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Spazio Kayak Marino e lacustre => Chat - Kmare => Topic aperto da: binox - Ottobre 12, 2024, 03:43:00 pm

Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Ottobre 12, 2024, 03:43:00 pm
Ciao a tutti, spero che qualcuno di voi possa chiarirmi alcuni dubbi, su rapporto tra il peso del rematore e la lunghezza del Kayak.
Breve premessa, ho usato per anni un Oasis 4.30 della Rainbow Kayak con grande soddisfazione, barca eccezionalmente stabile, facile, ma purtroppo un poco lenta. Per tanto mi sono deciso a passare ad una barca un po' più performante e la scelta è ricaduta sul Nautilus in carbon Kevlar della Mannino, principalmente perché ha una lunghezza contenuta, 4.70 m, che mi permette di rimessarla in box che non supera i 5 m. Purtroppo però, l'utilizzo di questo Kayak si è dimostrato fin da subito estremamente difficile. Si è dimostrato subito estremamente instabile, e in condizioni di mare leggermente formato, era più il tempo che ero in acqua che quello che passavo sulla barca. Per farla breve, una persona mi ha detto che questa barca non è assolutamente adatta per il mio peso, 83 KG e proprio per questo motivo risulta essere così instabile. In pratica non è sufficientemente lunga e troppo stretta (56 cm ) per il mio peso, in pratica il kayak sarebbe ottimo per persone di circa 60 Kg.
Qualcuno potrebbe darmi qualche opinione o consiglio ? Sinceramente, non pensavo che una differenza di soli 7,5 cm potesse fare tutta questa differenza. Anche perché, se questo fosse confermato, non mi resterebbe che venderla, non riuscirò mai a perdere 20 KG.
Vi ringrazio anticipatamente.
Binox 
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Ottobre 14, 2024, 01:49:25 pm
Che io sappia non c'è alcuna correlazione tra peso del canoista e lunghezza.
Normalmente il peso del canoista (cioè il peso principale a bordo) viene considerato per dimensionare il volume ottimale della parte immersa dello scafo (opera viva).
Nella scheda pubblicitaria del Nautilus indicano una portata massima di 110 kg quindi rientri abbondantemente.
La lunghezza incide invece sulla velocità teorica (più il kayak è lungo e teoricamente più sarebbe veloce).
Secondo me il tuo problema deriva dal fatto che sei passato, tutto in una volta, da un kayak largo 63,5 cm ad uno di 56 che è una differenza notevole.
Poi dipende anche dalle tue capacità di apprendimento e dalla tua propensione per questo sport.
Un mio amico, di circa il tuo peso, aveva iniziato con un kayak da 55 cm di larghezza ma si ribaltava di continuo perché gli bastava un minimo di distrazione. Ha quindi dovuto cominciare con uno più largo ma con l'altro ha ancora difficoltà. detto brutalmente è un po' negato  ;)
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Ottobre 15, 2024, 03:58:41 pm
Ciao !
In tutta sincerità non pensavo che ci potesse essere tutta questa differenza.  In questi giorni ho contattato un istruttore e anche lui, mi ha confermato il legame tra lunghezza e peso. Secondo lui, il peso ottimale per il Nutilus è sotto i 70 chili, per un "ciccione come me" consiglia un Kayak da almeno 5.30 metri, in quanto la superficie di appoggio è direttamente proporzionale alla stabilita.
Penso che lo dica con cognizione di causa in quanto tra le numerose imbarcazioni che usa per i corsi ha anche un Nautilus. Confermandomi inoltre che è una barca non proprio semplice.
Credo di essere nelle condizioni del tuo amico, basta un attimo di distrazione, un'occhiata in più al panorama e sono in acqua, cosa mai successa con l'Oasis anche con mare mosso.
Colto dallo sconforto, l'ho messa in vendita. Ma nello stesso tempo non mi dispiacerebbe fare un corso, l'istruttore non mi ha dato molte speranze.  ::)

Grazie per la risposta
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Ottobre 15, 2024, 04:54:29 pm
Per me c'è qualcosa che non quadra in questa strana teoria che sento per la prima volta.
Ti faccio una domanda banale: come ti spieghi che con un kayak di ben 40 cm più corto invece non avevi problemi di stabilità?
Altra domandina banale: come ti spieghi che Mannino (al quale potresti anche dare un colpo di telefono) indichi una portata max di ben 110 kg?
Ti do anche un suggerimento prima di fare altri acquisti sbagliati: se ti appoggi a un circolo cerca qualcuno che ti faccia salire sopra un kayak di oltre 6 mt ma largo 45 cm (anche meno se lo trovi e riesci a entrarci). In base a questa teoria non dovresti ribaltarti neanche se ti ci metti di impegno  :D  :D
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Ottobre 15, 2024, 05:59:13 pm
Non lo so !
Il primo che mi ha parlato di questa teoria è quello che mi ha venduto l'Oasis. Dal quale, nel tempo ho acquistato alcuni Kayak, prima dei SOT e poi gli Oasis per me e signora. Pensando che gli girassero per la mancata vendita, non ho dato molto peso a quello che ha detto.
Il secondo è questo istruttore di cui ti ho accennato è molto conosciuto dalle mie parti (Torino).
Il Kayak sono andato direttamente a ritirarlo in Sicilia da Mannino. Prima di acquistarlo, mi ha chiesto il peso, e ha detto "dovrebbe andare bene" a posteriori questa frase mi sembrata un po' sibillina. Purtroppo qui a Torino, pur essendoci numerosi circoli di canottieri, l'uso dei Kayak sul fiume è molto limitato si vedono solo dei K1, al momento non ci sono persone che mi possano dare consigli.
 

