CKI il forum della canoa italiana
Spazio Federazioni => Discussioni FICK => Topic aperto da: Johnny Lazzarotto - Novembre 03, 2008, 09:52:29 pm
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=34009&sez=HOME_ROMA
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Ci sono momenti in cui aprire il Forum di CKFIUMI ho www.federcanoa.it e come ricevere una COLTELLATA
è questo è uno di quei momenti , cosa possa spingere , cosa possa passare per la mente ,magari stanca, ho provata
di un giovane di belle aspettative e promesse , resta un mistero per noi, ho per me , abituato ho strutturalmente portato a pensare che la pistola andrebbe usata solo per difendersi in casi limite , in cui la mia vita , o dei miei cari sia in serio pericolo come pure quella di qualsiasi Essere Umano minacciato .
Questo è un momento di cordoglio e di dolore , di vicinanza alla Famiglia di Marco , al Presidente Luciano Buonfiglio,
ad Oresti Perri , Fraterno Amico oltre che Tecnico Federale , ma può essere, anzi deve essere anche un momento
in cui chiederci a che servono le armi agli ATLETI , se proprio non se può fare a meno per uniformarli
agli altri componenti delle Forze Armate a cui deve andare tutto il nostro doveroso e sentito ringraziamento
e sinceramente non formale per quanto fanno nel tutelare la NOSTRA COSTITUZIONE siano dotati di facsimile .
Un profondamente addolorato ed avvilito Gengis
03-XI-08 Suicida Marco Fagioli, talento della talento della canoa
Il litorale di Sabaudia
Aveva partecipato agli ultimi campionati europei di canoa K2 Marco Fagioli, l'agente di polizia che si e' ucciso nel pomeriggio, dopo gli allenamenti, nel pontile del Centro sportivo delle Fiamme Oro a Sabaudia. L'agente si era classificato quarto agli ultimi campionati europei che si sono disputati a Milano lo scorso maggio. In passato aveva vinto il campionato italiano under 23, nella specialita' K4 500 metri. Il giovane si e' tolto la vita intorno alle 15 dopo aver lasciato i compagni di squadra. La sorella Elisa ha gareggiato nelle ultime Olimpiadi a Pechino dove era arrivata in finale nel K4. Fa parte della squadra del Corpo forestale dello Stato e si allena nel centro remiero di Sabaudia, nello stesso lago dove si allenava il fratello.
Marco Fagioli si è tolto la vita con la pistola d'ordinanza in auto vicino al centro sportivo delle Fiamme Oro della polizia. Era originario di Pisa e attualmente era in forza al gruppo sportivo di Sabaudia. A trovare il cadavere sono stati i colleghi. Nell'auto, parcheggiata a poca distanza dall'impianto sportivo lungo il lago di Paola, e' stata trovata una lettera di scuse e di saluti indirizzata alla famiglia e alla fidanzata, ma non sono emersi altri elementi che possano spiegare la ragione del gesto.
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Questa notizia mi sconvolge.
Sincere condoglianze e un abbraccio alla famiglia.
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In questo momento di grande dolore tutto si ferma ed il pensiero va a Marco Fagioli.
Di seguito il link ad una newsletter straordinaria che ho voluto dedicare al giovane Atleta di Pisa.
http://www.claudioschermi.com/step.jsp?page=24825
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Per prima cosa dichiaro che seguo costantemente il forum attraverso il messaggio quotidiano di riepilogo dei messaggi scambiati sul sito.
La notizia (terribile) mi è giunta consultando il sito della federazione e quando ho visto questo contributo ho pensato di accedere al link proposto per avere maggiori informazioni sulla figura dell'atleta nei ricordi di amici e sportivi avversari.
Mi sono però imbattuto nell'ultimo periodo: 'Incredibilmente sempre a Sabaudia.'
Ritengo la frase angosciante e chiedo cortesemente informazioni più dettagliate oppure si è trattato di un momento di sconforto (ben comprensibile) ma allora sarebbe simpatico vedere una rettifica almeno per chi a Sabaudia c'è e/o potrebbe recarvisi.
No alias: sono Lorenzo Falcidieno, praticante.
In questo momento di grande dolore tutto si ferma ed il pensiero va a Marco Fagioli.
Di seguito il link ad una newsletter straordinaria che ho voluto dedicare al giovane Atleta di Pisa.
http://www.claudioschermi.com/step.jsp?page=24825
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Caro Lorenzo,
ero un atleta e dormivo a Sabaudia quella notte del 1980 quando in una stanza gremita di Atleti partì un colpo dalla Pistola di Aurelio Pierangeli, atleta romano, mio amico e avversario in forza ad un gruppo sportivo militare, uccidendolo sul colpo. Aveva ventun'anni!
Ero un allenatore nel 1987 quando il diciassettenne di Sabaudia Massimiliano Crivellaro cadde per un colpo partito da un'arma di un piantone. Quel ragazzo aveva appena conquistato l'argento a Mechelen in K4 con 3 miei atleti.
Ero un padre questa mattina mentre abbracciavo il padre di Marco e mio figlio era lì, in quella stanza fredda, a respirare e condividere il dolore dei familiari insieme a tanti altri giovani che insieme a Marco hanno gareggiato.
Tre storie totalmente diverse, quest'ultima forse ancora più assurda e incomprensibile.
Volevi una spiegazione, non ce l'ho! Ti ho raccontato tre storie di Atleti Azzurri della Canoa che ti ribadisco sono molto diverse tra di loro ma che hanno in comune Sabaudia ed una maledetta pistola.
Non chiedere altro e prendiamoci ognuno un momento di riflessione, pensando anche alle parole di Gengis che mi hanno molto colpito.
Grazie.
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Una sola cosa rimane nei pensieri e nel cuore di tanti canoisti ,
abbiamo visto questi ragazzi crescere e diventare grandi , a volte si dice che li abbiamo cresciuti ...
e senza retorica posso dire che qualche cosa lo abbiamo sbagliato , comunque lo abbiamo sbagliato .
Saluti a Tutti ,
Massimo .
(Presidente di società)
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Una sola cosa rimane nei pensieri e nel cuore di tanti canoisti ,
abbiamo visto questi ragazzi crescere e diventare grandi , a volte si dice che li abbiamo cresciuti ...
e senza retorica posso dire che qualche cosa lo abbiamo sbagliato , comunque lo abbiamo sbagliato .
Saluti a Tutti ,
Massimo .
(Presidente di società)
Apprezzo molto la riflessione di Massimo,non ci sono risposte o soluzioni facili, per questo considero molto importante la testimonianza di una persona che non conosco ma che suppongo sia impegnata nel seguire giovani atleti e che ha il coraggio di farsi delle domande sul proprio operato.