute della terra e degli animali.
Pagaiare sottocosta non si reca danno o disturbo alla natura.


Prima firmataria: Paola Bruni, di Kayak d'amare.   
"Canoisti e kayakers sono per eccellenza amanti della natura, impiegano mezzi a propulsione umana, non inquinano e non fanno rumore."
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio bernasconi - Gennaio 17, 2015, 11:16:03 am
 Io non firmo. Evidentemente la falesia si offre a un accesso di massa e dove arriva la massa la libertà è già finita. Tenerla fuori di 60 metri può essere accettabile e corretto per non stressare la striscia di contatto tra mare e terra che avrà immagino delle peculiarità naturalistiche meritevoli di non essere rovinate. La limitazione non riguarda specificamente i canoisti ma ogni natante o nuotante, il passaggio dei quali, anche senza motori, è spesso rumoroso, infantile e predatorio. Questa pretesa di potersi strusciare con ogni anfratto naturale non ha nulla che vedere con il sacrosanto diritto di camminare, pedalare o pagaiare sulle montagne, lungo i fiumi e le forre in ogni momento dell'anno. Diamoci dei limiti ragionevoli; non tanto al singolo che deve potersi avventurare dove vuole, ma a tutti noi, quando ci trasformiamo in massa. Nella petizione si legge: ...perché il tratto a mare delle Falesie di Duino viene “navigato, ammirato, respirato, fotografato e nuotato”. Questo insopportabile e scorretto uso transitivo dei verbi rivela una mentalità consumistica e arrogante. Esistono ancora dei luoghi, disprezzati da tutti, nei quali potremmo trovare un incontro individuale ravvicinato con la Natura. Non mi sembra il caso di mobilitarci per garantire il diritto alla massa di trascinare con sé il proprio rumore ovunque. Chi non capisce la differenza... boh, che può fare? Non so.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 17, 2015, 11:42:27 am
I ho firmato perchè, invece, penso che le nostre coste sono sono state deturpate dall'abuso dei motori e degli interessi economici di gente senza scrupoli. E' da questi che bisogna proteggerle non dal turismo educato di chi và in kayak o a nuoto.


Francesca Gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 17, 2015, 11:58:46 am
Ciao Maurizio,
concordo con te sul vietare alle masse rumorose la fruizione dei posti naturalisticamente ancora conservati e pregevoli, ma ho firmato proprio perché consentire il passaggio di un kayak silenzioso, che non inquina e che percorre un sentiero marino che svanisce immediatamente dopo il sui passaggio, è quanto di più naturale. Più naturale di un escursionista alpino che camminando calpesta l'erba e magari anche qualche insetto, vogliamo vietare anche di andare in montagna o a passeggiare su un prato?
Spesso in kayak esco solo o, al massimo, sono parte di uno sgranato gruppetto silenzioso e rispettoso della natura.
Non so quanto possa incidere sulla fertilità del falco pellegrino il passaggio di un kayak, ma il disturbo delle onde che si infrangono violente sulla scogliera da fastidio sicuramente più del kayak,
vietiamo anche al mare di agitarsi?
Un caro saluto e un grazie per il tuo intervento che permette di ampliare questo importante dibattito.

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco iezzi - Gennaio 17, 2015, 08:22:09 pm
Certo che il nostro è uno strano paese......si vietano i kayak all'interno delle aree protette e poi si da il permesso di  transito a navi da 300 mt dentro Venezia
Colgo proprio questa occasione per lanciare un appello di sostegno alle tante associazioni ambientaliste e di cittadini che si stanno battendo per il divieto di transito delle grandi navi all'interno del bacino veneziano

Marco
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Gennaio 17, 2015, 08:31:41 pm
Io non firmo. Evidentemente la falesia si offre a un accesso di massa e dove arriva la massa la libertà è già finita. Tenerla fuori di 60 metri può essere accettabile e corretto per non stressare la striscia di contatto tra mare e terra che avrà immagino delle peculiarità naturalistiche meritevoli di non essere rovinate. La limitazione non riguarda specificamente i canoisti ma ogni natante o nuotante, il passaggio dei quali, anche senza motori, è spesso rumoroso, infantile e predatorio. Questa pretesa di potersi strusciare con ogni anfratto naturale non ha nulla che vedere con il sacrosanto diritto di camminare, pedalare o pagaiare sulle montagne, lungo i fiumi e le forre in ogni momento dell'anno. Diamoci dei limiti ragionevoli; non tanto al singolo che deve potersi avventurare dove vuole, ma a tutti noi, quando ci trasformiamo in massa. Nella petizione si legge: ...perché il tratto a mare delle Falesie di Duino viene “navigato, ammirato, respirato, fotografato e nuotato”. Questo insopportabile e scorretto uso transitivo dei verbi rivela una mentalità consumistica e arrogante. Esistono ancora dei luoghi, disprezzati da tutti, nei quali potremmo trovare un incontro individuale ravvicinato con la Natura. Non mi sembra il caso di mobilitarci per garantire il diritto alla massa di trascinare con sé il proprio rumore ovunque. Chi non capisce la differenza... boh, che può fare? Non so.

Scusa Maurizio, ma hai presente di cosa stai parlando? Conosci il posto, ci hai mai pagaiato?!
Qua si tratta di opporsi ad un regolamento ottuso e discriminatorio.

Su 20 km di costiera triestina, già 900 metri sono interdetti per il parco marina di Miramare, dove le canoe non possono passare a meno di 200 metri, mentre i sub paganti possono andare in mezzo ai pesci. Ora ci sarebbero un'altra area interdetta di 2 km di lunghezza. Ma se nella prima bozza si parlava di una fascia di 60 metri, il regolamento appena uscito senza contraddittorio prevederebbe una limitazione fino a 500 metri!
Regolamento discriminatorio, dicevo, perché a piedi sarebbe possibile transitare sul ciglione, gli scalatori potrebbero continuare ad usare là palestra di roccia, mentre a quelle poche decine di kayakkers (e a poche unità di nuotatori) si vieterebbe di poter godere di una dei più belli e selvaggi tratti di tutta la costiera (potremmo accontentarci però della suggestiva visuale del nuovo complesso turistico residenziale di Portopiccolo dall'altro lato della baia di Sistiana).
Quindi la mia opposizione riguarda sia aspetti di sicurezza, per la pericolosità di dover passare tanto al largo della costa (in un tratto molto esposto alle mareggiate e dove una volta ho trovato rifugio dopo aver naufragato con un k2 olimpico), sia la mia facoltà di poter godere della natura senza arrecarvi danno, come le altre persone possono fare a piedi, con la bici, a cavallo,...

Ringrazio Marco Ferrario per avere messo in luce questa petizione dei pagaiatori triestini e prego chi lo ritenesse giusto di sostenerla.

Marco Lipizer
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio bernasconi - Gennaio 17, 2015, 09:38:49 pm
Mai visto il posto neanche da lontano. Non immaginavo che fosse percorribile via terra. Le informazioni che tu fornisci permettono di capire meglio il problema e trarre conclusioni magari opposte alla mia. Comunque stiamo parlando di 60 metri, un tiro di fionda. Poco più della distanza media che comunque terrebbe un kayak in condizioni normali, a parte il dispiacere di rinunciare al contropelo agli scogli, sacrificio che farebbe soffrire anche me lo ammetto. Al contrario, 60 metri sarebbe distanza abbastanza selettiva per i fruitori estivi a bordo di materassino pneumatico che, immagino (non conoscendo i luoghi), passeranno le ore a mollo rompendo le palle ai cormorani e alle cozze e soprattutto, disincentivante per i sub con maschera e fucile. Ma forse ho in mente altri luoghi, e quello che ho scritto non fa al caso.  Il fatto che poco lontano siano presenti colate di cemento non giustifica da solo la licenza di disturbare la fauna. Come, per esempio, la distruzione della foresta coi Pigmei dentro, non ci autorizzerebbe a parcheggiare il suv sulle aiuole davanti alla stazione. Il mio ragionamento, che probabilmente non si adatta al contesto, contiene però un punto di vista critico verso l'edonismo degli europei privilegiati i quali, per lo più esploratori della domenica, mentre si stermina l'ultimo Pigmeo, insisto sui Pigmei giusto perché non ne parla nessuno, ma gli esempi sarebbero fin troppi, dicevo..., sono pronti a lanciare crociate per difendere la sacra e libera espletazione dei loro passatempi. Anche nel porto di Gaza esistono limitazioni alla pratica del canoismo... ma qui mi fermo perché sto uscendo proprio dal tema. Tengo duro invece sul principio che i verbi intransitivi non possono essere piegati in quel modo atroce. Se devo per forza scegliere tra dar fastidio ai canoisti o alle cozze, preferisco comunque disturbare i primi perché in effetti ho constatato che rompere i coglioni alle cozze è praticamente impossibile.   
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: kozan - Gennaio 17, 2015, 11:00:48 pm
Io ho firmato.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Lorenzo Molinari - Gennaio 18, 2015, 10:39:09 am
Condivido totalmente i dubbi e le argomentazioni in proposito di Maurizio Bernasconi. Anche io non firmo e invito a  non firmare. Queste oasi selvagge e incontaminate (zone A) andrebbero ampliate e sarebbe errato permettere l'accesso a canoisti e nuotatori. Primo perché appartenere a queste categorie non significa essere rispettosi della natura, capita di vedere canoisti che lasciano traccia del loro passaggio inquinando; comunque il loro passaggio può disturbare specie  animali, impedendone il loro insediamento e sviluppo  (foca monaca e non solo); secondo un luogo aperto in quel senso potrebbe diventare metà turistica di massa sia per singoli canoisti sia per tour operator specializzati, facendo venir meno lo scopo con cui queste aree vengono protette in modo così restrittivo. Paradossalmente pensate all'impatto delle decine di migliaia di canoisti che scendono lungo le gole dell'Ardeche. Ciò potrebbe accadere in qualunque area protette di interesse naturalistico se fosse aperta anche ai soli canoisti. Il problema non riguarda la specifica falesia sul mare ma un principio errato che a quel punto potrebbe essere esteso ad altre aree. 
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Lorenzo Molinari - Gennaio 18, 2015, 01:09:09 pm
Un vero ambientalista non direbbe che i canoisti possano pagaire liberamente sotto riva, perché sulla falesia possono arrampicare rocciatori e sopra la falesia possono circolare a piedi e in bicicletta, ma piuttosto lotterebbe perché venga vietato l'alpinismo e l'accesso al ciglio della falesia! La motivazione che altri possono accedere alla zona mi pare sia opportunistica, alemno dal mio punto di vista e senza offesa a nessuno.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Gennaio 18, 2015, 07:15:41 pm
Hai ragione, probabilmente il mio modo di argomentare è stato improprio, ma quello che volevo far notare è che gli unici che verrebbero toccati in maniera pratica sarebbero i canoisti.
Poi, quello che dico è, se vogliamo essere ambientalisti, ma sinceramente io preferisco essere amante della Natura, allora si dovrebbe vietare anche le passeggiate per il Carso, le pagaiate il Laguna, i giri in bicicletta sui sentieri,...
Saper apprezzare e rispettare la Natura è un modo di essere e di vivere. Io lo faccio al meglio che posso e tendenzialmente il canoista è un esempio positivo.
Non so quante zone A esistano in Italia, ma su 20 chilometri di costa della nostra provincia averne ben due per un totale di 3 chilometri mi par un bel record. E comunque ritengo che nelle zone A, ben conoscendone l'importanza per la vita del Mare, non sia necessario vietare il transito con barche non inquinanti e non rumorose (remi e vela), sempre che si rispetti e l'ambiente e gli animali che ci vivono.
In vita mia sono passato solo un paio di volte per questo tratto, ma troverei molto triste l'idea di non poterci più tornare.

Inoltre ci sono tanti altri problemi da risolvere nella stessa zona, alti valori di inquinanti fecali perché manca un depuratore, poco al largo ci sono gli allevamenti ittici e di cozze, e cosa viene fatto? Bloccato l'accesso alle canoe. Ripeto, giusto in linea di principio, ma pretestuoso e un po' ipocrita viste le problematiche.

Inoltre sembrerebbe, dico sembrerebbe perché non son riuscito a trovare la nuova proposta di regolamento, ma mi baso su quanto riportato dal quotidiano locale, il transito verrebbe impedito fino a 500 metri e non più 60, mentre ci potrebbero essere delle barche a motore autorizzate (da capire come verranno gestiti i permessi). Ma allora di cosa stiamo parlando?!
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco iezzi - Gennaio 18, 2015, 09:51:51 pm
Le aree protette non vanno interdette ma regolamentare
Come avviene in quasi tutti i parchi marini stranieri ma anche italiani,gli unici divieti sono l'interdizione delle barche a motore e la pesca
Non credo che fare il bagno,stare a mollo con il materassino o fare il pelo alla costa con imbarcazioni a remi,disturbi più di tanto la fauna acquatica
Per quanto riguarda l'arrampicato,altra attività affascinante soprattutto a contatto con il mare che a quanto pare disturberebbe il falco pellegrino,vorrei ricordare che tale volatile nidifica nel periodo primaverile,basterebbe sospende l'attività nei mesi della nidificazione,sistema già adottato nei siti delle arrampicate

Marco

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Gennaio 19, 2015, 08:50:06 am
...
Paradossalmente pensate all'impatto delle decine di migliaia di canoisti che scendono lungo le gole dell'Ardeche.
...

E, scusa, mi spieghi qual è il tuo pensiero? Io sono stato solo una volta all'Ardeche. Mi sembrava che i francesi fossero anni luce davanti a noi nella gestione del fiume. Idem per gli spagnoli.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Gennaio 19, 2015, 09:27:17 am
Maurizio, ho ritrovato l'articolo relativo:

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/01/03/news/riserva-delle-falesie-al-via-19-anni-dopo-1.10599969?fb_action_ids=10152982208419706&fb_action_types=og.comments

L'assessore prevede una fascia di 500 metri, non più di 60. Ai 60 potevo anche essere d'accordo, peccato solo che non si sarebbe potuto accedere alla spiaggetta del Castello. Ai 500 metri non ci sto proprio perchè vuol dire non consentire il transito delle canoe (che nel Circondario di Trieste è limitato, per ordinanza, ai 300 metri e non ai 1000m).

Per vedere un video delle falesie:
https://www.facebook.com/video.php?v=10204915976012228&pnref=story
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 19, 2015, 12:08:35 pm
Esattamente, come dite. Il punto su cui stiamo discutendo non è se dividerci sull'inquinamento o sul degrado ambientale oppure no. Il punto su cui stiamo discutendo è la distinzione tra ambientalista e amante della natura. In realtà queste due figure dovrebbero coincidere. Tutti hanno il diritto di essere amanti della natura e se tutti lo fossero non ci sarebbe bisogno degli ambientalisti. Poichè purtroppo non siamo tutti amanti della natura  nasce come reazione l'ambientalista che, a mio parere, ha sempre una visione troppo estrema e radicale. Quanti tra noi canoisti non sono amanti della natura? Perchè dividerci tra noi e non essere uniti invece contro chi dimostra di non mare la natura? Vogliamo essere radicali e ambientalisti allora non dovremmo neanche andarcene in giro tutti i we con la nostra macchina a cercare fiumi e mari da solcare con le nostre canoe perchè la nostra macchina non solo inquina ma innesca tutto un processo di mercato che è tutt'altro che ambientalista. Non dovremmo neanche starcene qui a scrivere fiumi di parole perchè il sistema che ce lo permette è reso possibile solo con una rete di cablaggio spaventosa che avvolge il mondo intero di cavi e di segnali elettromagnetici. E quanti esempi potremmo fare a riguardo.... Il mondo che ci siamo creati ormai è questo. A cosa serve avere 2 km. di costa vergini se poi tutto il resto è contaminato? Come potrebbero restare vergini 2 km di costa se tutto intorno hanno un ambiente contaminato? Prima di arrivare a vietare il pelo nell'uovo (o una costa ad un kayak) troppi provvedimenti bisognerebbe prendere. Perchè non si cerca semplicemente di cambiare l'educazione di ognuno di noi verso l'ambiente imparando a conviverci. Se creiamo dei musei naturali la gente andrà a vederli come musei. Come un acquario!! In massa e senza capire e sapere come ci si vive dentro se non per sentito dire. E anzi, per questo sentirà in diritto di continuare ad inquinare perchè tanto ci sono le aree protette e perchè lo stà facendo fuori dalle aree protette. Siamo tutti più o meno complici del degrado esistente inutile sentirsi l'anima in pace usando come scudo la scusa dell'ambientalismo. L'uomo e l'ambiente devono essere complementari.
Stiamo qui a discutere di kayak e arrampicatori quando il mondo intero è stato ed è distrutto da migliaia di tonnellate di liquidi e gas inquinanti riversate sui fiumi, nei mari e sui terreni, dall'industria, agricoltura e commercio e dalla nostra frenetica vita di automobilisti. Spudoratamente e unicamente praticati alla ricerca del profitto e del divertimento. A cosa serve vietare ad un kayaker o ad un arrampicatore un tratto di costa da 2 km.? Di tutte le attività che distruggono oggi il pianeta il kayak, l'arrampicata, il trekking, il nuoto ecc... non sono forse quelle che inceve possono servire a sensibilizzare un pò l'umanità verso l'ambiente? Non sono forse quelle che più di tutte potrebbero riportare un essere umano a contatto con la natura. Ritrovo in voi la paura che il mondo del kayak (e/o simili) possa riversare migliaia di persone con una pagaia in mano a compiere raduni distruttivi. Bè signori perchè solo pochi dovrebbero avere il diritto di frequentare certi posti? Per di più sempre ricchi? Perchè lo sappiamo che ai ricchi  non sarà vietato nulla. Basta guardare la Sardegna!!!! Il diritto invece deve essere di chi se  lo merita e cioè di chi ha voglia di amare ed ama l'ambiente. Invece di perseguire a vuoto le chimere perseguiamo il concetto di profitto e ricchezza che inquina il mondo intero.

Francesca Gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 19, 2015, 01:06:07 pm
Ho letto con molto interesse anche gli interventi di Maurizio e Lorenzo che non firmano e hanno espresso le loro valide motivazioni.


Chiunque non rispetti la natura deve essere fermato.


Questa estate ho pagaiato al parco Nazionale del Golfo di Orosei. Dalle ore 11 alle 17, in alta stagione, le spiagge sono un gran puttanaio, ma non per colpa dei canoisti (in quei giorni ho incontrato solo quattro francesi coi quali ho condiviso il bivacco su una spiaggia) e nemmeno a causa di chi a piedi è sceso dai monti dopo lunghi trekking. Il Parco Nazionale è violentato dai boat people che scaricano tonnellate di carne umana da rosolarsi al sole.
In un vero Parco naturale dovrebbero essere vietati tutti gli accessi motorizzati e tutti gli accessi con il pagamento di ticket a enti privati, solo così a nessuno verrà in mente di sfruttare un parco a scopo di profitto, rovinandolo. L'unico pagamento giusto andrebbe all'ente parco destinato esclusivamente al parco stesso, non a chi col parco vuole "farsi bello".
Concordo con Lorenzo, le ZoneA vanno incrementate e NON devono diventare mete turistiche di massa, perciò in queste aree non deve essere consentito nessuna forma di sfruttamento turistico, qualunque esso sia.
Anche un numeroso gruppo di kayakers vocianti può essere un disturbo alla natura. È giusto regolamentare l'accesso, ma non deve essere una falsa regolamentazione che nasconde lo sporco fine di fare fare affari a chi pretende di venderti l'esclusiva del luogo.
Di fatto assistiamo che molte zone protette sono diventate aree in cui chi paga può accedervi in massa spesso anche con mezzi non propriamente ecologici.


Tre anni fa, in kayak, visitai l'Asinara, è un parco ritenuto molto protetto e lungo il perimetro dell'isola ci sono tre zoneA inaccessibili a chi naviga in kayak, mentre sulle mulattiere dell'isola parco, sfrecciano veloci fuoristrada che scorrazzano turisti-esploratori, mentre per quelli meno "avventurosi" c'è un trenino tipo Disneyland che percorre l'isola da sud a nord lungo l'unica strada asfaltata.   Ambientalismo significa convivere con la natura ed essere in sintonia con essa, cosa centra il finto trenino e sopratutto i fuoristrada con la natura incontaminata e perciò protetta?


Faccio alcuni esempi concreti inerenti alla mia (nostra) esperienza di canoista.
E' più volte capitato di vivere incontri ravvicinati con i nostri amici animali.
- Pagaiare sul lago in compagnia dei cigni (vedi foto) non compromette l'esistenza dei cigni, distruggere i loro nidi, si.
- Pagaiare accompagnato da una tartaruga marina che nuota accanto, come mi è capitato nei pressi di una isoletta a sud del Pelopponneso, non compromette la vita della tartaruga, anzi, potrebbe essere una esperienza interessante anche per lei. Invece, uno stabilimento balneare su una spiaggia dove le tartarughe andavano a deporre le uova ne impedisce la loro riproduzione.
- Pagaiare nello Jonio verso l'isola di Skorpios con i delfini che fanno un girotondo attorno ai nostri due kayak è stata una grande emozione e abbiamo avuto l'impressione che anche i delfini si siano divertiti, forse più di noi. C'è chi invece uccide i delfini ritenendoli colpevoli di mangiare troppo pesce.
- Lo stessa cosa capita per le foche, in molti luoghi vengono sterminati i piccoli che non riescono a fuggire. Incontrai una grossa foca monaca durante una pagaiata nel Mare Egeo, attorno all'isola di Amorgos, eravamo entrambi in acqua a pochi metri di distanza, una davanti all'altro, mi ha guardato con quei grandi occhi neri, due o tre simpatici sguardi curiosi e interessati, poi è sparita nuotando in profondità. Non conosco nessun kayakers mediterraneo che uccide le foche.
- E che dire dell''incontro quotidiano con i cormorani, le berte, i falchi, gli aironi e molti altri uccelli marini?


Che fastidio può dare un kayak che passa senza violenza?
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Frederik Beccaro - Gennaio 19, 2015, 01:14:54 pm
non conosco il tratto di costa, qui in Liguria abbiamo alle 5 Terre e sul promontorio di Portofino aree interdette totalmente
Forse la soluzione migliore potrebbe essere interdire tali aree durante il periodo estivo e permettere il nuoto e l'accesso con natanti a remi e canoe solo da Novembre a Marzo (per esempio)
Tranquilli che i pochi che transiteranno saranno certamente appassionati e rispettosi...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Lorenzo Molinari - Gennaio 19, 2015, 02:08:51 pm
Preferisco anch'io il termine "amante della natura" ad "ambientalista", troppo carico di significati politici. Chi ama la natura cerca di vivere coerentemente a essa con le sue scelte quotidiane, pur sapendo che la coerenza assoluta sarà appannaggio solo di una vita ascetica. Pertanto al di là degli enormi problemi ambientali da affrontare, un occhio di riguardo credo debba essere comunque offerto agli animali che vorrebbero riposarsi durante le migrazioni, accoppiarsi, riprodursi, nidificare o anche solamente dormire in tranquillità. E’ un diritto che non possiamo negare loro, come non lo neghiamo a noi, chiudendo la porta di casa alle nostre spalle ogni sera. Né possiamo esimerci, lamentando che in Sardegna i ricchi scorrazzano con i loro motoscafi o più in là c'è un allevamento di cozze. Ciascuno faccia la sua parte e noi canoisti la nostra, anche dando esempio agli altri.
Le “zone A” hanno una ragione d'essere e quindi vanno riconosciute nel loro valore e possibilmente incrementate. Caso per caso ci saranno zone che dovranno essere interdette agli umani e ovviamente a tutto lo sfruttamento economico che ne consegue, per tutto l'anno o per alcuni mesi, questa scelta ci auguriamo sia presa correttamente da chi di flora e fauna ne capisce più di noi canoisti.

Dev'essere stata un'esperienza meravigliosa, e purtroppo rara, quella di incontrare una foca nell'Egeo, com’è capitata a Marco. Questa esperienza non sarà esclusa dal fatto che esista una “zona A”, ma sarà una scelta della foca di voler incontrarci e non una nostra scelta di andargli a rompere le palle a casa sua, magari nel momento meno opportuno, come accadrebbe in uno zoo/acquario.

L'Ardeche, come il Verdon, è una valle splendida da un punto di vista geologico, ma indubbiamente subisce un impatto pesante da un punto di vista almeno faunistico, a causa del forte afflusso di persone, per quanto ben intenzionate nei confronti della natura. Mi auguro che vi siano valli limitrofe protette o non così sfruttate economicamente.

La devastazione ambientale a cui siamo arrivati, purtroppo necessita la costituzione di parchi naturali, aree protette e “zone A”. E’ assurdo che la natura per sopravvivere debba essere ghettizzata, ma in questa fase dell'evoluzione umana è una soluzione ahimè necessaria, piaccia o no ai canoisti.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 19, 2015, 02:41:55 pm
Io credo e constato (perchè quasi tutto il mio tempo libero è dedicato alla immersione nella natura) che gli animali non sono infastiditi dalla presenza dell'uomo. Essi sono sorpresi dalla presenza di un umano non più di quanto possa sorprendere un uomo la presenza di un animale. C'è spazio per entrambi nella natura. Quello che infastidisce gli animali sono le cose incomprensibili che fà l'uomo. Cose che sono incomprensibili per noi quanto per loro. Nessun uomo imparerà più a stare in mezzo alla natura se si creano due mondi separati. Ghettizzare la natura è brutto e orribile quanto ghettizzare l'uomo. Quanto al silenzio che cerchi in casa tua quando tiri la porta.... hahaha beato te.

francesca gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 19, 2015, 02:57:43 pm
mi segnalano che ho dimenticato di allegare la foto.
Eccola.
Kayak e animali armoniosamente assieme nella natura.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 19, 2015, 03:49:43 pm
Comunque, io non ho visto il regolamento che hanno intenzione di fare, non lo trovo. Se qualcuno ce l'ha può inserirlo nel topic per favore? ho letto però diversi articoli da quando Marco Ferrario ha segnalato l'argomento. Dunque tirando le somme vorrebbero approvare un regolamento che parla altro che di zona A (cioè zona integrale). Infatti in questa zona mi pare di capire che ci sarebbe un parcheggio, un campeggio, sarebbe consentita la pesca professionale mediante autorizzazione, consentita l'introduzione di scafi a motore dietro autorizzazione, consentito l'accesso dei turisti con l'accompagnatori, consentito di procedere lungo una sentieristica autorizzata e lungo il famoso Sentiero Rilke e fuori sentiero solo agli arrampicatori dietro autorizzazioni.
In termini monetari ciò si traduce in più entrate per il Comune o la Riserva (a seconda di come si spartiranno il ricavato) per ogni individuo entrante e per ogni attività svolta. Infatti l'entrata nella zona incriminata avverrebbe a pagamento per ognuna delle cose che ho elencato sopra. Per non parlare del ricavato proveniente da eventuali multe (si parla di 3.000,00 di euro). Contro un guadagno attuale che sarà limitato ai commercianti limitrofi !!! AHAHAH altro che difendere gli animali, qui serve qualcuno che difenda gli umani. Gli animali poveracci assistono inorriditi allo stupido scempio ambientale che inghiottisce tutti.
Se poi con gli introiti ci fanno quello che fanno per la gran parte delle altre riserve italiane cioè opere che spesso poi cadono in disuso abbandonate..... Andare per credere ..... bè, allora sarebbe per noi canoisti (che come sembra saremmo gli unici assoluti a vedersi vietata l'entrata anche dietro autorizzazione!!!!) una rinuncia davvero inutile. Mettere la firma per impedire questo regolamento non significa mettere la firma per pagaiare sotto la Falesia del Duino, significa lottare contro un sistema corrotto e povero di intelligenza ambientale.
Faccio un solo esempio. In Corsica esiste un tratto di costa che si chiama Scandola (riserva integrale), che molti di voi conosceranno. Un tratto di costa di circa 40 km. Posto stupendo dove ho potuto navigare anche insieme ai delfini. In quel posto non è vietato l'accesso a nessuno ma c'è costantemente la presenza di una navetta della GC che con molta discrezione (se penso all'aggressività delle motovedette italiane dei CC e GC mi viene da trasalire), controlla il rispetto delle norme. Quando sono stata lì in kayak mi è stato segnalato dalla GC di non dormire sulle spiagge e mi è stato anche detto che se lo avessi fatto mi avrebbero sequestrato il kayak. Sono stata informata su quante miglia avrei dovuto fare fino alla successiva spiaggia dove potevo dormire e mi è stato perentoriamente detto o dormite prima o dopo la riserva. Io ho potuto vederla tutta per intero insieme ai nidi dell'aquila reale, ai delfini ecc.... e anche a qualche barca a motore che non ha spaventato i delfini.
E poi vogliamo parlare di che tipo è la gente che và in canoa? Certamente non si può generalizzare ma la maggioranza è certamente gente attenta all'ambiente già solo per il fatto che invece di andare a motore và in canoa!!! Se c'è in giro per l'italia qualche fiume un pò più pulito lo si deve a loro.
Spiacente ma chi è contro questa firma non ha mai pagaiato nelle riserve se non sporadicamente e/o non ha mai fatto campeggio nautico di lungo raggio. Diversamente avrebbe fissate in mente tutta una serie di esperienze in grado di fornirgli l'entità e la qualità del popolo canoista e soprattutto che tipo il tipo di impatto ambientale provocato rispetto a tutti gli altri mezzi che frequentano i bacini idrici, i porti ecc.....
Se vogliamo esimerci dal degrado ambientale non è non andando in kayak nelle riserve ma lasciando a casa le auto, mangiando prodotti agricoli biologici veri, rifiutando le produzioni industriali e preferendo quelle  chilometri zero, non usando i condizionatori d'aria eccc.......


francesca gastaldi

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Maurizio (Tric) - Gennaio 19, 2015, 10:54:12 pm
Ho letto tutti i post e mi associo con chi decide di non firmare, anche se amalincuore.
In effetti ho provato alcune volte a percepire quello che un' area incontaminata ti regala ... rispetto ad un area di rispetto relativo.
La differenza c'è .
Saluti
Tric
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Andrea Ricci - Gennaio 20, 2015, 12:20:47 pm
Io invece ho firmato d'istinto, e poi leggendo Francesca Gastaldi ho capito che la penso allo stesso modo: grazie Francesca.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 20, 2015, 05:25:44 pm
Sono per il dibattito e la pluralità di idee, quando vengono espresse civilmente e senza secondi fini, pertanto dopo aver ricevuto l'autorizzazione di Greta Gaiani (una giovanissima biologa del mare che lavora proprio a Trieste ed è direttamente coinvolta), pubblico qui sotto quanto mi ha inviato, convinto che sia un contributo interessante al dibattito.

Ecco il copia/incolla integrale


Citazione
"Un parco naturale viene istituito, in una determinata area, nel momento in cui una commissione di persone competenti stabilisce che ci sia qualcosa di rilevanza naturalista(flora, fauna o caratteristiche del paesaggio stesso)a rischio di estinzione. Il processo perché l'area designata diventi parco naturale è piuttosto lungo e travagliato, ve lo posso assicurare.
Nel caso delle riserve marine la questione è ancor più complicata, ma al termine delle procedure queste aree saranno protette da un certo numero di leggi(tra le quali: n 979 del 1982, e 394 del 1991).

Vi assicuro che gli equilibri marini sono delicatissimi, e possono essere danneggiati con un nonnulla. Anche voi, che siete impatto ambientale zero, potete causare danni irreversibili. Un esempio:con una pala della vostra pagaia grattate una roccia per evitare di andare a sbatterci contro. Bene, avete grattato decenni di vita marina. Ricreare un ambiente marino é difficilissimo e molto costoso in termini economici e lavorativi. Non basta ripiantare il tutto, come si potrebbe fare nel caso in cui uno scalatore sradichi una piantina.
Il problema reale é che siamo in troppi, e, in zone come quella triestina, nelle quali l'attività nautica é intrinseca nella cultura popolare, è necessario istituire parchi naturali, come il già esistente Miramare, per salvaguardare l'ambiente.

Fatto questo discorso, doveroso a parer mio, vi porto buone notizie.
Le aree marine protette presentano 3 zone di suddivisione:
-ZONA A: zone di riserva integrale, riservate alle attività di ricerca.
-ZONA B: riserva generale, mezzi con poco impatto ambientale possono accedervi
-ZONA C: riserva parziale, fruizione con modesto impatto ambientale.
Traduzione: i 60 metri dalla costa comprendono tutte e 3 le zone, e voi alla zona B potete accedere chiedendo all'ingresso del parco i permessi. La zona B prevede una distanza dalla costa di, indicativamente, 10-15 metri ed è segnalata da boe.

Non vi sto chiedendo molto, solo di non passare attaccati alle rocce. Potete benissimo godere della bellezza del paesaggio anche stando a pochi metri e permettendoci così di svolgere il nostro lavoro. La costituzione di un parco ci permetterà di poter fare attività con i più giovani, in maniera tale da educarli e sensibilizzarli alle problematiche ambientali, cosa di cui c'è assolutamente bisogno.

Lasciateci salvare una zona bellissima,
vi prego."
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 20, 2015, 06:41:36 pm
foto sotto le falesie:
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 21, 2015, 01:45:06 am
Grazie Marco (Ferrario) per aver pubblicato su CKI la nostra petizione.
In 5 gg abbiamo superato le 200 firme e altrettante o più ne ha raccolte la petizione promossa dalla comunità locale.
Conoscendo palmo a palmo quel tratto di costa triestina e come viene frequentata (da quando ero ragazzino e scendevo al mare attraverso tre passaggi dirupati) aggiungerò qualche informazione e qualche considerazione.