Grazie 
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Ottobre 16, 2024, 06:34:56 am

Non lo so !


Il fatto che non sai rispondere alla prima domanda mi sembra significativo visto che sembri piuttosto convinto sulla teoria della relazione diretta tra lunghezza e peso che però, nel confronto Oasis-Nautilus, è smentita in modo evidente (e sarebbe bene chiedersi il perché).

Comunque, visto che non vuoi insistere con il Nautilus, le alternative sono poche. Ritorni all’Oasis o cerchi qualcos’altro.

In questo secondo caso il K1 andrebbe benissimo per la prova che ti ho suggerito perché, anche se lungo "solo" 5,2 mt, è tutta lunghezza immersa. Il Nautilus è 4,7 mt ma, avendo prua e poppa rivolte verso l'alto, la sua lunghezza al galleggiamento sarà 4,2 o 4,3 mt, cioè circa un metro in meno del K1. Stesso concetto anche per l’Oasis che avrà una lunghezza al galleggiamento di 3,8 o 3,9 (quindi oltre 1 m più corto del K1).
Non serve che provi anche a pagaiare. Siediti dentro il K1 e in pochi secondi percepirai bene quanto incide la (notevole) differenza di lunghezza.

Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Ottobre 16, 2024, 10:54:42 am
Ti ringrazio.

Per il momento non rimuovo l'annuncio, poi chissà se rimarrà invenduto, magari appena la temperatura lo consentirà proverò a contattare l'istruttore e scoprire se sono veramente negato.

Ciao

 
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Ottobre 16, 2024, 05:08:14 pm
Se può esserti di conforto posso dirti che di gente completamente negata non ne ho ancora conosciuta  ;)

Ho accennato a quel mio amico (che peraltro conosco da oltre 50 anni, cioè dai tempi dell'asilo), perché è piuttosto impulsivo e si distrae facilmente. Purtroppo ha scelto un kayak abbastanza impegnativo per iniziare (Kaylhoa della Qajaq) e si è demoralizzato quasi subito abituandosi poi alla comodità e alla stabilità del Touryak della Prijon che per fare qualche uscita all'anno gli basta e avanza (il Kaylhoa ha comunque preferito tenerlo se un domani gli venisse la voglia di mettersi d'impegno).

Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Ottobre 17, 2024, 06:40:37 pm
Grazie !!!
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: nolby - Ottobre 30, 2024, 08:44:44 pm
Teoria strampalata questa... anche io è la prima volta che la sento...
Come si spiegherebbe il fatto che nella linea SKD sto dentro comodo comodo nel 486 e nel 516 mentre nel 526 sto strettissimo?

Io direi di guardare per cosa sono stati progettati e non seguire strane teorie.

Guarda ad esempio le tabelle dei vari modelli Tiderace che sviluppano varie misure dello stesso scafo ottimizzandole a pagaiatori di corporatura e peso diverso.

Ad esempip l'Xtra esiste in due versioni: la piccola per persone tra i 65 e gli 80 kg e la grande per persone tra gli 80 ed i 100... ,ma entrambe sono lunghe 505cm.
Stessa cosa il Pace 17, due taglie differenti ma stessa lunghezza di 522cm...

e se pensiamo al vecchio Xcape la misura standard era di 540cm per persone fino ai 95kg mentre la XL per persone fino ai 105kg con i suoi 535cm è addirittura più corta della misura più piccola.

Esempi simili li trovi in Valley, P&H e molti altri dove ci sono differenze davvero di pochissimi cm.

Ultimamente stanno prendendo piede i Rebel. Anche qui, ad esempio , Mastif e Gnarly dog sono lo stesso scafo per pesi differenti... entrambi 540.

Per quanto riguarda gli istruttori cerca una scuola affiliata alla FICK (Federazione Italiana Canoa Kayak) o alla FICT (federazione Italiana Canoa Turistica) o comunque a realtà che affidano a questi enti la formazione dei propri tecnici...
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Ottobre 31, 2024, 11:52:00 am
Ciao Nolby.

Non lo so, la mia esperienza è molto limitata, ho usato per anni l'Oasis, con grande soddisfazione e non avrei mai immaginato che ci potessero esere differenze così abissali tra un modello  e l'altro. In questi giorni sto cercando di capirne quacosa di più, ma non è facile.
Diciamo che, in base alle informazioni che sto "raccogliendo" il Nautilus sembrerebbe essere un imbarcazione per pesi leggeri, nonostante Mannino lo dichiari idoneo per persone fino a 110 KG, la barca per come è stata costruita sarebbe adatta a persone con peso massimo tra i 60 e i 70 KG.
Per il momento ho capito che la stabilità della barca è lagata al rapporto tra il peso della persona e da qualche parametro costruttivo, che sinceramente mi sfugge del tutto.
Prorio l'altro giorno ho sentito un altro istruttore, il quale ha ribadito che il Nautilus non è adatto per il mio peso, ma questa volta senza fare alcun riferimento alla lunghezza.
Sostanzialmente, mi ha spiegato che, non è impossibile imparare ad utilizzare il Nautilus, ma probabilmente non sarà mai una barca adatta alle mie caratteristiche.
Capisco che l'Oasis sia una barca molto facile, ma da li ad essere continuamente in acqua di differenza ne passa.
Per cui mi chiedo: le barche larghe 55-56 cm con ciglia praticamente piatta sono tutte instabili o comunque difficili ? Con il Nautilus solo con il mare leggermente increspato, mi sembra di essere una danzatrice del ventre, un continuo lavoro d'anca per evitare di ribaltarmi.
Se riuscirò, verso metà novenbre andrò a trovare un' istruttore di una scuola di Kayak sul lago di Lugano, giusto per rendermi conto della tipologia di kayak a cui far riferimento.

Ciao Ciao
   
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: nolby - Ottobre 31, 2024, 02:52:51 pm
I parametri sono molti, e la lettura complessa. La cosa poi è complicata da certi costruttori che magari sono poco preparati o gonfiano le descrizioni cercando di vendere qualcosa in più.

Innanzitutto capiamo a cosa si riferiscono i pesi: un conto è il peso del canoista consigliato, un conto è la portata massima. Sono due cose ben diverse.

Il Nautilus non lo conosco ma la scheda tecnica riferisce chiaramente "Portata max 110kg". Questo significa che il peso del canoista + tutta l'attrezzatura ed il materiale stivato nei gavoni non deve superare i 110kg.

Questo non significa che vada bene per un canoista di 110kg che viaggia nudo e senza bagaglio.

Se prendiamo il canoista da 110kg con il kayak vuoto nel Nautilus avrà una percezione mooooolto diversa da un canoista da 60kg con un carico di 50kg (anche se alla fine, in entrambi i casi, il kayak ha al suo interno sempre 110kg). Questo perchè il carico nei gavoni influenza la linea di galleggiamento ma tiene comunque basso il baricentro. Una persona di 110kg, magari anche alta, (posto che ci entri in un Nautilus) avrà la stessa linea d'acqua del kayaker da 60kg con carico di 50 ma con un baricentro molto più altro.
Risultato: i due kayak alla fine pesano uguale ma il canoista da 110kg si sentirà instabile e sarà sempre con la pagaia in appoggio mentre quello da 60 avrà la sensazione di essere seduto in salotto e potrà fare fotografie, mangiare e bere lasciando la pagiaia infilata sotto gli elastici senza il minimo timore di finire in acqua.

Questo vale anche al contrario. Io ho un kayak progettato per carichi più elevati rispetto al mio e lo devo zavorrarre altrimenti mi ritrovo con una barca nervosa, lenta e suscettibile al vento. Con una decina di kg nei gavoni si abbassa di quel poco che basta a metterlo nella sua linea d'acqua ottimale.

Per capire da un'occhiata se uno scafo è più o meno stabile e se può piacerti serve qualche anno di esperienza.
Per la stabilità molti pongono l'accento sulla questione larghezza, ma è forse l'ultima delle cose da guardare. Se prendi un kkayak largo come l'Oasis ma dal fondo tondo (ad esempio un Surfsky per principianti o un kayak da discesa da allenamento) probabilmente finirai in acqua senza neanche riuscire al allacciare il paraspruzzi.
Se prendi un kayak dalle forme di un Greenland largo 50cm lo troverai decisamente stabile (ho usato con Piacere il Rebel Naja, largo 47cm ma sorprendentemente stabile).
Ovviamente parliamo di stabilità primaria e non secondaria.

All'inizio sembra tutto molto complicato. Il consiglio che ti posso dare è quello di trovare un club o una scuola seria. Questo fa la differenza tra un percorso di crescita lento ed in salita oppure rapido e ricco di esperienze positive.
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Ottobre 31, 2024, 04:34:03 pm
Grazie !

Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Novembre 10, 2024, 09:02:00 am

Per la stabilità molti pongono l'accento sulla questione larghezza, ma è forse l'ultima delle cose da guardare.


Io non sarei così drastico.
È vero che una carena rotondeggiante diminuisce la stabilità primaria (apprezzata dai principianti) e aumenta la stabilità secondaria (apprezzata dagli esperti).
Va però osservato che gli scafi per esperti sono sempre molto più stretti di quelli per i principianti e le carene normalmente vanno di conseguenza per soddisfare meglio le due distinte esigenze (anche dal punto di vista commerciale quando il principiante diventerà esperto e cercherà qualcosa di più performante).
Peraltro l’amico binox non può considerarsi del tutto un principiante avendo “usato per anni un Oasis 4.30” come ha dichiarato nel suo intervento di apertura. Il fatto che binox pesi 83 kg anziché 60-70 come suggeriscono gli esperti del Nautilus (poi vorrei proprio vedere chi ci carica dentro altri 40-50 kg per arrivare a 110 kg) secondo me è irrilevante e i problemi dell’amico derivano da altro, quasi sicuramente da un mix nefasto (per lui) tra contemporanea riduzione della larghezza e della stabilità primaria rispetto all’Oasis (quindi non serve assolutamente che si metta a dieta…. ;) ;) ma deve solo fare un altro po’ di esperienza meglio, giustamente, se guidata da qualcuno esperto)
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Novembre 10, 2024, 06:44:12 pm
Ciao Marittimo.

In queste settimane, ho continuato a documentarmi, purtroppo senza grandi successi.
Quindi, su consiglio di un conoscente, ho contattato la CS Canoe chiedendo informazioni su quali modelli potessero essere compatibili con il mio peso la mia altezza e la mia esperienza, fatta esclusivamente sull'oasis, e sopratutto chiedendo dove eventualmente si potessero vedere e provare.
Loro mi hanno indicato il nome di un istruttore, con cui mi sono messo in contatto e fatto una bella chiacchierata. Con l'intesa che appena sarà disponibile gli porterò a vedere il mio kayak per capire se effettivamente la barca non sia adatta alle mie caratteristiche, peso, altezza ed esperienza, oppure il tutto deriva solo dalla mia incapacità, oppure ancora se si tratta una ciofeca come affermato da alcune persone nell'ambiente. Nel frattempo mi  darà consigli sui kayak della CS Canoe che mi sono stati proposti e altri di altre marche, anche perché non vorrei fare un " altro buco nell'acqua" . Per poi concordare qualche lezione, quando la stagione lo permetterà ( io non sono attrezzato per uscite invernali).
Vi farò sapere.