Intanto chi non è su FaceBook può guardare su YouTube il breve filmato segnalato da Marco Lipizer: le falesie viste dal kayak, con bora forte in poppa. Io sono quello con i capelli grigi...
http://youtu.be/OAeDYVbcNU8
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 21, 2015, 01:50:45 am
Ciao Maurizio (Bernasconi), non so se ti ricordi di me: trent'anni anni fa sono stato tuo allievo presso la Scuola della Valsesia, e ti stimo.
Mi è piaciuto molto anni fa un tuo intervento sui canoisti "feticisti" superattrezzati...
Contro le invasioni di massa sono pienamente d'accordo ma nel caso della Riserva delle Falesie di Duino il problema non sono i canoisti. Conosco bene quei due chilometri selvaggi come molte isole della Dalmazia, ma non si tratta di un "accesso di massa": sottocosta passano veramente 4 CANOISTI e 2 NUOTATORI, senza possibilità di sbarco, e comunque il più delle volte quei 4 canoisti già passano al largo. Una presenza irrilevante che non disturba gli uccellini.
Per contro sono centinaia i turisti vocianti che percorrono il sentiero lungo la sommità delle falesie 120 m – 80 m sopra il livello del mare. Ma questi non disturbano... il falco pellegrino che nidifica a mezzacosta...
Già, perché alla presentazione del Regolamento (che deve ancora essere approvato) (Riserva istituita nel '96) abbiamo capito che non si tratta di una riserva marina, ma terrestre, cui interessa soprattutto tutelare l'avifauna (gli uccellini) che i 4 canoisti disturbano e le centinaia di turisti no. Questo hanno detto!
Secondo me il gioco non è pulito...
60 m non sono una cosa terribile ma diventa una QUESTIONE DI PRINCIPIO, con tutte le brutture che ci stanno intorno. Spiegherò.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 21, 2015, 01:52:51 am
Ciao Marco (Lipizer), è sicuramente uno sbaglio/omissione del giornalista scrivere che tutti i natanti (privi di autorizzazione) dovranno tenersi a 500 m.
Lo dico perché negli altri articoli si continua a dire che nuotatori e canoisti dovranno stare oltre i 60 m, come è stato detto alla presentazione del Regolamento nel 2013.
Sarebbe bene vedere il testo originale ma non lo trovo.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 21, 2015, 02:23:59 am
A 500 m dalla Riserva Superprotetta, dall'altro lato della baia di Sistiana, in una vecchia cava, hanno consentito una SPECULAZIONE EDILIZIA OSCENA: la costruzione di Portopiccolo per i ricconi, con una densità abitativa disumana: sembra un allevamento intensivo di polli, un termitaio, con un simpatico porticciolo tipo Portofino scavato nella roccia.
Ma le feste con musica notturna dei VIP, e quelle dentro la baia di Sistiana, non impediranno al falco pellegrino di dormire in pace ???
Sono quei 4 canoisti l'elemento da allontanare...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 21, 2015, 02:49:41 am
Copioincollo ciò che ho già scritto nel Gruppo FaceBook "KayakInCostieraTriestina", anche se non sono un ornitologo, ma uso la logica:
SE IL FALCO PELLEGRINO E' TORNATO A NIDIFICARE DOPO ANNI VUOL DIRE CHE NON E' DISTURBATO dai 4 canoisti, e che altri fattori lo allontanano.
Ha detto Rozza (che ha scritto il Regolamento contestato) che i canoisti disturbano gli uccelli,  che nidificano a 2 m dal mare...
Sottolineiamo che NON NIDIFICANO 365 gg L'ANNO  e comunque equilibrio ecologico significa anche che vanno a nidificare in luogo tranquillo 60 m più in alto dei 4 canoisti che scivolano silenziosi sull'acqua...
Foto del falco pellegrino:
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 21, 2015, 02:57:12 am
Nella foto sotto si vede Portopiccolo, carino! E dietro la baia di Sistiana. E dietro, ad un tiro di schioppo, le falesie.
Perché penalizzare 4 canoisti con tutte le problematiche che stanno intorno, autorizzate: la SPECULAZIONE EDILIZIA DI PORTOPICCOLO, RUMORE, INQUINAMENTO DELL'ARIA E DEL MARE, FOGNATURE A MARE (delle ville e case del Carso triestino che scaricano normalmente nel sottosuolo, che essendo roccia calcarea, un colabrodo, non filtra e versa tutto in mare...) INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, PESTICIDI – FITOFARMACI che avvelenano gli insetti e quindi gli uccellini, ecc ecc
E se intorno l'ambiente è degradato e non ci sono "corridoi ecologici" un fazzoletto di terra protetto non serve agli uccellini...
Hanno autorizzato tante schifezze, non possono autorizzare quei pochi canoisti...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 21, 2015, 03:23:21 am
[A parte che 500 m per gli altri natanti sono una distanza esagerata: allontanerà i turisti, che per vedere IL TRATTO PIU' BELLO E SELVAGGIO DELLA COSTA TRIESTINA (mi ricorda le “mie” Incoronate) andranno su YouTube, invece di portare valuta... ma non interessa ai canoisti...]
Scommetto che qualcuno già pensa di specularci: gite turistiche con motobarca autorizzata, con guida naturalistica... immersioni guidate, come nel Parco Marino di Miramare: BASTA PAGARE E NON SPAVENTI PIU' I PESCIOLINI NE' GLI UCCELLINI...
Foto del Parco Marino di Miramare:
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 21, 2015, 03:27:00 am
Dicevo che il gioco non è pulito: esiste già un'Ordinanza “disonesta” sollecitata dal Sindaco, che approfittando di un crollo di una parete di cava verticale non messa in sicurezza nel 1800 dentro la baia di Sistiana,  ha dichiarato a RISCHIO DI CROLLO tutte le falesie che non sono verticali e sono
geologicamente stabilizzate...  (Vedete gli esperti ti fregano sempre...) Ordinanza della Capitaneria che, pur dichiarando di non aver rilevato pericolo di frane, non si sa mai... prescrive già adesso di tenersi a 30 m dalla costa Sistiana-Duino. Tanto per aprire la strada al Regolamento...

E concludo:  i pochi canoisti (e i nuotatori) NON FANNO NESSUN DANNO.
E HANNO DIRITTO DI VIVERE NEL LORO AMBIENTE NATURALE, CHE RISPETTANO, COME LE ALTRE SPECIE.
QUESTIONE DI PRINCIPIO.
Se avete voglia guardate anche "Le falesie in tempo reale" su YouTube:
http://youtu.be/VP6JyE8q3PY
Buona notte a tutti!
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 21, 2015, 12:10:03 pm
Ringrazio anche io Marco per averci fatto conoscere la petizione che ho firmato. Lo ringrazio anche per lo sforzo che fà nel cercare di rendere la questione più obiettiva possibile. Tuttavia sulla versione della biologa avrei qualcosa da ribattere. Non trovo chiarito, intendo tecnicamente spiegato, il motivo per cui l'area dovrebbe essere vietata ai kayak. Se penso a quante spiegazioni tecniche dobbiamo dare perchè ci venga riconosciuta la navigazione in mare allora se vogliono convincermi dove non devo passare devono dirmi di più e devono provarmelo scientificamente e non su un libro, ma portandomi lì sul posto e spiegandomi cosa è disturbato da chi e perchè. Vorrei che ci mostrassero quali sono questi equilibri marini ancora esistenti provenienti da millenni di lavoro della natura e quali sono i danni IRREVERSIBILI che può provocare su di essi il passaggio di canoe o kayak. C'è da sentirsi offesi per quello che è scritto perchè significa che ogni volta che siamo andati a pagaiare nelle riserve naturali noi abbiamo provocato dei danni irreversibili. Ma per piacere cerchiamo di pensare che il mondo non è fatto solo del proprio modo di vedere e capire le cose. Dal filmato di Claudio è evidente quello che tutti noi conosciamo del comportamento del canoista. Non ci sono intenzioni di grattare la roccia. Con quello che costano le pagaie semmai il canoista eviterà attentamente di non grattare la sua pala sulla roccia. In tanti anni di kayak e canoa in mare non ho mai visto nessuno andare a sbattere contro una roccia. Questa biologa avrà grande conoscenza del mare ma non ha affatto conoscenza dell'andare in kayak. Così come non ne ha avuta il nostro legislatore quando ha legiferato in merito alla navigazione relegandoci entro un miglio dalla costa. Allora mi domando, se non sanno chi sono i canoisti perchè vietare a priori? Ci parla di impatto con l'ambiente come se noi non ne avessimo una minima idea e come se dovessero insegnare a noi cosa significa. Noi lo viviamo sulla nostra pelle quasi come un pesce l'impatto ambientale. Ci sono dei tratti costieri bellissimi dove ormai ho deciso di non andare più perchè mi sento soffocare dall'immondizia che galleggia nell'acqua e perchè il colore dell'acqua non è più quello del mare. Dove sono ii biologi di quei tratto marini? Dovremmo andare a pagaiare solo in quei tratti marini perchè gli altri ci saranno interdetti? Non sono i kayak che inquinano il mare. I kayak sono la propaganda più sincera e vera per urlare al mondo intero di non inquinare il mare. Il falco pellegrino nidifica alto sulle coste lontano dal nostro passaggio e non credo proprio che si spaventi di noi perchè altrimenti sarebbe in difficoltà anche quando il mare schianta sulle rocce i quintali di acqua delle sue onde da burrasca o quando pesci grossi saltano fuori dall'acqua. Se riescono a dimostrarci che disturbiamo ci vietassero, al limite, l'accesso nel solo periodo di nidificazione o ci facessero entrare in numero limitato (come fanno nel Parco Nazionale d'Abruzzo dove orsi e lupi sono tornati perchè l'uomo l'ha voluto e perchè l'uomo ha continuato a frequentare il parco che ama e dove i confini dell'area da gestire sono ben più ampi). Marco visto che ha i contatti con questa biologa sarebbe il caso di capire che ruolo ha nel processo legislativo incombente ed avere la possibilità di fargli conoscere il kayak o una canoa e magari anche la gente che và in kayak e canoa. Non possono vietare l'accesso a cose di cui non sanno. Una legge si fà interpellando le forze in causa non alle spalle di queste e solo sulle proprie convinzioni. Poi cosa significa siamo in troppi? Allora solo pochi privilegiati hanno il diritto di accesso? (siamo troppi allora alcuni eliminiamoli!!!) Sono convenuti tutti gli esperti per raggiungere questa conclusione? Non dovrebbero esserci anche gli esperti di kayak?
"Lasciateci salvare una zona bellissima". MA MAGARI, gli rispondo io, la salvate per davvero. Salvatela dalle barche a motore, salvatela dai rumori, salvatela dall'inquinamento delle acque, anche da quello delle falde acquifere, salvatela dagli uomini senza scrupolo, dal turismo aggressivo dei barconi, salvatela da chi deve essere salvata non da chi diffonde lo stesso messaggio di salvezza.

francesca gastaldi

"Un parco naturale viene istituito, in una determinata area, nel momento in cui una commissione di persone competenti stabilisce che ci sia qualcosa di rilevanza naturalista(flora, fauna o caratteristiche del paesaggio stesso)a rischio di estinzione. Il processo perché l'area designata diventi parco naturale è piuttosto lungo e travagliato, ve lo posso assicurare.
Nel caso delle riserve marine la questione è ancor più complicata, ma al termine delle procedure queste aree saranno protette da un certo numero di leggi(tra le quali: n 979 del 1982, e 394 del 1991).

Vi assicuro che gli equilibri marini sono delicatissimi, e possono essere danneggiati con un nonnulla. Anche voi, che siete impatto ambientale zero, potete causare danni irreversibili. Un esempio:con una pala della vostra pagaia grattate una roccia per evitare di andare a sbatterci contro. Bene, avete grattato decenni di vita marina. Ricreare un ambiente marino é difficilissimo e molto costoso in termini economici e lavorativi. Non basta ripiantare il tutto, come si potrebbe fare nel caso in cui uno scalatore sradichi una piantina.
Il problema reale é che siamo in troppi, e, in zone come quella triestina, nelle quali l'attività nautica é intrinseca nella cultura popolare, è necessario istituire parchi naturali, come il già esistente Miramare, per salvaguardare l'ambiente.

Fatto questo discorso, doveroso a parer mio, vi porto buone notizie.
Le aree marine protette presentano 3 zone di suddivisione:
-ZONA A: zone di riserva integrale, riservate alle attività di ricerca.
-ZONA B: riserva generale, mezzi con poco impatto ambientale possono accedervi
-ZONA C: riserva parziale, fruizione con modesto impatto ambientale.
Traduzione: i 60 metri dalla costa comprendono tutte e 3 le zone, e voi alla zona B potete accedere chiedendo all'ingresso del parco i permessi. La zona B prevede una distanza dalla costa di, indicativamente, 10-15 metri ed è segnalata da boe.

Non vi sto chiedendo molto, solo di non passare attaccati alle rocce. Potete benissimo godere della bellezza del paesaggio anche stando a pochi metri e permettendoci così di svolgere il nostro lavoro. La costituzione di un parco ci permetterà di poter fare attività con i più giovani, in maniera tale da educarli e sensibilizzarli alle problematiche ambientali, cosa di cui c'è assolutamente bisogno.

Lasciateci salvare una zona bellissima,
vi prego."
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Andrea Ricci - Gennaio 21, 2015, 12:22:08 pm
Chiedo a Marco Ferrario di chiedere alla sua amica biologa Greta Gaiani con che mezzo loro, ricercatori certamente molto attenti, vanno a fare esplorazioni e ricerche lungo la costa. Perché se ci vanno in gommone a motore, come quasi tutti coloro che ho conosciuto, allora cosa predicano a noi pagaiatori?
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco iezzi - Gennaio 21, 2015, 01:25:29 pm
E ancora...la pagaia che sfrega lungo la parete distruggendo miglia di anni di ecosistema (con quello che costano le pagaie)
e che dire delle tonnellate di detriti che continuamente s'infrangono sulla falesia....mi sfugge qualche particolare!!

Marco
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 21, 2015, 06:46:08 pm
Noi causiamo danni irreversibili.   Da antologia!
UNA PAGAIATA SULLO SCOGLIO DANNEGGIA DECENNI DI VITA MARINA...
Ma dai: forse rompe un mitilo su un milione!
Questo è fondamentalismo – terrorismo scientifico.
Se una cosa è sensata non si fa solo nelle riserve.
E quella delle Falesie è una riserva terrestre hanno detto.

Questi ambientalisti protezionisti vogliono appropriarsi e godere solo loro, ma ogni tanto gli scappa qualche sparata PSEUDO SCIENTIFICA che rivela quanto sono "truffaldini"

Come quelli del Parco Marino di Miramare che mi hanno detto che il mio kayak potrebbe introdurre "SPECIE ALLOCTONE", partendo dal Cedas che dista 2000 m!
Neanche venissi dal mar Rosso!
Mentre loro girano nei 200 m zona A con fuoribordo puzzolenti da 10.000 cavalli, e portano chi paga a disturbare i pesciolini...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 22, 2015, 10:47:14 pm
Chi si è impegnato per coordinare e scrivere il regolamento è Maurizio Rozza, presidente della Commissione consiliare Ambiente comune di Duino Aurisina.
Con l’approvazione del regolamento la Riserva naturale potrebbe completare il percorso per passare alla fase di “gestione attiva”.
“Affinché l’amministrazione comunale ascolti le voci di tutti – favorevoli e contrari – prima di decidere” viene chiesto ai cittadini di intervenire alla


ASSEMBLEA PUBBLICA che sarà indetta martedì 27 gennaio alle ore 17,30 alla Casa della Pietra Igo Gruden di Aurisina.

Per i kayakers tutti e Friulani in particolare, è un appuntamento da non perdere.

Una occasione per "presentare idee sensate".


Tra l’altro, sembra che questo regolamento possa fare da scuola per i prossimi regolamenti delle altre Riserve.

Su Bora è possibile leggere le dichiarazioni di Maurizio Rozza: http://bora.la/2015/01/22/falesie-di-duino-martedi-27-gennaio-assemblea-pubblica/
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 23, 2015, 05:14:46 pm
Grazie Marco per aver messo l'argomento nel forum.
Qualcuno aveva chiesto il Regolamento, quindi allego il Regolamento della Riserva, da approvare cosi (o con modifiche...)
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 23, 2015, 07:44:11 pm
Ciao a tutti e tutte, entro nel forum anch'io.
Intanto rispondo al volo al sig. Maurizio per dirgli che sono io la colpevole dell' "insopportabile e scorretto uso transitivo", peraltro utilizzato volutamente. Mi tocca tenermi l'appellativo di "consumista ed arrogante", io e con me tutti quelli che hanno approvato e contribuito nella stesura  della petizione, dalla nascita alla pubblicazione.
Copio un post scritto di recente:
A 15 anni andavo in canoa sul fiume Po (attivita' ludica, amatoriale, non agonistica) e da quella mia eta' ad oggi la canoa fluviale prima e il kayak da mare dopo mi hanno sempre accompagnata. Questo non mi rende esperta in tutto, ne' tantomeno in possesso dell'unica verita' ma esprimo, ancora, il mio pensiero. Non sono contraria a riserve o Parchi, sono contraria a quelle norme che fanno dei parchi, riserve da guardare da lontano, senza poterle vivere. Come vivere? Con rispetto, con regole di buon senso che ne rendano possibile la fruizione senza ledere il paesaggio o gli animali, come fanno ad esempio in Olanda o in altri paesi Europei.  "Tutti i parchi nazionali olandesi sono aperti al pubblico. La scoperta della natura a scopo ricreativo è largamente promossa e, proprio per questo, i parchi offrono la possibilità di compiere diversi percorsi a piedi e in bicicletta, navigazione con canoe, punti panoramici, panchine, segnalazioni, mappe e pannelli informativi...."  http://www.holland.com/it/stampa/article/parchi-nazionali.htm
Questo intendo per approccio alla natura ed e' evidente che non tutti i kayakers e canoisti sono uguali ma posso dire che la maggior parte di noi vive il kayak per godersi una giornata, un ora, un viaggio e dove il kayak non e' il fine, come per pochi, ma il mezzo.
Ora, le Falesie si difendono molto bene da sole in quanto, sottocosta, non danno spazio ne per poter fare degli sbarchi ne' per poter dare degli appigli a nuotatori o canoisti di passaggio. Nessuno stara' "ore in ammollo" fermo davanti alle Falesie, perche' grazie alla loro natura selvaggia e spigolosa, disincentivano ogni possibile turismo di massa.
Le Falesie vengono ammirate sottocosta durante gli spostamenti di nuotatori o kayakers, e se i gestori della Riserva temono che le urla umane disturbino la fauna locale, che si metta una postilla nel regolamento dove si indichi che e' vietato urlare, come nei parchi inglesi... Sinora le uniche urla registrate dalla fauna delle Falesie credo siano solo di coloro che si son buttati dall'alto delle Falesie, per metter fine alla propria vita.
Mi trovo molto in sintonia con quello che ha scritto Francesca. Grazie ancora a Marco per lo spazio nel forum, il sostegno, la democrazia, la correttezza.
Le foto: una alla Riserva Naturale Orientata dello Zingaro (Tp) e l'altra sulla costa vicino a Palermo, appena prima della Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo (Pa) p.s non riesco a caricarle!
Spero di potervi incontrare e conoscere.
A presto
Saluti
Paola
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 23, 2015, 08:23:25 pm
 ;) 8) ecco le foto che volevo mettere nel post precedente  :)
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Valentino Romano - Gennaio 23, 2015, 10:46:48 pm
Cari Soci del Gruppo Canoe Roma, amici, simpatizzanti, compagni di pagaia,
pensiamo che i tempi siano finalmente maturi per intraprendere una campagna di opinione e una azione a livello istituzionale che porti al riconoscimento del kayak come mezzo eco-compatibile e di minimo impatto ambientale, particolarmente adatto alla conoscenza e alla navigazione in tutte quelle zone (Zone A delle Aree Marine Protette, Parchi Nazionali, Riserve Naturale Regionali) in cui gli accessi sono regolamentati e che attualmente, nella quasi totalità dei casi, non fanno differenze tra imbarcazioni a motore o a vela e natanti a propulsione umana e precludono perciò l'accesso anche ai kayak e alle canoe che sono invece mezzi assolutamente rispettosi dell'ambiente e che avvicinano le persone all'ambiente naturale.
Il più grande dono che l'esistenza delle Zone Protette ci hanno fatto non è la creazione di "campane di vetro" in cui la flora e la fauna possono vivere indisturbate, ma è lo sviluppo di una coscienza "ambientalista" che è derivato dal poter fruire di queste zone frequentandole, certamente rispettando  eventuali Regolamenti, ed entrando in contatto con le loro bellezze.
In questi giorni i nostri amici canoisti triestini sono alle prese con una battaglia per evitare che il Regolamento della Riserva Regionale delle Falesie di Duino in corso di approvazione stabilisca il divieto di passare in kayak (e a nuoto!!) a meno di 60 metri lungo un tratto di costa di circa 2 Km (tratto tra l'altro percorso da sentieri di trekking che continuerebbero ad essere consentiti).
Se ancora non lo hai fatto, ti invitiamo a firmare la petizione online promossa dall'Associazione "Kayak d'amare".
Puoi farlo qui: http://www.petizioni24.com/mare_delle_falesie_di_duino_ts_libero_a_canoe_e_nuotatori
E' solo un primo passo, e tanti altri saranno necessari per raggiungere l'obiettivo, ma anche il viaggio più avventuroso inizia con un semplice passo.
Grazie per l'attenzione,
Gruppo Canoe Roma
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 24, 2015, 12:25:47 am

Che Bello! Un vero Grande Gruppo di Canoisti concretamente fa un passo avanti prendendo posizione e si impegna nella battaglia per riconoscere al kayak la sua vocazione naturalistica ed eco-compatibile. Grazie al GCR, per questa presa di coscienza. Spero che il Vostro esempio sia da stimolo per altre associazioni (non tutte per fortuna) che su questo, che è l'aspetto più importante del trekking in kayak da mare, si sono spesso dimostrate assopite, insensibili e latitanti.

Grazie anche a Paola per il tuo intervento chiarificatore e per aver lanciato l'appello che scuote le coscienze dei kayakers amanti di trekking marini e che sanno viverli in modo rispettoso e naturale.

Per comprendere meglio i problemi della Falesia di Duino, è indispensabile visionare la cartografia zonale della Riserva con le indicazioni delle zone A,B,C.
Il documento parla di allegata cartografia, ma non sono riuscito a vederla.
Riesci (o riuscite) ad allegarla?


Intanto, per semplicità di lettura, ecco il copia/incolla dei punti che riguardano la parte marina del
Regolamento della Riserva Naturale Regionale “Falesie di Duino”
(Fruizione della Riserva)
3. Nella porzione marina della Riserva contrassegnata dalla lettera “A” nella cartografia allegata al presente
Regolamento è consentito l’ingresso unicamente ai soggetti incaricati della vigilanza e a quelli autorizzati
per motivi di ricerca scientifica e monitoraggio.
4. Nella porzione marina della Riserva, contrassegnata nell'allegata cartografia con la lettera “B” l’ingresso è
ammesso unicamente alle persone a nuoto, alle imbarcazioni a propulsione umana nonché ai natanti ed
imbarcazioni a motore o vela muniti di apposito contrassegno numerato rilasciato dall'Organo gestore. Con
apposita deliberazione l’Organo gestore determina annualmente entità numerica e tariffe dei contrassegni
autorizzativi. L’ingresso di natanti ed imbarcazioni a vela o motore deve essere obbligatoriamente effettuato
con rotta perpendicolare alla costa e a velocità ridotta, con divieto assoluto di navigazione in planata.
5. Nelle porzioni marine della Riserva contrassegnate dalla lettera “C” nell'allegata cartografia l’ingresso è
ammesso unicamente alle persone accompagnate dai soggetti incaricati dall'organo gestore della gestione
della fruizione didattica.
Al fine di consentire all'utenza di individuare le porzioni marine A, B, C di cui ai commi 3, 4, 5 l’Organo
gestore provvederà alla collocazione di idonee boe per delimitare le rispettive zone.

Capo III
Attività che l’Organo gestore disciplina con apposite disposizioni
da pubblicarsi all’Albo della Riserva
Art. 15
b) l’interdizione, in determinate zone e per determinati periodi, di tutte le attività turistiche, ricreative e
sportive che:
- possono recare disturbo alla fauna;
- possono danneggiare la flora e gli habitat;
c) la determinazione e l’applicazione di eventuali tariffe relative alla fruizione delle strutture proprie della
Riserva e delle porzioni marine della Riserva contrassegnate dalla lettera “B” nell'allegata cartografia.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 24, 2015, 05:47:02 am
OK allora anche le cartine a 650 pixel
Scusate sono nuovo: adesso se qualche amministratore fosse così gentile da cancellare le mie risposte  #43  #44  #45 intaserebbero di meno... Grazie!


nota MoD x agli altri MoD:
I 3 post indicati sono già stati eliminati.
La numerazione in alto a sx di ogni post, non è assoluta ma solo progressiva!
Significa che: quando si cancella il post #43 .... poi il #44 diventa il nuovo #43. Occhio !
sperando di non avere già fatto qualche casino ... bye
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 24, 2015, 05:55:47 am
come sopra
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 24, 2015, 06:02:03 am
- Le falesie ed il castello nuovo di Duino
- La "spiaggetta del Principe" sotto il castello  rimane fuori della Riserva:
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 24, 2015, 06:17:19 am
I ruderi del castello vecchio di Duino, fuori della Riserva.
A proposito: il Regolamento nel complesso è anche accettabile, e ogni categoria fa le sue rivendicazioni. Noi chiediamo solo che non si accaniscano contro quei 4 canoisti...
Gli abitanti autoctoni di Duino - Sistiana sono imbufaliti perché non potranno più ormeggiarsi a 100 m dalle loro falesie ... e hanno raccolto anche loro centinaia di firme.
Ma mi dicono che il consigliere Rozza non gode di grande considerazione nemmeno all'interno della sua maggioranza nell'amministrazione comunale di Duino-Aurisina...
Per martedì prossimo 27 gennaio ha organizzato un confronto pubblico presso la "Casa della pietra" di Aurisina.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 24, 2015, 07:19:39 pm
Avendo letto i punti del regolamento e le petizione che stiamo firmando non posso fare a meno di far presente delle osservazioni. Nella pagina dove apponiamo la firma c'è scritto che firmiamo "per mantenere il libero accesso, via mare, delle Falesie di Duino, a nuotatori e imbarcazioni senza motore anche entro i primi 60 metri dalla riva". Il regolamento, così come è riportato, non parla di distanze dalla riva, nè tantomeno di 60 metri, ma di zone e regolazione di accesso in base ad esse. Divieto totale di accesso totale nella zona A, un accesso sottoposto a determinate modalità (entrata perpendicolare alla costa!!) e/o controllato nella zona B e un accesso autorizzato nella zona C che è puramente didattica ed accessibile sono per questi scopi. Come al solito sempre criptico il testo e lasciato ad interpretazioni arbitrarie!! Ma va bè!!!
Al di là di questo mi domando se noi apponiamo le firme chiedendo di navigare entro i 60 metri stiamo chiedendo di entrare in quale zona? 

Francesca Gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 24, 2015, 07:37:16 pm
Pagaiare entro 60 m significa entrare nella zona A

Altre due foto:
- le falesie viste del castello
- sottocosta con vento di bora
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 24, 2015, 08:04:03 pm
Ciao Francesca e complimenti per come e quello che esprimi. Chiedendo la navigazione anche sottocosta, ossia entro i primi 60 metri, chiediamo di entrare nella zona A. Il regolamento e' infatti, come giustamente fai notare tu, incompleto o almeno poco chiaro, lasciando alla cartografia il compito di ricavarne le misurazioni. Pensa che nella Riserva ci sarebbe anche un campeggio (preesistente alla Riserva). E' sicuramente interessante pensare che un canoista o un nuotatore possano arrecare piu disturbo di un campeggiatore con il suo cane o di un aereo da turismo sopra i 300 mt....di fatto non si riesce a dare una spiegazione a tale assurdo divieto, sicuramente ci saranno motivi di tipo economico o politico, di certo non ambientali....anche se per provare a convincerci parlarono, nel settembre 2013, non solo dell'avifauna ma anche della foca monaca. Foca Mai vista ovviamente da nessuno ma che tutti si auspicavano di veder comparire un giorno. Siamo davvero nel paese dei balocchi ed ora ci stiamo trasformando tutti in asini....

....nella foto, alle Isole Incoronate (kornati National Park), parco della Croazia, anno 2010, eravamo 7 tranquilli kayakers, abbiamo fatto campeggio nautico lavandoci in acqua di mare senza detergenti o saponi, senza lasciare nulla nulla sul nostro passaggio....perche' cosi prevedevano le regole del Parco. (Le foto nn posso caricarle dal tablet, lo faccio dopo)

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 24, 2015, 08:26:40 pm
Grazie Paola ora comprendo meglio anche con l'aiuto delle carte. Ti chiederei di tenerci aggiornati sulla situazione visto che ora siamo in comunicazione tramite CKI.

Francesca Gastaldi





Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 24, 2015, 09:29:09 pm
Pagaiare entro 60 m significa entrare nella zona A
... e anche nella zona C
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 24, 2015, 10:28:38 pm
Sì certo, anche nella zona C che sarebbe preclusa a tutti, meno che alle immersioni guidate A PAGAMENTO. Si tratta di creare posti di lavoro, di far aumentare il PIL, di piazzarsi...

Andremo al confronto pubblico di martedì 27 ore 17.30 presso la "Casa della Pietra" di Aurisina... ma mi pare che ci hanno già spiegato tutto chiaramente durante la presentazione del Regolamento, nella stessa sede nel 2013... e ho già riportato le loro teorie sul disturbo all'avifauna...
Allego convocazione bilingue:
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 24, 2015, 10:38:02 pm
Alcuni tuffatori triestini hanno fatto un bellissimo video di tuffi dalle falesie.
Non è che vadano lì ogni giorno, anzi! Si allenano in piscina.
Hanno girato lì il video (autorizzati) perché la cornice è fantastica:
https://www.youtube.com/watch?v=PqHTd7eak0M
Il "capo" ha, mi pare, 74 anni !!!
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 25, 2015, 12:29:28 pm
Una mia curiosità che balena in virtù del fatto che alcune persone stanno rifiutando di firmare perchè ritengono che 60 metri non siano nulla di così grave a cui rinunciare.
La zona A è interdetta a tutti secondo quanto c'è scritto sul regolamento. Quanto dista il limite esterno (quello verso il mare, per intenderci) della zona A dalla costa? E poichè mi pare che la zona B è adiacente alla zona A (in senso perpendicolare alla falesia). Quale è la distanza dalla costa del limite esterno delle due aree sommate?


Francesca Gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 25, 2015, 09:04:50 pm
Dunque: la zona A arriva a 60 m dalla costa, ma se tiri una linea dritta tra le boe ti trovi a pagaiare a 150 m dalla costa.
E il limite esterno delle zone A + B è a 500 m, troppo per gli altri natanti a motore o a vela  abituati da sempre ad ormeggiarsi a 100 m e fare una nuotata...
Non mi spaventano i 60 m (ho traversato il Quarnero da solo) ma è una questione di principio.

Vi invito a constatare, se avete guardato il video "lungo le falesie in tempo reale: 11 min"
https://www.youtube.com/watch?v=VP6JyE8q3PY
video girato nei primi giorni di settembre, che per i triestini è piena stagione balneare, con l'acqua a 22 gradi, che il mare è AFFOLLATISSIMO di canoisti, nuotatori ed altre imbarcazioni più grosse...
E vi invito a contare quanti uccelli si sono levati in volo...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 25, 2015, 09:09:54 pm
Convengo che siano necessarie normative per proteggere e regolamentare la Riserva delle Falesie di Duino e molte altre aree costiere. Il documento redatto da Maurizio Rozza sembra nel suo complesso sensato, ma sottovaluta il fatto che kayak e canoe sono mezzi assolutamente ecologici.
Perciò è necessario sforzarsi per modificare l'Articolo 10 nel comma 3 e nel comma 5, che riguardano rispettivamente le aree marine denominate Zona A e Zona C.
 

Concretamente, proporrei:



L'accesso di kayak e canoe in zona A e C potrà essere consentito se SILENZIOSO (per evitare di disturbare la fauna) e senza che questi natanti si avvicinino a meno di due metri dalle rocce (questo per evitare di danneggiarle e sopra tutto per non consentire tentativi di sbarco, se mai fosse tecnicamente possibile, ma nel contempo per permettere il pieno godimento del paesaggio e della natura a a chi utilizza un mezzo con propulsione umana, che non inquina con rumori o con scarichi e che, con un uso calibrato, non disturba affatto la natura, anzi è un mezzo molto utile per conoscerla meglio e rimanere in sintonia con essa.
Immagino si possa lasciare il divieto di navigazione a 60 metri esclusivamente durante i periodi in cui gli uccelli marini nidificano sulla scogliera.
Ovviamente, nelle zone A e C non sarà possibile tuffarsi dalle imbarcazioni e nemmeno scendere in acqua dal kayak o fermarsi in mare a fare esercizi. Queste aree non possono essere utilizzate come ambienti per fare scuola di kayak.
Per garantire la tranquillità necessaria richiesta dalla natura, si potrebbe  fissare un numero chiuso, ad esempio vietando i raduni in cui si ritrovano più di un certo numero di kayak (ad esempio una decina o dozzina) in contemporanea, questo perché una flotta di kayak, potrebbe disturbare la necessaria tranquillità della riserva, contrariamente a un ristretto e tranquillo gruppetto di 3 o 4 kayak.
In sostanza occorre consentirne il libero accesso di kayak e canoe anche nelle zone A e C ma con limitazioni legate al doveroso rispetto per la natura che va tutelata.



La Riserva potrebbe anche istituire una figura di guardia ecologica marina, che svolgerebbe il lavoro in kayak, pattugliando la zona in modo ecologico, perciò in sintonia con le necessità della natura.
L'intero tratto costiero della Riserva potrà essere percorso in meno di 15 minuti, pagaiando normalmente alla velocità media di un kayak da mare (6 km/h).
Si potrebbe perciò anche limitare il tempo continuo di navigazione lungo il percorso della riserva a circa mezz'ora per percorrerla tutta, così da permettere a chiunque voglia navigare a velocità ridotta di poterlo fare tranquillamente.
In linea d'aria, anzi in linea di mare, l'intera riserva è di soli km 1,5 (vedi mappa 1 allegata) o 1,8 km. costeggiando scrupolosamente (vedi mappa 2), distanza misurata tra la spiaggia ai piedi del Castello di Duino e quella ai piedi del molo occidentale della Baia di Sistiana. Le due spiagge si trovano fuori dalla Riserva ma adiacenti ai suoi confini e sono aree libere per l'approdo.


Purtroppo risiedo a diverse centinaia di km. da Trieste, non potrò presentare queste richieste durante l'assemblea di martedì. Se c'è chi concorda con quanto ho pensato o vuole ulteriormente modificarle queste idee è libero di farlo e portarle in seno all'assemblea di martedì.



P.S. - Rispondendo a Francesca - Dalla mappa, la linea che delimita le zone A e C dalla zona B è distante dalla costa da circa 60 metri a circa il doppio dove la costa è più rientrante,
La linea che delimita al largo la zona B è distante dalla costa circa 500 metri o poco più dove la costa è rientrante.