Grazie delle risposte.

Ciao, Binox

 
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Novembre 11, 2024, 09:24:14 am
Dimenticavo, i modelli consigliati da CS Canoe sono il Korsa 15.4 (4.70 m x 0,58 m) e lo inuk Abusolute 16 (5.05 m x 0,58 m). Hanno entrambi la stessa larghezza, probabilmente il Korsa, essendo "rettangolare" dovrebbe essere più stabile, mentre il Inuk Absolute....... chi lo sa ? E' simile al Nautilus, 2 cm più largo, con uno scafo meno problematico (dicono), che sinceramente non so cosa significhi.

Saluti Binox
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Novembre 11, 2024, 04:49:29 pm
Non conosco nessuno dei due modelli. A vederli dall’alto e di fianco il Korsa sembrerebbe avere più volume laterale (quindi dovrebbe perdonare di più).
Bisognerebbe però vedere anche come sono fatti sotto.
Se ancora non l’hai fatto approfondisci bene differenza tra stabilità primaria e stabilità secondaria.
Ovviamente stiamo parlando solo di stabilità.
Se vuoi un giudizio spannometrico anche sulle prestazioni, a occhio e croce direi che il l’Abusolute potrebbe essere un pochino più veloce. Se non ho capito male, dovrebbe essere fornito anche di timone, cosa molto utile con vento e onda. Ovviamente poi occorre fare un confronto anche dei prezzi.
Comunque sarebbero da provare per avere un confronto realistico tra loro e il Nautilus.
I ragionamenti puramente teorici spesso cozzano con il riscontro pratico.
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Novembre 25, 2024, 05:01:34 pm
Ciao a tutti.

Come vi avevo accennato, ho caricato il Kayak sulla macchina e sono andato direttamente sul Lago di Lugano. La persona a cui mi sono rivolto, mi ha spiegato molte cose e ha provato la barca. Inaspettatamente, secondo lui il kayak non è male, forse non il massimo, ma non male. In poche parole il problema sono io, probabilmente avrei dovuto fare un passaggio intermedio.
In ogni caso, secondo lui come stabilità è a livello di altri Kayak di pari larghezza. Per il discorso del peso, la pensa come tutti voi, il peso del rematore non incide più di tanto sulla stabilità.
Il mio nautilus è stato provato anche da un' altra persona, forse un po' più pesante di me, e sembrerebbe gli sia piaciuto, tanto da propormi uno scambio con il suo, un CS Canoe modello My Sun, ben più costoso. Il motivo dello scambio, lui non ci sta comodo. In effetti, l'ho provato a secco, e ho fatto fatica ad entrarci, quindi niente scambio.
Sinceramente non so cosa fare, probabilmente farò un corso quando le temperature lo permetteranno, per il momento lo lascio in vendita anche se sono leggermente più sollevato.

Ciao Ciao       
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Novembre 26, 2024, 06:40:37 am
Visto che il problema sei tu, potresti farti intanto consigliare da quell’istruttore alcuni esercizi da fare a casa per migliorare il tuo equilibrio.
Quando iniziai con il SUP, che era largo 76 cm (quindi un po’ scarso per un principiante), alla prima uscita andai a mollo ben 8 volte (ma sapevo che poteva andare così quindi non mi scoraggiai troppo). Armato di buona volontà realizzai l’attrezzo che vedi nella prima foto, da usare in casa come una pedana su cui effettuare (in piedi) i normali spostamenti che si fanno sul SUP cercando di non ribaltarmi. Ti dirò che ha funzionato. Tu eventualmente dovresti farli da seduto simulando la pagaiata con un manico di scopa.

Nella seconda foto sono invece mostrati esercizi di equilibrio che avevo trovato cercando su Internet.

Visto che l’inverno è appena iniziato ti consiglierei anche la lettura di un buon manualetto che ti indirizza sulla buona strada (approfondirai poi gli aspetti pratici durante il corso). Io iniziai con il leggere questo

https://www.libraccio.it/libro/9788841213230/bruno-rosini/corso-base-di-canoa-e-kayak.html


PS. visto che sei già a ben 11 interventi, inizia anche a raffinare il lessico canoistico perché qualcuno potrebbe riprenderti  ;D ;D

https://forum.ckfiumi.net/index.php/topic,6561.0.html

Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Novembre 27, 2024, 09:58:22 am
Grazie. Cercherò di migliorare anche il lessico  ;D
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: nolby - Novembre 27, 2024, 08:38:24 pm
Ciao, immagino che la persona a cui ti sei rivolto sia Emanuele. Istruttore validissimo, non potevi finire in mani migliori!

Ottima l'idea di congelare la situazione e riparlarne in primavera, dopo un buon corso.

Per quanto riguarda i due kayak citati mi permetto solo di dirti di evitare scelte affrettate. Sono entrambi kayak piuttosto particolari.

Non so cosa ci hai visto nell'Inuk di simile al tuo Nautilus. Sono due kayak da mare agli antipodi per filosofia di progettazione. Inuk è una tipologia di kayak (anzi, inizialmente era proprio un modello specifico) progettato da Rob Feloy con l'unico obiettivo di creare un kayak da mare estremamente veloce. Ora molti produttori hanno a catalogo kayak "tipo inuk", alcuni pagando royalty e collaborando con Feloy (tra cui CS) altri si sono limitati a copiare spudoratamente. E' un kayak che si adatta allo stile fitness, amato soprattutto da chi viene dal mondo dell'agonismo.
Non conosco questo derivato che hai citato ma solitamente non sono kayak "facili" sebbene questo sembri essere meno estremo del modello capostipite (ancora prodotto tale e quale da Nelo).

Il Korsa l'ho provato e l'ho adorato! E' un kayakkino simpatico, a mio avviso pensato più per il touring (acque interne, grandi fiumi,...) che per il mare. Lo ricordo reattivo e molto manovriero. Non ho avuto modo di provarlo con vento ma visti i volumi direi che quello sia il suo punto debole. Ce lo vedo bene appunto nelle lagune del veneto e nei grandi fiumi. Nonostante sia "solo" 470cm il bel volume lo rende molto capiente per attrezzatura da campeggio, ed essendo tutto in acqua lo rende comunque velocino. Di pozzetto mi sembrava abbastanza generoso, con un key-hole di comodo accesso. Mi era piaciuto davvero molto.
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Novembre 29, 2024, 11:49:21 am
Ciao.

Si proprio Lui, mi ha dato consigli preziosi.

Sono andato da Emanuele su Consiglio del sig. Spagnol di CS canoe per vedere da vicino i Kayak che secondo loro potrebbero andare bene per me, ma al momento non sono intenzionato ad acquistarne nessuno. Attendo la primavera ( inoltrata ) e se proprio non riuscirò ad imparare ad andare sul mio Nautilus, mi farò consigliare da Emanuele su che tipo di imbarcazione, dovrò orientarmi.
 
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Aprile 09, 2025, 09:37:40 am
Buongiorno

Ho inaspettatamente venduto il mio Nautilus ad una persona molto più leggera di me che era alla ricerca di un kayak relativamente corto per motivi di spazio.
Per tanto ora mi metterò alla ricerca di un altro kayak. Purtroppo al momento non posso andare da Emanuele sul lago di Lugano.
Ozone Kayak, previo prova, mi ha consigliato lo Scott MV della seabird o in alternativa una kayak praticamente identico allo scott mv che si fanno fare da un artigiano della zona, Kayuk . Dovrebbe essere il Galaxy, commercializzato con il marchio Ozone Kayak.
Qualcuno di voi conosce questi Kayak ? 

Ciao 

Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: nolby - Aprile 09, 2025, 02:05:22 pm
Lo Scott è un kayak davvero molto diffuso. Linee che ricalcano lo stile british ma ad un prezzo che è meno della metà degli "originali" (Tiderace, P&H, Valley, Rockpool, Nigel).
Ottimo prodotto.

A pari prezzo preferirei quello costruito da Guerrino rispetto agli originali Scott.

Sicuramente, anche come concezione, è un kayak moderno, che si comporta come ci si aspetta da un kayak moderno. Al contrario dei vari SKD, Qajaq ed altri che rimangono bellissimi da vedere ma una volta in acqua si capisce subito che i progetti sono vecchi di decenni.
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Aprile 09, 2025, 04:47:31 pm
Grazie.

A breve organizzo una gita da Ozone e sento cosa mi propongono. Il prezzo del "loro" galaxy è interessante, se mii dici che è anche un buon prodotto diventa tutto più allettante. Ma perdonami l'ignoranza, che cosa intendi per "moderni", che differenze ci sono rispetto ai SKD o ai Mannino ? Tra l'altro i modelli SKD mi sembra vengano prodotti sempre dal sig. Guerrino.

Ciao
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: nolby - Aprile 09, 2025, 08:46:12 pm
SKD e Qajaq risentono degli anni che passano. Diciamo che mentre alcuni hanno continuato a seguire l'evoluzione delle cose ed a riprogettare con standard sempre più attuali i cataloghi dei produttori italiani è rimasto invariato dagli anni '90 ad oggi. Diciamo che che è come andare in concessionaria FIAT e vedere ancora in produzione la Marea.
Unica eccezione CS canoe.

C'erano kayak molto molto specializzati, che facevano bene una cosa ed erano odiosi in tutto il resto... e c'erano i cosiddetti "allround" che - secondo il costruttore- andavano bene per tutto ma che più realisticamente si adattavano un po' a tutto in qualche modo... ma con pesanti limiti.

Ad esempio  536, Viking, Sea Wolf erano (e restano) ottimi kayak da viaggio. Stabili e sicuri anche nei mari più impegnativi ed a pieno carico, ottima tenuta di rotta. Ma non chiedergli di portarti a giocare tra gli scogli o di comportarsi bene se c'è vento e li metti in acqua senza l'adeguato carico.

Aqua e 526 erano e sono ottimi kayak a basso volume, molto scattanti, una piacevole "wet navigation". Li adoro!  Ottimi per uscite veloci stile fitness con carico leggero. Ma non chiedergli un pozzetto comodo, spazio per mettere della roba.

L'Avanaq era una bestia velocità. Andava bene per chi aveva la mentalità da agonista e voleva una barca per proseguire gli allenamenti al mare anche quando le condizioni erano proibitive per un K1 di derivazione olimpica. Come i vari Inuk.

Il kitiwec è un'altra perla vintage... molto giocoso nei giardini di roccia, nel surf... pazzesco da vedere in acqua. Ma se ci devi fare qualche miglio in più ti fa sudare. E devi esserere piccolo, leggero e con poco bagaglio per starci bene.

Quelli proposti per fare un po' di tutto non li ho capiti... il 516 non mi ha detto nulla. Il Sardinia l'ho usato mezza giornata e l'ho semplicemente odiato.

Insomma, o avevi la possivilità di avere più di un kayak, ognuno specializzato in una cosa da scegliere in base alle esigenze della giornata, o dovevi scegliere se comprare un kayak molto specializzato e soffrire parecchio quando lo portavi fuori dalle sue speciiche di progetto... o sceglievi uno di quegli allround nè carne nè pesce che ti consentivano di adattarti un po' a tutto anche se con un minimo di disagio.