καλησπέρα
kali̱spéra a tutti.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 25, 2015, 09:54:03 pm
Allora chi non firma credendo di firmare un divieto che stà al massimo 60 metri dalla costa tenga presente anche che: quando si tira la linea tra le boe che delimitano la riserva si arriva a distare dalla costa anche 150 metri. In più c'è da tenere presente che per la zona B è previsto "L’ingresso di natanti ed imbarcazioni a vela o motore deve essere obbligatoriamente effettuato con rotta perpendicolare alla costa e a velocità ridotta, con divieto assoluto di navigazione in planata." Ora io non sò a quale normativa si riferisca il regolamento quando usa questi termini (natanti e imbarcazioni) ma sò che nelle leggi nazionali che regolano la navigazione da diporto noi rientriamo esattamente nel termine di "natante". Dunque quando si dice "L’ingresso di natanti ed imbarcazioni a vela o motore deve essere obbligatoriamente effettuato con rotta perpendicolare alla costa e a velocità ridotta, con divieto assoluto di navigazione in planata." io credo che si riferiscano anche a noi. Ciò vuol dire che oltre alla zona A 60 metri e più (nei punti dove la linea tra le boe segna 150 metri) vada aggiunta la zona B che arriva fino a 500 metri. In questa zona B infatti noi, secondo quanto credo, non possiamo pagaiare orizzontalmente alla costa ma possiamo entrare perpendicolarmente e riuscire sempre perpendicolarmente. Io sinceramente spero di sbagliarmi!! Dunque chi rinuncia a firmare perchè crede che siano solo 60 metri quelli ai quali ci viene vietata la navigazione rifaccia i suoi conti se crede. I metri potrebbero essere 60 nella zona C fino ad arrivare a 500 nella parte di mare segnata come zona A e B.

Francesca Gastaldi

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Lorenzo Molinari - Gennaio 26, 2015, 11:07:54 am
Mi par di capire che si voglia creare una zona che non sia né A, né B e né C, ma che sarà individuata con un'altra lettera, dato che le zone A, B, e C hanno una loro definizione e regolamentazione ben precisa.
Il voler far transitare da una zona solo canoisti e nuotatori significa costituire una nuova zona diversa da quelle già previste.
Tale nuova zona mi auguro che non porti al declassamento di alcuna delle zone A già esistenti in Italia, come invece mi pare vorrebbero alcuni dei canoisti che partecipano a questo forum.

Ma se mai fosse costituita una zona per canoisti e nuotatori, perché il kayak vi potrà transitare ma non il pattino, il pedalò o una qualunque barca a remi?
Anche questi mezzi non inquinano e sono silenziosi e colui che rema può essere più civile ed ecologo del canoista, che oltretutto potrebbe essere un canoista improvvisato, che ha preso la canoa a nolo nello stabilimento balneare della più vicina spiaggia. O l’accesso sarà solo consentito al nobile canoista con provato curriculum?
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Carlo Fonda - Gennaio 26, 2015, 11:43:51 am
In effetti la soluzione migliore in assoluto (ma la vedo difficile purtroppo) sarebbe una legge a livello nazionale che stabilisca che in tutte le zone di tipo A il divieto di ingresso per tutti (che attualmente include natanti anche a remi e nuotatori) vada letto diversamente, cioè in maniera che nelle zone A sia consentito, nello spirito della protezione all'ambiente che ha ispirato dette regole, l'ingresso a tutti i mezzi che NON disturbano né danneggiano, e quindi sia permesso per esempio a "piccoli gruppi di kayak" (da definirsi precisamente), così come piccoli gruppi di nuotatori e magari anche canotti di piccole dimensioni o altri natanti aventi impatti minimo o nullo sull'ambiente. Ovviamente con annessi divieti di schiamazzo, abbandoni rifiuti, pesca, campeggio, sbarco, ormeggio, etc.
Così si aggiusterebbero (senza bisogno di modificarle una per una) le regolamentazioni di tutte le riserve marine italiane, aggiustando una evidente assurdità...

Carlo, Trieste
PS: io sono nato e ho vissuto per oltre 20 anni a Sistiana, ho percorso centinaia di volte in kayak quel tratto di costa, e posso assicurarvi che fino a pochi anni fa era dimenticato da tutti... giusto come esempio: vi scorrazzavano liberamente per anni greggi di capre e anche altri mammiferi di notevole stazza che scendevano fin quasi al mare con notevoli acrobazie (ricordo alcuni animali, credo mufloni o simili, con grandi corna...), la gente (anche io) scendeva dal ciglio fino al mare per angusti sentieri per andare a raccogliere asparagi selvatici, e sul sentiero sovrastante per anni noi ragazzi facevamo le gare di corsa in bicicletta, a cui si aggiungevano i tuffi acrobatici di 8 e 15 metri dagli speroni di roccia... Adesso ben venga una tutela maggiore, ma per favore evitiamo di passare da un eccesso all'altro... prima discarica e adesso zona interdetta a tutti?...
c.

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco iezzi - Gennaio 26, 2015, 05:33:53 pm
Nelle isole hyeres in Francia a Cadaques in Spagna e mi risulta anche in Corsica, nelle aree di riserva integrale avviene proprio questo, divieto di pesca, campeggio, ormeggio sotto costa e tanto buon senso
Nelle insenature, almeno a Cadaques, vengono messe delle corde e boe per impedire ai natanti di entrare e permettere loro di ormeggiare senza l'ausilio dell'ancora, che come sappiamo, crea danni considerevoli al fondale
La fauna acquatica come è noto, se non insidiata, non ne risente assolutamente della presenza umana

Marco
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 26, 2015, 07:47:43 pm
Buonasera a voi,
stiamo organizzando gli interventi per l'incontro pubblico di domani pomeriggio e vi chiediamo se possiamo riportare i vostri pareri in modo da dar voce anche a voi. Possibilmente diteci chi di voi è d'accordo. Per il resto vi terremo aggiornati e ci sentiamo presto. Grazie dei vostri contributi preziosi.  :) Saluti a tutti e tutte
Paola
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 26, 2015, 08:22:12 pm
Sono d'accordo.

francesca gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Valentino Romano - Gennaio 26, 2015, 09:28:49 pm
Attenzione! Quella di Duino NON è una "Area Marina Protetta" (le A.M.P. vengono istituite ai sensi delle leggi n. 979 del 1982 e n. 394 del 1991 e prevedono tre zone: A di riserva integrale - B di riserva generale - C di riserva parziale). Il fatto che il regolamento della "Riserva Naturale Regionale Falesie di Duino" preveda anch'esso zona A - B - C può ingenerare confusione, anche perché definisce come "C" una zona di riserva pressoché integrale, riservata ad attività didattiche.
Per quanto riguarda la tua osservazione "perché il kayak vi potrà transitare ma non il pattino, il pedalò o una qualunque barca a remi?" ovviamente la richiesta è il libero accesso a tutti i natanti a propulsione umana. Quindi ben venga il pedalò e lasciamo perdere il "nobile canoista con provato curriculum".
Mi risulta che ci siano forti pressioni dalla Comunità Europea nei confronti del Ministero dell'Ambiente affinché l'Italia si adegui alle norme che in altri paesi non solo consentono ma addirittura promuovono la fruizione delle Aree Marine Protette con mezzi rispettosi dell'ambiente.
Un saluto,
Valentino Romano
Gruppo Canoe Roma

Mi par di capire che si voglia creare una zona che non sia né A, né B e né C, ma che sarà individuata con un'altra lettera, dato che le zone A, B, e C hanno una loro definizione e regolamentazione ben precisa.
Il voler far transitare da una zona solo canoisti e nuotatori significa costituire una nuova zona diversa da quelle già previste.
Tale nuova zona mi auguro che non porti al declassamento di alcuna delle zone A già esistenti in Italia, come invece mi pare vorrebbero alcuni dei canoisti che partecipano a questo forum.

Ma se mai fosse costituita una zona per canoisti e nuotatori, perché il kayak vi potrà transitare ma non il pattino, il pedalò o una qualunque barca a remi?
Anche questi mezzi non inquinano e sono silenziosi e colui che rema può essere più civile ed ecologo del canoista, che oltretutto potrebbe essere un canoista improvvisato, che ha preso la canoa a nolo nello stabilimento balneare della più vicina spiaggia. O l’accesso sarà solo consentito al nobile canoista con provato curriculum?
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Valentino Romano - Gennaio 26, 2015, 09:33:48 pm
Ciao Paola,
potete tranquillamente riportare tutto quello che abbiamo espresso nel forum.
Che la forza sia con voi,  :)
in bocca al lupo e teneteci informati.
Valentino Romano
Gruppo Canoe Roma

Buonasera a voi,
stiamo organizzando gli interventi per l'incontro pubblico di domani pomeriggio e vi chiediamo se possiamo riportare i vostri pareri in modo da dar voce anche a voi. Possibilmente diteci chi di voi è d'accordo. Per il resto vi terremo aggiornati e ci sentiamo presto. Grazie dei vostri contributi preziosi.  :) Saluti a tutti e tutte
Paola
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 26, 2015, 11:16:27 pm
Grazie Valentino,
"Viva" il lupo  ;) e vi facciamo sapere.
La raccolta firme va comunque ancora avanti, ora tra quelle online e quelle su cartaceo siamo a quasi 650. 
A presto, saluti
Paola
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Gennaio 27, 2015, 04:48:02 am
[Ho fatto una citazione, ma poi non c'è una finestra in cui inserire il mio testo che sembra anch'esso citazione... e non mi lascia eliminare, per cui cancello la citazione]

Francesca ha scritto <Il regolamento, così come è riportato, non parla di distanze dalla riva, nè tantomeno di 60 metri, ma di zone e regolazione di accesso in base ad esse... >

Rettifico: Sono andato a rileggere la proposta di Regolamento ed effettivamente non parla di 60 m né di 500 m, nemmeno nella cartografia allegata cui fa riferimento.
Evidentemente sono dati tramandati oralmente e riportati dal quotidiano locale Il Piccolo.
Probabilmente si riservano di definire in seguito le distanze...
Quella che è stata chiamata la "giovane biologa" ha scritto che la zona B comincia a 10 – 15 m dalla costa.
Forse devono ancora chiarirsi tra esperti addetti ai lavori, e scrivere in modo più chiaro...

Ha scritto anche che "voi alla zona B potete accedere chiedendo all'ingresso del parco i permessi".
E anche la faccenda dell'avvicinarsi "con rotta perpendicolare alla costa" non è scritta chiara  perché a voce ci hanno detto che possiamo pagaiare lungocosta senza permessi e senza pagare.  Mah
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: gianfrancesco costantini - Gennaio 27, 2015, 07:56:13 am
Ho l'impressione che ci siano diversi rischi: a) consentire l'accesso vuol dire nei fatti consentirlo a tutti (a meno che non si stabilisca un "numero chiuso", che comporta sia una complicazione burocratica - almeno minima, come nel Parco della Maddalena che prevede permessi on-line - e costi di gestione alti - se c'è un numero di ammessi deve essere verificato se chi è nell'area a ingresso limitato è effettivamente in regola); b) consentire l'accesso ad alcuni comporta sia rischi relativi alle risorse ambientali (comunque si tratta di presenze "estranee"), sia problemi riguardanti "chi" entra (kayak sì e canoe no? natanti sì, imbarcazioni no? remi sì, vela no? motori elettrici sì o no?) con scelte piuttosto arbitrarie (perché un kayak - o un gruppo di kayak - disturberebbe meno di una barca a vela, che è altrettanto silenziosa, tende a restare a una maggiore distanza da terra per ragioni connesse al pescaggio e per di più in genere "è da sola", visto che l'uso di navigare in gruppo è meno diffuso tra i velisti che tra i canoisti?); c) rischia di comportare un eccesso di legiferazione e di normazione (un "uso esclusivo" richiede una norma semplice, una pluralità di usi e la costruzione di molte categorie di "territorio" comporta più norme, e anche più rischi connessi alla loro interpretazione); d) il "buon senso" forse vale in Francia, in Italia certamente no (è sotto la guida del buon senso che i cittadini italiani disperdono i loro rifiuti in mare, sulle coste o in montagna, magari dichiarando "un mozzicone di sigaretta che differenza fa, manco si vede...". Non conosco l'area, ma la decisione sull'apertura/chiusura dovrebbe essere essenzialmente basata sulla possibilità di recuperare la "naturalità", vale a dire su una valutazione tecnica, non di opinione. La vera questione è restituire alle valutazioni tecniche/scientifiche il loro spazio (a volte occupato da forme di pseudo-democrazia) e a quelle di opinione il loro (spesso occupato da una pseudo-tecnicità).
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 27, 2015, 08:28:39 am
Evidentemente il documento proposto come Regolamento è ancora una bozza o poco più, e questo è un bene perchè significa che veramente può essere migliorato.


Come avete fatto notare, ci sono alcuni punti poco chiari, come ad esempio la navigazione perpendicolare alla costa in zona B, che si potrebbe intendere anche solo per i mezzi motorizzati ma in effetti da come è scritta si potrebbe anche interpretare per tutti, perciò va chiarita meglio.


Per quanto concerne invece la distanze massima dalla costa delle delimitate aree A-B-C il documento fa riferimento a una cartografia allegata, che però nelle dieci pagine del documento non è allegata, forse proprio perché ancora in fase di studio.
Circola invece una cartografia, non allegata, che poi è quella che Claudio ha riportato sul topic, cartografia peraltro priva di scala.
Comunque, se misuriamo confrontando distanze conosciute, si può constatare che le zone A e C terminano, nel punto più vicino alla costa, a circa 60 metri da essa e nei punti dove la costa rientra, questa distanza raddoppia o anche più.
Mentre, sempre misurando sulle mappe allegate da Claudio, la linea inerente la zona B è posta a 500 metri di distanza dal punto di costa più vicino, perciò alcune decine di metri in più nei punti di rientranza della costa.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: MaurizioGuidaFICT - Gennaio 27, 2015, 10:14:55 am
Io la motivazione l'ho scritta direttamente sul sito che raccoglie la petizione...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 27, 2015, 01:17:26 pm
Citazione
Mi risulta che ci siano forti pressioni dalla Comunità Europea nei confronti del Ministero dell'Ambiente affinché l'Italia si adegui alle norme che in altri paesi non solo consentono ma addirittura promuovono la fruizione delle Aree Marine Protette con mezzi rispettosi dell'ambiente.

Ciao Valentino Romano e ciao a tutti,
potresti darci cortesemente qualche indicazione in piu in merito a quanto hai appena citato? Credo sia molto interessante, sia per la nostra piccola battaglia in costiera triestina, sia a livello conoscitivo personale, sia perchè l'Associazione Kayak d'amare persegue, per statuto, questi princìpi di integrazione dei natanti a propulsione umana nella natura.

Grazie e stasera vi faremo sapere come sarà andato l'incontro pubblico.
Buona giornata
Paola

p.s. oggi articoli sul giornale locale...se riesco ve li allego
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Valentino Romano - Gennaio 27, 2015, 03:29:08 pm
Ciao Paola,
me ne aveva occasionalmente parlato tempo fa una persona che ricopre un ruolo istituzionale nell'ambito della gestione delle Aree Marine e che proverò a ricontattare per avere qualche riferimento più preciso.
La sua affermazione trova comunque riscontro, per esempio, nel Regolamento dell'AMP delle Cinque Terre (D.M. 189 del 20/07/2011, che allego) - una di quelle di più recente istituzione -  che all'Art. 5 - Attività consentite indica per la Zona A di Riserva Integrale, tra le altre cose:
...
d) la balneazione, disciplinata dal soggetto gestore in base ad un regime di turnazione e contingentamento definito sulla base del monitoraggio dell'area marina protetta, con accesso da terra e da mare, esclusivamente a nuoto o con natanti condotti a remi, senza l'impiego di pinne, calzature e guanti;
e) le visite guidate subacquee, autorizzate dal soggetto gestore, anche sulla base del monitoraggio periodico degli impatti sui fondali, con un numero di visitatori per ogni guida/istruttore non superiore a 4, ai centri d'immersione aventi sede legale nei Comuni ricadenti nell'area marina protetta alla data di
entrata in vigore del presente regolamento;
f) la navigazione autorizzata dal soggetto gestore, ai natanti a remi, a pedali, a vela o con propulsore elettrico, a velocità' non superiore a 5 nodi;

Un saluto,
Valentino
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Lorenzo Molinari - Gennaio 27, 2015, 04:32:22 pm
D'accordo con la richiesta di Paola
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 27, 2015, 08:41:24 pm
Amo troppo il dibattito democratico e per arricchirlo ritengo sia molto importante conoscere anche le motivazioni della LIPU, WWF FVG, LAV, LAC, Legambiente Circolo Verdeazzurro, Legambiente circolo di Monfalcone, l’Associazione Studi Ornitologici e Ricerche Ecologiche del Friuli Venezia Giulia – Astore Fvg e l’Assocazione Sportiva e Culturale Canoa Kayak Friuli – CKF

Ecco il loro comunicato che è stato inviato alla stampa locale questa mattina.
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In merito alla protesta che si sta diffondendo tra la popolazione del Comune di Duino Aurisina, il web (http://bora.la/tag/falesie-di-duino/), e all’interno di associazioni sportive che frequentano l’area a mare della Riserva, si vuole spiegare e approfondire alcuni aspetti del Regolamento, al fine di sottolineare l’importanza di tale strumento e di diffondere le motivazioni scientifiche ed etiche, che ne sanciscono i principi.
Il regolamento in questione prevede, tra le altre norme spesso comuni alle altre Riserve naturali (regionali, nazionali ed europee), il divieto di accesso e navigazione a qualunque mezzo a motore e non, (anche a propulsione manuale, vedi kayak, canoe, compresi nuotatori), in una fascia ampia 60 metri dalla linea di costa per la lunghezza di circa 1,8 kilometri (fascia “A”), e una fascia “B” esterna di ulteriori 440 metri in cui la navigazione viene regolamentata e molto limitata essendo le autorizzazioni concesse direttamente dall’Organo Gestore della Riserva (Comune di Duino Aurisina) ed imponendo una ridotta velocità e una navigazione perpendicolare alla costa, al fine di ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente marino e costiero.
Si ritiene che quanto detto sopra possa andare a vantaggio di chi pratica il nuoto e la canoa nella fascia “B” in quanto avranno a disposizione uno specchio d’acqua con un traffico ridotto di mezzi a motore obbligati a navigare a bassa velocità.
A questo va aggiunto che è già in vigore un’ordinanza del 2014 della Capitaneria di Porto di Trieste che sancisce lo stesso divieto di accesso per una fascia di 30 metri dalla linea di costa (divieto nemmeno citato nel testo della petizione proposta alla cittadinanza dal Comitato contrario all’approvazione del Regolamento!); si ritiene pertanto che estendere tale divieto di ulteriori 30 metri non rappresenti un cambiamento radicale per canoisti e nuotatori, specie se il fine ultimo è la conservazione della Natura e favorire l’insediamento di nuove specie di uccelli nidificanti.
Il provvedimento, infatti, nasce con un obiettivo ben preciso e motivato: la tutela di un habitat unico in Regione nonché raro sulla sponda italiana dell’Adriatico.
La zona delle falesie rappresenta infatti un ecosistema nel quale, oltre a specie di risaputo pregio quali il falco pellegrino e il passero solitario, ci sono le condizioni ecologiche adatte alla nidificazione di ulteriori specie tutelate da apposite normative europee quali il marangone dal ciuffo (che in Italia nidifica solo in Sardegna in ambienti simili), l’edredone (che in Mediterraneo nidifica solo nella vicina Riserva della Foce dell’Isonzo, in quanto trattasi di specie diffusa abitualmente nel Nord Europa) e la volpoca (il cui insediamento e nidificazione su costa rocciosa sarebbe di elevato interesse in quanto unico caso in Italia continentale, cosa che invece avviene nel resto del suo areale anche in habitat simili alla Riserva, dal Nord Europa al Mediterraneo). Tali specie, nei territori riproduttivi, sono tutte caratterizzate da un’elevata distanza di fuga e una bassa confidenza all’uomo, pertanto si sottolinea come anche la “sola” presenza umana, a bordo di mezzi ecocompatibili e non, sia fonte di inequivocabile sebbene involontario disturbo che spesso provoca l’abbandono dei nidi.
Oltre a queste, altre specie animali protette migrano e svernano nell’area frequentando soprattutto la zona marina della Riserva (molte specie anche rare di svassi, strolaghe e smerghi minori). Altre ancora vi transitano e cacciano (come ad esempio due specie di delfini, la tartaruga marina e molte specie di pesci). L’istituzione di una zona di riserva integrale in cui il disturbo antropico sia ridotto a zero, è la condizione necessaria (anche se non sempre sufficiente) affinché le specie animali più diffidenti verso l’uomo trovino l’ambiente adatto per viverci.
Pur comprendendo parzialmente le ragioni della protesta, riteniamo che un provvedimento lungamente atteso, per quanto spiegato sopra, possa portare ulteriori benefici ad un’area unica dal punto di vista naturalistico, come già avviene in numerose riserve geomorfologicamente simili, in Italia come in Europa.
Non dimentichiamo che tali benefici sarebbero anche di natura economica: il turismo naturalistico, infatti, a differenza del turismo tradizionale, negli ultimi anni risulta essere in crescita costante (rapporto ISTAT 2013) e solo un territorio che sappia offrire tra i suoi punti di interesse un’elevata biodiversità e un ambiente naturale tutelato e valorizzato potrà godere di tali ricadute economiche.
Una volta di più va sottolineato come la già scarsa ampiezza della Riserva (la zona marina ha soltanto 50 ettari) nonché la sua posizione (racchiusa com’è fra il porticciolo, il castello e la spiaggia privata di Duino –fuori Riserva!, e una zona ad alto impatto antropico quale la Baia di Sistiana con i recenti comprensori edilizi di Portopiccolo) rendano necessario tutelarla maggiormente, con interventi che mirino:
• alla conservazione delle specie animali presenti
• a favorire l’insediamento di ulteriori specie oggi allontanate da una fruizione dell’area troppo intensa e soprattutto sregolata
• ad ovviare all’elevata pressione antropica sull’Area Naturale Protetta, derivata dalla grande popolarità degli sport nautici e dell’attività da diporto nel Golfo di Trieste.
La Legge Regionale n. 42 del 1996, in recepimento di Leggi Nazionali e delle Direttive Europee in materia di protezione degli habitat e degli uccelli, attribuisce alle Riserve Naturali Regionali una finalità di conservazione prevalente rispetto a sviluppo sociale e fruizione umana dell’area, proprio per la loro limitata estensione e concentrato valore naturalistico, valore che rischia di essere degradato e compromesso da un utilizzo antropico troppo intenso.
Detto ciò, se non si prendono dei provvedimenti a favore della conservazione della Natura all’interno di una Riserva Naturale, dove allora si potrà mai farlo?
Auspichiamo pertanto un’approvazione del Regolamento da parte del Comune di Duino Aurisina.


Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Riccardo Pittia - Gennaio 28, 2015, 10:37:45 am
Perchè tutto questo polverone per ostacolare una riserva marina e per altri interventi fatti in zona molto più invasivi e contro natura si è fatto poco o niente? Molto probabilmente perchè sotto sotto qualcos'altro c'è, ed i kayak, che sono solo una piccola parte del problema, vengono strumentalizzati.
Io concordo con il dare la possibilità alle imbarcazioni come le nostre ad accedere all'interno delle aree protette perchè il problema non è il kayak ma la persona che ci sta sopra. Lo sanno anche i bambini che per non disturbare le specie animali non ci si deve avvicinare ne si dovrebbe fare rumore altrimenti queste scappano, quanti lo farebbero per un tratto lungo 1800 metri? Praticamente nessuno, ne sono convinto visto che la zona la conosco molto bene e conosco altrettanto bene come viene vissuta.
Poi, volevo sottolineare che la riserva è istituita a difesa dell' habitat dei volatili che vivono e nidificano sulle falesie e non per le specie marine che comunque sono prese in considerazione in quanto potrebbero venir difese a loro volta. questo spiega i soli 60 metri di distanza da tenere e spiega anche che verranno bloccate le attività di arrampicata e di camminata sul territorio roccioso soprastante il mare.
Per finire, voglio affrontare la cosa che mi altera di più ma che nessuno dei promotori dice, ovvero cosa chiede la petizione. Se si va sul sito on line, si legge solo che si chiede l'abolizione della possibilità di transito nella zona dei 60 metri, il che, come ho detto all'inizio, potrebbe anche essere una bella cosa ed essere adeguata ad altre riserve e paesi europei (ma hai noi qui siamo in Italia e si sa come funzionano certe cose). La petizione cartacea invece, quella a cui si fa riferimento pochi post qui sopra, chiede, oltre a questa abolizione, anche quella di divieto di transito ai mezzi a motore nei rimanenti 440 metri! Quindi io chiedo a qualsiasi canoista, ma secondo voi è meglio avere 440 metri praticamente liberi da barche a motore nei quali possiamo fare quello che vogliamo o lasciare libero transito ai motoscafi e quant'altro? io non ho dubbi e sono decisamente a favore della riserva.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco iezzi - Gennaio 28, 2015, 11:19:22 am
Proprio perchè siamo in Italia,dubito che vengano rispettati i 400 mt....ne riparliamo durante la stagione estiva

Marco
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Gennaio 28, 2015, 12:05:57 pm
Da kayaker e da biologo naturalista mi permettodi voler precisare alcune cose riguardanti gli aspetti naturalistici delle Falesie di Duino, non perchè creda di essere "nato imparato" ma perchè sono circa 40 anni che mi occupo di natura. (e vado in kayak da 20). Cerco di essere il più breve possibile. Quando si parla di una specie, nello specifico del falco pellegrino, occorre considerare che la nidificazione dura qualche settimana (deposizione delle uova involo dei giovani), ma in realtà il fatto che il pellegrino consideri uno specifico territorio adatto alla nidificazione dipende se sente il sito sicuro e tranquillo tutto l'anno e dipende dalla presenza delle sue prede (anatre marine, piccioni selvatici, non quelli di città, rondoni etc.., che a loro volta saranno presenti se non disturbate (la sola presenza dell'uomo è un disturbo !!! Volenti o no siamo superpredatori). Questo per non parlare delle specie ittiche, secondo voi una sagoma scura e slanciata lunga 5mt. cosa rappresenta per un pesce, un kayaker che lo sta fotografando o un predatore? E 10, 20, 100 tra kayak, barche a remi, pedalò, sup, nuotatori, possono provocare disturbo anche se spinti dalle migliori intenzioni o no? Stiamo parlando di un tratto di 2 km di costa o poco più, che, in questo momento,magari in futuro potrà essere "allentata" necessita di una "campana di vetro" per poter sviluppare le sue potenzialità naturalistiche, lo vogliamo oppure no? Per quanti altri km di coste, spiagge, laghi, fiumi siamo liberi di pagaiare come e quanto ci pare in questo paese?Concedetemi un'ultima considerazione, sono sempre stato idealista e sognatore (imagine all the people..) ma con l'età ho aperto un poco gli occhi, ma pensate veramente che che tutti gli appartenenti alla categoria"propulsione a braccia" siano rispettosi dell'ambiente? Chi controllerà se non ci sono neanche i soldi per tenere a bada la criminalità organizzata? Cosa stabiliamo che solo i kayak lunghi almeno 4,70 mt , inaffondabili, con cime perimetrali ..., possono acedere? Vi sembra fattibile? Per quel che mi riguarda preferisco lasciare 2 km di costa intoccati perchè i miei figli ed i vostri possano ereditare un pezzetto del patrimonio che ci hanno lasciato i nostri padri. (You may say I'm a dreamer...) 
 Un caro saluto e buone pagaiate a tutti.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 28, 2015, 01:00:42 pm
Quello che risulta da alcune mail lette Nicola è che ci pare esagerata, visto come vanno le cose in Italia, tutta questa attenzione e tutti questi divieti per mezzi non inquinanti. Inoltre non ci pare ragionevole risolvere le cose vietando solo perchè c'è la possibilità che qualcuno si possa comportare in maniera maleducata. Di questo passo dovrebbe essere tutto vietato anche andare in canoa. Infatti qualunque scemo potrebbe morire affogando rovesciandosi in mezzo metro di acqua. E' possibile limitare o regolamentare il passaggio ad imbarcazioni non inquinanti per periodi dell'anno se il problema è la nidificazione. Il problema invece è che si vuole sempre e solo vedere le cose da un lato invece che considerarli tutti.

Ci sarebbe poi da studiare diverse cosette e diverse responsabilità fino ad ora non accertate in capo agli amministratori che oggi mettono i divieti. Per esempio tre cose:

1)Non mi pare che questo falco pellegrino sia così timido. Ritagliato da wikipedia:
"Il falco pellegrino può contare 21 sottospecie che popolano l'intero globo con esclusione dei poli, ciò determina un adattamento dedicato alle più svariate condizioni ambientali, dalla tundra artica ai deserti australiani. In Italia caccia prevalentemente in spazi aperti ed è perciò osservabile in quasi tutti i biotopi - tuttavia prevalentemente negli spazi aperti e sui bacini lacustri con abbondanza di uccelli. In alcune città si è pure urbanizzato.
Cova anche in strutture architettoniche prominenti in alti palazzi come campanili delle chiese, vecchie fabbriche dove caccia prevalentemente piccioni (p.e. a Gottinga). Esempi di nidificazione in città italiane sono le 3 coppie di falchi che hanno nidificato nella primavera 2013 sulla cima della Lanterna di Genova[15] e la coppia che a Milano nel 2014 ha nidificato nel sottotetto del grattacielo Pirelli, a 125 metri dal suolo[16]. Altrimenti il falco pellegrino predilige ripide rupi come luogo di cova, molto più raramente nidi abbandonati di altri rapaci."
2) trovo difficile che il falco pellegrino stia ancora nidificando sulle pareti del Duino visti i buchi di trapano fatti per montare gli split e le catene che riguardano le vie mostrate in allegato.
3) hai presente la mappa delle riserve in Italia? Tra qualche anno ci toccherà andare a pagaiare all'estero.
Qui non si vuole avere per forza ragione qui si vuole trovare un punto di incontro ragionevole ed obiettivo.

francesca gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 28, 2015, 01:50:54 pm
Son da stamane a letto con febbrone, appena riesco scrivo x raccontare di ieri sera. Ci tenevo a comunicarvelo. Solo questo fatto curioso che ci e' stato spiegato ieri: gli uccelli si abituano alle Ferrari, al rumore di auto in corsa, il falco pellegrino scopre il "Pirellone" (spiegato con foto) finche l'uomo non scende o non esce....io dissi che il canoista alle Falesie nn scende dal mezzo per rincorrere un falco...ma niente, han detto che il mezzo corpo fuori, spaventa.
La cosa piu buffa e' che sembra che si voglia essere contro alle Riserve, nulla di piu falso, benvengano, ma con un concetto di fruizione diversa.
Pare peraltro che un lato, quello sinistro, delle falesie resti adibito alla arrampicata perche li nn ci sono nidi..... Ai canoisti dicono che il falco x nidificare decide se le zone sono sicure, ovvio, ed evidentemente il falco ha detto a qualcuno che chi si arrampica e' di certo migliore di un canoista, non parla, non respira, si veste con tute mimetiche color roccia di Falesia....
Comunque ieri c'era il paese tutto, contro alla Riserva, ognuno con le sue motivazioni.
Pescatori in primis e li' era guerra....
Io ho letto integralmente il commento del Gruppo Canoe Roma e citato a spot altri, riportandone i concetti.
Le distanze delle aree non sono scritte sul Regolamento perche questo si lascia ancora scrivere, comunque parlavano di 60mt x la zona A piu altri 440 sino alla B.
Era una commissione consiliare quindi ora invieremo i nostri interventi alla loro attenzione in quanto dovranno riunirsi tra loro.
Non erano presenti alcuni kayakers, tra cui pittia che si e' schierato da sempre contro la petizione e non solo, e mancavano anche persone a favore, chissa' , l'influenza ci decima.
Nel complesso, a sensazione, con tutto il paese contro e non solo il paese di Duino Aurisina, non sara facile far passare il regolamento. Il PCS era del 2009 ed e' da li che l'iter e' iniziato.
Ah, le barche non a motore tra cui anche le barche a vela possono entrare nell area B dei 440 mt solo perpendicolarmente.
Buona giornata
Paola
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Gennaio 28, 2015, 04:12:10 pm
Dico le mie impressioni della riunione di ieri sera.
Purtroppo sono molto pessimista sul proseguio del regolamento. Ho trovato anche diversi amici e colleghi che han cercato di convicermi delle loro argomentazioni, ma per il momento, rimango dell'idea che il divieto alla navigazione sottocosta sia un soppruso.
Nel male, bene il fatto che sia stato ribadito che il limite delle imbarcazioni a propulsione umana si manterrà a 60 metri.

Certo che i problemi che la Riserva pone sono ben più ampi del nostro tranquillo pagaiare. Ad un certo punto mi sentivo perfino fuori luogo. Scontri etnici fra locali (sloveni) e amministratori. Scontri di interesse economico dei pescatori che pescano nella zona (e un'area di 500x1300 metri vietata alla pesca può fare la differenza).
La riunione è stata condotta, ovviamente ina maniera pilotata, dal capo della commissione.
Primo spunto su cui non mi ha trovato d'accordo è che il FVG risulta una delle ultime regioni in Italia come estensione di parchi e riserve, mentre la Campania risulta al primo posto. Peccato che non si dice che il Friuli Venezia Giulia si difende da solo perchè per la maggior parte del territorio è inaccesibile e inabitato.
Seconda cosa di cui voleva convicerci è che il regolametno deriva da un piano già approvato nel 2009 e che quindi non poteva essere modificato. Ma allora cosa stavamo discutendo a fare? In realtà non è vero perchè il PCS del 2009 fa riferimento ad un regolamento da approvare successivamente.
Terza cosa è che appunto, secondo loro, come diceva Paola, la sola sagoma del mezzo busto in canoa spaventa gli uccelli, mentre il rumore di una ferrari o di una jeep o di una barca che passa non da' nessun disturbo. Mi riservo di avere prove di ciò.

Ritengo il punto di vista presentato, dal direttore della Riserva di Miramare, da un rappresentante della Lipu, e da un biologo, una visione settaria, nella quale (e l'intervento del direttore di Miramare lo esplicava chiaramente) si fa gli interessi di pochi (coloro che vi lavorano all'interno). Oltre allo scritto postato tempo fa da Marco Ferrario, è uscito ieri un articolo sul giornale locale da parte di un biologo (ora vedo redattore del PCS del 2009) che affermava che il Marangone appostato sulle boe dell'allevamento di mitili potrebbe scappare per sempre all'avvicinarsi di una canoa. Peccato solo che la barca dei pescatori si presenta una volta al giorno a raccogliere le cozze.

L'area rappresenta un geosito regionale unico, censito dalla Regione, che potrà venir ammirato solo da distante.