Molti kayak di oggi riescono ad essere molto più performanti su più ambiti. Con il mio Xceed ci fai viaggio, carico come un mulo, ad ottime velocità di crociera senza troppo sforzo. A giocare tra gli scogli o nel surf è perfettamente a suo agio, così come lo è nella corrente di un fiume di classe 2 ad entrare ed uscire dalle morte facendo le pirolette sui mulinelli....
Stessa cosa il Pace 17 di mia moglie, che nasce per le spedizioni, ha una spiccata dote velocistica e - magari abbinato ad una bella pagaia wing- diventa una barca da fitness perfetta... e per giocare basta lasciarlo leggero e disarmare il timone per non avere problemi a manovrare anche nelle grotte più strette.
Lo Scott che ti è stato proposto somiglia molto all' Xceed
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Aprile 10, 2025, 01:22:53 pm

Il tuo Tiderace xceed dove lo hai acquistato ? Come avevo accennato uno dei miei 1000 problemi è anche lo spazio nel box. Kayak come il sea bird o il galxy sono lunghi 5.18 un po' troppo Per esempio Tiderace ha il modello Xtra da 5.05 che sarebbe ottimo come dimensioni, eviterei di metterlo di traverso e perdere un sacco di spazio, inoltre sembra che sia una barca "Facile", purtroppo il prezzo è veramente alto. Comunque se mi dici che il kayak venduto da ozone è paragonabile al tuo come prestazioni " è già tanta roba"

Grazie 1000 per i preziosi consigli

Ciao ciao
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: nolby - Aprile 10, 2025, 03:35:31 pm
L'Xtra però è un kayak diverso dall'Xceed. Il fondo è piato, il rocker è molto maggiore ed il volume inferiore.
Perfetto per il gioco, meno a suo agio nella navigazione. Non è molto veloce, non ha una grande direzionalità. Se vuoi star fuori la notte in tenda non puoi concederti il lusso di portare cose superflue.
Comunque ci puoi fare benissimo tutto comunque. Sicuramente più che con il tuo precedente kayak.

Quando Tiderace era un marchio a sè il rivenditore italiano era Tuilik. Poi è stata acquisita da Nelo che oggi usa la sua rete di distribuzione. In Italia il riferimento è un negozio di Varese che non conosco perchè si occupa di prodotti da agonismo.  Lo trovi sul web cercano kayak store.
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Aprile 11, 2025, 06:19:34 pm
Comunque, vista l’esperienza che hai avuto con il Nautilus, io ti consiglierei di non scendere sotto i 60 cm di larghezza e di orientarti su un modello con sezione di carena poco svasata cioè che sia bella cicciotta ai lati per garantire maggiore stabilità primaria.
In ogni caso provarlo prima sarebbe sempre ottima cosa e, nel tuo caso, forse quasi indispensabile.

Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Aprile 15, 2025, 12:41:41 pm
Ciao a tutti.
Sono stato a Treviso da Ozone Kayak, con cui ero gia in contatto. Gli ho spigato la situazione, quindi mi hanno permesso di provare due kayak che secondo loro avrebbero potuto essere adatti al mio peso e alla mia esperienza. ( anche per fare una leggera progressione delle mie capacità). Un SDK 516 e il Galaxy  (518) costrito da Guerrino di Kayuk, che gentilmente ci ha messo a disposizione i kayak.
Allora, il SDK 516 è risultato essere più stabile del Nutilus, tuttavia la sensazione di instabilità era ancora percepibile da fermo basta un movimento e devi correggere con il bacino. Ho notato che si tratta di una barca molto direzionale, prende velocità molto facilmente e risulta molto stabile in navigazione, un po' meno quando da fermo si deve virare di 180°.
Il Galaxy è risultato più stabile, appena seduto nel pozzetto mi ha dato più sicurezza. Tenendomi al pontile cercando di inclinarmi a destra e sinistra, offre più resistenza al ribaltamento rispetto al SDK 516. Dopo essermi staccato dal pontile, rimanendo fermo, il Galaxy non richiede nessun movimento di bacino per tenerlo in equilibrio, la stabilità primaria non è certo quella dell'oasis ma c'è un abisso rispetto a quella del Nautilus e migliore rispetto a quella del SDK. In Navigazione è meno direzionale del SKD 516, tuttavia un fuso rispetto all'Oasis, inoltre è decisamente più facile fare la virata di 180° da fermo.
La prova l'ho fatta su un lago con zero vento e acqua che sembrava una lestra di vetro  ;D
Beh non sarei cosa aggiungere, il galaxy mi ha dato di nuovo un po' di fiducia, mi sono goduto l'uscita senza dover continuamente correggere il punto di equilibrio e senza la paura di finire in acqua in qualsiasi momento.
Dimenticavo entrambi i Kayak sono larghi 56 cm
Ora mi prenderò qualche giorno per decidere. Naturalmente i vostri consigli sono sempre molto graditi.

Ciao Ciao


   
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: nolby - Aprile 15, 2025, 05:42:34 pm


Non fare troppo caso alla differenza di stabilità tra Scott e 516, la sensazione potrebbe invertirsi tranquillamente con un minimo di onda. Lo Scott è un soft chine mentre il 516 ha una leggera V, questo non lo rende instabile ma, specie se viaggia scarico, ha la tendenza ad "appoggiarsi" su un fianco. Ecco perchè ti sembra ballerino se ti ci metti a tenerlo perfettamente verticale.
Sono entrambi molto stabili, la differenza è che il soft chine ha una transizione bella morbida tra stabilità primaria e secondaria, la V scatta da un lato all'altro.

Diciamo che in maniera piuttosto rozza, comunque hai avuto conferma di quanto ti dicevo. 516 velocino ma poco manovriero, va dritto.... lo Scott ugualmente veloce, va ben dritto quando prende velocità se non lo si inclina, ma se si rallenta manovra in maniera eccellente.

A parità di prezzo sceglierei sicuramente lo Scott, sebbene il 516 abbia una folta schiera di affezionati.

PS: oltre che nel kayak può essere utile investire in formazione.  Anche solo per essere in grado di valutare da solo quale kayak fa per te.

Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Aprile 15, 2025, 11:12:49 pm
Come prezzo si equivalgono. Costruttivamente sono entrambi in Carbon Kevlar il SKD 516 ha il pozzetto più ampio rispetto al Galaxy. Per il resto credo che serva una persona più esperta per un analisi più approfondita.
 Ciao ciao
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Aprile 16, 2025, 06:10:13 am
Secondo me come stabilità dovresti scegliere quello in cui ti senti più sicuro. Con molta esperienza l’insicurezza si supera imparando a gestire bene l’equilibrio, ma in questo momento devi ancora considerarti poco più di un principiante cui basta la minima distrazione per sbilanciare il peso superiore (a partire dalla testa) e finire a mollo. Con 56 cm di larghezza sei proprio al limite e se hai trovato differenze rispetto al Nautilus (sempre 56) è dovuto essenzialmente alla forma di carena che perdona di più. Una carena meno tollerante rischia di riportati al problema iniziale e uscirai sempre con la paura di ribaltarti, cioè divertendoti poco.
Comunque non c’è solo la stabilità da prendere in considerazione visto che devi fare un investimento abbastanza importante. La comodità è un altro fattore se pensi di trascorrere qualche ora ingessato dentro lo scafo. Il pozzetto più ampio potrebbe aiutarti ad avere più libertà di movimento sugli atti inferiori.
Un’altra cosa da prendere in considerazione sarebbe la predisposizione per il timone che ti cambierà la vita e non avrai più problemi ad andare dritto in qualsiasi condizione anche con vento molto forte e onda. In mancanza anche lo skeg aiuta bene.
Però capisco che cercare quello che ottimizza tutte queste variabili rischia di tramutarsi in continui mal di testa, quindi prima poi una decisione di compromesso bisogna prenderla  ;) ;)
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: nolby - Aprile 16, 2025, 07:22:52 pm
non avevo fatto caso alla coincidenza della larghezza. Non ricordo in quale discussione, tempo fa ne parlavamo. Io appunto sostenevo che a parità di categoria contasse più la forma in sezione dello scafo che la larghezza.

Ne hai avuto la conferma. Il nautilus ha una V piuttosto profonda (era tipico dei Mannino dell'epoca del padre di Agatino come per la serie Daytona ed Island). La sensazione di instabilità sulla primaria si fa sentire. E sono kayak che danno la sensazione di essere su un binario.

Su una V più larga e che in zona pozzetto si ammorbidisce parecchio  la sensazione di instabilità iniziale si affievolisce parecchio.

Il Kayak che è un soft chine ti è sembrato stabilissimo.

Sia sul 516 che sul kayuk consiglio lo skeg. Ma sicuramente il costruttore ti dirà lo stesso.
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Aprile 17, 2025, 06:33:52 am
In realtà è sempre la larghezza quella che conta, specie in barche come queste che affidano la loro stabilità alla c.d. “Stabilità di forma“ (1). Allego uno schemino per spiegare meglio con due sezioni estreme (rettangolare e triangolare) che hanno la stessa larghezza complessiva.

In quello a sinistra, quando è dritto, larghezza complessiva e larghezza al galleggiamento (lungo la linea blu) coincidono. Quindi la stabilità primaria è molto elevata.
In quello a destra si può notare che la larghezza al galleggiamento è circa 1/3 della larghezza complessiva (qui la stabilità primaria è ridotta di conseguenza).
Si può anche notare che quello a sinistra ha un minore pescaggio rispetto all’altro per mantenere lo stesso volume immerso che genera la c.d. “Spinta di Archimede”. Questo incide anche sulla velocità dello scafo perché minore è la superficie bagnata (cioè il perimetro della sezione immersa) minore sarà la resistenza di attrito che, per scafi lenti come le canoe, è quella di gran lunga più rilevante. Quindi lo scafo a destra è tendenzialmente più veloce, soprattutto alle basse velocità

Le cose si invertono quando lo scafo si inclina (cioè sbanda).
Mantenendo lo stesso volume immerso (quindi stessa Spinta di Archimede) si nota chiaramente che la larghezza al galleggiamento dello scafo di sinistra è drasticamente diminuita, dando quindi l’impressione di grande instabilità.
Al contrario, la larghezza al galleggiamento dello scafo a destra è quasi raddoppiata aumentando quindi l’impressione della stabilità.
Si può anche notare che in posizione sbandata, entrambi gli scafi presentano, all’incirca, la stessa superficie bagnata quindi si annullano le iniziali differenze di velocità dovute all’attrito.
Ovviamente queste notevoli e spesso repentine (ad es. con mare mosso) variazioni di larghezza al galleggiamento devono saper essere gestite ed è per questo che ad un principiante si consiglia di partire con uno scafo che garantisce almeno un’ottima stabilità primaria (cioè a scafo dritto).