All'interno della riserva vi sono 3000 altri problemi ben più gravi e che ieri sono stati ribaditi. Vi si trova all'interno un depuratore, un campeggio con relativi schiamazzi, è prevista un'area, non così piccola, in cui è consentito fare climbing, le vasche della pescicoltura, estremamente inquinanti si trovano a poco meno di 1 km, le ville oltre Duino scaricano direttamente in mare per cui risulta uno dei punti di maggior inquinamento del golfo di Trieste. E il distrubo sono le canoe e i nuotatori? Va be', io ci metto una pietra sopra, non avrò problemi a pagaiare a 60 metri al largo, ma mi sa di presa per il culo. Peggio ancora andrà alle barche a vela che dovranno transitare a 500 metri come quelle a motore.
L'ancoraggio sarà consentito solo ai locali muniti di permesso. A quel punto ho proposto l'idea di creare un cambo boe piuttosto che deturpare il fondale con le ancore, come funziona negli altri parchi marini, ma la GC non vuole.
In definitiva l'area a mare diventa una nuova riserva marina per il ripopolamento (ben venga) con forti limitazioni al transito (non solo per noi). E fanno 2 nell'arco di 10 chilometri, un bel primato!
Voglio solo far presente che l'ordinanza ora vigente emessa dalla GC riguardo all'obbligo di passaggio ad almeno 30 metri dalla costa è totalmente farlocca, perchè è stata promulgata su richiesta del sindaco, mentre il servizio geologico della Regione non ha evidenza di nessuna criticità.

Peccato che ciò sia stato avvallato da pagaiatori locali, no locali no, ospiti di poco più in là, senza che sia stato richiesto un minimo di confronto con i veri pagaiatori locali.

Ringrazio coloro che si sono attivati, le firme penso verranno portate comunque in commissione, ringrazio il GCR.

Ah, dimenticavo, la chicca è stata l'intervento di un tale Salvalaggio, che si è dichiarato come kayaker, giuda naturalistica, uno che organizza tour guidati in canoa, il quale ha affermato che i clienti saranno contenti così sembrerà di fare una pagaiata esotica, nel gusto del proibito...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 29, 2015, 11:37:18 am
Grazie Marco Lipizier per la lucidissima e obiettiva cronaca che ci hai fatto della riunione. Grazie davvero.
A Pittia, vorrei dire che da quello che scrive si capisce che lui ha firmato per la riserva ma manco lui sà il perchè. Questo spirito di accettare il male minore perchè siamo in un paese che tanto va così io non lo accetto. Il paese và così' perchè siamo in troppi ad abbassare la testa e a rinunciare a combattere per migliorare le cose.

francesca gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 29, 2015, 02:27:11 pm
Sono andata sul sito della Camera per consultare le novità relative al codice della navigazione da diporto in quanto è in atto la riforma. C'è una parte della discussione in aula che riguarda le aree marine protette. La incollo:

"(em. 1.10 del relatore), ad eccezione della previsione di una riserva per le imbarcazioni a vela e
del riferimento al divieto di ancoraggio al fondale nelle aree marine protette all'interno del campo
boa inserito in Assemblea (rispettivamente em. Cioffi 1.115 ed em. Cioffi 1.111 testo 2). Le zone
di riserva generale, o zone B, e le zone di riserva parziale, o zone C, sono due diverse tipologie
di area marina protetta. Tali aree si distinguono infatti in zone di riserva integrale (zone A),
all'interno delle quali sono vietati l'accesso, la navigazione e l'ancoraggio di unità navali di
qualsiasi genere ad eccezione di quelli autorizzati dall'Ente nonché la balneazione, la pesca
professionale e sportiva e le attività subacquee; zone di riserva generale (zone B), all'interno
delle quali sono consentite la navigazione a vela, a remi, a pedali o con propulsori elettrici; la
navigazione a motore ai natanti, a velocità non superiore ai 5 nodi, entro la distanza di 300 metri
dalla costa, e a velocità non superiore ai 10 nodi, oltre la distanza di 300 metri dalla costa; l'
ormeggio dei natanti, previa autorizzazione dell'Ente Gestore dell'area, nei siti individuati e
opportunamente attrezzati dal medesimo Ente; zone di riserva parziale (zone C), all'interno delle
quali è consentita la navigazione a vela, a remi, a pedali o con propulsori elettrici; la navigazione
a motore a natanti e imbarcazioni, nonché alle navi da diporto di determinate caratteristiche, a
velocità non superiore ai 5 nodi, entro la distanza di 300 metri dalla costa, e a velocità non
superiore ai 10 nodi, oltre la distanza di 300 metri dalla costa; l'ormeggio dei natanti e
imbarcazioni, nonché alle navi da diporto di determinate caratteristiche, previa autorizzazione
dell'Ente Gestore, nei siti individuati e opportunamente attrezzati dal medesimo Ente e, infine,
l'ancoraggio a natanti e imbarcazioni dalle ore 08.00 alle ore 20.00 rispettando la distanza di 100
metri dalle spiagge e 50 metri dalla costa a picco."

A voi le conclusioni.

Francesca Gastaldi

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 29, 2015, 03:55:15 pm
Son ko, testa di fuoco, ogni luce mi disturba...ho provato a leggere ma fatico molto. Solo voglio dire che la petizione raccolta firme continua, pensavamo di darci come obiettivo le 1000 firme.
Appena torno in questo mondo mi rimetto in carreggiata. Ciao a tutti
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Gennaio 29, 2015, 04:45:58 pm
A Francesca, visto che mi ci ha tirato per i capelli, e purtroppo me ne sono rimasti molo pochi,dico che se ho una malattia  non è che per curarla guardo su Wikipedia, ma andrò da una specialista.Wikipedia dà un minimo di nozioni generali ma non può sostituire non solo uno specialista ma neanche un testo scientifico.
1)So benissimo che esistono Falchi pellegrini in città, una coppia nidifica sulla cupola di San Petronio in piazza Maggiore a Bologna, ma la maggior parte degli individui urbanizzati in realtà sono stati introdotti da falconieri, cioè sono animali nati e cresciuti in allevamenti,quindi molto diversi da individui selvatici, incaricatii dalle Amministrazioni di combattere la piaga dei piccioni domestici Ciò naturalmente non esclude il fatto che qualche individuo selvatico decida di sua sponte di "trasferirsi in città", come non è detto che tutte le persone che fumano 60 sigarette al giorno muoiano di tumore ai polmoni.
2) se non credete al discorso che un animale selvatico sia meno disturbato da un automobile che non dalla figura umana, beh questa è una prova che potete fare anche voi. Guardate a che distanza riuscite ad avvicinarvi, che so ad una cornacchia, in auto, poi provate a piedi o viceversa.
3) non credo che si faccia la Riserva solo per salvare il Falco ma per SALVARE IL SUO AMBIENTE, in questo caso LE FALESIE. Se così non avverrà, infatti,e non ci saranno vincoli ci saranno ottime probabilità che anche queste facciano la fine di quella mostruosità chiamata Porto Piccolo o di quella falesia non lontana da lì dove la si è sventrata per ricavarci  villa con piscina con parete di cristallo.Sarà solo questione di soldi. Allora avremo perso tutti.
4) Come ho già detto, non è escluso che tra qualche anno possano essere fatte delle concessioni per permettere l'ingresso guidato a piccoli gruppi di mezzi non inquinanti. Lo dico perchè a settembre, nel giro delle 5 Terre organizzato da Canoa Verde, siamo stati accompagnati dalla Guardia Costiera all'interno di una Fascia Protetta.
5)A margine segnalo che non credo che quel signor Salvalaggio che ha rilasciato quelle dichiarazioni durante l'Assemblea pubblica sia un Guida Naturalistica, che è una figura Certificata dalla Regione, perchè se lo è verrebbe radiato dall'Albo Regionale, e se non lo è meriterebbe una denuncia penale per Millantato Credito.
Ciao, comunque , sempre buone pagaiate
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 29, 2015, 06:04:02 pm
Per carità Nicola, buone pagaiate a tutti sempre anche se la pensiamo diversamente. Però io ancora non ho avuto risposte che mi convincono.
francesca gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 29, 2015, 08:26:13 pm
... siamo stati accompagnati dalla Guardia Costiera all'interno di una Fascia Protetta.
Fare un raduno, perciò con numerosi kayak contemporaneamente in mare in una area naturale protetta mi sembra un atto di violenza nei confronti della natura stessa, se poi si è accompagnati anche dalla Guardia Costiera (immagino non in kayak) mi viene ironicamente da sorridere,
Ma quale area protetta!
Servono a questo le aree protette?

Ma in passato ho visto anche di peggio.
Ad esempio, a Capraia, si vietava (credo ancora oggi) a un singolo kayak di navigare in aree protette e poi nella stessa area c'è chi legalmente si è comprato il diritto di organizzare escursioni con barche rumorose e inquinanti, cariche di turisti schiamazzanti aizzati dal capitano della barca che, ai piedi di selvagge scogliere regno di falchi e uccelli marini, megafona a tutto volume barzellette e varie amenità per la gioia dei suoi clienti.
Vedendo questo, mi viene proprio da pensare che alcune aree protette servono proprio a questo.

Che tristezza!
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 29, 2015, 09:21:48 pm
Dopo aver scritto la precedente, sono andato a curiosare il regolamento attuale del Parco dell'Isola di Capraia e leggo con gioia e piacere che, contrariamente a qualche anno fa, oggi il nuovo regolamento scrive: "Zona 1 o di tutela integrale: ... A mare l'area ... comprende quel tratto di costa che va da Punta della Manza fino a Punta del Trattoio, nella parte ovest dell'isola. Qui, ...  è fatto anche specifico divieto di: accesso, navigazione, sosta ed ancoraggio di qualunque imbarcazione a motore; immersione con autorespiratore; pesca in ogni forma.
C'è da dire solo che la tutela di un bene prezioso come il territorio isolano, unico nel suo genere al mondo, è affidata, più che alle imposizioni date da norme, al buonsenso e alla consapevolezza del visitatore di trovarsi in una area geografica molto particolare ove il suo comportamento deve essere consono a quell'ambiente che si tende con una precisa normativa a tutelare."
Ottimo questo nuovo regolamento. Perciò nella Zona 1 di Capraia, non dovrebbe più capitare di trovare imbarcazioni a motore, come quella di cui parlavo nel precedente intervento.
Leggete tutto il regolamento http://www.isoladicapraia.com/it/il-parco-naturale/23.html (http://www.isoladicapraia.com/it/il-parco-naturale/23.html), SAREBBE GIUSTO CHE DIVENTASSE LA PIETRA MILIARE PER TUTTE LE AREE MARINE PROTETTE.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Valentino Romano - Gennaio 30, 2015, 01:47:20 am
Caro Marco,
mi hai fatto saltare sulla sedia! Però mi dispiace deluderti, il sito che segnali è un sito non ufficiale e ha sempre riportato quella informazione rivelatasi imprecisa alla prova dei fatti. In realtà nulla è cambiato nel Regolamento (in allegato) del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (non si tratta infatti di una Area Marina Protetta). Nella zona 1 di Riserva Integrale vige il divieto di accesso (con qualsiasi mezzo, anche a nuoto). Sono esclusi dal divieto i residenti (che possono addirittura pescare con la lenza) e gli operatori commerciali locali che organizzano visite turistiche con barche a motore).
Se ti interessa, nella pagina del nostro sito www.gruppocanoeroma.it relativa all'uscita che abbiamo fatto a Capraia nel giugno 2014, c'è un box informativo con qualche riferimento e qualche riflessione sull'argomento.
Purtroppo delle 29 AMP italiane l'unica che consente la navigazione a imbarcazioni a propulsione umana è quella delle Cinque Terre (più un altro paio con limitazioni). Allego un quadro riassuntivo delle attività consentite che ho realizzato "spulciando" tutti i regolamenti delle AMP (che, tranne qualche dettaglio, sembrano fatti con il ciclostile).
La nostra battaglia sarà molto difficile perché ciò di cui mi sono reso conto è la profonda differenza "culturale" che ispira i regolamenti delle Riserve "terrestri" (Parchi Nazionali, Riserve Regionali, ecc.) e di quelle "Marine" e li diversifica: mentre a nessuno è mai venuto in mente di vietare l'accesso a piedi nel Parco Nazionale del Gran Paradiso (dove, ciononostante, stambecchi e marmotte vivono e si moltiplicano indisturbati), per quanto riguarda il mare l'accesso a piedi o meglio a nuoto (o in kayak che è lo stesso) è la regola generale. Posso in parte spigarmi questa differenza con il fatto che all'epoca della istituzione dei Parchi Nazionali "Storici", questi ricadevano in zone di wilderness dove flora e fauna la facevano già da padrone mentre le Aree Marine Protette, istituite solo verso la fine degli anni '80, sono nate in zone ormai compromesse dal punto di vista naturalistico con il proposito di "riservare" alla fauna delle piccole oasi in cui rifugiarsi per potere da lì ripopolare, poco alla volta, quelle circostanti. Effettivamente, dobbiamo riconoscerlo, in Italia del mare è stato fatto uno scempio totale mentre nelle zone di montagna sopravvivono ancora ampi spazi di natura selvaggia.
Un saluto,
Valentino
Dopo aver scritto la precedente, sono andato a curiosare il regolamento attuale del Parco dell'Isola di Capraia e leggo con gioia e piacere che, contrariamente a qualche anno fa, oggi il nuovo regolamento scrive: "Zona 1 o di tutela integrale: ... A mare l'area ... comprende quel tratto di costa che va da Punta della Manza fino a Punta del Trattoio, nella parte ovest dell'isola. Qui, ...  è fatto anche specifico divieto di: accesso, navigazione, sosta ed ancoraggio di qualunque imbarcazione a motore; immersione con autorespiratore; pesca in ogni forma.
C'è da dire solo che la tutela di un bene prezioso come il territorio isolano, unico nel suo genere al mondo, è affidata, più che alle imposizioni date da norme, al buonsenso e alla consapevolezza del visitatore di trovarsi in una area geografica molto particolare ove il suo comportamento deve essere consono a quell'ambiente che si tende con una precisa normativa a tutelare."
Ottimo questo nuovo regolamento. Perciò nella Zona 1 di Capraia, non dovrebbe più capitare di trovare imbarcazioni a motore, come quella di cui parlavo nel precedente intervento.
Leggete tutto il regolamento http://www.isoladicapraia.com/it/il-parco-naturale/23.html (http://www.isoladicapraia.com/it/il-parco-naturale/23.html), SAREBBE GIUSTO CHE DIVENTASSE LA PIETRA MILIARE PER TUTTE LE AREE MARINE PROTETTE.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 30, 2015, 06:26:54 am
Grazie mille Valentino per aver pubblicato la giusta rettifica a quanto avevo scritto.
Ieri sera avevo fatto una affrettata ricerca su Google insendo "regolamento navigazione capraia" e al primo posto è apparso il sito di cui ho pubblicato il link. Leggendo ho pensato che le normative fossero cambiate e già pregustavo una nuova circumpagaiata di Capraia.
Purtroppo mi hai dato una bruttissima notizia.
Evidentemente a Capraia nulla è cambiato, rispetto ai miei viaggi di qualche anno fa.
Anche l'Isola di Capraia, pur essendo Parco, in un vasto tratto costiero dell'area marina non si consente ai kayak di navigare ma si autorizzano le "boat people" a motore, adibite alle escursioni preconfezionate, di scorazzare a piacimento nelle acque protette e di fare tutto quello che ho descritto nel precedente messaggio.
Mi ero illuso per una notte, ma tu mi hai riportato alla tristissima realtà.
L'avvenire per i parchi marini non è cambiato. A Capraia persiste il divieto di navigazione per i kayak, ma si concede l'esclusivo diritto di violare aree protette a mezzi e spesso anche persone che dimostrano di non avere rispetto per la natura.
Che parchi sono?
Ciao Valentino e grazie ancora per la puntualizzazione.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Gennaio 30, 2015, 08:19:06 am
Caro Marco, visto che ti firmi eko, dovresti aver notato che ho più volte indicato che al momento, le Falesie di Duino, richiedono la campana di vetro ma che in futuro questa campana potrebbe venire allentata, per es. dopo anni di nidificazione del Pellegrino e GRADUALE abituamento delle diverse generazioni di Falchi alla presenza antropica che comunque circonderebbe le Falesie, la stessa cosa che è successo alle 5 Terre dove, comunque ti rassicuro è assente il falco pellefrino, ed è indiscutibile che il transito UNA VOLTA l'anno di mezzi non inquinanti, scortati !!! e quindi obbligati a tempistiche e percorsi nonchè a comportamenti consoni, nessuno è sceso nè si inoltrato in anfratti, NON é STATO FATTO IL RADUNO in fascia protetta si è transitati, ha un impatto minimale o nullo. Questo al momento non può essere attuato all Falesie perchè si sta facendo una sorta di recupero ambientale. Alle isole Galapagos, patrimonio dell'Umanità, si fa un fiorente Turismo Naturalistico CONTROLLATISSIMO, ma dopo migliaia di anni in cui la natura ha fatto il suo corso e gli animali hanno perso qualsiasi ricordo dell'uomo predatore. Alle Falesie non occorreranno migliaia di anni ma qualche anno chi può dirlo. In ogni caso se qualquno ci avesse detto che alle 5 Terre non si sarebbe potuti transitare in quella particolare fascia, ti assicuro che nessuno ne avrebbe fatto una tragedia ma saremo stati ben al largo, lasciare intoccato un patrimonio di meno del '1% alle generazioni future dovrebbe essere un obbligo morale prima che legale. Ciao
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Gennaio 30, 2015, 09:04:12 am

Nicola hai ragione, alle generazioni future abbiamo il dovere di consegnare un pianeta non violentato e vilipeso dalla stupidità umana.
Noi che andiamo per mare costeggiando e viviamo il trekking in modo naturale e in sintonia con la natura che ci circonda, non riusciamo a comprendere come si creino parchi (ad esempio Capraia) dove in una zona si limiti la navigazione ai kayak mentre nella stessa zona mezzi inquinanti e persone disturbanti possano accedere a condizione di avere pagato una licenza o un ticket. È un controsenso.
Per quanto concerne le Falesie, mi auguro che non succeda come a Capraia e che, una volta deciso che la zona sia protetta, non ci siano deroghe a nessuno, in particolare a mezzi motorizzati e anche a chi pianta chiodi in parete o organizzi ogni genere di escursione.
Non è che se se accompagnati dalla Guardia Costiara si possa accedere, non si può accettare la logica dei due pesi e due misure.
Ciao
Marco
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Gennaio 30, 2015, 09:50:05 am
Nicola sono molto scettico sul fatto che il regolamento, una volta approvato, venga poi rivisto. Lo dico per esperienza riguardo al Parco marino di Miramare e perchè saranno le medesime persone che gestiranno il parco delle falesie di Duino.
Sono invece abbastanza tranquillo per quanto riguarda l'accesso dei barconi, perchè per fortuna da noi non c'è questa maleducazione, ma mai dire mai, soprattutto quando nel regolamenteo è stata indrodotta la possibilità di tariffe per l'accesso alla zona B. Staremo a controllare.
Torno a ripetere il concetto che passare 60 metri più al largo non sarà un grosso disturbo e quindi non ne faccia una questione di vita o di morte, ma il fastidio rimane in quanto lo vedo come un soppruso della mia possibilità di essere a contattto con la natura. Anche uno scoglio deserto permette di sentire l'essenza e la potenza della Natura.

Ci sarebbero mille altre questioni su cui discutere, leggendo ad esempio quanto proposto nel Piano di Conservazione e Sviluppo (PCS) della Riserva a riguardo del ripopolamento ittico, con la creazione di barriere sommerse o cassoni, che per niente si sposano con l'ambiente morfologico. Oppure con la gestione delle Riserva marina di Miramare che dà da vivere ai biologi-naturalisti grazie ad escursioni subacque guidate, anche a campus estivi per bambini, ma non il passaggio di canoe e barche a vela.

Tutta la documentazione relativa al PCS si trova su sito del comune: http://www.comune.duino-aurisina.ts.it/index.php?id=26229.
Interessante l'allegato 1, ma ancora di più l'allegato 3 da cui è tratto.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Carlo Fonda - Gennaio 30, 2015, 10:11:29 am
Non arrendiamoci!
...io purtroppo non sono potuto andare a farmi sentire all'incontro pubblico martedì per impegni di lavoro, ma spero fortemente che i kayakisti locali si facciano sentire (e non ki riferisco alle voci stonate di coloro che -come dice giustamente Marco L.- si spacciano per locali:  nomino con dispiacere fra essi il GKF Gruppo Kayak Friuli che nato con giusti ideali di semplicità in laguna di Grado da un gruppo di amici sì è poi involuto parecchio -soldi e numero fanno male evidentemente- e da qualche anno si è anche insediato nelle vicinanze di Duino -secondo me più per opportunismo che per altro- ma che non ha mai vissuto né conosciuto il luogo... ma loro sono tutti "maestri" e tutti impegnati a tenere corsi e certificazioni...).
I kayakisti autoctoni e storici della Costiera triestina invece sono al 100% amanti profondi e veri dell'ambiente (ho potuto verificarlo di persona negli ultimi 20 e più anni) e sono convinto che tutti nessuno escluso faranno ancora sentire forte la loro voce a difesa del diritto di tutti alla natura e al mare.
Se ciò nonostante le falesie diventeranno, come purtroppo è avvenuto per l'area di Miramare, vietate a "quasi" tutti, e cioè con l'accesso consentito solo al WWF e ai sui amici simil-ambientalisti o simil-ornitologi o quel che si definiscono a seconda della convenienza (e che però molto spesso ci fanno begli affari sopra, noi kayakisti invece al massimo ci spendiamo gli stipendi...) sarà un'altra perdita per la comunità locale, e per chi veramente ama la natura e la vuole vivere.
Mi viene davvero tristezza a pensare che questa gente con il loro comportamento aggressivo e ottuso ha ottenuto (per ora) solamente il risultato di farmi pensare (e immagino non solo a me) che sarebbe stato meglio che questi nostri benedetti falchi pellegrini se ne fossero emigrati in Croazia anni fa, piuttosto che diventare oggi la scusa per queste regole assurde anti-natura.
Per fortuna la gente del posto, che stupida non è per nulla e che in questi anni ne ha viste fare troppe sopra la propria testa da autorità, politici e amichetti vari, si è ben stufata di questi divieti calati dall'alto e incomprensibili e speriamo che i politici (non particolarmente illuminati ne coraggiosi) del comune lo capiscano e ne traggano le debite conclusioni...
Infine vorrei davvero di cuore ringraziare Paola che si sta dando davvero moltissimo da fare per catalizzare la protesta dei kayakisti.

Carlo
(Trieste)
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 30, 2015, 03:56:15 pm
Ciao a tutti, nonostante sia ancora inebetita dal mio virus influenzale sono andata a vedermi l'allegato 3 al PCS, quello indicatoci gentilmente da Marco L. e devo dire che mi son chiesta come non essere andati prima a leggerlo.
Io, da profana, ho capito che la Riserva e' tutto tranne che una Riserva come la credevo io. Che tutto e' pianificato per avere i finanziamenti necessari a mantenere strutture e persone che paiono degne del National Sequoia Park californiano, eppure, vien detto e ripetuto che questa Riserva e' piccolissima. Se il falco pellegrino potesse leggere e discernere credo farebbe armi e bagagli per trovarsi altri posti, piu selvaggi.
In fondo noi canoisti eravamo selvaggi in un area selvaggia, dopo la costituzione della Riserva saremo come gli indiani, obbligati a stare tra i 60 e i 300 mt (ordinanza dalla capitaneria), e dovremo munirci di un gps per fare i due kilometri delle Falesie perchè ci mancherebbe solo d'esser multati.
...appare CHIARISSIMO che gli unici fruitori saranno quelli della Gestione Riserva, i quali decideranno che i loro canoisti non saranno di "disturbo antropico", chissa', forse saranno scimmie....
A proposito di "disturbo antropico" , la serata pubblica della presentazione del Regolamento, martedi scorso, ci hanno spiegato per bene cosa si intende per disturbo antropico (ho preso appunti) e alla osservazione di impedire , magari, il passaggio via mare solo in un periodo dell'anno, ci e' stato risposto che NON SI PUO PERCHE SONO GLI UCCELLI CHE DECIDONO DI ANDARE A NIDIFICARE, O MENO, A SECONDA CHE VEDANO UMANI, O MENO,......
Ora, va bene essere non ornitologi, non biologi, non geologi, ecc ma io, come semplice cittadino (e non lo sono perche sono stata responsabile per il nord est dello spiaggiamento cetacei, ho studiato e passato 43 esami di medicina veterinaria, ecc) mi sento presa fortemente in giro (uso termini leggeri):  un campeggio, bungalow, piscina, campi da tennis, strutture di accoglienza del turista, un parcheggio auto, una (ma forse due ) pareti per il climbing, ristorante, supermarket, boutiques, edicola, auditorium, sala giochi, ecc.....NON CREANO UN DISTURBO ANTROPICO. Se non lo creano allora io mi dichiaro un delfino con la canoa.
Riporto qui alcuni passaggi dell'allegato 3, giusto per alleggerirvi il malloppo:(buona lettura)
Allegato n. 3 al PCS
L’art. 7 definisce le norme per la zona RN di tutela naturalistica sottoarticolata in quattrosottozone o ambiti.- falesie -marino-forestale-piedi delle falesie, in baia.

Indicazioni gestionali e di piano Confine della Riserva Naturale
La superficie identificata quale Riserva naturale appare alquanto ridotta ed andrebbe idealmente estesa quanto meno alle aree di “falesia” o di rupi sottostanti il castello di Duino, a ovest, fino ad includere il castello vecchio, in modo da poter garantire una gestione omogenea all’intera zona.
Tali zone infatti appaiono altrettanto rilevanti, sotto il profilo faunistico, di quelle già incluse nella Riserva.
Nel caso che tale soluzione appaia non praticabile si dovrà comunque verificare che forme di tutela passiva siano quanto meno applicabili nelle zone di cui si tratta.
Permeabilità faunistica
Al fine di garantire la massima mobilità possibile alla fauna terrestre presente ogni recinzione interna all’ambito dovrà essere evitata......
...Anche la recinzione dell’area destinata a campeggio dovrà essere riconsiderata in modo da consentire il transito al maggior numero di specie possibile, quanto meno fino alle dimensioni delle specie presenti di minori dimensioni......

Accesso e percorsi pedonali- Accessibilità e percorsi
Al fine di garantire la massima tranquillità possibile alla fauna selvatica presente o potenziale l’accesso, comunque da riservare esclusivamente a quello di tipo pedonale (escluse pertanto anche le mountain bikes o simili, che consentono percorrenze veloci, con l’effetto – entro certi limiti “imprevedibile” - di un disturbo maggiore rispetto a quello consueto) dovrà essere severamente regolamentato e consentito solo lungo un percorso prestabilito: si prevede che possano rimanere attivi, in particolare, la passeggiata Rilke da est a ovest (dal castello al parcheggio presso la sede dell’Azienda di soggiorno) e due ingressi secondari, prospicienti le due strade antincendio e di maggiore penetrazione esistenti in direzione del mare.

Arrampicata e palestra di roccia
Un particolare cenno deve essere fatto per quanto concerne l’arrampicata sulle falesie (climbing) che deve essere severamente vietata durante l’intero arco dell’anno.
Tale misura si rende necessaria per garantire la possibilità di insediamento di specie rupicole che necessitano, particolarmente nei periodi riproduttivi e di svernamento, di tranquillità assoluta.
Una zona da consentire, eventualmente, all’arrampicata nel periodo da luglio a gennaio potrà essere individuata esclusivamente sulla parete prospiciente il piazzale della Caravella (cava ovest), nell’area più verticale corrispondente all’ingresso delle gallerie della prima guerra mondiale ivi esistenti. Qualora se ne sentisse la insopprimibile esigenza ed a fronte di una reale e dimostrata necessità da parte degli utenti, pertanto, una piccola porzione di parete potrebbe essere riservata all’arrampicata, esclusivamente nell’area sopra descritta dove la presenza umana è comunque molto elevata e nella quale tale tipo di attività, se esercitata nei periodi descritti, non sembra essere potenzialmente dannosa. Va tuttavia esclusa l’ipotesi di attrezzare il sito quale vera e propria “palestra di roccia”, il cui utilizzo, oltre ad attirare un numero elevato di fruitori porterebbe inevitabilmente a forme eccessive di disturbo incrementando la probabilità di sconfinamenti verso la zona di massima tutela.

Area marina
L’accesso all’area marina inclusa nella Riserva dovrà essere interdetto, eccezion fatta ovviamente per esigenze di servizio o in casi di volta in volta valutati da parte dell’organo gestore della Riserva. I confini in mare dovranno essere segnati con boe fisse di dimensioni sufficientemente grandi in modo da poter essere facilmente avvistate dai natanti e su di esse dovrà essere riportato, in modo evidente, il divieto di transito.
Il divieto di accesso nell’area marina deve essere previsto anche per i bagnanti ovvero per i subacquei. Questi ultimi potranno essere ammessi a seguito della approvazione del regolamento della Riserva nel caso di visite programmate.

Ambiti ipogei
In occasione dello scavo previsto per il collegamento dal nuovo parcheggio alla baia si prospetta altresì l’opportunità di creare nuovi accessi a cavità per ora ignote. In tal caso dovranno essere messe in atto analoghe misure, avendo cura di mantenere un collegamento con l’esterno agibile da parte dei chirotteri.
Un aspetto particolare riguarda le opere previste nel sottosuolo della Riserva (galleria di collegamento dal parcheggio in quota al piazzale della caravella; ascensore campeggio; depuratore sotterraneo del Comune di Duino – Aurisina). Tali opere, per le quali si raccomanda un supplemento di indagine preventivo a fronte di una migliore conoscenza dei dettagli costruttivi, possono teoricamente avere un impatto, al momento difficilmente quantificabile ma presumibilmente non trascurabile, sulla fauna

...Per quanto riguarda la frazione marina subacquea della Riserva è prevista la realizzazione di barriere sommerse finalizzate alla creazione di siti di propagazione faunistica. Tali barriere potranno essere meta di viste subacquee guidate organizzate a cura dell’organo gestore della Riserva, eventualmente su convenzione con altre organizzazioni.Deve essere esclusa nell’ambito dell’intera zona ogni forma di prelievo faunistico, ivi inclusa la pesca, tanto professionale che sportiva, eccezion fatta per le ragioni di ricerca o di carattere strettamente gestionale.

[b]......La zona A e la zona B potrebbero venir separate da piccole dighe sommerse realizzate con materiali di risulta provenienti dalla Cava di Sistiana........Tutto ciò potrebbe esser configurato anche in vista di una fruizione naturalistica della Riserva concepita in termini differenti rispetto allle offerte già esistenti sul territorio.[/b].....Sulla base di questi indirizzi, le azioni di conservazione e sviluppo della parte marina possono essere articolate in due fasi: la prima strettamente necessaria e dare individualità e dignità ecologica al sito, la seconda atta ad organizzare il sito stesso quale strumento di interventi compensatori legati ad attività viciniori ed eventualmente quale oggetto di fruizione naturalistica. Una terza fase dovrebbe essere destinata al monitoraggio quinquennale degli interventi. Un’ulteriore fase successiva dovrebbe poi precisare eventuali indirizzi di sviluppo.......
......In una successiva fase, verificati i dati relativi ai monitoraggi, dovrebbe essere concepito un piano di fruizione ambientale, tarato sulle peculiarità del sito e sull’evoluzione degli ambienti viciniori (Villaggio del pescatore, Parco del Timavo, Baia e Cava di Sistiana, ...), per completare l’offerta regionale al riguardo (Riserva di Miramare, Zona di Tutela del Golfo di Trieste, Dosso di Santa Croce, ...).

Gestione del pascolo
Come è stato più volte sottolineato, la sopravvivenza a livello locale di parecchie specie faunistiche, anche di grande rilevanza, dipende probabilmente dalla gestione futura della vegetazione che, entro certi limiti, necessita di essere controllata nella sua espansione spontanea. Necessita pertanto, in particolare, il restauro vegetazionale di alcune aree dei pendii rocciosi da sottoporre a interventi periodici di sfalcio ovvero da mantenersi con diversi livelli di pascolamento, anche a fini sperimentali.
A tale scopo si suggerisce pertanto l'inserimento di alcuni esemplari appartenenti al genere Capra (o altri eventuali erbivori) da mantenere localmente a fini esclusivamente ecologici.

Obiettivi e strategie di funzionamento ed utilizzazione dell’area

.......Si prevede, comunque, la realizzazione di un parcheggio pubblico nella parte più orientale della Riserva con una dimensione indicativa di circa 1.000 mq per circa n° 50 posti macchina.

 ...Sarà consentita la ristrutturazione e l'ampliamento degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici nel rispetto dei parametri numerici complessivi (in quanto comprensivi degli edifici già esistenti) e delle indicazioni tipologiche indicati nella seguente tabella:
-Edifici per servizi complementari
alla ricettività del campeggio (bar, ristorante, supermarket, boutiques, edicola, auditorium, sala giochi, con i servizi connessi; compresi pertanto i magazzini, depositi, frigoriferi, servizi igienici, servizi tecnici, ecc.
e compreso il "rifugio Rilke" realizzato all'estremità Ovest) sup max 2000 mt

-Edifici destinati alla gestione del campeggio
(uffici, portineria, alloggi del personale, ricovero attrezzature, impianti tecnici, servizi connessi , ecc.)
comprendenti l'edificio abitativo esistente in corrispondenza della portineria
superficie coperta max.1000
-Copertura della piscina (comprendente
gli spogliatoi e i vani tecnici connessi) superficie coperta max.1500 mt[/i]-Copertura dei campi da tennis
sarà consentita solo la copertura stagionale
per max 2 campi da tennis con esclusione di servizi e spogliatoi che dovranno essere previsti nell'ambito dei servizi di cui ai punti 1 o 2

......Noi canoisti non siamo tra i piedi al falco, come vogliono farci credere, ma ai finanziamenti, per poter rovinare quello che ora e' bellissimo, cosi com'e'. Per fortuna che l'area della Riserva è piccola, altrimenti ci facevano pure un campo di calcio...

P.s. In allegato il biglietto da visita della guida naturalistica, che e' una guida naturalistica e confermo le parole dette da Marco L.. Non mi si caricano le immagini....
P.s Grazie Carlo, purtroppo sono allergica alle ingiustizie, figurati....
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 30, 2015, 05:42:35 pm
ecco...il biglietto da visita fronte/retro
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Gennaio 30, 2015, 07:30:33 pm
All'anima dell'area naturalistica. Già solo a leggere quello che c'è e che vorrebbero fare mi passa la voglia di andare a visitarla!!!! Ora capisco che intendono per naturalistico. Non una zona lasciata alla natura e destinata quindi a ridivenire selvaggia, ma una zona costruita a misura di uomo (anzi di certi uomini) e a sua immagine e somiglianza. Ah, ma se è così non saranno loro a vietare l'accesso saremo noi a non avere il piacere di andare!!!

francesca gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Gennaio 31, 2015, 07:02:13 pm
Articolo sulle Falesie. Il Principe Torre Tasso, ( sono suoi il castello di Duino e parte dell'area Falesie) dice la sua e arriva alle nostre stesse conclusioni......
Buona lettura, (io dal pronto soccorso....che passi questo periodo), ci aggiorniamo. A proposito...scioccati? Anche se temo che l'unica probabilita' di far passare il nostro messaggio sia quella che salti tutto il progetto della Riserva, noi andiamo avanti e fate firmare a chi ci crede, vorra' dire che creeremo un precedente ed inviando anche al Ministero per l'ambiente, un po di sensibilizzazione non fara' male. Comunque non si molla. Siamo vicini alle 800 firme tra cartaceo e online.
Buona serata a tutti i pagaiatori!
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Febbraio 01, 2015, 03:12:39 am
Paola mi ha chiesto se riesco a mettere l'articolo con le dichiarazioni del Principe del castello di Duino...
[scusate se sono sparito ma sono 4 giorni che divento scemo per riuscire a ri-affiliarmi (sti informatici non hanno logica e non sanno parlare italiano e non ti danno informazioni base tipo: quest'anno prima devi pagare e solo dopo puoi procedere con riaffiliazione, tesseramento ecc) comunque concordo pienamente con Marco, Paola, Carlo, Francesca...]
Ecco l'articolo:
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 01, 2015, 11:24:15 am
Cara Paola, cari compagni kayaker, la tua dichiarazione "l'unica probabilita' di far passare il nostro messaggio sia quella che salti tutto il progetto della Riserva, noi andiamo avanti .." mi ha a dir poco scioccato e allibito. A questo punto sono talmente amareggiato che volevo rinunciare a qualsiasi intervento, ma come come kayaker e soprattutto come biologo che ha dedicato + di 40 anni della propria esistenza allo studio degli ambienti naturali ed alla loro protezione, mi impone un altro tentativo.
Mi sembra che si sia perso di vista alcuni punti fondamentali:
1) I nostri kayak NON SONO INQUINANTI e la fisolsofia del kayaker marino è totalmente CONNATURATA con l'ambiente, questo è innegabile ed è il motivo per cui abbiamo abbracciato questa filosofia di vita.
 Purtroppo noi uomini siamo percepiti dalla fauna selvatica come SUPERPREDATORI, è il termine tecnico,( dovuto a miglia di anni di caccia, cioè predazione e nel caso specifico del falco, di predazione dei nidi per il collezionismo delle uova, che hanno una quotazione a livello dell'eroina e dei piccoli preferiti da tanti falconieri arabi e nostrani a quelli provenienti da allevamenti) ciò significa che siamo elemento NON INQUINANTE come kayaker ma ESTREMAMENTE DISTURBANTE come uomini. Questo concetto fondamentale mi sembra non sia stato percepito neanche da un mio mito come Emilio Rigatti. Quindi per quanto doloroso sia accettare limitazioni alla nostra attività di kayaker queste sono necessarie per la salvaguardia di ogni ambiente che le richiedano.

2)Leggo di molto obiezioni al fatto che ci siano persone che ci guadagnino nell'opera che rientra in un progetto di salvaguardia ambientale, per prima cosa vi assicuro che non solo nessuno diventa ricco, ma tanti come il sottoscritto sono costretti a inventarsi 3, 4 o più attività diverse per arrivare a qualcosa che somigli ad uno stipendio medio-basso,  ma scusate chi lavora nei musei, chi protegge e studia e divulga opere d'arte e il patrimonio culturale artistico non si merita di poter mantenere una famiglia? E la Natura non è un patrimonio artistico? Se c'è da restaurare un quadro del Botticelli vi volete sostituire a chi ha passato la propria esistenza a studiare il restauro di queste opere e falrlo voi? Qual'è la differenza tra questi esperti e quelli che passano la propria esistenza a studiare il modo migliore per salvaguardare LEMBI  di natura e poterli trasmettere ai nostri figli e a quanti ci seguiranno. Cosa hanno di spregevole se per farlo DEVONO imporre delle limitazioni di fruizione? Lascerereste la Gioconda di Leonardo appesa fuori dal Louvre?
Detto questo se esistono, errori, irregolarità, soprusi sopratutto a livello politico esistono meccanismi precisi di controllo. Io per primo andrò a fondo sulle dichiarazioni di quella tal "Guida Naturalistica" Anche se è un aspetto marginale.

3) Infine, cara Paola, fin dal primo intervento ho cercato di mettervi in guardia che Lo Stato, la Politica davanti a queste cose non mostrano i muscoli sono assai vulnerabili (non ci sono i soldi del MoSE  o EXPO o TAV)ed il rischio sarebbe stato proprio l'abbandono del progetto di protezione di UN LEMBO di 2 km, di questo nostro Paese sempre più povero, sotto tutti i punti di vista, con buone probabilità che anche quel lembo finisca sotto l'assalto della cementificazione. Avete provato a raccogliere firme contro l'assalto di Porto Piccolo, tranquilli anche ne aveste raccolte 1 milione non avreste ottenuto niente.
 Mentre, in un campo dove non ci sono da investire petrodollari o riciclare soldi sporchi, è molto probabile che tra gente interessata a non avere vincoli, vedi sopra, pescatori, speculatori,gente che pensa che il territorio naturale sia di sua proprietà e che non appartenga a tutti ,anche alle generazioni che ci seguiranno e ora kayaker marini il progetto venga bloccato perchè come tu affermi, ma mi sembra sia opinione condivisa, una specie di muoia Sansone con tutti i Filistei :
 "  l'unica probabilita' di far passare il nostro messaggio sia quella che salti tutto il progetto della Riserva, noi andiamo avanti .

Sappi che se ciò avverrà, come padre di famiglia prima che come uomo, prima che come kayaker, prima che come biologo io lo considererò un crimine. E per favore NOT IN MY Name, non nel nome di kayaker Nicola Baldo

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Febbraio 01, 2015, 01:20:14 pm
Caro Nicola, parlo da madre e padre di famiglia, prima ancora che kayakers, sportiva, trasparente, onesta, amante della natura.
E' evidente che le critiche ed obiezioni non sono per tutti e chi non le sopporta in genere vuole dettare legge in modo autonomo e senza cercare compromessi o confronti. Si chiama dittatura. Io sono solo una delle 800 persone, dichiarate, che sono contrarie a far chiudere il lato mare delle Falesie, inoltre dovresti rivederti il concetto di crimine.
Forse non parliamo la stessa lingua ma non mi sembra siano passati questi concetti che provero' a riesprimere il piu chiaramente possibile.
1) SIAMO FAVOREVOLI ALLE RISERVE, come potremmo non esserlo!
2) CHIEDIAMO UNA FRUIZIONE DELLE RISERVE CHE NON SIA MONETIZZATO (come ad, es. In Francia e in molti altri stati d'Europa)
3) CONSIDERIAMO DISTURBO ANTROPICO ANCHE L'ARRAMPICATA (la falesia a ridosso del castello resta a disposizione della scalata, lo hanno detto all incontro pubblico di martedi) al punto che, se leggi l'articolo del post precedente, il Principe Tasso si chiede come mai gli scalatori non disturbano e i nuotatori si.
4) CONSIDERIAMO DISTURBO ANTROPICO UN NUOVO PARK AUTO, IL CAMPEGGIO, UN SUPERMERCATO, NEGOZI X GADGET, PISCINA, CAMPI DA TENNIS, .....Se non sapessimo che si trovano in una Riserva penseremmo che si stia parlando di un Villaggio vacanze.
5) CONSIDERIAMO, ALLA PARI DEL PRINCIPE TASSO, CHE LE ATTIVITA' UMANE GESTITE DAL CENTRO GESTIONE SONO DI DISTURBO ANTROPICO ALLA PARI DEL CANOISTA O DEL NUOTATORE CHE PASSA SENZA PERMESSI E, O ACCETTIAMO TUTTI O NESSUNO. Questo non vuol dire che non devono esserci custodi, non vuol dire che la Riserva non puo prendere un gruppo di canoe e metterci dentro turisti e farsi pagare l'accompagnamento, VUOL DIRE CHE DOBBIAMO PERMETTERE ALLE CANOE DEI RESIDENTI O TURISTI INDIPENDENTI DI PASSARE!
6) IO VOGLIO I MUSEI COME IN INGHILTERRA! SEI STATO NEI MUSEI DI LONDRA? SE CI SEI STATO SAI GIA COSA VOGLIO DIRE.
BELLEZZE CULTURALI E BELLEZZE PAESAGGISTICHE POSSONO ESSERE PROTETTE MA POSSONO RESTARE LIBERE A TUTTI PERCHE SONO UN BENE DI TUTTI.

Tu Nicola, perche non sei venuto a dire la tua ma soprattutto perche non sei venuto ad ascoltare la realta' del paese all'incontro di martedi scorso? Cosi avresti dovuto decidere se lasciare senza lavoro un po di pescatori e mandare in malora le loro famiglie. Ti mettevi davanti a loro e parlavi della Gioconda. Troppo facile aggredire verbalmente aggrappandosi a qualche termine, volutamente provocatorio. Il territorio deve voler bene alla gente.

P.s. Forse manca ancora un chiarimento: se la riserva salta o slitta nel tempo non dipendera' certo da noi che solo vogliamo libero il passaggio a mare, ma perche questo pcs e questo regolamento fa acqua da tutte le parti e ci sono mille altri problemi, vuoi di proprietari di terreni nella riserva: il camping ha due proprietari, il principe Tasso ha un'altra fetta di terreno nella Riserva; ci sono gli espropri; poi ci sono i pescatori, poi tutta una fazione politica di cui nemmeno voglio sapere, poi i normali cittadini di Duino.....noi andiamo avanti nella raccolta firme non per far abortire la Riserva ma per renderla alla portata di tutti e non di pochi e paganti. E' chiaro ora?
Tu Nicola dove abiti?



Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 01, 2015, 09:19:43 pm
Non sono venuto perchè ho letto la relazione del primo incontro tenuto da Maurizio Rozza quasi un anno fa, non sono venuto perchè sono 40 anni che cerco in ogni modo, (non mi sembra di aver aggredito verbalmente nessuno, ho chiarito che per me chi contribuisce alla rinuncia di proteggere un LEMBO qualsiasi di territorio che siano le Falesie di Duino, o l'Artico e non permettere alle generazioni future di  riceverlo in eredità, commette un crimine esitono anche i crimini morali) di spiegare che non siamo noi i proprietari del pianeta ma abbiamo il dovere di lasciare delle porzioni intatte alle generazioni future, perchè sono 40 anni che ci si trova a combattere contro la lobby dei cacc-atori, la lobby dei cementificatori,la lobby di organizzazioni più o meno mafiose che si oppongono in ogni modo alla creazione di Parchi e Riserve in territori proporzionalmente ridicoli in percentuale rispetto al territorio devastato dall'imbecillità umana,(salvo poi ricredersi quando si vedono i ritorni economici del Turismo Naturalistico, come al Parco d'Abruzzo, dove ho lavorato marginalmente), perchè sono 40 anni che dico ai pescatori di turno che forse per lavorare di più con meno sforzo si dovrebbe lottare uniti contro gli speculatori tipo Porto Piccolo che allontana il pesce pescabile che non contro le Riserve che agendo da nursery e comunque favorendo la riproduzione dei pesci, ne aumenterebbero la presenza anche nelle zone limitrofe dove la pesca è consentita.
Non sono venuto perchè sicuramente c'era chi vi ha spiegato che nella pianificazione di ogni Riserva esistono zonazioni: in quest'area si può fare questo, in quest'area quest'altra attività, in questa è vietata qualsiasi forma di attività perche le emergenze faunistiche o vegetali o geomorfologiche lo richiedono. Queste zonazioni sono tracciate da esperti, non da politici, sulla base di protocolli stabiliti a livello internazionale .Perchè penso che vi abbiano spiegato che il climbing fatto in quella determinata zona, lontano dal sito di nidificazione del Falco non è un disturbo mentre (purtroppo) andare in kayak o nuotare  a meno di 60 mt  di quell'altra zona potrebbe esserlo.
Non sono venuto perchè mai mi sarei aspettatato che qualche compagno di pagaia avesse pronunciato la frase meglio non avere un'area protetta che pagaiare per 2 km a 60mt dalla costa.
Non sono venuto perchè  mi aspettavo che si capisse che un paese in braghe di tela non avesse i soldi per pagare la protezione ambientale e che questa dovesse autofinaziarsi.
Non  sono venuto perchè pensavo che un kayaker sapesse che una foca quando vede avvicinarsi un Inuit in Kayak scappa anche se il kayak NON è inquinante  ed il povero iNUIT se vuole mangiare carne di foca deve uscire dal kayak camminare sulla banchisa appostarsi IMMOBILE vicino ad un foro nel ghiaccio, badando bene di non farsi scoprire,  ed aspettare che la foca esca per respirare. Un uomo in kayak, anche se spinto dalle migliori intenzioni, rimane un predatore, cioè un elemento disturbante, per qualsiasi animale selvatico
Non sono venuto perchè pensavo che gli egoismi personali, IO VOGLIO PAGAIARE ANCHE SE MI DICONO CHE DISTURBO; passassero in secondo piano rispetto all'esigenza della protezione di un ambiente altrimenti scempiato.
Non sono venuto perchè pensavo che in quest'ambiente , il kayak, nessuno si sentisse "Unto del Signore"( di cui ne abbiamo esempi a bizzeffe in altri campi) e volesse calpestare le regole.
Non sono venuto perchè mi aspetterei una  reazione da parte di chi "ci mangia" come i pescatori, a cui è doverosa una risposta  ma non da parte nostra che ci andiamo per svago e dovremmo capire che la protezione ambientale è per tutti e " e non per fare mangiare 4 fighetti del WWF.
Non sono venuto perchè abito a 250 km ma verrei prendendomi una giornata di ferie e a mie spese ( e magari portandomi il kayak, per un dopo incontro) se questo servisse a sgombrare un pò di preconcetti, incluso il mio che non mi consente di credere che nel 2015, chi abbia stilato la zonazione dell'eventuale Riserva abbia consentito l'arrampicata su una falesia anche solo adiacente ad un sito di nidificazione di Falco Pellegrino, se così fosse mi trovereste in prima linea non però per abolire la Riserva, ma per abolire l'arrampicata.e per questo mi riprometto una telefonata chiarificatrice con Maurizio Rozza a prescindere da una mia venuta o no.
Saluti

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Febbraio 02, 2015, 12:06:08 am
Caro Nicola, non devo convincerti. Tiri delle conclusioni che non condivido assolutamente.
La citazione...
Citazione
mai mi sarei aspettatato che qualche compagno di pagaia avesse pronunciato la frase meglio non avere un'area protetta che pagaiare per 2 km a 60mt dalla costa.
. Questa frase io non l'ho sentita, nessuno la ha detta.
Rispetta chi non la pensa come te e lascia perdere i crimini. Sarai certo di avere ragione e gli altri, son tutti criminali, stolti, ignoranti.

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 02, 2015, 08:06:15 am
" l'unica probabilita' di far passare il nostro messaggio sia quella che salti tutto il progetto della Riserva, noi andiamo avanti .."
Sue parole signora Bruni. Il succo della sua affermazione è che pur di non recedere e di voler esercitare la sua volontà di pagaiare a meno di 60mt non 60km dalla costa per un tratto di 2 km su migliaia che ce ne restano a disposizione in questo nostro Paese accettiamo la corrresponsabilità di far saltare l'attuazione della riserva.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio bernasconi - Febbraio 02, 2015, 10:42:56 am
Caro Nicola, tenti di ragionare, ma a volte è meglio essere crudeli e lasciarla con le sue idee.
Infondo lei parla: da madre e padre di famiglia, prima ancora che kayakers, sportiva, trasparente, onesta, amante della natura...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio bernasconi - Febbraio 02, 2015, 10:45:23 am
Senza infusioni. Refusioni. In fondo.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 02, 2015, 11:38:16 am
Ciao,  Maurizio, come avrai capito sono abituato a discutere e trovarmi porte chiuse, quando parlando di Ambiente che era la mia professione e rimane la mia passione insieme al kayak, mi trovo davanti un'assemblea di persone più o meno interessate, a livello economico, o vissute nell'ignoranza totale (dal verbo ignorare) di ciò riesco a farmene una ragione. Ma quando davanti ho qualcuno che usa il kayak da mare come scusa, approfittando persino del sito Facebook di Sottocosta che se non erro ha nel suo regolamento oltre al rispetto delle regole della sicurezza anche quelle del rispetto degli ambienti naturali, per sfogare il suo egoismo, allora cerco in tutti i modi di far ragionare. Se per questo mi becco del dittatore interessato solo perchè cerco di far comprendere studi durati 5 anni universitari + 2 di specializzazione più esperienza professionale di una vita ebbene si mi sento un dittatore come un medico che ordina al paziente cardiopatico di smetter di fumare e bere alcoolici, Un caro saluto Nicola
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Alberti - Febbraio 02, 2015, 12:28:11 pm
...pensavo che in quest'ambiente , il kayak, nessuno si sentisse "Unto del Signore"...

Stai scherzando, vero ?
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Febbraio 02, 2015, 02:40:04 pm
Come dicevo il problema della Riserva non sono i 4 pagaiatori. Mi son reso conto che ci sono interessi molto più grossi dietro e in questo momento facciamo un po' da capro espiatorio

Se non ho capito male la vicenda si svolge così:
Nel 1999 per limitare l'espansione edilizia del Collegio del Mondo Unito nei terreni di proprietà del Principe viene istituita la riserva. Manca il PCS e il Regolamento.
Nel 2009 viene preparato il PCS. Giunta di destra in Comune e prossima creazione di Portopiccolo. Il PCS sembra un po' un'opera di compensazione e un po' un parco marino per gli ospiti (russi e veneti principalmente che comprano a 7'000 metri a mq). Probabilmente si pensa ad un ulteriore crecita della baia di Sistiana (già pronto il progetto di recupero dell'albergo) ed espansione del campeggio.
Nel 2013 la nuova giunta di sinistra pensa a limitare quest'ottica a propone un regolamneto che fa diventare Sistiana una Riserva blindata dove viene, forse, bloccata ogni attività. Dico forse, perchè non è detto che barconi carichi di turisti (nel caso che Sistiana possa avere un tale boom) non possano entrare con permessi speciali a fronte di tariffe. Inoltre è prevista una zona per le immersioni turistiche. Gli altri che se ne avvantaggiano diventano i biologi e i naturalisti che prenderanno in gestione la Riserva.

In tutto questo i canoisti c'entrano ben poco. Ci siamo trovati in mezzo e ne patiamo le conseguenze.

Quindi il discorso che salti la Riserva non è una speranza, ma una constatazione della realtà. Se il regolamento salterà sarà dovuto ad altri motivi, non sicuramente alla nostra richiesta di libertà.

Io continuo a pensare che la limitazione alla navigazione per noi, ma anche per la vela, il divieto di nuotare, siano tutti attaggiamenti pretestuosi e talebani. Ne ho discusso con diverse persone e questa rimane la mia idea, sebbene con mille, leggittimi dubbi. Da questo a passare alle offese personali mi sembra di estremo cattivo gusto oltre che ledere la libertà di pensiero ed opinione.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Febbraio 02, 2015, 03:14:58 pm
Concordo con Marco L., noi siamo facili da additare perche' non abbiamo dietro nessun interesse, ne' lobby politiche ed e' facile prendersela con noi.

Al sig. Dr. Nicola Baldo,  del quale rispetto la posizione e in onore della sua sapienza chiedo un favore, ossia che, in italiano corretto, mi riesponga la frase di cui sono incriminata.
Citazione
l'unica probabilita' di far passare il nostro messaggio sia quella che salti tutto il progetto della Riserva, noi andiamo avanti .."
Chiedo venia per il mio cattivo italiano, non tutti nascono intelligenti, pertanto attendo la frase giusta e con il giusto significato, lo chiedo come un favore anche a maurizio cosi che io possa imparare. Provo a ridirlo, certo la mia ignoranza non sapra' esprimerlo nemmeno ora:
 noi (noi, non io) raccogliamo ancora le firme + se il progetto riserva salta (cosa che nessuno auspica e che dipende da fattori a noi estranei) potremo, tutti, passare ancora sottocosta alle Falesie.
Altrimenti ci passeremo al largo, ma avremo perso un occasione per adeguarci alle tendenze europee.
Quello che pero' non accetto e' la mancanza di rispetto e resto sempre perplessa quando le aggressioni personali arrivano a giudicare chi non si conosce. Che io vada in kayak per fare fotografie, che tizio ci vada per stare in forma, che pinco ci vada per relax, che pallino ci vada per fare eskimi, poco importa, ognuno ha il suo perche' e son tutti da rispettare.
Resto anche della mia umile idea, detta con parole semplici, che i veri grandi sono coloro che sanno abbassarsi alla comunicazione di chi non e' alla loro altezza.
Buona giornata, buone pagaiate e tanta felicita e serenita a tutti e tutte.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Gengis - Febbraio 02, 2015, 05:26:26 pm
Ciao a Tutti ,
mi sono accorto che una  mia presa di posizione su questo importante argomento, è andato perso , ma ultimamente il mio p.c.
mi sta creando diversi problemi è nato male , ha il corettore di bozze in diverse lingue ma non in Italiano  ed io che oltre ad aver
fatto in malo modo l'Avviamento Agrario , parlo normalmente in due dialetti il Valdimagnino ed il Maggiuren  ,così  ho grosse difficoltà con la sintassi ,perciò chiedo da subito scusa a chi più fortunato di me ha fatto il Classico.
Tornando all'argomento , io ho firmato  e chiedo  a chi mi conosce bene e sa il mio vissuto di FIRMARE , contro non la RISERVA o AREA PROTETTA , ma contro il divieto di poter pagaiare  sotto alle falesie in questione , da sempre Canoisti  poi Kayakers sono stati i primi ambientalisti  non per moda , ma perche nellacqua ci si immergevano, da sempre sono stati per la difesa dei valori dell'acqua
e sono stati le prime SENTINELLE dei Fiumi e dei Mari senza trascurare i Laghi , se non vogliono le SENTINELLE è segno che hanno in mente progetti  che non vogliono occhi indiscreti ed indipendenti  da qualche tornaconto .
Gengis
Link petizione http://www.petizioni24.com/forum/122375/start/25


Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 02, 2015, 06:45:15 pm
Lascio perdere qualsiasi riferimento personale e qualsiasi argomento non centrale alla discussione e vengo al punto fondamentale nel modo più sintetico possibile.
Sin dai primi interventi, vi prego di rileggerli, ho specificato che la questione è distinguere tra elemento inquinante per un ambiente ed elemento portatore di disturbo per una o più specie di animali selvatici. Es: Il kayak non è inquinante o se volete è ecologico, ma il kayaker cioè un essere umano pur se dotato delle migliori intenzioni nei confronti delle specie in questione viene percepito da un animale selvatico come elemento di disturbo o, se volete una minaccia. Questo non lo dico io, non lo dice il responsabile naturalistico o biologo di qualsiasi Parco o Riserva Naturale ma è  un fatto scientificamente accertato.Non per niente i cacc-atori nascondono il più possibile la loro sagoma. Questo significa che avvicinarsi al sito di nidificazione di un Falco pellegrino anche in kayak significa mettere a repentaglio la nidificazione di una specie a rischio estinzione.
Rifiutare questa verità e raccogliere firme per volere affermare il diritto di pagaiare senza limiti equivale a mettere a rischio il piano di attuazione della Riserva stessa, oltre ad essere immorale dal punto di vista naturalistico. Tante vale accodarsi alle varie frange del fronte no Riserva, però per favore fatelo a livello personale, non come kayakers.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio bernasconi - Febbraio 02, 2015, 07:50:28 pm
"Tanto vale accodarsi alle varie frange del fronte no Riserva..." sì, proprio questo è imbarazzante. Io mi troverei un po' a disagio a stare sullo stesso lato della barricata insieme a: categorie varie, pescatori, fruitori di tipo diverso, proprietari, burocrati, politici. 800 firme più il resto dell'unanime opposizione è troppo. E' dittatura delle maggioranze. Non nutro nessuna particolare simpatia verso quelli che mettono vincoli naturalistici o d'altro tipo, e poi magari ci speculano, ma seppure ignorando come stanno le cose in questo caso, così a istinto, mi pare che sarebbero da fare alcuni distinguo più precisi di quelli indicati nella petizione.
Mi piacerebbe anche che qualcuno spiegasse come mai, a quasi sett'anni dal referendum, ora che, come ci raccontano, la monarchia sarebbe finita, un principe tal dei tali sia ancora il propietario di una falesia. Il demanio dove sta? Perché non se ne occupa in modo normale e naturale proprio il demanio pubblico di istituire vincoli paesaggistici e faunistici, o forse questa era una procedura in vigore solo ai tempi della monarchia?   
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Febbraio 02, 2015, 09:00:21 pm
Mi piacerebbe anche che qualcuno spiegasse come mai, a quasi sett'anni dal referendum, ora che, come ci raccontano, la monarchia sarebbe finita, un principe tal dei tali sia ancora il propietario di una falesia. Il demanio dove sta? Perché non se ne occupa in modo normale e naturale proprio il demanio pubblico di istituire vincoli paesaggistici e faunistici, o forse questa era una procedura in vigore solo ai tempi della monarchia?   
Il Principe della Torre e Tasso, che è cugino del Principe Carlo per non so quale grado, è proprietario dei terreni e della pineta che si trovano sul ciglione carsico, forse anche parte della falesia, non della battigia che è demanio, ovviamente.
Per quanto riguarda dei distinguo sono perfettamente d'accordo con te. Probabilmente al tempo non si era capito perfettamente cosa stesse dietro alla Riserva.
Resta la, mia, perplessità per il divieto. Sono d'accordissimo con quanto riportato da Gengis, ho cercato di farlo trasparire alla riunione della Commissione comunale. I canoisti, con il loro andare slow, sono gli unici che conoscono palmo a palmo il territorio e sono attenti agli abusi.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Febbraio 03, 2015, 03:59:58 am
Il Principe oggi è un cittadino qualsiasi, e ha delle proprietà...  Beato lui.
Ma non perseguita i canoisti che sbarcano sulla SUA meravigliosa spiaggetta di ciottoli sotto il castello  (foto di Gaya)  fatto salvo ovviamente il bagnasciuga demaniale.
Lungo tutta la costa triestina per contro c'è un sacco di ville sul mare che con muraglioni e reticolati impediscono ai cittadini qualsiasi di camminare lungo il bagnasciuga.  Su questo nessuna amministrazione interviene...
Il Principe inoltre consentiva ai cittadini e ai turisti di percorrere il sentiero Rilke sopra le falesie da Sistiana a Duino, finché (ma qui non ho seguito la vicenda) sono nate delle difficoltà, mi pare con la Regione, per motivi di sicurezza, manutenzione...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: cristian bertolin - Febbraio 03, 2015, 11:09:22 am
Mi dispiace caro Gengis ma credo che dire che i canoisti sono tutti difensori del ambiente e dei valori dell'Acqua é un azzardo...e la discussione in atto ne é una palese dimostrazione...vado in canoa da oltre 20 anni e la proposta di variante di  legge contro il mini idroelettrico non mi risulta firmata da nessuna sigla nazionale della canoa/kayak... Se poi vogliamo parlare delle manifestazioni per la tutela degli ambienti legati all'Acqua...o ancora di certi comportamenti tanto comuni tra i canoisti...avere un kayak o una canoa a casa non ci rende più eco-sostenibili e tanto meno non ci definisce a priori paladini della Natura!!!!!
cristian.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 03, 2015, 11:46:17 am
In parole povere: il dato scientifico, non un'opinione , dice che ogni essere umano, anche in kayak mezzo NON inquinante, viene percepito da una specie in questo caso il Falco Pellegrino, come una minaccia e le regole di V.I.A. (valutazione d'impatto ambientale) che sono quelle che si usano per stabilire le Z.P.S. (Zone a Protezione Speciale) impongono una distanza minima di 200mt come obbligatoria perchè non si metta a rischio la presenza di quella determinata specie in quell'area.
Qualsiasi opinione deve essere democraticamente ascoltata ma non può controvertire un dato scientifico. Un Responsabile Scientifico non può venire meno a questa realtà e se vuole proteggere una specie deve applicare queste regole.L'alternativa è SOLO RINUNCIARE ALLA PROTEZIONE, cioè non istituire la Riserva
A livello politico però, le opinioni  possono di fatto influenzare la decisione di istituire una Riserva Naturale oppure no. Di fatto quindi la raccolta di firme per eliminare i vincoli di noi kayakers si traduce in un appoggio al FRONTE DEL NO RISERVA NO PROTEZIONE.
Dato che la raccolta di firme è stata pubblicizzata sul sito Facebook di Sottocosta e coinvolge tutta la comunità di noi kayakers e non un gruppo di privati mi piacerebbe conoscere, e lo chiedo al Gruppo Dirigente di Sottocosta oltre che a tutti gli iscritti,  la posizione a riguardo.Non è per chiedere la testa di nessuno, sono CERTO che chi ha avviato la petizione l'ha fatto in perfetta buona fede, però la consegna delle firme riguarda , credo, tutta la comunità di kayakers che passerebbe alla storia per aver impedito la salvaguardia di 2 km (!!!) di costa.
Concedetemi un'ultima nota, visto che durante la discussione ci si è riferiti a biologi ,ornitologi, personale delle associazioni protezionistiche, WWF, LIPU etc. come soggetti interessati perchè pagati, e quindi non affidabili, mi permetto di ricordare:
 Diane Fossey, massacrata a colpi di machete per difendere il Gorilla di Montagna, Richard Leakey Antropologo e responsabile della conservazione della Natura del Kenya paralizzato su una sedia a rotelle dopo il sabotaggio del velivolo su cui si spostava, centinaia
di Guardia Parco (l'ultimo il 12 01 2014)  massacrati per difendere rinoceronti il cui corno composto di cheratina, la stessa delle nostre unghie e capelli,che si pensa che faccia diventare più duro il pisello...etc, etc, etc.
E in Italia? Un Guardia Parco ucciso a fucilate dai bracconieri, Anna Giordano responsabile dei campi WWF per la protezione dei Falchi in migrazione  sul passaggio obbligato dello stretto di Messina, 4 volte le auto incendiate + minacce di morte, (Per la " simpatica" tradizione dell'Adorno , dei nostri compatrioti ritengono che più falchi uccideranno più scoperanno), un mio carissimo amico Ornitologo, Naturalista, che partecipava ai campi di protezione s'è ritrovato la canna di una doppietta in gola, l'elenco sarebbe ancora lungo. Tutto questo naturalmente in cambio di sesso facile, ricchezze, fama e presenza costante in tutti i talkshow come tuttologi, vi risulta? Ovvio che i bischeri siano dappertutto però prima di parlare è sempre meglio riflettere. Chiedo scusa per l'adrenalina, saluti da un biologo e kayaker e buone pagaiate.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Paola Bruni - Febbraio 03, 2015, 07:59:53 pm
Credo che la democrazia si basi sul confronto e, come dice il sig Nicola, se le basi scientifiche sono inconfutabili, be' allora che teme? Se cosi e' il Regolamento passera' a favore dei divieti di ingresso a chicchesia.
Avvisate per carita' i protettori dei falchi che rischiano la vita, credo fosse questo il messaggio. L'iter delle firme e' avanzato e gia in mano a chi le sta raccordando e raccogliendo da ben prima del nostro sparuto gruppo.
Il gruppo della petizione non rappresenta tutti i kayakers ovviamente, ma solo coloro che stanno sostenendo una fruizione al pari di quella che organizzera' la riserva perche' , obiettivi del pcs sono quelli di creare del turismo. Quindi non si tratterebbe di "persone in mare si o persone in mare no," nei primi 60 mt, ma si tratta di dire si' alle guide naturalistiche e si anche al navigante di passaggio. Comunque oramai noi, un grande gruppo di persone, abbiamo terminato. Io ho dato una mano in quanto, da disoccupata avevo un po piu di tempo. Ora che mi son trasferita non avro' piu nemmeno quello e che allora, chi deve decidere decida.
Anzi, approfitto per ringraziare Marco Ferrario che ha postato l'argomento sul forum; e' sempre interessante potersi confrontare, purtroppo non tutti sanno rispettare le idee altrui ma anche questo si sa gia'. Ringrazio per il confronto di contenuti e lessicale tutti quanti e a questo punto ci si vede con una pagaia in mano, che sia sottocosta o al largo, per fortuna ci sono bellissime coste sia in Italia che all'estero e...a proposito Marco,  come va la vostra proposta di "oltre il miglio"?
Saluti  8)
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Febbraio 04, 2015, 12:44:06 am
METRI E METRI CUBI DI COSTRUZIONI a loro uso e consumo. MEGAPARCHEGGIO oltre la strada statale, parallelo alla pineta protetta, tra il BarBianco (ex) e Sistiana...

Continuo a pensare che gli esperti te la raccontano come gli conviene, e ti mettono nel sacco.   Ulteriore conferma:
Se il dato scientifico è certo e non è un'opinione...  (scrive NicolaBaldo)
e la DISTANZA MINIMA di fuga è di 200 m secondo le regole VIA per le ZPS... perché mai hanno messo 60 m (in questo Regolamento, gli esperti...) ?? ?? ??
Se ne deduce che è un dato scientifico opinabile!

Ci sono i concetti scientifici di "EQUILIBRIO ECOLOGICO"  "EVOLUZIONE"  "ADATTAMENTO"  "SELEZIONE"  "ESTINZIONE" ...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Febbraio 04, 2015, 12:53:05 am
Qualcuno pensa che gli iscritti al gruppo "Amici di Sottocosta" su FaceBook debbano sentirsi dire dall'alto cosa devono pensare ??
Sembrerebbe di sì...
Io ho condiviso sulla bacheca FaceBook di molti miei amici il post "FIRMA ANCHE TU"
Qualcuno ha firmato, molti no. Qualcuno per farmi contento, qualcuno perché non gli interessa un fico secco del kayak o dell'ambiente...
Nulla di cui scandalizzarsi e chiedere ragione.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Febbraio 04, 2015, 01:52:09 am
Se il falco non ha nidificato qui per anni non è certo per colpa dei 4 canoisti (ci spieghino gli esperti perché: forse manca il cibo - hanno detto che va a mangiare alla foce dell'Isonzo)   E se è recentemente tornato a nidificare, nonostante i canoisti, vuol dire che non è disturbato, o che si è adattato...

Se il falco non si rende conto, col tempo e con l'esperienza, che uno che pagaia in modo regolare, monotono, passa e va, 50 m sotto il suo nido NON E' UNA MINACCIA, peggio per lui: ma può sempre adattarsi, o capire che non è adatto a vivere su questo territorio...

Ragionamento logico e non ornitologico: il fatto che le specie di uccelli che la Riserva vuole proteggere  esistano sul territorio e non siano estinte  >  dimostra chiaramente che si riproducono senza essere disturbate dai 4 canoisti – nuotatori

Sono passato col kayak a 4 m da un martinpescatore fermo sugli scogli del Cedas e non è scappato...