(1) Contrapposta alla c.d. “Stabilità di peso” in barche, come quelle a vela, che hanno un bulbo metallico (ghisa o acciaio) attaccato sotto la carena che aumenta il momento raddrizzante.
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Aprile 17, 2025, 12:59:00 pm
Entrambi i kayak vengono venduti dotati di skeg. Secondo me, sul 516 non se ne sente il bisogno, tira dritto e basta, lo scafo non è incurvato. Mentre lo "scott" ha un rocker più pronunciato quindi è stato piu semplice fare inversione a "U" ma ci è voluto un attimo a capire come pagaiare per farlo andare dritto. Diciamo che è molto più sensibile alla forza che si esercita sulla pagaia. Purtroppo al galaxy in prova non era stato ancora montato il comando per abbassare lo skeg, quindi non saprei dire com'è in navigazione. In ogni caso, anche senza skeg, è certamente più direzionale del "sempre lodato" Oasis 430. Diciamo che ora come ora, considerato il prezzo, circa 1900 euro finito, sarei tentato di acquistare il "Galaxy-Scott MV". Inoltre è più leggero di quanto mi aspettassi, a "pelle", benchè più lungo, mi sembra più leggero del Nautilus.
Per quanto riguarda la stabilità, in riferimento alla forma della ciglia, essendo un neofità ho apprezato molto quella del "simil scott"  ;D però, c'è da dire che avendolo provato in acqua ferma, rimane di certo il dubbio di come si comporterà in acqua mossa. Ma azzardo a dire che peggio del Nautilus non possa andare.   

Ciao. 
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Aprile 18, 2025, 07:30:56 am
Entrambi i kayak vengono venduti dotati di skeg. Secondo me, sul 516 non se ne sente il bisogno, tira dritto e basta, lo scafo non è incurvato.

....rimane di certo il dubbio di come si comporterà in acqua mossa. Ma azzardo a dire che peggio del Nautilus non possa andare.   


Con acqua piatta e assenza di vento è più facile andare dritti. Basta però che si alzi un po’ di aria e le cose cambiano parecchio anche se il mare resta piatto (ad es. con il vento che soffia da terra). Il vento che arriva di lato crea un “effetto orziero” cioè con la prua del kayak che tende a spostarsi verso la direzione da cui arriva il vento.
Se poi c’è anche l’onda tutto si complica ulteriormente.
Quindi lo skeg non può considerarsi sempre inutile anche se alcuni canoisti molto esperti preferiscono farne a meno.
Personalmente io preferisco il timone però, meglio che niente, mi accontenterei anche dello skeg  ;D ;D
Per il confronto, sul mare mosso, Scott-Nautilus, non saprei perché non ho mai provato ma neanche visto materialmente nessuno dei due. In base a quanto avete già scritto in precedenza potrei azzardare immaginando che un esperto, capace di gestire bene la stabilità secondaria, forse apprezzerebbe più il Nautilus, forse….  ??? ???
Comunque, quando l’onda è molto grossa e frangente (quindi circostanze rare per le nostre uscite), alcuni studi condotti sulle barche (1) dimostrerebbero che il fattore di maggiore resistenza al ribaltamento dipende dalla lunghezza dello scafo. Questi studi però concludono dicendo che quando il frangente che colpisce la barca supera il 55% della lunghezza dello scafo, il ribaltamento è inevitabile.

(1) Adlard Coles e Peter Bruce "Navigazione con cattivo tempo", Mursia, Cap. 2
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: nolby - Aprile 18, 2025, 05:46:47 pm
Marittimo, stiamo dicendo la stessa cosa!
A pari larghezza uno scafo a V offre una primaria inferiore rispetto ad un soft chine. Sicuramente la secondaria sarà maggiore ma dubito che testare i limiti della secondaria sia una cosa che fa un principiante.

Per quanto riguarda lo skeg non serve a fare andare dritto un kayak manovriero. Come diceva Marittimo serve a compensare il fatto che i kayak sono orzieri (cioè, quando si muovono tendono a  portare la prua verso la direzione del vento). Lo skeg viene estratto quel che basta per compensare questa tendenza e riportarlo ad un comportamento neutro.


(https://www.melkerofsweden.se/cdn/shop/articles/hur-fungerar-en-skadda.png?v=1666192685)

Ripeto il fatto che sia necessario imparare le basi della disciplina. Capire come funziona un kayak, che effetto diverso hanno le varie forme, a cosa servono le varie componenti, imparare ad usarle. Trova un gruppo che pratica questo sport dalle tue parti ed aggregati.
Ci sono dei libricini molto utili per comprendere le basi, purtroppo quasi tutti in inglesi. Poi inizia a provare roba diversa, per capire come si comportano i vari kayak nelle diverse situazioni.
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Aprile 18, 2025, 07:33:46 pm
Ho allegato la foto del modello proposto da OZONE

Ciao Ciao
Titolo: Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: marittimo - Aprile 19, 2025, 06:53:18 am
A vederlo così non sembrerebbe un kayak estremo ma neanche per canoisti di primo pelo.
Però l’hai provato ed è la cosa più importante, avendo anche un paragone con l’Oasis (che, come stabilità, credo abbia pochi rivali) e il Nautilus (già sensibilmente più instabile e impegnativo).
Se impari a padroneggiarlo come si deve sono abbastanza sicuro che ti darà belle soddisfazioni per un periodo relativamente lungo per ammortizzare l’investimento e passare, eventualmente, ad una fase più avanzata se ti interessa (altrimenti credo che potrebbe considerarsi il tuo kayak definitivo per quanto, in questo settore, parlare di definitività è abbastanza velleitario).
Titolo: Re:Rapporto tra la lunghezza del Kayak e il peso del rematore.
Inserito da: binox - Aprile 19, 2025, 05:01:57 pm
Conto che sia il Kayak definitivo, anche considerando l'età  ;D ;D ;D ;D