Il gabbiano reale 30anni fa non veniva a razzolare a Trieste in centrocittà, in piazza Unità, in piazza Goldoni... Ma si è adattato.

I cormorani stazionano tranquilli sugli scogli a Barcola davanti ai bagni pubblici, i Topolini, e scappano quando il kayak è a 4 metri. 30 anni fa non esistevano. 

Due delfini si sono esibiti per mezz'ora a 10 – 20 m davanti a me ed un'allieva alla sua prima uscita in kayak, tra il Cedas e Miramare...

Si adattano, si adattano...  Vedi foto, scattata con obiettivo normale, non col tele:
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Febbraio 04, 2015, 02:06:33 am
Non si adattano?
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 04, 2015, 08:40:52 am
1)"... usano per stabilire le Z.P.S. (Zone a Protezione Speciale) impongono una distanza minima di 200mt come obbligatoria perchè non si metta a rischio la presenza di quella determinata specie in quell'area.." . Come vedi mai parlato di distanza di fuga, e probabilmente i 60 mt sono dovuti al computo con la metratura dell'altezza del sito di nidificazione. Per quanto riguarda la distanza di fuga non stiamo parlando di un individuo, ma di una coppia che deve difendere uova e piccoli.

2)Non si tratta di 4 canoisti ben intenzionati, ma dato che la legge non riconosce il kayak da mare come categoria a sè stante, la deroga dovrebbe essere per tutti i natanti a propulsione umana. Forse varrebbe la pena battersi per tale riconoscimento anzichè per impedire l'istituzione di un'area protetta.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Gengis - Febbraio 04, 2015, 10:51:30 am
Ciao a Tutti ,
sicuramente anche tra i Canoisti/Kayakers  ci sono individui meno sensibili alle problematiche ambientali ,ma la maggior parte invece lo è, pur non essendo matusalemme  ho visto già alcune generazioni e devo dire che sempre più si evolvono a favore dell'ambiente .
Per le mini centrali  ho sempre firmato e sostenuto la firma e sono profondamente convinto in questo, come F.I.C.T. non abbiamo autorità giuridica per firmare, ma ne abbiamo una morale che in tutte le occasioni conosciute si è sempre espressa.
Personalmente  camminando , pedalando e pagaiando  in zone più o meno protette  ne ho  viste di tutti i colori e ho sempre preso le distanze dai fondamentalisti siano essi religiosi ,politici e ambientalisti del divieto assoluto con cui mi sono sempre espresso e scontrato, ad esempio con chi non vuole farci navigare ma permette lo sversamento continuo di migliaia di litri di merda , si caro amico merda di suino in Mincio   , tanti litri tali da cambiare il colore di questo bellissimo fiume.Come giustamente dice Castellano le specie si evolvono e non sempre l'uomo viene percepito come un predatore di questo chi vive in ambiente lo vede continuamente, però oltre ad avere una buona vista , bisogna levarsi le fette di salame dagl'occhi .Gengis
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: reel - Febbraio 04, 2015, 11:14:48 am
"In Italia il pellegrino è ormai comunemente diffuso su tutto il territorio, e la sua popolazione in forte ripresa è ritornata ad occupare vecchi siti di nidificazione abbandonati da decenni e, in molti casi, coppie di falchi pellegrini hanno iniziato ad occupare spontaneamente anche siti urbani (per esempio Bologna e Roma) riproducendosi con successo"
http://www.falconeria.info/altro/articoli_falconeria_rapaci/articolo_casa_falco_pellegrino.htm (http://www.falconeria.info/altro/articoli_falconeria_rapaci/articolo_casa_falco_pellegrino.htm)

http://www.genteveneta.it/public/articolo.php?id=6598 (http://www.genteveneta.it/public/articolo.php?id=6598)

www.birdcam.it (http://www.birdcam.it)

www.centrometeoitaliano.it/scienza-e-tecnologia/falco-pellegrino-nasce-diretta-web-25-04-2014-13109/?refresh_cens (http://www.centrometeoitaliano.it/scienza-e-tecnologia/falco-pellegrino-nasce-diretta-web-25-04-2014-13109/?refresh_cens)

"Once an endangered species in the United States, North American peregrine falcon populations have made a great comeback due to bans on usage of DDT and similar pesticides"
http://animals.nationalgeographic.com/animals/birds/peregrine-falcon/ (http://animals.nationalgeographic.com/animals/birds/peregrine-falcon/)

http://www.illinoisraptorcenter.org/urbancliffs.html (http://www.illinoisraptorcenter.org/urbancliffs.html)

http://photos.cleveland.com/plain-dealer/2013/05/peregrine_falcon_chicks_banded_1.html (http://photos.cleveland.com/plain-dealer/2013/05/peregrine_falcon_chicks_banded_1.html)

ce ne son molti altri esempi... senz'altro sono i kayakers il vero pericolo per l'area in questione e non ci sono altri interessi...  ::) ::)
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Gengis - Febbraio 04, 2015, 12:41:15 pm
Ciao a Tutti ,
non solo il Pellegrino è in aumento ,ma quasi tutte le speci di  rapaci , penso che una parte del merito sia stato quella  legge sui terreni su  cui  creare dei boschi   piantumando speci arboree particolari , vietando  nei medesimi l'uso di disserbanti e mantenere lo strato erboso  e che si possono erpicare o fresare solo due volte all'anno , indicandone anche il periodo.In questi  terreni piantumati, si riproducono una serie infinita di piccoli animali , che diventano la catena alimentare per speci maggiori, fino ai falchi e poiane  tantè che nel territorio Casalasco il sud est della provincia di Cremona  non è difficile vedere Caprioli e Cinghiali scomparsi da secoli e questo non grazie a divieti di frequentazioni , ma creando territorio piantumato cioè ricreare il bosco , che era andato perso a favore di attività agricole più remunerative , ho visto crescere queste zone  ,che oltre a favorire l'aumento delle speci animali ,purificano l'ambiente grazie alla missione clorofilliana e questo è un bene per gli Umani  la specie che preferisco .Gengis
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: cristian bertolin - Febbraio 04, 2015, 05:23:09 pm
Credo che tu sia proprio fortunato Gengis....io i famosi canoisti difensori della Natura non li ho ancora incontrati, conosco bene quelli di faccio qualche cosa (tipo firmare petizioni on line o discese di protesta quando aprono la diga....) per "salvare" il tratto di fiume che mi interessa...
A palesare quanto asserisco vi è  il fatto che dici che F.I.C.T. non ha il potere giuridico di firmare....certi documenti li firmano tutti e i
rappresentanti dei canoisti (intendo tutte le sigle...) no?
Ma appunto per chiarire quanto salame sugli occhi ci sia tra quelli che tu definisci da sempre sentinelle dell'acqua (magari mi sai anche dire come mai il patrimonio d'Acqua é ridotto così come è oggi se c'erano i canoisti a fare la guardia?)...in Veneto tra la"comunità dei canoisti " si trepida nel attesa di un impianto coperto di slalom dentro la golena di un fiume (Sacro alla Patria...ma non a quella dei canoisti...) e nulla si fa per dare dignitá allo stesso...e dove sono gli stessi quando c'è da salvare qualche storico percorso fluviale.....magari lo sapete voi...se si fateglielo sapere che la merda non è solo sul Mincio....ma che nella merda ci siamo tutti fino al collo....anche io non ritengo che gli estremismi siano utili o costruttivi....ma l'ipocrisia e una visione distorta della realtà sono molto più dannose....canoista é una definizione con la quale si indica un uomo che va con la canoa.....niente altro.cristian
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: ClaudioCastellanoTS - Febbraio 04, 2015, 06:24:44 pm
Giusto #121
Allora togliamo "di fuga" e rimane:

<Continuo a pensare che gli esperti te la raccontano come gli conviene, e ti mettono nel sacco.   Ulteriore conferma:
Se il dato scientifico è certo,   e non è un'opinione...  (scrive NicolaBaldo)
e la DISTANZA MINIMA          è di 200 m secondo le regole VIA per le ZPS... perché mai hanno messo 60 m (in questo Regolamento, gli esperti...) ?? ?? ??
Se ne deduce che è un dato scientifico opinabile!

Rimangono i concetti scientifici di "EQUILIBRIO ECOLOGICO"  "EVOLUZIONE"  "ADATTAMENTO"  "SELEZIONE"  "ESTINZIONE" ... >
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Febbraio 05, 2015, 12:04:00 am
ce ne son molti altri esempi... senz'altro sono i kayakers il vero pericolo per l'area in questione e non ci sono altri interessi...  ::) ::)

Eccome che ci sono altri interessi!!! 

Andate a vedere in molti Parchi e Aree Protette, dove l'accesso è gestito da imprenditori turistici che in quanto tali, cercano ovviamente di fare del business.
in questi casi, ormai diffusi, la creazione di un Parco o di una Riserva ci appare come la scusa raccontata per nascondere la realtà e cioè che l'obiettivo principale della sua realizzazione, è la fruibilità legata alla monetizzazione, privatizzando di fatto la gestione del territorio.
L'impressione, supportata da fatti, è che i divieti servono proprio per far credere ai visitatori, che servendosi dei servizi di questa o quella guida/agenzia turistica (che a volte chiamano naturalistica) si possa accedere in modo esclusivo a luoghi ritenuti selvaggi e dove la natura è protetta, quando in realtà l'escursione viene gestita come se ci si trovasse in un Parco Disneyliano e non in un Parco Naturale.
Potrei fare un lungo elenco di luoghi del genere, ma è sotto gli occhi di tutti quelli che sanno vedere e comunque, chiunque voglia rendersene conto e non può andare direttamente sul posto a verificare, può fare una semplice ma attenta ricerca in internet.


Solo a titolo d'esempio, uno dei tanti che si potrebbe fare, ecco come nel Parco Nazionale dell'Asinara e Area Marina Protetta la proverbiale severità del regolamento per accedere sia proprio dovuta dalla necessità di conservare e tutelare la natura.
Nel documento del Parco titolato "Informazioni per visitare il Parco"
http://www.parcoasinara.org/download.php?id=1085 si afferma che visitarlo è molto semplice, basta contattare un operatore.
Per quanto riguarda l'accesso in canoa si dice che è libero, ma libero non è in quanto nel nuovo regolamento si specifica che lo sbarco lungo i suoi 110 km. di perimetro, è consentito solo nelle tre zone urbane (ex zone carcerarie) di Fornelli, Cala Reale e Cala Oliva, le spiagge sono di fatto vietate allo sbarco.

Queste regole severe contrastano con i molti fuoristrada Land Rover 4x4 e Defender inquinanti e rumorosi degli operatori che percorrono i sentieri anzi "le piste sterrate più selvagge" come recita la pagina inerente del sito del Parco (http://www.parcoasinara.org/?modulo=contenuti&id=231), nonché, bus e ridicoli trenini gommati degni certo di un parco giochi, ma non di una area protetta come l'Asinara (http://www.parcoasinara.org/salvapdf.php?id=300&op=ok) che portano i turisti a spasso per l'isola prevedendo soste lungo il tragitto per osservare gli animali in libertà e per fare il bagno a Cala Stagno Lungo.


Insomma, gli operatori sono gli unici privilegiati anche se non utilizzano mezzi ecologici e le licenze per organizzare questo edificante spettacolo, vengono concesse alle agenzie e agli operatori pubblicizzati dalle pagine dello stesso ente Parco.
 
Ecco l'elenco degli operatori autorizzati, che hanno l'esclusiva per il Parco Nazionale dell'Asinara http://www.parcoasinara.org/download.php?id=914;
tra essi,
6 operatori di trasporto privato marittimo collettivo,
7 agenzie di Taxi Boat,
7 compagnie che organizzano escursioni percorrendo i sentieri più selvaggi in Fuoristrada 4x4,
4 compagnie che organizzano visite turistiche in bus e in trenino gommato,
a quanto sopra si aggiungono quasi 60 guide definite come "Guide Esclusive del Parco e dell'Area Marina Protetta"
Il tutto per una isola di appena 50 km/q, con un perimetro costiero di 110 km. in buona parte inaccessibile, la cui lunghezza massima è di soli 17,5 km. e la larghezza va da 300 metri a 7,5 km. Un piccolo territorio che potrebbe essere visitato tranquillamente a piedi, in bicicletta e in kayak nel pieno rispetto della natura.

[/size]È auspicabile e giusto tutelare l'Isola dell'Asinare, ma in un Parco naturale protetto non dovrebbero trovare posto i mezzi motorizzati. mentre chi viaggia a propulsione umana e a zero emissioni dovrebbe avere accesso libero, ovviamente, lo ripeto, nel rispetto della natura che lo ospita.[/color]



Ho raccontato dell'Asinara, per parlare concretamente di un caso, ahimè, non certo unico, anzi sembra proprio che la logica di altre aree protette e dei parchi sia spesso simile a questa. Avrei potuto ricordare quanto ho visto la scorsa estate al Parco Nazionale del Golfo di Orosei o qualche anno fa all'Isola di Capraia nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, sono solo tre dei molti esempi che potrei citare.


Anche per quanto concerne le Falesie di Duino si sente parlare, da parte di alcuni sostenitori della proposta di regolamentare la Riserva (di per se è cosa giusta) di porsi nell'ottica mirante ad una futura possibile valorizzazione turistica.
È sotto gli occhi di tutti cosa nascondano le parole "valorizzazione turistica" e quale è il loro vero significato. Lo vediamo concretamente osservando i luoghi già "turisticamente valorizzati".


In questi ultimi anni i Parchi tirano, sono di moda è la moda va sfruttata, va spinta e mercificata al massimo, va gestita in nome delle emergenti logiche del profitto, che devono sostituirsi alle obsolete logiche di un tempo.


Allego due fotografie dei mezzi più comuni con i quali gli operatori portano i turisti a visitare l'Isola Parco Nazionale dell'Asinara.
trenino - http://www.marenatura.it/escursioni-asinara-stintino.php
pubblicità 4x4 http://www.wildasinarapark.com
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 05, 2015, 08:41:29 am
Per l'amico Claudio Castellanno, che evidentemente legge quello che gli pare, io mi sto leggendo tutte i vostri interventi, riporto la mia risposta che compare qualche riga più sopra:

1)"... usano per stabilire le Z.P.S. (Zone a Protezione Speciale) impongono una distanza minima di 200mt come obbligatoria perchè non si metta a rischio la presenza di quella determinata specie in quell'area.." . Come vedi mai parlato di distanza di fuga, e probabilmente i 60 mt sono dovuti al computo con la metratura dell'altezza del sito di nidificazione. Per quanto riguarda la distanza di fuga non stiamo parlando di un individuo, ma di una coppia che deve difendere uova e piccoli.

2)Non si tratta di 4 canoisti ben intenzionati, ma dato che la legge non riconosce il kayak da mare come categoria a sè stante, la deroga dovrebbe essere per tutti i natanti a propulsione umana. Forse varrebbe la pena battersi per tale riconoscimento anzichè per impedire l'istituzione di un'area protetta."

Vi dirò che mi sono anche stancato di ripetermi, a quasi tutte le vostre domande ho già risposto nella decina di interventi , se non le leggete sparate pure le vostre opinioni ma non ripetete il mio nome. Ho solo omesso di dirvi che un dato scientifico non è assoluto cioè non passibile di modifica, ma ciò deve avvenire con un altro dato scientifico non con una democraticissima opinione.

Adesso però rispondetemi voi: 1)  State portando avanti una battaglia che potrebbe difatto contribuire a bloccare l'istituzione di un'area protetta.Senza vincoli quest'area può essere assalita dalla speculazione edilizia come è già avvenuto in tutta la costa circostante. Vi sentite di continuare?
2) La vostra petizione viene di fatto presentata, non come gruppo di cittadini,(nulla da ridire) ma come facenti parte del mondo della canoa, anche perchè per la sua pubblicizazzione è stata usata la pagina facebook di Sottocosta e quindi verrà accostata inevitabilmente a tutti noi, non solo a coloro che l'hanno firmata. Vi sembra corretto?
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Febbraio 05, 2015, 11:05:10 am


"2)Non si tratta di 4 canoisti ben intenzionati, ma dato che la legge non riconosce il kayak da mare come categoria a sè stante, la deroga dovrebbe essere per tutti i natanti a propulsione umana. Forse varrebbe la pena battersi per tale riconoscimento anzichè per impedire l'istituzione di un'area protetta.
[/quote]"

E' quello che stiamo facendo!! Se segui i topic sulla navigazione libera ti renderai conto che stiamo cercando di far riconoscere il kayak come imbarcazione di categoria. Anche se questo termine "di categoria" non mi piace assai. Mi sembra comunque che si stia facendo un pò di confusione e che nella foga, ciascuno di difendere la sua posizione, non si legga e capisca bene cosa dice l'altro. Una cosa sulla quale si è tutti d'accordo, mi pare, è che qui nessuno vuole vietare le aree protette. Si vuole solo che i divieti abbiano una coerenza ed una ragionevolezza. Questo è il filo conduttore di questo topic. Perchè non cerchiamo di seguire questo filo?

Francesca Gastaldi

Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Lorenzo Molinari - Febbraio 05, 2015, 12:11:41 pm
Una delle cose che più rattristano nella nostra italietta, e che ritrovo in scala nel nostro forum, è come per lo più si cerchi di perseguire il proprio mero tornaconto.
E’ probabile che nel battagliare per il proprio (cioè dei canoisti) piccolo interesse, ciascuno sia mosso da buona fede, ma ciò non toglie che visti da fuori si possa apparire come un gruppetto che cerchi di rubacchiare quel metro nello spostare la staccionata (metri in meno nella navigazione sotto-costa, ecc. ecc.), trovando ogni plausibile motivazione ecologista/ambientalista... per dar ragione assoluta a una visione parziale, ponendoci al centro di un mondo che mondo non è, ed elevandoci a puristi solo perché si ha un pezzo di plastica sotto il culo che galleggia, quando come giustamente scrive Cristin: "canoista è una definizione con la quale si indica  - SOLO (mia aggiunta rafforzativa) - un uomo che va con la canoa.....nient'altro.".
Se noi piccoli turaccioli galleggianti nel grande marasma non riusciamo neppure tra di noi a convenire su una posizione che non sia corporativistica, che sia di buon senso e il più possibile condivisibile e realistica, saremo a maggior ragione spazzati via dallo tsunami dei grandi interessi politici ed economici, che minacciano la zona protetta, senza così raggiungere risultati concreti, che favoriscano la dignità futura della zona per cui ora ci battiamo e ci scorniamo.
D’altronde alla fine a noi canoisti che ce frega delle zone protette! Gli animali ormai non vedono più l’uomo come un predatore! I falchi nidificano nelle città, gli orsi fanno colazione nei pollai dei paesi, i cinghiali riconoscono l’intenzione dell’uomo dalla presenza dl fucile e cani da caccia, idem i pesci quando ti immergi senza fucile si avvicinano incuriositi, le volpi scorrazzano per i paesi, le foche appena le incontri di salgono sulla coperta della canoa, ecc. ecc. Che visone celestiale!
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio bernasconi - Febbraio 05, 2015, 01:09:56 pm
 le volpi scorrazzano per i paesi, le foche appena le incontri di salgono sulla coperta della canoa... il pellicano ti bacia in bocca...

Caro Lorenzo, hai ragione. Quando gli animali si comportano così, viene tristezza. Sono ridotti (anche loro) a quei ripieghi aberranti per via delle rapide trasformazioni. Di sicuro i canoisti comunque amano la natura, ammettiamolo: arrosto, alla brace, in pinzimonio, alla diavola. Il bello della conversazione, tuttavia, è che ognuno si sfoga un po' senza essere obbligato a modificare la propria (propria si fa per dire) idea.   
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Febbraio 05, 2015, 01:51:00 pm
Io non capisco una cosa. Per quale motivo se una persona la pensa diversamente da un'altra bisogna trascendere nel tentativo di ridicolizzarla o offenderla. Non mi riesce di credere fino in fondo che chi si comporta così voglia davvero difendere la natura.

Francesca Gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio bernasconi - Febbraio 05, 2015, 02:00:26 pm

Io non capisco una cosa.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 05, 2015, 02:33:49 pm
Non ho ancora avuto risposte al semplice quesito:
 1)  State portando avanti una battaglia che potrebbe difatto contribuire a bloccare l'istituzione di un'area protetta.Senza vincoli quest'area può essere assalita dalla speculazione edilizia come è già avvenuto in TUTTA la costa circostante. Vi sentite di continuare?
Ve ne pongo un altro come mai questa crociata non è in alcun modo stata iniziata durante la progettazione e realizzazione di  quel MOSTRO ECOLOGICO e SCEMPIO EDILIZIO di Porto Piccolo' terminato appena lo scorso anno? e situato aa poche centinaia di mt dall'istituenda Riserva Naturale delle Falesie Di Duino?
Potete rispondere a tutta la comunità della canoa, perfavore?
Invece di perdere tempo, alla ricerca di cavilli, da utilizzare contro le Aree di Protezione, come mai avete scelto di combattere questo invece dello scempio edilizio ed i sorprusi della Mafia e di pochi privati privi di scrupoli ai danni delle coste, vi mancano forse gli esempi?
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: cristian bertolin - Febbraio 05, 2015, 09:47:46 pm
É di oggi la notizia!!!! ADESSO VI VIETANO IL CANAL GRANDE ED ALTRI AMENI CANALI A VENEZIA...
vuoi vedere che é colpa della foca monaca avvistata 3 anni fa lo studioso con il quale organizzammo un piccolo convegno su questo. importante evento fu chiarissimo- perentorio disse:é necessario allontanare i kayak e le canoe da Venezia (che rimanga tra noi-PER FARE BUSINESS!!!!!).....o forse la cospirazione contro la libertà di fare un po come c***o ci pare ce l'ha
 con noi canoisti......le grandi navi si e voi no.......il risultato di anni e anni di battaglie per l'ambiente da parte del popolo con la pagaia.....beh dai possiamo sempre organizzare una bella petizione!!!!!
cristian bertolin.



Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Febbraio 06, 2015, 08:26:46 am

É di oggi la notizia!!!! ADESSO VI VIETANO IL CANAL GRANDE ED ALTRI AMENI CANALI A VENEZIA...


In effetti i nostri kayak sono incompatibili con il traffico delle GRANDI NAVI e della moltitudine di battelli, i kayak e le canoe sono proprio fastidiosi,
e poi vuoi mettere ...
a) i danni all'ecosistema della laguna e alle fondamenta della città di Venezia provocato dal moto ondoso del nostro pagaiare,
b) il paesaggio che viene deturpato dalla grande mole di kayak alti diversi centimetri sull'acqua, larghi alcune decine di centimetri e lunghi anche più di 5 metri.
c) il rumore dei nostri motori a propulsione umana con relativo notevole inquinamento ambientale.
ecc. ecc.
La lungimiranza e la saggezza di alcuni amministratori al servizio della collettività, inevitabilmente e necessariamente porta a limitare la proliferazione di questi mezzi che permettono di visitare la città a solo una o al massimo poche persone (se sono doppi o ampie canoe), quando ci sono imbarcazioni in grado di portare in città migliaia e migliaia di turisti spendaccioni.
Secondo voi, qual'è la logica?
Business is business e per alcuni è meglio non vedere oltre la punta del proprio naso e tapparselo mentre si toglie di mezzo quanti con mezzi ecologici vorrebbero visitare Venezia.     :-((
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Maurizio (Tric) - Febbraio 06, 2015, 09:40:05 am
Concordo con Nicola Baldo, muoviamoci per minacce più gravi e serie che continuano impunite a devasdtare l'ambiente.
Io NON firmo.
Tric
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Lorenzo Molinari - Febbraio 06, 2015, 10:34:21 am
Ma è evidente! E’ ormai assodato: le canoe creano un moto ondoso che può danneggiare seriamente le fondamenta e gli argini dei canali di Venezia, a differenza dei vaporetti e delle grandi navi.
In realtà per evitare di dover risarcire il povero canoista travolto da un veloce motoscafo che sfreccia in canal Grande o di lordare di rosso la limpida acqua salmastra, si è pensato di eliminare i canoisti. Come dire… togliamo le biciclette dalle vie cittadine!
Venezia forse non si ribellerà, perché i canoisti sono pochi o per lo più forestieri, tant'è che non mi pare che il divieto sia per le venete e, tanto meno, per le gondole (più lente, ma certamente più visibili e guidate da esperti nella navigazione in laguna - non so se vi è capitato di pagaiare nel traffico di canal Grande, c’è realmente da cacarsi sotto). Daniele Scarpa oltretutto non ha più da andare a scuola in canoa, come faceva ai tempi quando si preparava in vista dei suoi ori olimpici!
Andremo in estinzione come le biciclette a Pechino, o come la foca monaca; allora sì che ci includeranno nei sessanta metri sotto costa della zona protetta per farci nidificare e farci scrutare da turisti autorizzati e… l'avremo vinta!!!
Scherzi a parte, che triste logica manovra e governa.

Non trovo gratificante e quindi giustificante gli interessi del canoista, il fatto che molti in questo forum sostengano che molte specie animali si stiano adattando a convivere in aree antropizzate o peggio urbanizzate (e mi associo a quanto già sottolineato da Maurizio).
Se questi animali ci faranno piacere, li addomesticheremo e diventeranno nei tempo meri animali di compagnia a nostro uso e consumo, come è già avvenuto per diverse specie; altrimenti se vi riscontreremo un qualche interesse economico, faremo in modo di sfruttare tale interesse con le dovute conseguenze per l'animale; alla peggio pascoleranno tristemente come feccia da debellare, al pari delle pantegane, degli scarafaggi, dei piccioni o dei gabbiani che lottano nelle calli di Venezia per accaparrarsi il boccone fin troppo succulento, strappato dai sacchi delle immondizie (in altre città, invece, ci pensano i senza tetto a smaltire i sacchi dell’umido, ma questo è un altro discorso ancora).
Che ne dite di una petizione per modificare il nome da falco “pellegrino” a falco “cittadino”?
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 06, 2015, 02:19:38 pm
A proposito delle belle foto tipo quella del kayak con la foca sulla coperta (adorabile) vi invio una mia con in pugno un falco. Ciò naturalmente significa, per quei signori che si vogliono sostituire agli esperti, una manica d'incompetenti interessati dal denaro, che basta tendere il braccio che tutti i falchi del vicinato vi atterreranno adosso !!! Una magnifica conferma delle proprie OPINIONI, per cui si guarda ai singoli casi e non alla media statistica e si traggono delle conclusioni perfette come quelle del padre di famiglia, che leggendo la notizia del vecchietto, morto a cent'anni in ottima salute, dopo aver passato la vita a fumare 80 sigarette al giorno e bere 1 lt di grappa al giorno, impongono ai figli di fare altrettanto, tanto quei medici incompetenti e pagati, non capiscono un cavolo. BUONA VANNA MARCHI e MAGO OTELMA, cari amici, informatevi se per caso il medio evo fosse finito.
Per tutte le altre manifestazioni e raccolta firme contro i veri poteri distruttivi delle coste mi troverete sempre in prima fila, vi farò sapere delle mie per la prossima Vogalonga.
Un caro saluto a tutte le persone di buona volontà, che so per conoscenza diretta essere la maggior parte nella nostra comunità.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Febbraio 06, 2015, 09:42:35 pm
Incredibilmente la giunta comunale, almeno una parte, ha recepito la nostra "dissociazione", ne ha capito l'aspetto positivo e propositivo, e pensa di rivedere quella parte del regolamento.

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/02/04/news/falesie-congelato-il-regolamento-1.10801550

Mi sembra una bella notizia.



Non commento invece gli ultimi interventi di Nicola Baldo perché si commentano da soli.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 07, 2015, 03:21:06 pm
Bravo, hai capito che non tutti porgono l'altra guancia.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Febbraio 07, 2015, 06:27:28 pm
Si tratta di rispetto!
Si possono avere opinioni differenti. Magari qualcuno conosce meglio l'argomento. Esponi le tue idee e ascolta gli altri. Se le tue argomentazioni sono convincenti o magari risulta perfettamente corrette gli altri ti ascoltano. Non bisogna ritenersi i possessori della verità assoluta e per questo gli altri sono tutti degli stolti e la loro opinione non vale nulla. Questo vale se ti ritieni più intelligente degli altri.
Forse anche gli altri sono persone con un cervello funzionante. Forse non hanno studiato scienze naturali, ma magari hanno una laurea o un dottorato di ricerca in qualche disciplina, magari anche un po' più difficile.
Sicuramente tu sarai molto preparato nei tuoi studi, ma nessuna scienza è esatta, figuriamoci le scienze naturali. Permettimi quindi di avere qualche perplessità sulle vostre argomentazioni e rispetta la mia opinione.
Questi, che sono i principi dell'illuminismo, sono gli insegnamenti più importanti che ho imparato dalla scuola.

Non replicherò ulteriormente perché mi dispiace essere andato assolutamente fuori tema.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 07, 2015, 07:14:27 pm
Caro Marco, visto che il tuo intervento lo trovo estremamente corretto, risponderò che lo sfogo era diretto a coloro che hanno cercato di ridicolizzare me e tutti coloro che hanno investito parte della loro esistenza nella difesa della natura adducendo argomentazioni e foto che hanno esattamente lo stesso valore dell'esempio da me citato (fumo e alcool), tentando di ridicolizzare non me, ma secoli di scienza( primo trattato ornitologico data XI secolo ad opera di Federico II di Svevia, da allora...) non solo ma dimostrando , inoltre di non aver minimamente letto i miei interventi precedenti dove avevo già argomentato, in maniera pacata tali osservazioni. Avevo già citato che tutti commettiamo errori, ma esiste una letteratura scientifica che supporta in maniera inequivocabile questi dati, che resteranno validi sino a che non verranno smentiti da altri dati, non opinioni che non possono sostituirsi a questi. Aggiungo che non mi permetterei mai di contestare i dati di un ingegnere, ma neanche di un falegname o di un artigiano o di qualsiasi lavoratore che conosca la sua professione assimilando la mia opinione alla sua conoscenza.
Chiedo scusa a quanti, come te si siano comportati correttamente pur avendo idee diverse , ma ti assicuro che non sono stato io ad iniziare,( non porgo l'altra guancia perchè la prima era già stata colpita) basta leggersi tutta la disputa avvenuta in più giorni.Ritengo anch'io che non sia il punto della discussione, per cui non ne parlerò più.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Febbraio 10, 2015, 02:02:23 pm
Bene! Questo è già un risultato. In fondo non chiedevamo altro che un confronto lecito e trasparente. Presentiamoci preparati.

Francesca Gastaldi

Incredibilmente la giunta comunale, almeno una parte, ha recepito la nostra "dissociazione", ne ha capito l'aspetto positivo e propositivo, e pensa di rivedere quella parte del regolamento.

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2015/02/04/news/falesie-congelato-il-regolamento-1.10801550

Mi sembra una bella notizia.



Non commento invece gli ultimi interventi di Nicola Baldo perché si commentano da soli.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 24, 2015, 08:06:00 pm
Visto che fin'ora avete parlato voi e visto che il soggetto in causa sono io, vorrei intervenire. Sono un Falco pellegrino, sono l'essere vivente più veloce del pianeta, in una mia  picchiata media le velocità oscilla tra i 180 e i 260 km/h, ma sono stati cronometrate picchiate di 300- 320 km/h. Sono stato venerato nell'antichità come divinità, Horus per gli antichi Egizi, e nel medioevo rappresentavo i Principi. Da sempre ho suscitato, per la mia tecnica di caccia, l'ammirazione di voi umani e sono stato per questo tenuto in grande considerazione sin dai tempi di Federico II di Svevia sino ai nostri giorni. Tutto questo però non ha evitato che negli anni 50-70 fossi quasi cancellato dalla faccia della terra da voi, perchè? Il restringimento degli habitat riproduttivi (proprio come le Falesie di Duino), la cacc-a e la raccolta delle uova hanno avuto la loro parte ma il responsabile maggiore, scoperto solo nella metà degli anni '70, era l'uso massiccio dei pesticidi clorurati in agricoltura. Negli USA ero praticamente estinto e in Europa quasi, in Italia nel '74 sono state censite 40 (!!!) coppie nidificanti. Solo l'allevamento , che comunque significa consanguineità, ed il bando dei pesticidi mi hanno salvato. Contemporaneamente però, mentre il mio numero calava le mie uova diventavano rare e quindi più ambite dai collezionisti, che arrivano a pagare migliaia di euro per 1 uovo, il fatturatto del traffico di animali o parti di specie protette è secondo solo a quello del narcotraffico. Da allora sono diventato sempre più esigente in fatto di nidificazione ed è per questo che convenzioni internazionali fissano a 200 mt la distanza minima di avvicinamento di qualsiasi essere umano da un mio sito di nidificazione ed è per questo che scelgo, per lo più pareti inacessibili e sempre più rare(!) come le Falesie di Duino, (non guardate ai miei fratelli provenienti da allevamenti e introdottii nelle vostre città, io sono selvatico e geneticamente, come sapete questo fa una gran differenza). Non ho niente contro kayakers, nuotatori, sono solo estramamente diffidente nei confronti dell'uomo QUANDO DEVO SCEGLIERE UN SITO DI NIDIFICAZIONE, non quando volo per conto mio. Penso che il grosso malinteso sia stato proprio confondere il vostro verbo"inquinare" un ambiente con il verbo "disturbare" unacoppia, a rischio estinzione, in nidificazione. Ecco schierandovi col fronte del NO Riserva Di Duino, più o meno interessato e legato al mantenimento di privilegi privati, voi kayakers avete contribuito a  bloccare l'istituzione della Zona a Protezione Speciale che garantiva la mia tranquillità. Infatti la ZPS non ammette deroghe nei confronti di nessuno nei di mezzi non inquinanti come i vostri kayak. Forse la ZPS verrà solo limitata, forse verrà eliminata (i politici ambientalisti non hanno alle spalle il denaro dei cementificatori delle coste) e la mia, tuttora rara nidificazione verrà messa a rischio dal vostro atteggiamento, a proposito perchè non avete raccolto firme per cercare di bloccare lo scempio di milioni di mt cubi di cemento calati su Porto Piccolo a pochi metri dalle Falesie in questione, solo pochissimi anni fa? Forse che la risposta non siano i soldi dietro ogni speculazione edilizia difficili da combattere? Scusate ma da quassù mi sembra estremamente vero il vostro detto: "forti con i deboli e deboli con i forti. Questo, almeno da voi non me l'aspettavo. Saluti
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Gengis - Febbraio 25, 2015, 12:04:13 pm
Ciao a Tutti ,
onestamente faccio fatica a capire certe posizioni , che fra l'altro arrivano da chi una certa competenza non solo accademica dovrebbe aver maturato , nella mia ormai lunga vita ho maturato tante esperienze ed ho notato che gli animali per quanto allevati, quando ritornano in libertà , recuperano il loro dna .Io in diverse occasioni mi sono sostituito ai genitori biologici  con disparate specie di mammiferi e uccelli , rilasciandoli sempre appena pronti , forse i frequentatori del Bàtiment in Francia si ricorderanno
la gazza bianca e nera  caduta nell'ospizio dove era ricoverato mio Padre,unica superstite della nidiata fatta fuori da un paio di gatti , per nutrirla me la sono portata avanti ed indietro dalla Francia , con i rischi che ne derivavano , sempre tenuta libera un bel giorno s'involò  è ha messo su famiglia . La mia passione per gli animali mi ha portato a fare per un periodo anche il Guardia Caccia Volontario, si debbo ammettere che il Volontariato è nel mio dna , di natura ne capisco un poco , ci vivo  dentro parte del mio tempo e posso asserire che i falchi di ogni specie sono in continuo aumento   come molte altre speci  e noi kayaker abbiamo firmato contro il divieto di navigazione e non contro la riserva, se lo si vuole capire bene, se no fa lo stesso .Gengis
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Febbraio 25, 2015, 01:52:15 pm
Ciao Gengis,
mi ha dato da pensare poco tempo fa una foto pubblicata dalla mitica Tatiana, di lei in kayak in mezzo alle foche in non so quale posto della Scozia. La foca che sbucava tranquilla dall'acqua non aveva nessuna paura di Lei.
Allora mi domando? Non sarà che gli animali hanno paura dell'uomo-cacc-atore, ma quando la cacc-a viene meno, nel giro di qualche generazione l'animale perde la paura dell'uomo? Non è che allora il problema del falco, ma non solo perchè si parlava anche di altre specie, sia dovuto ai cacc-atori?! E non sarebbe meglio allora vietare la cacc-a piuttosto che il transito dell'uomo???
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 26, 2015, 12:00:38 pm
Quello che rifiutate di comprendere è che in ZPS non può essere concessa nessuna deroga per nessuno, di fatto avete firmato per una limitazione o per un'annullamento (dipende dalla forza del fronte del NO, a cui involontariamente, spero, vi siete accodati) della Zona a Protezione Speciale che scatta ogni volta che si vuole proteggere la nidificazione di  una specie  tutt'ora a rischio, sottolineo NIDIFICAZIONE non singolo o singoli individui, non mi pare si stia parlando di foche, cormorani, gazze e nemmeno di falchi provenienti da allevamenti  come quello che mi si sta posando sul braccio, e che è stato addestrato da me, nella foto di 2  o 3 interventi precedenti, stiamo parlando di SITO DI NIDIFICAZIONE , che indica qualcosa di diverso anche da nido. Diverso perchè il sito è occupato per la vita dalla coppia, il nido di solito viene cambiato dopo una singola covata. Ripeto anche se involontariamente, e ripeto spero, non volevate vi siete di  fatto pronunciati per  una  limitazione o annullamento della ZPS  che vuol dire che non passeremo solo noi kayakers ma tutti !!! E voi ve la sentite di garantire per tutti ?
E comunque,  (questa è un'impressione personale) non mi sembra edificante combattere così pervicacemente contro una Riserva Naturale che ci impone di stare a 60 (!!!) mt. e girare la testa di fronte allo scempio edilizio e privatizzazione delle coste, Grandi Navi , attività inquinanti, etc....
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Febbraio 26, 2015, 09:10:51 pm

Affermare che siamo contro la Riserva è una MISTIFICAZIONE.

Forse è bene ricordare il testo della petizione che abbiamo firmato

"CON QUESTA PETIZIONE I SOTTOSCRITTORI CHIEDONO CHE LA FUTURA RISERVA DELLE FALESIE DI DUINO CONTEMPLI LA POSSIBILITÀ’ PER I NUOTATORI, GLI AMANTI DEL SEAWATCHING E LE IMBARCAZIONI A REMI (CANOE, KAYAK DA MARE, SUP, E OGNI ALTRA PICCOLA IMBARCAZIONE SENZA MOTORE), DI ATTRAVERSARE LE SUE ACQUE ANCHE ENTRO I PRIMI 60 METRI DALLA COSTA."

Nessuno di noi ha firmato perchè non vuole la Riserva delle Falesie di Duino, anzi, i kayakers vogliono che la natura sia protetta.
Vogliamo una vera Riserva e zone naturali protette in cui motori e cemento siano banditi; molti kayakers si battono per questo.
L'uomo che si sposta a propulsione umana, senza inquinare, senza recare danno, silenziosamente e senza ausili motorizzati, è un essere naturale e perciò è parte integrante della natura.
L'uomo che si sposta a propulsione umana è anch'esso un animale da proteggere e tutelare.

Ribadisco, affermare che siamo contro la Riserva è falso e MISTIFICANTE.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Nicola Baldo - Febbraio 27, 2015, 08:12:49 am
..."Troppo spaccata la collettività, con ambientalisti da un lato e Comunelle, pescatori e canoisti dall'altra, a darsi battaglia"...
Da il Piccolo di Trieste, Caro Marco come vedi questo è ciò che riportano i Media e ciò che percepisce l'opinione pubblica : canoisti con fronte del no. Conosco benissimo i termini della petizione, ma è dal mio secondo intervento, cioè circa 20 gg. fa che vi sto mettendo in guardia!! Le vostre firme verranno accomunate al Fronte del No che lo vogliate o no. Ripeto fino allo sfinimento In Zona di Protezione Speciale di qualsiasi Riserva O Parco del Mondo non può essere fatta concessione alcuna, quindi il potere politico o la limita , nella migliore delle ipotesi, o la elimina del tutto. Se questa per voi è una vittoria, mi piacerebbe fosse rivendicata a titolo personale e non come canoisti, nome che, usato in maniera generica dai Media, raggruppa anche me e molti altri contrari all'iniziativa.
p.s. noto con "piacere" che ancora non hai compreso la differenza tra "non inquinante" e " disturbo portato in prossimità di un sito di nidificazione di una specie a rischio" o non riesco a spiegarmi, o non hai letto almeno 4, 5 dei miei interventi oppure ...
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Marzo 06, 2015, 10:10:14 am
Ecco alla fine aperture per tutti, pescatori, il principe, tranne che per i canoisti e nuotatori (se si eccettua una fascia in più di 10 metri, tante tante grazie!). Direi che è un'ottima visione ambientale. Si vergognino. Comunque chi legifera senza sapere di cosa parla non può far molto. Ma anche noi, evidentemente, abbiamo voce pari a zero.


Da "Il Piccolo" di ieri.

Alla fine, nella fatidica zona A, quella a tutela integrale, ha vinto il falco Pellegrino. E con lui, l’edredone, la valpoca e il marangone dal ciuffo. Resta la “corsia preferenziale” per nuotatori e kayakers negli specchi acquei delle Falesie: d’ora in avanti potranno spingersi nelle loro bracciate o pagaiate al largo sì entro i 60 metri, ma oltre i 50 dalla linea di costa, per non disturbare la nidificazione degli uccelli sotto tutela della riserva regionale.

Comunque - e va sottolineato - significativi “ritocchi” al nuovo regolamento, ieri approvato in una maratona di oltre sei ore di Consiglio comunale a Duino Aurisina, sono stati apportati, in accoglienza alle istanze della cittadinanza. Ora infatti, diversamente da quanto ventilato nei giorni scorsi, potranno varcare gli specchi acquei protetti della zona B anche le imbarcazioni (nel massimo di due unità) di pescatori professionali della piccola pesca marittima. E, soprattutto, si è rimossa la parola “esproprio” dal testo, con riferimento all’acquisizione del sentiero Rilke. Un gesto di attenzione verso i della Torre e Tasso, che prevedibilmente non avrebbero gradito l’ingerenza del Consiglio su un tema che ormai da mesi attanaglia Duino: la chiusura della panoramica passeggiata.

Giornata campale, dunque, quella di ieri. Non solo per gli sforzi politicamente profusi per arrivare alla quadra, ma anche perché alla fine gli animi sulla vicenda si sono sbollentati, almeno tra i partiti. Alle 16, quanto il the end è calato sulla massima assise, il testo del regolamento è passato coi soli voti della maggioranza, 11; mentre tre i contrari (Romita, Pallotta e Iurman) e tre gli astenuti (Ret, Svara e Humar) nel centrodestra, che ha evidentemente apprezzato il sì all’unanimità incassato proprio sull’emendamento dei pescatori, nonché l’apertura della maggioranza sulla spinosa questione Rilke. «Ora guardiamo avanti - ha commentato il sindaco Vladimir Kukanja -: l’epilogo del Consiglio dimostra che la condivisione s’è avuta e che non c’erano attriti così forti. Questo, non scorderò mai di dirlo, è l’inizio. La riserva può essere un volano economico per il territorio, una grande attrazione. Sarà fruita da tutti, ci saranno attività nel rispetto della natura. Si creeranno nuovi posti di lavoro». «E se ci sarà - conclude - qualcosa da correggere o modificare, lo faremo senza problemi».

Soddisfatto anche Maurizio Rozza, presidente della II Commissione e “papà” della prima versione del testo: «Un clima positivo è stato ritrovato. Adesso si parte con la gestione: già il prossimo autunno vedremo i primi turisti inglesi visitare la nostra riserva». E l’esproprio rimosso? «È comunque previsto per legge - replica -, nel caso in cui non si riesca in via bonaria a trovare una soluzione». Il testo votato tornerà ora alla Regione per l’ultima approvazione. «Lo dico francamente - commenta Andrea Humar (Pdl) - non avessero accolto all’unanimità il mio emendamento sui pescatori, realtà storica di Duino, non mi sarei astenuto, ma avrei votato contro, soprattutto per il metodo adottato in questo percorso. Non è stato semplice, abbiamo sospeso il Consiglio per una Capigruppo che è durata quasi due ore, ma alla fine il centrosinistra ha capito l’importanza della correzione e per questo mi ritengo appagato».

«Avrei preferito - conclude - che le unità marittime consentite fossero elevate a 4 anzichè due, ma spero si possano intervenire in seguito». Concorde Ret: «Pur critico verso il percorso svolto, ritengo positivo l’assenso espresso sull’emendamento relativo all’esproprio del Rilke che ho presentato. La maggioranza ha votato anche altre modifiche, così, alla fine, si è lavorato in un clima positivo, di confronto. Bene anche la parte relativa al comitato gestore, che sarà tenuto a relazione ogni scelta al Consiglio». «Parliamoci chiaro - conclude l’ex sindaco - tra il primo testo e questo c’è in mezzo un abisso».
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Marzo 15, 2015, 11:27:19 pm
 Ho firmato anche io la petizione, pur essendo il coordinatore del "famigerato" regolamento.

Perchè? Perchè non posso non condividere la parte dove si citano i progetti di cementificazione della costiera e della devastazione del territorio.

Se mettete su google il mio nome abbinato con le parole "porto piccoccolo", "magredi", "sistiana"  scoprirete che sono anni che lotto per questo.

Se mettete invece il nome della signore prima proponente, scoprirete che in quelle battaglie ( ne su internet ne dal vero ) non si è  mai vista.

Spiace poi che si sfrutti l'opinione pubblica per i propri interessi, raccogliendo firme su una petizione pubblica che, citando ad esca i progetti di cementificazione della costa, non racconta tutta la verità. Per esempio:

1) l'interdizione per il nuoto ed il kayak c'è già per motivi di sicurezza nel limite di 30 metri dalla falesia. Il regolamento li porta a 50 metri ( 20 metri in più... ), per riuscire a tutelare le specie di avifauna marina che nidificano sugli scogli ( tra cui alcune nidificano o potrebbero nidificare abbassando il disturbo solo qui). Tra queste c'è ad esempio Somateria mollissima (edredone) , con l'unica stazione di nidificazione in mediterraneo; . L'area è inserita nell'IBA 066M, la rete mondiale delle aree più importanti per la conservazione dell'avifauna in pericolo. Non credo che 20 metri in più, per evitare di impedire la nidificazione o di disturbarla siano un sacrificio che chi dice di amare la natura non può sopportare.; 50 metri sono la lunghezza di una piscina olimpionica .....

2) le misure di conservazione adottate nel regolamento della riserva servono anche da compensazione ambientale propio per quella dissennata cementificazione fatta con Portopiccolo. Se vi leggete le prescrizioni della Valutazione di Impatto Ambientale di quell'intervento, scoprite che molto doveva essere mitigato e compensato ( a spese del realizzatore dell'opera .. ) ma che in realtà questa è la prima operazione con cui si tenta di tamponare i danni.

3) Il PCS approvato ed in vigore dal 2011  prevedeva l'interdizione totale dell'area ai nuotatori e alle imbarcazioni( circa 500 metri al largo per una lunghezza di 1800 metri di falesia; Il regolamento che si contesta con questa petizione, tenta di ragionare un pochino meglio, portando la zona di tutela integrale a soli 50 metri, in corrispondenza degli scogli dove l'avifauna marina si riposa, alimenta e riproduce.

Qualsiasi documentazione tecnica, amministrativa e/o scientifica su queste vicende potete chiederla a me o al Comune.

Ma, per l'amor del cielo,  smettiamola di raccontare frottole alla gente in buona fede.

Grazie,

Maurizio Rozza
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Marzo 15, 2015, 11:45:41 pm
... e comunque, da praticante del Kayak da quando avevo 16 anni ( ora ne ho 50 ) provo ribrezzo nel leggere alcune di queste dichiarazioni. Proporre di far saltare una Riserva Naturale per 20 metri di distanza di tutela in più, introdotti per cercare di lasciar nidificare tre specie di avifauna acquatica tra le più rare d'Italia ( edredone, volpoca e marangone dal ciuffo ) , mi da veramente una sensazione di squallore che nemmeno immaginate. Nella mia vita ho combattuto varie volte con speculatori edilizi senza scrupoli, per i quali la tutela della biodiversità e dei beni comuni era solo un intralcio. Ma fare la guerra alla natura, indicendo petizioni nazionali, per 20 metri lasciati in pace per consentire alle femmine di questi animali di poter covare ed alimentare i piccoli in pace, stride totalmente con il mio concetto della pratica del Kayak. Meglio gli speculatori edilizi .. Molto più nobili nel loro squallore....
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Marzo 17, 2015, 04:16:36 pm
Dopo lunghe insistenze, ieri e' stata finalmente depositata in comune la petizione contro la Riserva Naturale delle Falesie di Duino ) da parte della prima firmataria,    Paola Tarquini Bruni.
In realtà si tratta di tre petizioni diverse, tutte comunque presentate unitamente nella nota della Bruni ( che comunica anche che "le firme sono aggiornate sino alla data dell'8 marzo 2015, in quanto la raccolta firme sia cartacea che on-line stanno continuando" ). La più "polposa" ( 421 firme ) chiede, testuale, di: "mantenere il libero accesso, via mare, delle Falesie di Duino, a nuotatori e imbarcazioni senza motore anche nei primi 60 metri dalla riva." Questo punto ha raccolto un grande consenso tra il laziali: delle 420 firme, infatti, ben 91 vengono dalla regione della capitale d'Italia. Seguono via via altre Regioni. Duino Aurisina, con 13 firme, viene battuta anche dai siciliani (16 firme ) ed è a pari merito con la Campania. anche Malta e la Spagna contribuiscono con due firme, seguite da Svizzera (1) Inghilterra (1) e Sudafrica (1) . Forse però il punto proposto era un "cicinin" ingannevole per i lontani kayakers , a cui la Bruni rende più odiosa questa amministrazione comunale sostenendo che "tanta solerzia stride un po' con i progetto di cementificare la Costiera; si intraprendono grandi opere ad alto impatto ambientale e s'impedisce di nuotare e pagaiare silenziosamente".
Dimentica la Bruni di dire che, tra le firme che depositate nelle petizioni contro la Riserva vi sono anche quelle di sindaco e vicesindaco che all'epoca hanno approvato gli odiosi progetti di cementificazione, che invece il sottoscritto e molti altri dell'attuale amministrazione comunale hanno tentato di fermare sia nelle sedi politiche che giudiziarie. Ma un pochino di distrazione si perdona a tutti...
Magari però la Bruni poteva informare gli amici romani che non si trattava di "mantenere il libero accesso ... per i primi sessanta metri", visto che  dal 2013 c'era già un'ordinanza che  limita l'accesso a chiunque a trenta metri dalla Falesia per motivi di sicurezza, e che il regolamento approvato prevede per kayak e nuotatori 50 metri e non 60 ...
Se magari poi spiegava a maltesi, spagnoli e siciliani che quei 20 metri in più servono a tutelare la nidificazione di tre specie di avifauna marina in condizione critica di conservazione, magari facevamo tutti un pochino meno la figura dei buzzurri ..

Ma la cosa che veramente mi confonde e' quello che si propone negli altri due moduli di petizione depositati, in cui ci si dice " contrari a limitare l'ancoraggio nella zona oltre i 60 metri dalla linea di costa ai soli natanti ( a motore e vela, ndr ) autorizzati dal Comune" .
I kayakers  con sindrome di Tafazzi acuta vogliono dunque un accesso indiscriminato delle barche a motore??? L 'altro punto (terzo tipo di modulo ) depositato  chiede che nella riserva naturale venga liberalizzata la pesca sportiva ( che il regolamento invece disciplina tutelando la deposizione delle uova ). Sono questi i kayakers di cui questa petizione dovrebbe portare le istanze??
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: Marco Lipizer - Marzo 18, 2015, 03:19:26 pm
Caro Maurizio,
mi fa piacere che sia voluto venire a casa nostra ad argomentare il senso del regolamento. E ben più difficile per noi farlo in un'aula dove ci sentiamo a casa di altri.
Probabilemente nel documento preparato da Paola ci saranno delle inesattezze, non solo quelle evidenziate da te, dovute al fatto che non è la sua professione.
Vorrei però risponderti sulla questione dei 60 metri prima che i nostri amici romani si sentano traditi. D'altrocanto qualche commento precedente avevo già spiegato, ma forse non hai avuto la tenacia di legger più di 100 interventi.
Intanto la sollevazione è avvenuta prima dell'incontro presso la sala comunale, quando sul giornale locale pareva vi fosse la possibilità dell'interdizione ai kayak fino a 500 metri. Come da me già scritto, passare 50 o 60 metri al largo non sarà questo gran disturbo. Da più fastidio da un punto di vista concettuale perchè sembra di essere paragonati a mezzi inquinanti e disturbatori, mentre in verità rappresentiamo il mezzo più ecologico per la fruizione delle bellezze naturali e per poter vivere la Natura. Non pensare che il Parco di Miramare sia un piccolo fastidio per noi. Sa proprio di gran soppruso, ma continiuamo a sopportarlo anche perchè non possiamo farci niente. Un altro tratto di costa precluso sa di ulteriore soppruso. Ma siamo servi e continiuamo a subire. Punto.
Non dire invece cose inesatte riguardo alla vigente ordinanza della Capitaneria. Sai benissimo che quella ordinanza è pretestuosa e richiesta dal Comune senza che vi sia un reale pericolo di crollo perchè non vi è nessun elemento del servizio geologico regionale che attesti tale pericolo. Quella ordinanza andava ritirata!
A questo punto gli elementi sono andati avanti, il regolamento verrà approvato dalla Regione e si creerà il Parco. Non posso neanche dire che noi vigileremo perchè non saremo in grado. Quello che sarà, sarà, ma queste pagine e la pagina facebook saranno testimoni delle nostre paure di speculazioni ambientali.
Io, ti dirò, sono molto fiducioso, perchè per fortuna in regione le cose si fanno abbastanza bene senza mafierie o altro, vedi parco della Cona o Val Cavanata. Mentre non mi piace come viene gestito Miramare con accessi molto più impattanti del nostro semplice passaggio, ma "a pagamento". Ma come ha detto il Direttore di Miramare alla riunione della commissione "anche noi dobbiamo vivere". Permetterai che per un tuo tornaconto, a me da fastidio non poter passare in proprietà pubblica!

Dopo lunghe insistenze, ieri e' stata finalmente depositata in comune la petizione contro la Riserva Naturale delle Falesie di Duino ) da parte della prima firmataria,    Paola Tarquini Bruni.
In realtà si tratta di tre petizioni diverse, tutte comunque presentate unitamente nella nota della Bruni ( che comunica anche che "le firme sono aggiornate sino alla data dell'8 marzo 2015, in quanto la raccolta firme sia cartacea che on-line stanno continuando" ). La più "polposa" ( 421 firme ) chiede, testuale, di: "mantenere il libero accesso, via mare, delle Falesie di Duino, a nuotatori e imbarcazioni senza motore anche nei primi 60 metri dalla riva." Questo punto ha raccolto un grande consenso tra il laziali: delle 420 firme, infatti, ben 91 vengono dalla regione della capitale d'Italia. Seguono via via altre Regioni. Duino Aurisina, con 13 firme, viene battuta anche dai siciliani (16 firme ) ed è a pari merito con la Campania. anche Malta e la Spagna contribuiscono con due firme, seguite da Svizzera (1) Inghilterra (1) e Sudafrica (1) . Forse però il punto proposto era un "cicinin" ingannevole per i lontani kayakers , a cui la Bruni rende più odiosa questa amministrazione comunale sostenendo che "tanta solerzia stride un po' con i progetto di cementificare la Costiera; si intraprendono grandi opere ad alto impatto ambientale e s'impedisce di nuotare e pagaiare silenziosamente".
Dimentica la Bruni di dire che, tra le firme che depositate nelle petizioni contro la Riserva vi sono anche quelle di sindaco e vicesindaco che all'epoca hanno approvato gli odiosi progetti di cementificazione, che invece il sottoscritto e molti altri dell'attuale amministrazione comunale hanno tentato di fermare sia nelle sedi politiche che giudiziarie. Ma un pochino di distrazione si perdona a tutti...
Magari però la Bruni poteva informare gli amici romani che non si trattava di "mantenere il libero accesso ... per i primi sessanta metri", visto che  dal 2013 c'era già un'ordinanza che  limita l'accesso a chiunque a trenta metri dalla Falesia per motivi di sicurezza, e che il regolamento approvato prevede per kayak e nuotatori 50 metri e non 60 ...
Se magari poi spiegava a maltesi, spagnoli e siciliani che quei 20 metri in più servono a tutelare la nidificazione di tre specie di avifauna marina in condizione critica di conservazione, magari facevamo tutti un pochino meno la figura dei buzzurri ..

Ma la cosa che veramente mi confonde e' quello che si propone negli altri due moduli di petizione depositati, in cui ci si dice " contrari a limitare l'ancoraggio nella zona oltre i 60 metri dalla linea di costa ai soli natanti ( a motore e vela, ndr ) autorizzati dal Comune" .
I kayakers  con sindrome di Tafazzi acuta vogliono dunque un accesso indiscriminato delle barche a motore??? L 'altro punto (terzo tipo di modulo ) depositato  chiede che nella riserva naturale venga liberalizzata la pesca sportiva ( che il regolamento invece disciplina tutelando la deposizione delle uova ). Sono questi i kayakers di cui questa petizione dovrebbe portare le istanze??
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Marzo 19, 2015, 09:06:05 am
Caro Marco,
Si, probabilmente  è vero. Io non ho letto tutti i messaggi; ma la storia dei 500 metri nel regolamento non c'è mai stata. Credo profondamente nei processi partecipativi, e per questo, già da due anni, ho fatto liberamente circolare le bozze ed ho fatto 6 sedute di commissione aperte al pubblico, di cui due erano audizioni dei portatori di interesse.
I 500 metri, come ho più volte spiegato anche nelle audizioni, erano nelle prescrizioni contenute nel Piano di Conservazione e Sviluppo approvato nel 2011 dalla Giunta precedente ( di cui ora sindaco e vicesindaco firmano la petizione ... ).
Il regolamento ha tentato di mitigare le rigidità di quel PCS .. Per il resto, se avete voglia di perdere 10 minuti e capire veramente come stanno le cose, vi riposto la memoria sul percorso.
A presto,
Maurizio
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Marzo 19, 2015, 06:10:35 pm
Sig. Maurizio Rozza. Io sono una dei romani che ha firmato  e posso risponderle che non mi sento tradita da nessuno. Io la mia firma l'ho messa assumendomi la responsabilità di quello che facevo. E per come la vedo io tutti hanno fatto così altrimenti non avrebbero messo la firma. Qui non c'è nessuno che istiga nessuno. Semplicemente le persone che la pensano allo stesso modo si sono unite per farsi sentire. Quella della Falesia del Duino non è l'unica area protetta dove vorrei navigare con il mio kayak sinceramente quindi la mia presa di posizione non riguarda le distanze in metri (50/60/500) ma una questione di principio verso divieti che sanno di abuso. Ci sono aree protette che consentono la navigazione dei kayak e non temono che l'ambiente venga deturpato per questo. Sinceramente spero che nel tempo aumentino. Il fatto che viva lontana dalla Falesia del Duino non mi rende meno interessata all'argomento. Ormai c'è la tendenza ha vietare tutto e le zone protette di stanno moltiplicando in base a progetti che sono in atto. Potremmo darci all'areonautica così possiamo sorvolare sopra le aree protette e scaricare cherosene a volontà!!!
Troppo facile vietare ad un canoista di entrare in una zona. Più difficile è vietare la stessa zona ad abusi edilizi e interessi anche locali.
Sarebbe interessante cominciare a vedere dei documenti allegati a queste mail firmati e timbrati dalle autorità competenti. Infatti non si riesce a capire quali siano le cose che sono state portate avanti e quali quelle che sono state abbandonate (50/60 metri, zone A B C ????). Nè si riesce a capire chi ha firmato cosa!! Troppo facile incolpare di confusione chi invece la firma e la faccia ce l'ha messa magari commettendo errori. Errare umanum est. Non sono gli erori che rovinano il genere umano e il mondo. Sono gli abusi e le azioni illegittime dei furbi e dei delinquenti.
Perchè poi si voglia rivolgere un divieto a chi và in canoa? E' stato per caso constatato scientificamente che quel tratto di costa del Duino ha subito danni a causa della navigazione in kayak. Ma per piacere!!!!
Se leggesse le mail precedenti scoprirebbe da dove sono usciti fuori i 500 metri.
Nel regolamento che ha dato luogo alla raccolta firme oltre ad un elenco di opere di cementificazione che si prevede di mettere in essere (addirittura in fondo al mare aimè!) c'era evidenziata la distinzione tra zone A B C. Queste sono zone notoriamente definite in maniera univoca. Premesso che difficilmente si possa credere che quelle opere non diano fastidio al Falco Pellegrino, veniamo alla questione distanze e alla regolamentazione della navigazione per i kayak. Nel regolamento si vietava la zona A, definitivamente, e limitava l'entrata nella zona B con modalità perpendicolare.  Per me questo non significa avere accesso ad una zona. Personalmente tirerei dritta anche oltre la zona B. Anzi, le dirò, già tutta questa complicanza di distanze mi farebbe dirottare in altre zone per pagaiare. Comunque, la somma delle miglia delle due zone A e B, se prende una carta e misura la distanza dà 500 metri. Se poi ci mettiamo la normativa ordinaria e le varie ordinanze della Guardia Costiera secondo le quali siamo tenuti a navigare entro 200/300/400 metri dalla costa (a seconda della zona e dell' Ordinanza Guardia Costiera di turno) la questione sà proprio di grande presa in giro.  Personalmente sono veramente stufa di veder represse le mie azioni dagli organi amministrativi pubblici e privati per fini che servono a "riparare" (magari fosse possibile!) i danni commessi da essi stessi. Penso che anche gli altri che abbiano messo la firma abbiano firmato per questo e non per la differenza che c'è tra 50/60/500 metri!

Francesca Gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Marzo 23, 2015, 03:00:41 pm
Mi pare un dialogo con un sordo, e dunque non posso che arrendermi. Vi ho postato una lunga e dettagliata spiegazione, e mi pare evidente che preferite fare slogan demagogici che leggere ..
Cosa c'entra il falco pellegrino ????? ;-) . Nessuno è cosi idiota - spero - da pensare che un uccello che nidifica su falesie inaccessibili ( se non a chi pratica l'arrampicata ) sia turbato da un kayak o da un nuotatore. Se ha voglia di leggersi quello che ho postato, capirà quelle che sono le ragioni tecniche alla base di quel divieto. Se vuole altro materiale tecnico specifico per capire il problema, sono felice di fornirlo a lei e chiunque altro voglia approfondire.
Oltre ad occuparmi di queste cose saltuariamente in politica, questo e' il mio lavoro. Provo a spiegarmi con un semplice esperimento: spesso, quando passate per l'autostrada vedete dei rapaci tranquillamente appollaiati sulla recinzione. Non vi degnano nemmeno di uno sguardo, finché transitate. Anche se siete a bordo di una rombante ed antiecologica Ferrari. Ma se provate a rallentare e scendere dalla macchina, la poiana scapperà terrorizzata.
Nessuno mette in dubbio che il kayak sia un mezzo super ecologico ( per qusto lo amo ... ), ma purtroppo noi ( non per colpa nostra ) siamo visti dagli uccelli selvatici come predatori. In quella falesia c'è l'unico sito di nidificazione in Italia dell'edredone. Ci sono altre due specie in lista rossa che la usano potenzialmente per i nidi. Per questo è una Riserva. Se lei pensa che questo non valga 50 metri di tutela, evidentemente parliamo due lingue diverse. Ma, come ho già detto altrove, questo approccio è lontano mille miglia dalla filosofia del Kayak.



Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Marzo 23, 2015, 03:57:37 pm
Le rispondo anche nel dettaglio:
Lei dice: "Quella della Falesia del Duino non è l'unica area protetta dove vorrei navigare con il mio kayak sinceramente quindi la mia presa di posizione non riguarda le distanze in metri (50/60/500) ma una questione di principio verso divieti che sanno di abuso.". Concordo perfettamente; ma qui, dove sta l'abuso ???

"Ci sono aree protette che consentono la navigazione dei kayak e non temono che l'ambiente venga deturpato per questo."  Assolutamente vero, e vale anche per qesta. Infatti, se legge il regolamento, al di fuori dei 50 metri la navigazione per tutta la restante Riserva è libera escusivamente per Kayak ed altri mezzi a propulsione umana.

"Il fatto che viva lontana dalla Falesia del Duino non mi rende meno interessata all'argomento."; e questa è una gran bella cosa.. :-) Sono contrario a tutti i localismi.  Io, personalmente, ho lottato contro la gara internazionale di fuoristrada "Italian Bahia" che si svolgeva sui Magredi Friulani. Ma quando la siamo riusciti a cacciare, ed è andata a deturpare le dune sabbiose in  Sardegna, ho continuato a combatterla a fianco dei sardi.

"Ormai c'è la tendenza ha vietare tutto e le zone protette di stanno moltiplicando in base a progetti che sono in atto." Sono ateo, ma non posso che dirmi "Che Dio l'ascoltasse ... ;-) In realtà, in Italia assistiamo al totale sbracamento delle politiche sulla tutela della biodiversità. Per questo abbiamo il record ( incontrastato ... ) di infrazioni comunitarie in materia.

"Potremmo darci all'areonautica così possiamo sorvolare sopra le aree protette e scaricare cherosene a volontà!!! " Enonnonò!!! ;-) In tutte le aree protette italiane è vietato il sorvolo a motore. In questa, se finalmente invece di brontolare a vuoto  si  legge il regolamento, scoprirà non può far volare nemmeno un aeroplanino di carta.. :-)

"Troppo facile vietare ad un canoista di entrare in una zona. Più difficile è vietare la stessa zona ad abusi edilizi e interessi anche locali. " Si legga la memoria che ho postato. Comunque il regolamento vieta, in Riserva, di istallare anche un semplice cartello. Niente edifici, dunque. Nemmeno casette di carta.. :-)

"Sarebbe interessante cominciare a vedere dei documenti allegati a queste mail firmati e timbrati dalle autorità competenti. Infatti non si riesce a capire quali siano le cose che sono state portate avanti e quali quelle che sono state abbandonate (50/60 metri, zone A B C ????)." Come ho scritto, i documenti " timbrati e firmati" sono disponibili e pubblici sul sito del Comune di Duino Aurisina, in bella evidenza. Basta fare una semplice ricerca su internet. Sono ovviamente totalmente identici a quelli che vi ho postato, ma controlli pure... ;-)


" Nè si riesce a capire chi ha firmato cosa!! Troppo facile incolpare di confusione chi invece la firma e la faccia ce l'ha messa magari commettendo errori. Errare umanum est. Non sono gli erori che rovinano il genere umano e il mondo. Sono gli abusi e le azioni illegittime dei furbi e dei delinquenti. " Esatto. Vede che su una cosa siamo d'accordo??!?  Qui di furbetti ne ho visti veramente parecchi.. .
Perchè poi si voglia rivolgere un divieto a chi và in canoa?  le ho risposto nella mail precedente.
"E' stato per caso constatato scientificamente che quel tratto di costa del Duino ha subito danni a causa della navigazione in kayak." Si, nello studio propedeutico al Piano di Conservazione e Sviluppo è stata evidenziata l'interferenza sulla nidificazione delle specie che si riproducono sugli scogli ( volpoca, edredone e marangone dal ciuffo). Se mi da l'indirizzo, le mando una copia. 

"Se leggesse le mail precedenti scoprirebbe da dove sono usciti fuori i 500 metri." Ho letto, e se si legge la memoria che ho postato, scoprirà che è una bufala messa fuori ad arte..

"Nel regolamento che ha dato luogo alla raccolta firme oltre ad un elenco di opere di cementificazione che si prevede di mettere in essere (addirittura in fondo al mare aimè!) . " Non esiste nessuna opera di cementificazione prevista. Questa è da querela....

"c'era evidenziata la distinzione tra zone A B C. Queste sono zone notoriamente definite in maniera univoca. Premesso che difficilmente si possa credere che quelle opere non diano fastidio al Falco Pellegrino," E ridagli con questo povero pellegrino che non c'entra nulla .. ;-)

 veniamo alla questione distanze e alla regolamentazione della navigazione per i kayak. Nel regolamento si vietava la zona A, definitivamente, e limitava l'entrata nella zona B con modalità perpendicolare. " Duretta, eh... :-) Se legge il regolamento ( in tutte le versioni diffuse nel corso dei due anni ) le limitazioni riguardano solo le barche a motore e velaaaaaa!!! :-) I Kayak, oltre i cinquanta metri, vanno dove cavolo vogliono. E, se ha un pochino di muscoletti, lei con le sue pagaie batte anche glio altri in velocità, perchè le barche a vela e a motore, oltre a non poter navigare e a dover fare solo l'avvicinamento perpendicolare, non possono superare i 5 nodi ... :-)

" Per me questo non significa avere accesso ad una zona. " E perchè no????? :-)

" Personalmente tirerei dritta anche oltre la zona B. Anzi, le dirò, già tutta questa complicanza di distanze mi farebbe dirottare in altre zone per pagaiare. Comunque, la somma delle miglia delle due zone A e B, se prende una carta e misura la distanza dà 500 metri. " I gusti sono gusti. Se non le piace pagaiare in una zona protetta dove, a parte i cinquanta metri, possono navigare solo i Kayak .. libera di andare a provare emozioni più forti in mezzo ai motoscafi.

" Se poi ci mettiamo la normativa ordinaria e le varie ordinanze della Guardia Costiera secondo le quali siamo tenuti a navigare entro 200/300/400 metri dalla costa (a seconda della zona e dell' Ordinanza Guardia Costiera di turno) la questione sà proprio di grande presa in giro." Perchè? Conosce l'ordinanza di limitazione di questo pezzo di costa?

 " Personalmente sono veramente stufa di veder represse le mie azioni dagli organi amministrativi pubblici e privati per fini che servono a "riparare" (magari fosse possibile!) i danni commessi da essi stessi. Penso che anche gli altri che abbiano messo la firma abbiano firmato per questo e non per la differenza che c'è tra 50/60/500 metri!" Io di danni non ne ho mai commessi. Mi occupo di tutela ambientale per lavoro, oltre che per politica. E, dicono, è un lavoro che so fare piuttosto bene... ;-)
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: stefano caprile CCN - Marzo 24, 2015, 12:15:54 pm
Ma, come ho già detto altrove, questo approccio è lontano mille miglia dalla filosofia del Kayak.

No, non è affatto lontano. Moltissimi canoisti sono più ambientalisti che sportivi, altri sono più sportivi che ambientalisti. Ci sono teste diverse ed opinioni diverse, ed infatti molti di noi questa petizione non l'hanno firmata.
In Svezia, dove mi reco abbastanza spesso, c'è un tratto di costa off limits per tutti, pedoni e kayak compresi, perchè ci vive una colonia di foche. Il provvedimento è giusto è sacrosanto, come lo è per molti di noi la tutela delle falesie dove vivono e si riproducono rare specie di uccelli.
Quindi non facciamo di ogni erba un fascio.
I canoisti che amano l'ambiente più della canoa esistono, e sono molti. E sono d'accordo con te, Maurizio.

Saluti,

Stefano (non solo canoista)
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: marco ferrario (eko) - Marzo 24, 2015, 10:24:39 pm
ma qui, dove sta l'abuso ???  

Grazie Maurizio per esserti battuto per la protezione del tratto costiero delle Falesie di Duino.
Con i tuoi ultimi interventi sul nostro forum hai contribuito a fare chiarezza e ci hai aiutato a comprendere meglio ciò che ci appariva diverso in quanto distorto, grazie per il tuo contributo alla nostra coscienza ambientalista.

Hai ragione, qui non c'è abuso.
L'abuso è altrove.

L'ABUSO sta nelle false arree protette, dove non è consentita la navigazione ai kayak
ma a pagamento vengono concesse licenze o privilegi per navigare con barche motorizzate.

L'ABUSO è nelle zonaA (come quella a Capraia) dove i kayak non possono navigare
mentre inquinanti e rumorosi barconi sembra si siano comprati la licenza per navigare sottocosta schiamazzando e inquinando.

L'ABUSO è vedere il caos di barche motorizzate che invadono tutte le estati la costa del Parco Nazionale del Golfo di Orosei.

L'ABUSO è cercare di imporre ai kayakers la navigazione solo se accompagnati da cosidette guide marine, come mi era stato prospettato per navigare al Parco Nazionale dell'Asinara.

L'ABUSO è vietare i canali di Venezia ai kayak e invece consentire la navigazione ai numerosissimi mezzi motorizzati e alle grandi navi che entrano in laguna e passano a pochi metri da San Marco
e l'ABUSO, che per noi sa anche di beffa, è vedere che, grazie ai divieti, qualche associazione o federazione cerca di ottenere il privilegio e l'esclusiva per accompagnare i kayakers a pagaiare per Venezia come anche in altri luoghi. Che schifo!

SONO QUESTI GLI ABUSI AI QUALI CI DOBBIAMO OPPORRE CON FORZA.

Ciao
Marco
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Marzo 25, 2015, 08:19:53 am
Concordo, Marco. Il sistema delle aree protette in Italia e' allo sfacelo, in mare come in terra. Purtroppo negli anni le decisioni gestionali sono sempre più in mano alla politica, ed i tecnici ( biologi e naturalisti ) sono stati messi sempre più ai margini. Troppo scomodi ... Hai citato  solo una parte dei divieti insensati e  sconnessi che trovi in giro. Purtroppo ce ne sono molti, molti altri. E la cosa più grave e' la "monetizzazione" delle deroghe su attività ad alto impatto. Ma ancora più delirante e' il fatto che spesso i soldi incassati non finiscono a finanziare interventi di tutela ambientale, ma nuove strutture ... Mah ..
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Marzo 25, 2015, 03:47:56 pm
" Ho firmato anche io la petizione, pur essendo il coordinatore del "famigerato" regolamento.
Perchè? Perchè non posso non condividere la parte dove si citano i progetti di cementificazione della costiera e della devastazione del territorio."
Maurizio da qui si legge che lei stesso ha firmato la petizione pur essendo coordinatore del "famigerato" regolamento perchè non condivide i progetti di cementificazione. Di quale petizione parla? Dunque progetti di cementificazione e devastazione del territorio ci sono evidentemente. Ci può fornire il documento in cui se ne parla?
Nessuno vuole navigare in una zona protetta se c'è il rispetto di tutto il resto. Sono disposta ad accettare questo divieto in nome della salvaguardia dell'ambiente ma non in nome di interessi poco trasparenti. Poichè questo rispetto è messo in discussione mi pare legittimo protestare per il divieto alle canoe.


"Se mettete su google il mio nome abbinato con le parole "porto piccoccolo", "magredi", "sistiana"  scoprirete che sono anni che lotto per questo.
Se mettete invece il nome della signore prima proponente, scoprirete che in quelle battaglie ( ne su internet ne dal vero ) non si è  mai vista."
 Questa non mi sembra una cosa che chiarisce le questioni in ballo. Chiunque abbia la facoltà e la volontà di intervenire proficuamente ha il diritto di intervenire ed essere parte di un colloqui democratico. Chi c'è dentro da anni ha il dovere di confrontarsi civilmente portando a conoscenza chi arriva dopo di cose che sà e accettando eventuali nuove conoscenze apportate da chi viene dopo

"Spiace poi che si sfrutti l'opinione pubblica per i propri interessi, raccogliendo firme su una petizione pubblica che, citando ad esca i progetti di cementificazione della costa, non racconta tutta la verità. Per esempio:
1) l'interdizione per il nuoto ed il kayak c'è già per motivi di sicurezza nel limite di 30 metri dalla falesia.
Di questa interdizione nelle mail precedenti si era già parlato. Tecnicamente l'interdizione dei 30 metri è un interdizione che proviene da un Ordinanza della Guardia Costiera. Per definizione le Ordinanze sono e devono essere prese per ovviare a casi eccezionali di sicurezza e come tali sono legittimate solo per un periodo breve e circonstanziato. Che poi in questo paese ciò non avvenga è un altro conto.

"Il regolamento li porta a 50 metri ( 20 metri in più... ), per riuscire a tutelare le specie di avifauna marina che nidificano sugli scogli ( tra cui alcune nidificano o potrebbero nidificare abbassando il disturbo solo qui). "
Il regolamento quale? Quello che ho scaricato dalla sua mail (che è lo stesso che ci aveva fornito la Sig.ra Bruni) non parla di distanze mi pare. Comunque il documento non presenta alcuna registrazione che lasci presupporre un deposito effettuato che testimoni la richiesta ufficiale di discussione. Infatti è non presenta alcun timbro di approvazione da parte di organi competenti. Sono andata sul sito del Comune a questo indirizzo http://www.comune.duino-aurisina.ts.it/index.php?id=4294&no_cache=1&L=0 )ma non ho trovato altro. Può darmi indicazioni più precise a riguardo?

Tra queste c'è ad esempio Somateria mollissima (edredone) , con l'unica stazione di nidificazione in mediterraneo; . L'area è inserita nell'IBA 066M, la rete mondiale delle aree più importanti per la conservazione dell'avifauna in pericolo. Non credo che 20 metri in più, per evitare di impedire la nidificazione o di disturbarla siano un sacrificio che chi dice di amare la natura non può sopportare.; 50 metri sono la lunghezza di una piscina olimpionica .....
No, infatti non è un problema pagaiare a 50 metri, come ho detto sopra. Non è affatto un problema se nell'area protetta indicata e nei regolamenti approvati non si usano due pesi e due misure. Non è un problema neanche di muscoli (come lei riporta nella successiva mail) grazie al mio allenamento posso fare il periplo dell'Italia se solo avessi il tempo per farlo!


2) le misure di conservazione adottate nel regolamento della riserva servono anche da compensazione ambientale propio per quella dissennata cementificazione fatta con Portopiccolo. Se vi leggete le prescrizioni della Valutazione di Impatto Ambientale di quell'intervento, scoprite che molto doveva essere mitigato e compensato ( a spese del realizzatore dell'opera .. ) ma che in realtà questa è la prima operazione con cui si tenta di tamponare i danni.
Appunto si tenta di tamponare i danni. Commisurando i danni commessi e conoscendo come vanno le cose nel paese (cioè che il realizzatore dell'opera non paga mai) come possiamo sommessamente accettare che il tamponamento dei danni preveda un divieto di navigazione per canoe?!! Perchè non cercate prima di tamponare ciò che si è fatto e poi imponete il divieto di pagaiare? Magari tutti potrebbero crederci di più e partecipare con passione ad un progetto di tutela ambientale.[/i]

3) Il PCS approvato ed in vigore dal 2011  prevedeva l'interdizione totale dell'area ai nuotatori e alle imbarcazioni (circa 500 metri al largo per una lunghezza di 1800 metri di falesia; Il regolamento che si contesta con questa petizione, tenta di ragionare un pochino meglio, portando la zona di tutela integrale a soli 50 metri, in corrispondenza degli scogli dove l'avifauna marina si riposa, alimenta e riproduce.
Ancora non riesco a trovare il punto del regolamento (in bozza copia incolla quello che avete alelgato? Se gentilmente ci facesse avere quello depositato che è oggetto di discussione e in attesa dell'approvazione...) in cui si parla di 50 metri.

Qualsiasi documentazione tecnica, amministrativa e/o scientifica su queste vicende potete chiederla a me o al Comune.
E' quello che stò facendo.



Grazie,

Francesca Gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Marzo 25, 2015, 04:20:47 pm

"Potremmo darci all'areonautica così possiamo sorvolare sopra le aree protette e scaricare cherosene a volontà!!! " Enonnonò!!! ;-) In tutte le aree protette italiane è vietato il sorvolo a motore. In questa, se finalmente invece di brontolare a vuoto  si  legge il regolamento, scoprirà non può far volare nemmeno un aeroplanino di carta.. :-)
Non mi pare nel regolamento gli aereoplani turistici non possono sorvolare l'area se lo fanno oltre una certa altezza. e da quell'altezza. Tutti gli altri possono farlo. Quelli di linea possono scaricare tutto il cherosene di cui hanno bisogno.


"Troppo facile vietare ad un canoista di entrare in una zona. Più difficile è vietare la stessa zona ad abusi edilizi e interessi anche locali. " Si legga la memoria che ho postato. Comunque il regolamento vieta, in Riserva, di istallare anche un semplice cartello. Niente edifici, dunque. Nemmeno casette di carta.. :-)
Promemoria? parliamo ancora di documenti senza riscontri e riconoscimenti provenienti da copia incolla. Abbiamo a disposizione qualcosa di ufficializzato? Chessò un deposito presso qualche ente di progetto che è da discutere o da approvare?


"Sarebbe interessante cominciare a vedere dei documenti allegati a queste mail firmati e timbrati dalle autorità competenti. Infatti non si riesce a capire quali siano le cose che sono state portate avanti e quali quelle che sono state abbandonate (50/60 metri, zone A B C ????)." Come ho scritto, i documenti " timbrati e firmati" sono disponibili e pubblici sul sito del Comune di Duino Aurisina, in bella evidenza. Basta fare una semplice ricerca su internet. Sono ovviamente totalmente identici a quelli che vi ho postato, ma controlli pure... ;-)
Non li trovo sul sito del Comune potrebbe gentilmente darmi i link?


" Nè si riesce a capire chi ha firmato cosa!! Troppo facile incolpare di confusione chi invece la firma e la faccia ce l'ha messa magari commettendo errori. Errare umanum est. Non sono gli erori che rovinano il genere umano e il mondo. Sono gli abusi e le azioni illegittime dei furbi e dei delinquenti. " Esatto. Vede che su una cosa siamo d'accordo??!?  Qui di furbetti ne ho visti veramente parecchi.
Appunto vede allora che su questo forum nessuno è contro gli abusi e le azioni illegittime. Chi ha firmato la petizione lo ha fatto perchè ha trovato eccessivamente spropositato il divieto per mezzi non inquinanti piuttosto che provvedimenti chiari e trasparenti contro chi ha interessi economici.
 
Perchè poi si voglia rivolgere un divieto a chi và in canoa?  le ho risposto nella mail precedente.
"E' stato per caso constatato scientificamente che quel tratto di costa del Duino ha subito danni a causa della navigazione in kayak." Si, nello studio propedeutico al Piano di Conservazione e Sviluppo è stata evidenziata l'interferenza sulla nidificazione delle specie che si riproducono sugli scogli ( volpoca, edredone e marangone dal ciuffo). Se mi da l'indirizzo, le mando una copia. 
Le invierò il mio indirizzo di posta elettronica nell'area "messaggi privati". Grazie.

"Se leggesse le mail precedenti scoprirebbe da dove sono usciti fuori i 500 metri." Ho letto, e se si legge la memoria che ho postato, scoprirà che è una bufala messa fuori ad arte.
Potrebbe allora mettermi a disposizione il documento in cui viene definita la distanza di 50 metri dalla costa che una canoa deve tenere?

"Nel regolamento che ha dato luogo alla raccolta firme oltre ad un elenco di opere di cementificazione che si prevede di mettere in essere (addirittura in fondo al mare aimè!) . " Non esiste nessuna opera di cementificazione prevista. Questa è da querela....
Da qualche parte ho letto che era prevista una transennatura di cemento sul fondale marino. Non ritrovo il documento ma lo stò cercando se lo rinvengo lo girerò sul forum.

"c'era evidenziata la distinzione tra zone A B C. Queste sono zone notoriamente definite in maniera univoca. Premesso che difficilmente si possa credere che quelle opere non diano fastidio al Falco Pellegrino," E ridagli con questo povero pellegrino che non c'entra nulla .. ;-)

 veniamo alla questione distanze e alla regolamentazione della navigazione per i kayak. Nel regolamento si vietava la zona A, definitivamente, e limitava l'entrata nella zona B con modalità perpendicolare. " Duretta, eh... :-) Se legge il regolamento ( in tutte le versioni diffuse nel corso dei due anni ) le limitazioni riguardano solo le barche a motore e velaaaaaa!!! :-) I Kayak, oltre i cinquanta metri, vanno dove cavolo vogliono. E, se ha un pochino di muscoletti, lei con le sue pagaie batte anche glio altri in velocità, perchè le barche a vela e a motore, oltre a non poter navigare e a dover fare solo l'avvicinamento perpendicolare, non possono superare i 5 nodi ... :-)
nel regolamento questo è riportato:
4. Nella porzione marina della Riserva, contrassegnata nell’allegata cartografia con la lettera “B” l’ingresso è
ammesso unicamente alle persone a nuoto, alle imbarcazioni a propulsione umana nonché ai natanti ed
imbarcazioni a motore o vela muniti di apposito contrassegno numerato rilasciato dall’Organo gestore. Con
apposita deliberazione l’Organo gestore determina annualmente entità numerica e tariffe dei contrassegni
autorizzativi. L’ingresso di natanti ed imbarcazioni a vela o motore deve essere obbligatoriamente effettuato
con rotta perpendicolare alla costa e a velocità ridotta, con divieto assoluto di navigazione in planata.
Dove per natante, secondo la normativa italiana (L.171 sulla navigazione da diporto), rientrano anche le imbarcazioni a propulsione umana. Dunque se esse non sono incluse nell'entrata perpendicolare ciò deve essere precisato. Inoltre avrei da ridire sulla determinazione di entità e tariffe!!! Perchè dentro questa frase si celano ovvie e tipiche attività economiche. Come se ne celano altrettante nell'art. 12 al punto 4 seguente:
La circolazione con veicoli a motore, laddove non libera, può essere autorizzata dall’Organo gestore a
soggetti che svolgono attività agro-silvo-pastorali, attività economiche produttive, attività di ricerca
scientifica, attività didattica e divulgativa, attività attinenti allo svolgimento di incarichi professionali, attività
di manutenzione ed esercizio alle opere pubbliche ed attività socialmente utili ecc......
Potremmo discutere il regolamento punto per punto e vedrà che molte cose lasciano adito a diversa interpretazione.


" Per me questo non significa avere accesso ad una zona. " E perchè no????? :-)
Perchè toglie tutta la spensieratezza di una pagaiata in libertà. Libertà alla quale posso rinunciare quando avrò la conferma che tutti indistintamente dovranno osservare il rispetto per l'ambiente.

" Personalmente tirerei dritta anche oltre la zona B. Anzi, le dirò, già tutta questa complicanza di distanze mi farebbe dirottare in altre zone per pagaiare. Comunque, la somma delle miglia delle due zone A e B, se prende una carta e misura la distanza dà 500 metri. " I gusti sono gusti. Se non le piace pagaiare in una zona protetta dove, a parte i cinquanta metri, possono navigare solo i Kayak .. libera di andare a provare emozioni più forti in mezzo ai motoscafi.
Motivo per cui ormai per le mie vacanze cerco di scegliere paesi più civili. se continua così in Italia ci resteranno solo i delinguenti ;-)

" Se poi ci mettiamo la normativa ordinaria e le varie ordinanze della Guardia Costiera secondo le quali siamo tenuti a navigare entro 200/300/400 metri dalla costa (a seconda della zona e dell' Ordinanza Guardia Costiera di turno) la questione sà proprio di grande presa in giro." Perchè? Conosce l'ordinanza di limitazione di questo pezzo di costa?
Ho letto l'ordinanza della Guardia Costiera. Attualmente non sembra ci siano limiti per quella zona (a parte quello dei 30 metri dalla costa per pericolo e di 1 miglio della legge L.171. Ma vedrà che come arriva l'estate esce l'ordinanza di turno!


 " Personalmente sono veramente stufa di veder represse le mie azioni dagli organi amministrativi pubblici e privati per fini che servono a "riparare" (magari fosse possibile!) i danni commessi da essi stessi. Penso che anche gli altri che abbiano messo la firma abbiano firmato per questo e non per la differenza che c'è tra 50/60/500 metri!" Io di danni non ne ho mai commessi. Mi occupo di tutela ambientale per lavoro, oltre che per politica. E, dicono, è un lavoro che so fare piuttosto bene... ;-)
[/quote]
Me lo auguro davvero di cuore e spero che abbia l'opportunità di dimostrarlo anche in questo forum cercando un confronto aperto e trasparente. Grazie.

Francesca Gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Marzo 27, 2015, 08:32:54 am
Proverò ancora a rispondere per punti a Francesca Gastaldi, che dice:
"Non mi pare nel regolamento gli aereoplani turistici non possono sorvolare l'area se lo fanno oltre una certa altezza. e da quell'altezza. Tutti gli altri possono farlo. Quelli di linea possono scaricare tutto il cherosene di cui hanno bisogno."
Quello che qui si poteva fare è vietare il sorvolo a bassa quota, ossia quello che interferisce ( pesantemente ... ) sulle popolazioni di avifauna. Purtroppo la legge Regionale del FVG ( L.R. 42/96), all'interno della quale devono collocarsi tutte le norme dei regolamenti delle aree protette, non stabilisce il divieto di sorvolo. Per quanto riguarda l'inquinamento da carburanti per aerei, il problema non si risolve con la quota e nemmeno con la rotta, perchè le sostanze emesse dalla combustione sono estremamente volatili e si diffondono su superfici enormi a seconda delo vento prevalente in quota.


"Troppo facile vietare ad un canoista di entrare in una zona. Più difficile è vietare la stessa zona ad abusi edilizi e interessi anche locali. " Si legga la memoria che ho postato. Comunque il regolamento vieta, in Riserva, di istallare anche un semplice cartello. Niente edifici, dunque. Nemmeno casette di carta.. :-)
Promemoria? parliamo ancora di documenti senza riscontri e riconoscimenti provenienti da copia incolla. Abbiamo a disposizione qualcosa di ufficializzato? Chessò un deposito presso qualche ente di progetto che è da discutere o da approvare?
Le metto qui sotto i collegamenti:
per quanto riguarda il regolamento, gli atti sono qui:
http://www.comune.duino-aurisina.ts.it/index.php?id=4293&no_cache=1&tx_ttnews%5BbackPid%5D=3488&tx_ttnews%5Btt_news%5D=31057&cHash=b84dbf5f955e9e87afad450b5f718c95

per quanto riguarda il Piano di conservazione e sviluppo:
http://www.comune.duino-aurisina.ts.it/index.php?id=26229

per quanto riguarda il promemoria, qui troverete la versione con tutti i collegamenti attivi a documenti e norme di riferimento:
https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TdE8yZEVqOXhSbzg/view?usp=sharing

 


"Sarebbe interessante cominciare a vedere dei documenti allegati a queste mail firmati e timbrati dalle autorità competenti. Infatti non si riesce a capire quali siano le cose che sono state portate avanti e quali quelle che sono state abbandonate (50/60 metri, zone A B C ????)." Come ho scritto, i documenti " timbrati e firmati" sono disponibili e pubblici sul sito del Comune di Duino Aurisina, in bella evidenza. Basta fare una semplice ricerca su internet. Sono ovviamente totalmente identici a quelli che vi ho postato, ma controlli pure... ;-)
Non li trovo sul sito del Comune potrebbe gentilmente darmi i link?
Appena fatto più sopra.

" Nè si riesce a capire chi ha firmato cosa!! Troppo facile incolpare di confusione chi invece la firma e la faccia ce l'ha messa magari commettendo errori. Errare umanum est. Non sono gli erori che rovinano il genere umano e il mondo. Sono gli abusi e le azioni illegittime dei furbi e dei delinquenti. " Esatto. Vede che su una cosa siamo d'accordo??!?  Qui di furbetti ne ho visti veramente parecchi.
Appunto vede allora che su questo forum nessuno è contro gli abusi e le azioni illegittime. Chi ha firmato la petizione lo ha fatto perchè ha trovato eccessivamente spropositato il divieto per mezzi non inquinanti piuttosto che provvedimenti chiari e trasparenti contro chi ha interessi economici.
Come ho spiegato, i cinquanta metri dalla falesia servono a creare una fascia di tranquillità per le specie di avifauna marina che qui ( e in alcuni casi solo qui.. ) nidificano. Il problema non è il mezzo usato, ma la presenza umana nei pressi del nido. Se la femmina in cova lascia il nido, la nidificazione è nulla. Se la femmina non riconosce l'area come non frequentata da potenziali predatori ( noi, non il kayak) , non nidifica.
 
Perchè poi si voglia rivolgere un divieto a chi và in canoa?  le ho risposto nella mail precedente.
"E' stato per caso constatato scientificamente che quel tratto di costa del Duino ha subito danni a causa della navigazione in kayak." Si, nello studio propedeutico al Piano di Conservazione e Sviluppo è stata evidenziata l'interferenza sulla nidificazione delle specie che si riproducono sugli scogli ( volpoca, edredone e marangone dal ciuffo). Se mi da l'indirizzo, le mando una copia. 
Le invierò il mio indirizzo di posta elettronica nell'area "messaggi privati". Grazie.
Per rendere il tutto accessibile a tutti, ho caricato il documento, diviso in quattro parti , qui sotto:

https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TdE8yZEVqOXhSbzg/view?usp=sharing

https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TelRTNHJvalR3SXc/view?usp=sharing

https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TTnF1TE9zQTlxTk0/view?usp=sharing

https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TU1NzMzF3OHhkNjQ/view?usp=sharing


"Se leggesse le mail precedenti scoprirebbe da dove sono usciti fuori i 500 metri." Ho letto, e se si legge la memoria che ho postato, scoprirà che è una bufala messa fuori ad arte.
Potrebbe allora mettermi a disposizione il documento in cui viene definita la distanza di 50 metri dalla costa che una canoa deve tenere?

"Nel regolamento che ha dato luogo alla raccolta firme oltre ad un elenco di opere di cementificazione che si prevede di mettere in essere (addirittura in fondo al mare aimè!) . " Non esiste nessuna opera di cementificazione prevista. Questa è da querela....
Da qualche parte ho letto che era prevista una transennatura di cemento sul fondale marino. Non ritrovo il documento ma lo stò cercando se lo rinvengo lo girerò sul forum.
Non c'è mai stata una "transennatura di cemento" prevista, e nemmeno legalmente potrebbe essere prevista.

"c'era evidenziata la distinzione tra zone A B C. Queste sono zone notoriamente definite in maniera univoca. Premesso che difficilmente si possa credere che quelle opere non diano fastidio al Falco Pellegrino," E ridagli con questo povero pellegrino che non c'entra nulla .. ;-)

 veniamo alla questione distanze e alla regolamentazione della navigazione per i kayak. Nel regolamento si vietava la zona A, definitivamente, e limitava l'entrata nella zona B con modalità perpendicolare. " Duretta, eh... :-) Se legge il regolamento ( in tutte le versioni diffuse nel corso dei due anni ) le limitazioni riguardano solo le barche a motore e velaaaaaa!!! :-) I Kayak, oltre i cinquanta metri, vanno dove cavolo vogliono. E, se ha un pochino di muscoletti, lei con le sue pagaie batte anche glio altri in velocità, perchè le barche a vela e a motore, oltre a non poter navigare e a dover fare solo l'avvicinamento perpendicolare, non possono superare i 5 nodi ... :-)
nel regolamento questo è riportato:
4. Nella porzione marina della Riserva, contrassegnata nell’allegata cartografia con la lettera “B” l’ingresso è
ammesso unicamente alle persone a nuoto, alle imbarcazioni a propulsione umana nonché ai natanti ed
imbarcazioni a motore o vela muniti di apposito contrassegno numerato rilasciato dall’Organo gestore. Con
apposita deliberazione l’Organo gestore determina annualmente entità numerica e tariffe dei contrassegni
autorizzativi. L’ingresso di natanti ed imbarcazioni a vela o motore deve essere obbligatoriamente effettuato
con rotta perpendicolare alla costa e a velocità ridotta, con divieto assoluto di navigazione in planata.
Dove per natante, secondo la normativa italiana (L.171 sulla navigazione da diporto), rientrano anche le imbarcazioni a propulsione umana. Dunque se esse non sono incluse nell'entrata perpendicolare ciò deve essere precisato. Inoltre avrei da ridire sulla determinazione di entità e tariffe!!! Perchè dentro questa frase si celano ovvie e tipiche attività economiche. Come se ne celano altrettante nell'art. 12 al punto 4 seguente:
La circolazione con veicoli a motore, laddove non libera, può essere autorizzata dall’Organo gestore a
soggetti che svolgono attività agro-silvo-pastorali, attività economiche produttive, attività di ricerca
scientifica, attività didattica e divulgativa, attività attinenti allo svolgimento di incarichi professionali, attività
di manutenzione ed esercizio alle opere pubbliche ed attività socialmente utili ecc......
Potremmo discutere il regolamento punto per punto e vedrà che molte cose lasciano adito a diversa interpretazione.
Colgo che l'italiano è una lingua difficile, ma il suo kayak è a motore?? ;-)
rilegga la frase che ha scritto:
" L’ingresso di natanti ed imbarcazioni a vela o motore deve essere obbligatoriamente effettuato
con rotta perpendicolare alla costa e a velocità ridotta, con divieto assoluto di navigazione in planata"
Per quanto riguarda le "entità",  le chiarisco che il numero di natanti ed imbarcazioni a motore che possono accedere sarà contingentato. In molte aree protette italiane questo viene fatto con i cosidetti "campi boa". Se non c'è una boa libera a cui ancorarti, non puoi fare l'avvicinamento perpendicolare. Qui, vista la ristrettezza dell'area e il valore paesaggistico, si è deciso di non esagerare con i galleggianti. E per quanto riguarda le "tariffe", potranno anche corrispondere anche al solo costo dell'adesivo. Deciderà l'organo gestore. Io personalmente non farei pagare le barche a vela, e farei invece contribuire chi accede a motore, secondo il concetto "chi inquina paga". Il vero punto è se il denaro incassato verrà utilizzato per interventi ambientali o altro.. Vedremo cosa farà l'organo gestore.

" Per me questo non significa avere accesso ad una zona. " E perchè no????? :-)
Perchè toglie tutta la spensieratezza di una pagaiata in libertà. Libertà alla quale posso rinunciare quando avrò la conferma che tutti indistintamente dovranno osservare il rispetto per l'ambiente.
Io credo invece che, se l'interdizione avrà l'effetto che spero,  i kayakers avranno un motivo in più per navigare nell'area. Un paesaggio bellissimo, ma senza vita, vale poco.

" Personalmente tirerei dritta anche oltre la zona B. Anzi, le dirò, già tutta questa complicanza di distanze mi farebbe dirottare in altre zone per pagaiare. Comunque, la somma delle miglia delle due zone A e B, se prende una carta e misura la distanza dà 500 metri. " I gusti sono gusti. Se non le piace pagaiare in una zona protetta dove, a parte i cinquanta metri, possono navigare solo i Kayak .. libera di andare a provare emozioni più forti in mezzo ai motoscafi.
Motivo per cui ormai per le mie vacanze cerco di scegliere paesi più civili. se continua così in Italia ci resteranno solo i delinguenti ;-)
Mi dispiace contraddirla. Mi occupo da anni di aree protette ( ho anche insegnato pianificazione delle aree protette a corsi post laurea) e le posso assicurare che dal nord Europa alla Tanzania, nelle aree protette serie i divieti dove servono a conservare la natura ci sono, e vengono rispettati.

" Se poi ci mettiamo la normativa ordinaria e le varie ordinanze della Guardia Costiera secondo le quali siamo tenuti a navigare entro 200/300/400 metri dalla costa (a seconda della zona e dell' Ordinanza Guardia Costiera di turno) la questione sà proprio di grande presa in giro." Perchè? Conosce l'ordinanza di limitazione di questo pezzo di costa?
Ho letto l'ordinanza della Guardia Costiera. Attualmente non sembra ci siano limiti per quella zona (a parte quello dei 30 metri dalla costa per pericolo e di 1 miglio della legge L.171. Ma vedrà che come arriva l'estate esce l'ordinanza di turno!


 " Personalmente sono veramente stufa di veder represse le mie azioni dagli organi amministrativi pubblici e privati per fini che servono a "riparare" (magari fosse possibile!) i danni commessi da essi stessi. Penso che anche gli altri che abbiano messo la firma abbiano firmato per questo e non per la differenza che c'è tra 50/60/500 metri!" Io di danni non ne ho mai commessi. Mi occupo di tutela ambientale per lavoro, oltre che per politica. E, dicono, è un lavoro che so fare piuttosto bene... ;-)
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Me lo auguro davvero di cuore e spero che abbia l'opportunità di dimostrarlo anche in questo forum cercando un confronto aperto e trasparente. Grazie.

Sono stato facilitatore e coordinatore dell'Agenda 21 della Provincia di Gorizia e di altri percorsi partecipativi. Per quanto mi riguarda la partecipazione e la trasparenza sono dogmi ...
Per questo non sopporto quando qualcuno cerca di minare i percorsi diffondendo notizie false ... Come è avvenuto in questo caso.
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Marzo 27, 2015, 08:38:05 am
Scusate l'errore. Il primo link dello studio sulla fauna della Riserva è sbagliato.
Quello giusto è qui:
https://drive.google.com/file/d/0By7Eqhyzpf3TV1Y2WkEyTEdTQTg/view?usp=sharing
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: francesca gastaldi - Aprile 10, 2015, 07:49:48 pm
Grazie Sig. Rozza per le indicazioni precise. Gran lavoro e direi anche apprezzabile. Tuttavia, non la prenda a male, io non concepisco la natura come un tempio religioso da frequentare. S'immaini che io non concepisco neanche i tempi come luogo di culto. Capisco che ciò possa sembrarle irriverente. Le posso assicurare però che io ho un gran rispetto della natura in tutte le sue forme, che la vivo, la abito, la respiro ogni volta che ho del tempo libero. Non ho mai avvertito da parte degli animali il disturbo della mia presenza anzi essi si sono spesso dimostrati incuriositi e per niente limitati nella loro libertà. L'essere umano per me è parte integrante della natura ne più ne meno del resto delle forme viventi. La tendenza a volerla proteggere in modo religioso ed esclusivo mi appare una soluzione estrema quanto quella dello sfruttamento che fino ad oggi ne è stato fatto. Rivendico per questa mia espressione la libertà di pensiero. La ringrazio per le delucidazioni. Ora, il progetto che riguarda il Duino sembra tutto più chiaro e meno invasivo di quanto appariva prima ma sempre lontano dal mio modo di vedere le cose. Apprezzo comunque la sua disponibilità al confronto.

Francesca Gastaldi
Titolo: Re:FIRMA ANCHE TU
Inserito da: maurizio rozza - Aprile 16, 2015, 11:55:48 am
Francesca, io sono assolutamente ateo. Tuttavia entrando in alcuni luoghi "sacri" non posso non sentire una certa emozione davanti alla grandezza delle cose. Questo brivido lo ho provato sia in luoghi costruiti dall'uomo che ( ancora più forte .. ) in alcuni luoghi della natura. Ricordo una mattina in Namibia.. da sopra un altipiano vedevamo gli animali al pascolo sotto di noi .. sembravano galleggiare nella bruma. Nel cielo, subito sopra di noi,  volavano due aquile nere. Io e la persona che era con me ci siamo scoperti a bisbigliare, come se fossimo in una chiesa .. :-). Anche se avessimo parlato ad alta voce, non se ne sarebbe accorto nessuno; ma ci veniva spontaneo quell'atteggiamento di silenzio "religioso".
 Lei poi dice che "L'essere umano per me è parte integrante della natura ne più ne meno del resto delle forme viventi"; Sarei assolutamente concorde con lei su questa affermazione, se non fosse che il nostro atteggiamento purtroppo sfugge alle regole della  natura. Certo, in molte zone dell'Africa l'uomo è ancora un elemento naturale perfettamente inserito. Qui, spesso no .. ;-).
Se non falcidiassimo per divertimento  gli uccelli migratori a fucilate ad ogni autunno-inverno , probabilmente non rappresenteremmo un terrificante pericolo per loro e non  servirebbe creare fasce di protezione sui luoghi di nidificazione.  Ma purtroppo le cose vanno così ...